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Carlo Dossi
La desinenza in A

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol

                                                            grassetto = Testo principale
      Parte,  Capitolo                                      grigio = Testo di commento
9012 int, 1| dirotto e il rèfolo impetuoso squassa e rinversa i paraqua dei 9013 1, 7| pensionato: esso teme gli squassi, esso cerca l'amore per 9014 1, 7| stancò leggi e avvocati, squattrinò una sùpplica al Papa, che 9015 2, 3| scrivo, le note campanine e squillanti, che fanno concerto tra 9016 int, 1| almeno parranno alla tua squisita ignoranza, troverài gagliardi 9017 3, 8| quale, con una filza di sragionamenti — corridòi che non condùcono 9018 2, 6| d'un orinale. ¡E managgia ssan Mucchione 'un ciò mai messo 9019 2, 6| sono io...»~«¿Vvoi? ¿chi ssete vvoi? ¿forzi quarcuno de 9020 2, 6| Parla, infame! ¿'un sso sempre stata una donna onorata, 9021 1, 4| conosciuta ai bagni di Lucca, st'altr'anno. ¡Una assài bella 9022 3, 7| della borsa, oppure venute a stabaccare incenso e a pregar la Madonna 9023 1, 9| alleanza, quell'arte che rende stàbile il desiderio con il continuo 9024 mar | eccellente partito, che, a stabilire i tèrmini della questione, 9025 mar | campi — diciàmoli meglio, stàbuli — e gli uni si buttàrono 9026 2, 10| desta. È in camicia. Si stacca da un armadiuccio a muro, 9027 2, 10| del seno e che or le si stàccano àridi; non la si accorge 9028 1, 6| l'avèan dovuta a forza staccare dal babbo, cui ella, singultando, 9029 3, 8| dei loro asciutti pappà e staccate dal muro le mantellette 9030 int, 1| aleggiano intorno, finché, staccàtesi a forza, quasi rompèssero 9031 mar | stemperare, entro i lor stacci, i perìodi di un pòvero 9032 3, 2| àgnus di religione e una stadera in casa; e, quanto al terzo 9033 mar | sgabello della mediocrità, tali stadi, tròvasi appunto a quello 9034 mar | lupi e degli orsi e ad uno stadio di civiltà affatto corrispondente.~ 9035 fin, 1| Afrania l'avvocatessa, Stàel la letterata... ed èccone 9036 2, 3| scongiuro, un bàrattolo di stafisagria.»~~  ~ 9037 1, 7| che, conosciuto il vin stagionato, non gùstasi più il torbidino, 9038 3, 9| pesciolini del sospiratìssimo stagno ti lampèggiano innanzi, 9039 3, 2| stalattiti salami e per stalagmiti bottiglie, con uno sfondo 9040 3, 2| grotte», che avèano per stalattiti salami e per stalagmiti 9041 2, 8| pochetto di lavandino o di stalla; e però i suòi domèstici 9042 3, 2| fumìferi letamài, le sue stalle di vacche, le sue formaggerìe, 9043 2, 10| allunga e si inquadra e gli stalli di ròvere chiùdonsi come 9044 2, 10| miniature e pendagli, e in ogni stallo la sua monacuccia in sòggolo 9045 3, 8| propri spropòsiti, nello stamparli, per così dire, in majùscole, 9046 2, 8| ogni metallo, lo scolpì, lo stampò, lo dipinse; lo affisse 9047 mar | le idèe e le forme troppo stancate,, poi di scoprirne di nuove, 9048 1, 7| qualcosa, forse la sabbia, stancò leggi e avvocati, squattrinò 9049 2, 6| Pizzuteta! ¡T'ensegnarò io a stane allegro ffora de ccasa!»~ 9050 2, 9| cibo d'amore, si terranno 'stanotte gli Stati Generali di tutte 9051 3, 1| località, odor di pasticca stantìa, non è diffìcile d'incontrare 9052 3, 2| forchette e di piatti e a stappar di bottiglie,, quanto «all' 9053 3, 2| a dieci diversi palati, stappava in un colpo le più ostinate 9054 int, 1| interrotto quà e dallo stappo delle gazose, dal fischio 9055 | Staremmo 9056 3, 5| penitente, obbligò questi a starnutare e bàttere il naso sul davanzale 9057 1, 8| per , ti lasciava mai starnutire senza augurarti salute dal 9058 2, 9| doppia pazzìa, credete, starsi da savio fra i pazzi. A 9059 3, 8| Per m'accontento di starti tutta la vita sotto.»~~ 9060 3, 1| cristianamente:~«Scuso senza stasera.»~~  ~ 9061 int, 1| virtuosa (perocché in medio stat vìrtus) scioglie, in attesa « 9062 mar | infine, servito provare loro statisticamente che non è tanto la qualità 9063 mar | ne saprà far balzare una statua; consegnàtegli, per una 9064 3, 4| mio cresce a galoppo in statura e ignoranza, due mali che 9065 2, 8| spalle quadre; non persone, stature; che ella solo ingaggiava — 9066 3, 6| albo dai dorati fermagli. Stàvan nell'albo i ritratti in 9067 3, 7| poètica melancònica èstasi, stàvomi ancora appoggiato al monumento 9068 mar | ubbriaca da mezza bottiglia di stecchettina gazosa. La smania sessuale 9069 2, 3| sollevài come fiamma, e per gli stellati ocèani, pei soli e le terre, 9070 sin, 1| sedie rovêscie, e, di più, stelleggia nel vastìssimo specchio 9071 int, 1| croci — di bianco-vestite Stelline, la carta in mano del tono, 9072 1, 8| con molta cornice dorata e stemmata, ma era un ben magro compenso 9073 3, 3| loro plebèi deretani sulle stemmate sue sèggiole? ¿dal salutarla 9074 int, 1| di cotte e di stole — di stendardi e di croci — di bianco-vestite 9075 3, 7| l'umiliarsi di questa a stènder la mano per amore di Dio, 9076 mar | perla? ¿chi piovve sul tuo stèrile ingegno quella luce lunare 9077 3, 3| so quanti chilòmetri di sterilità confiscata, le quali han 9078 2, 3| benché, ¡ahimè! a totale sterminio dell'altra, nel tèrmine 9079 2, 5| stai impigliato in qualche sterpo di quel grand'albero morto 9080 1, 10| cuccia, sulla quale era steso, inùtile pompa, un dominò 9081 3, 6| fatica per combinare note che stèssero in contrappunto perfetto, 9082 1, 2| suòi rivali, e gettando sé stèsso, e tremando, ¡egli! dinanzi 9083 | stetti 9084 1, 4| un diàvolo. Ella però non stìa troppo a fidarsi di cotesta 9085 2, 3| augelli dalle gabbie e le stie, essendo ùnici prati i verdi 9086 mar | ossìa di scrìver goffàggini. Stìeno però tranquilli i pubblicisti 9087 fin, 1| maggior punizione), e degli stili, colubri, faci incendiarie 9088 mar | possa creare un originale stilista? E, ancora: ¿che avrebbe 9089 mar | crescendo della complicazione stilìstica, lo affrettài e mi vi abbandonài 9090 mar | trappista, quel Simeone stilita, quell'antropòfago di sé 9091 2, 2| foss'anche alla prima! ¿stìmami un poco, perduta la spirituale, 9092 2, 3| crèdersi dotto ed èssere tale stimato, basta di avere, in casa 9093 mar | della frase, la terza de' stimatori della qualità dello stile. 9094 2, 10| il cilicio, una sferza stimolatrice e la imàgine bruna di Quella 9095 2, 10| castagne, borbòttano dei fieri stìmoli della carne coi relativi 9096 mar | preoccupazione affannosa di stipare quanto più senso si possa 9097 sin, 1| stare a tutta sua voglia stipata in un disagio agiatìssimo. 9098 2, 8| di palazzo, se il pòvero stipendiato vicemarito, nel contentarla, 9099 3, 7| improvvisamente e con lui lo stipendio e il risparmio, e lasciàndola 9100 3, 1| era messa a frugare nello stipetto, dove scorgèvansi, alla 9101 3, 1| probabilmente da quel vicino stipo di sàndalo, uno scartafaccio 9102 mar | spilli, «¿e le camice che ti stirammo? ¿e i caffè che ti abbiamo 9103 2, 10| di piuma di cigno) o le stirasse il cirro riottoso che pendèvale 9104 1, 7| Rifletti a ciò e abbandona le stiticherìe e i ripicchi. Vero è, che 9105 3, 10| ebbe mai forza di portar stivaletti e tanto meno stivali) coi 9106 1, 1| donna Papagallinaesclamò stizzita la guardarobiera «¡Badi 9107 1, 9| strofinatine, delle sue smorfie e stizzucce, de' suòi piantuccetti; 9108 3, 1| impara, o poeta, che una stoccata di ferro vale presso alle 9109 fin, 1| sviluppando un acutìssimo odore di stoccofisso e di Brie. A tale odore, 9110 int, 1| carrozzoni vuoti — di cotte e di stole — di stendardi e di croci — 9111 3, 2| a voi stessi, consumando stolidamente le suola sotto griglie che 9112 mar | esemplari, Fior di virtù (e di stolidità) ecc. ecc. — fonte di lucro 9113 3, 7| fortunatìssima età (chi dice stolta) in cui la nostra bontà 9114 3, 8| donna Perla Smeraldi. Sola stoltezza che ammèttono queste è la 9115 1, 7| massaja» e «la cucina per gli stòmaci dèboli.» Di fare bene il 9116 3, 3| tacchi e chiamando il suo Stop, un levriere abbondantìssimo 9117 mar | olio, dirèbbesi, affogò lo stoppino. Se nel bujo notturno, nei 9118 3, 6| enumerava le càuse filosòfiche e stòriche del mètodo suo e del vittorioso 9119 3, 8| tìtoli suòi psicològici e stòrici al primato animale, la si 9120 int, 1| soppiantate da nuove. Sono stormi di gonne, è un passerìo 9121 int, 1| scòprono dapertutto nuove storture, le sciamannate, in ogni 9122 mar | lembi di questa bandiera stracciata, e cercando di sgarbugliare, 9123 int, 1| panneggiamenti sono sbiaditi e stracciati; le dorature appannate, 9124 1, 7| mettèndole in mano uno straccio) — Che il barone ti colga 9125 2, 2| singhiozzò egli, «la spina che stracciò tutto il mio cuore, ecco 9126 int, 1| tossendo, o di calottiane straccione accosciate sui marciapiedi, 9127 2, 4| allargando, con lo stòmaco stracco dalla vuotezza, il corsetto 9128 mar | tutti coloro, i quali veri stradini della nettezza pùbblica, 9129 3, 8| anelando. La libìdine della strage scintillava negli occhi 9130 2, 6| ridepose il bicchiere.~Era lei. Stralunata, spettinata, col cappellino 9131 3, 3| predestinata a conservare la stramatura civiltà nostra finché ne 9132 1, 9| i ticchi, i capricci, le stramberìe, finché Eugenia si trova 9133 2, 5| pochino poeta; sei di que' strambi dai desideri senz'orlatura, 9134 3, 2| avèale raccontato di uno strambo di uno che si vedèa da due 9135 2, 1| solo, lui stesso. Già lo stramonio e la cànape hanno iniziato 9136 mar | scoprir la radice di tale stranezza potèndosi crèdere che 9137 3, 2| eccitato, ingollava bocconi strangolatòi, raddoppiava le giullerìe, 9138 2, 10| pel bimbo della Madonna o strangolini pel chiericuccio nipote; 9139 int, 1| sopraccòlgonci, a volte, stranìssime simpatie per sconosciute 9140 1, 7| susurrerò al barone del tuo stranissimo mutamento, da ch'ei ci viene 9141 3, 4| raffermo, ha bel condirlo di strapazzate; si mangia sempre, colle 9142 1, 9| almeno sembra, con lui. Gli strapazzi iniquamente cercati durante 9143 2, 1| inimica; il padre stesso strappa i pendenti alla figlia per 9144 2, 3| inoltre quella eloquenza dal strappa-pelle sarcasmo e dall'ingiuria 9145 mar | perché incaricàvansi di strappare le pianticine novelle per 9146 3, 6| colla minore probabilità di strapparsi lo strozzatìssimo frac.~ 9147 fin, 1| e di àsino (quasi tutti strappati a regine dalla mano sinistra), 9148 1, 5| labbra, pàllida, e diede uno strappo alla cordella di Zòe.~«Pardonne-moi,» 9149 2, 6| due capi della tovaglia, strappò giù tutto, e vetri e terraglie, 9150 2, 8| neanche di quelle che si fan strapregare per quanto hanno ùzzolo, 9151 3, 4| il Signore... mio padre. Straricca di casa sua, la potrebb' 9152 2, 10| paesaggi di margheritine o a stratagliare e arricciare le invoglie 9153 mar | troveremo fra le astuzie stratègiche. A guisa infatti degli àrabi 9154 1, 3| non ne moriva nessuna col strato bianco. Ché certe cose, 9155 3, 3| dissimulando sotto i sorrisi lo strazio e nel broncio la gioia — 9156 int, 1| veglie di giocatrici, stregazzi, scuole infine di schifose 9157 2, 7| in uno di quelli antri di stregone incivilito dal sentor misto 9158 2, 10| dal peccato di lavorare. Strèttesi insieme in un capannello 9159 fin, 1| mill'altre.~Sul che, babbo Stricche, grattàtosi col dito infame 9160 2, 8| rullando cupi i tamburi, stridendo le trombe e miagolando le 9161 int, 1| fame; non s'ode se non lo strìder de' topi, che spadronèggiano 9162 mar | ràpido lancio di gamba e uno strido di papagallo.~«¿E i bottoni 9163 2, 7| e trè d'oca, dòndolano e strìdono a un lungo scrittojo di 9164 1, 4| battèa le funeree sue ali una strige.~~  ~ 9165 2, 1| tradito da una diavolessa, strilla come un porcellino di latte, 9166 2, 6| stà zitti. Voijo parlà, strillà, finche ce perdo er fiato, 9167 sin, 1| traballare la ricchìssima culla, strillando a sgozzarsi pel noleggiato 9168 2, 9| voce che tutte sorpassa strillare: «¡onorèvoli!»~ Un fischio 9169 3, 7| Barbisa! ¡Pistolfa!» strillàrono essi, affollàndosi alla 9170 2, 6| fò pe' ... una vosce,»e strillava da seggiolaja, «de sirafino; 9171 sin, 1| la tela battista, ma la strinatura del cuore le intasa per 9172 2, 10| divino sbigottimento la stringe; pàlpitale il cuore, come 9173 2, 4| nelle carte da gioco. E, stringendo il braccio all'amica, accennava 9174 3, 9| , cieco nipote, ¿a che strìngerti il pane per adular di leccornie 9175 3, 8| lògica, le persuadeva e stringeva coi sacri orrori della religione 9176 2, 2| galantuomo, e in ciò ti stringo la mano. Resta, peraltro, 9177 2, 3| desìo dell'indefinito mi strinse. Dimenticài il terrestre 9178 fin, 1| umana, mi ordinò: «¡Spacca!»~Strinsi la scure tremando. Formàvano 9179 fin, 1| il reticolato venoso; una striscia di minio (cinnàbaris mercuriàlis) 9180 mar | due càndide ali di tela, strizzàndomi maliziosamente l'occhio 9181 1, 1| quel gattone soriano, che strofinàndoti-sotto le volte più voluttuose, 9182 2, 3| della mia vuota fondella, strofinàndovi-via un baffo d'intìngolo, che 9183 3, 3| mi manda...?» — Poiché a strofinarsi attorno la nobiltà, come 9184 1, 9| impiego delle sue gattesche strofinatine, delle sue smorfie e stizzucce, 9185 mar | e fautori e avversari, stroppiando il senso di quel frasone 9186 fin, 1| ferro, una pietra.~Un cupo stroscio si udì. Vidi un negro baratro 9187 3, 5| disse il vecchio colla voce strozzata.~«Ma, ¿n'è? parola di buono, 9188 3, 6| probabilità di strapparsi lo strozzatìssimo frac.~Senonché la baronessa... 9189 1, 7| che un segreto d'amore ti strugga lentissimamente. E lui, 9190 3, 2| Pòvera spigolina! la si struggèa come butiro al fornello, 9191 2, 5| che non illùmina se non lo struggersi suo. ¡Pròvati intanto, col 9192 1, 1| Isa, adducendo il delicato strumento a Fanny, seguitava:~«¡O 9193 fin, 1| gole di grù e i ventri di struzzo, presi da Flora, Làide e 9194 fin, 1| passò ai vasetti di Marìa Stuarda, la troppo fedele alla chiesa 9195 mar | c'è più cristi! la ripete stucchevolmente per tutta quanta la vita 9196 1, 3| rientrata; era invece lo studentello Tal'altro, quasi colpito 9197 mar | laureata dai professori e dagli studenti dell'Università di...) cercando 9198 1, 2| pretenzioso suo disabbiglio, dalla studiata spettinatura, dai guanti 9199 1, 1| Pappà non permette che si studii alla festa.»~«Oggi, non 9200 1, 2| geografìa. Vèdile, le quattro studiose, sotto quel pèrgolo ingraticciato, 9201 2, 3| isbaglio, la tentazione di uno stufato, e il mio amico, in isbaglio 9202 1, 6| loro «in reverendi panni stultizia», e l'uno, il turba coscienze ( 9203 2, 9| Si rinfòllano i palchi e stuona la banda con più accanimento 9204 2, 8| maschili (che le si facèvano stupendamente) scalava, nell'ora in cui 9205 3, 8| Acidalio, Büchner... e sìmili stupidelli, scusàbili appena in riguardo 9206 1, 6| incontrando lo specchio, dovette stupire all'affanno che trasparìvale 9207 int, 1| fanciulla piena di sonno e stupore apparendo, squarciàvale 9208 2, 2| Mèditi, in conclusione, uno stupro!»~Nino mi occhieggiò con 9209 int, 1| mòbili cascherecci. ¡Guai a sturbarne la pòlvere, ùltimo loro 9210 | suas 9211 2, 10| vèstris; jùgum ènim mèum suave est et ònus mèum leve... 9212 | sub 9213 2, 2| tali càcciano il sangue in subbuglio, fermèntano in genio l'ingegno; 9214 1, 9| agli entusiasmi materni, subèntrano iròniche sostenutezze, mute 9215 2, 2| vergognando il suo.~E già subentrava un imbarazzato silenzio, 9216 mar | che quì si tratta di un subiettivismo che riguarda, non le circostanze 9217 mar | figura. Comunque; questa «subiettività» che vi tanto sui nervi 9218 3, 2| l'amore col viso di chi subisce un clistero e sospirava 9219 mar | evidentemente, per conquistare una sùbita popolarità, di piacere ai 9220 1, 9| minuto il bisogno, colta da sùbiti scrùpoli, le riaccorcia 9221 3, 8| saprete. Quì stà il mio sublime mistero, quì l'uovo da 9222 3, 8| e la vita d'ogni spece e subspece di tutte le bestie del globo, 9223 mar | volta, di lode e purché si succèdanosentinelle d'onore del 9224 3, 1| civile» al tìtolo delle «successioni.»~Ma, a quanto pare, quella 9225 3, 2| schiena. Zèfiro poi dal buon successo eccitato, ingollava bocconi 9226 mar | mostrati ad esempio dai successori dei berteggiati, a volta 9227 1, 9| se non per sguardare alla succhiante puttina, veglia e notte 9228 2, 3| quelle ideone e ideuccie, succhiate da Giovenale e Lucrezio, 9229 3, 1| saldo di carni, pieno di succhio e baffuto del maggiore Parisi, 9230 int, 1| quì sono ben sveglie e si sùccian le dita e scialìvano di 9231 2, 3| schiòccano, che làsciano il succio. Cherubina è affatto ignorante 9232 3, 6| s'intendeva, avèa dovuto sudare una indiavolata fatica per 9233 2, 1| come un papàvero, tutto sudato pel batticuore dello sforzarsi 9234 3, 6| fotografìa della più parte delle suddette celebrità. ¡Caso strano! 9235 3, 5| e il pòllice il colletto sudicelestrino. «Fin quì, tu mi conti peccati 9236 1, 9| Or voi credereste, voi sùdici colori, messi insieme in 9237 mar | suòi primi italianucci è sufficente irritazione nervosa la ricerca 9238 3, 8| carìssime, «di avervi a sufficienza mostrato come la donna meni 9239 2, 10| che vorrebbe seguirla, e, suffulta alla spalla della Madre 9240 1, 3| a differenza di tutte, suggellato il vestito fin sotto la 9241 3, 4| dai fiammìferi usati ai suggelli di ceralacca, dalla cènere 9242 mar | idèe ed una occasione di suggerirne, deve l'intreccio sì esìstere 9243 3, 3| salute e cui i mèdici han suggerito il sole d'Italia. Del nostro 9244 2, 2| farle se non da gratùito suggeritore per il suo pròssimo amore! ¡ 9245 sin, 1| manette. Tu, in buca, ira suggeritrice. ¡Giovinotti, ai leggìi! ¡ 9246 mar | che il cuore individual suggeriva e la lingua materna imboccava; 9247 2, 3| che si desiderava. Ma il suicida bevette in silenzio un terzo 9248 1, 10| tra il sonno e la veglia. «Suis-je en ordre pour le bal? 9249 1, 5| sapere che payer tout de suite non è della gente di qualità; 9250 mar | di quadri che si ritìrano sultanescamente, abbandonando ai servi i 9251 3, 4| mi spiace.» In casa mia, suocera e nuora fanno concerto come 9252 sin, 1| sospira, scotendo il capo, la suòcera, fida alla stanza per non 9253 sin, 1| esitare alla svelta! Ma già suònan le cinque, e in casa non 9254 2, 9| scàmbiansi ingiurie e indirizzi, suonano schiaffi e copponi. Senonché 9255 mar | farmi udire da alcuni, a suonare, quale campana, per tutti.~ 9256 2, 3| gli si leva il basto o un suonatore d'orchestra quando rinchiude 9257 2, 10| addita a una suora. È suor Clara, la sempre estàtica 9258 2, 10| lunghìssima in mezzo, panche di suore, quà affaccendate a far 9259 2, 10| monastero.~ ~«Tòllite jùgum mèum sùper vos, et inveniètis rèquiem 9260 mar | intellettuale, oggi, perché superate, gliela làsciano inerte. 9261 1, 2| cioè Elda Batori, alta e superba figura, dalla nerìssima 9262 3, 1| ufficiale, che pòrtano così superbi la lor fanullàggine! oh 9263 fin, 1| scòppiano. Si addensa la superfice del lìquido e tenta di sollevarsi 9264 int, 1| 70 ed 80, e nei due oo superiori, ai lati della cinquina — 9265 3, 8| tiranni non ci domàndino, supplicando, di èsserci schiavi» ~ ~( 9266 2, 8| diede più tregua; lo inseguì supplicante con la spada sguainata, 9267 2, 2| di pietanza, è ben presto supplito con un po' più di lavoro. 9268 sin, 1| sono fuori; giova peraltro supporre, che ciò sia a sgobbare, 9269 2, 7| invocando il ricordo dell'ora suprema del suo pòvero babbo, quando 9270 mar | E il piacere che ti suscitài per gli orecchi? ¿e il gusto 9271 mar | accesa che più fiera non suscitàrono le due secchie rapite, la 9272 3, 5| vìnculo excommunicatiònis, suspensiònis et interdicti, si quod incurristi, 9273 fin, 1| uno de' quali stà scritto suspiria; oscitatiònes sull'altro.~ 9274 avv | esclamativo, ossia antecedente e susseguente la frase (es. ¿Mi amerài? — ¡ 9275 1, 1| dal naso che respirava sussiego, cioè apparve la signora 9276 mar | delle loro figliuole da ogni sussurro impudico, salvo a lasciarvi 9277 1, 7| ajuterà la tua mamma. Io susurrerò al barone del tuo stranissimo 9278 1, 6| cento anche la consolazione) svaligiava, a prò dell'erede, il sòlito 9279 3, 2| faceva la sua carità della «svànzica» nella cassetta del sagrestano, 9280 2, 8| polizìa dorme e i ladri son svêgli, le finestruole e la santità 9281 3, 3| sorridente parola. Per mi si sveglia il ricordo della seppellita 9282 int, 1| la sordina. ¡Guài se si svègliano! Han per costume fischiare 9283 int, 1| attempate, che, oh quì sono ben sveglie e si sùccian le dita e scialìvano 9284 3, 7| finestre degli ùltimi piani svegliossi un pispiglio, un parlottìo...~ 9285 mar | stesso ostàcolo, e la idèa si svela. Al ragazzo che i suòi 9286 2, 3| sederemo al tramonto, le svelerò, in presenza dei cieli, 9287 2, 2| modistine, zampettando-via svelte coi lor scatoloni gravi 9288 2, 2| Del rimanente, una sveltezza di forme...?»~«Non dico 9289 mar | più» — sentenzia una bella sveltina in elegantìssima toeletta 9290 1, 1| quelle ragazze agùcchiano svelto, chîne le fronti gentili, 9291 1, 6| dallo spàsimo vintasvenne, cadendo in una bene imbottita 9292 3, 8| tutte; si grida «brava!», si svèntolano i fazzoletti e il professore 9293 3, 2| affacciàrsegli incontro, sventolicchiando il moccichino, o, incomodando 9294 3, 7| semplicìssima storia di sventure (e quanto più sèmplice, 9295 1, 9| liti tra le due donne da svergognare la più smarronata treccaja; 9296 1, 9| lei una popa da vestire e svestire (ché, quanto a figlia, non 9297 2, 9| Ed ecco una donna, mezzo svestita in scarlatto, piantarsi 9298 fin, 1| Elisabetta la grande, Cristina Di Svezia, Marozia, Cleopatra, per 9299 1, 10| biancherìa sùdicia, che ci sviàvano invece in guardaroba. Da 9300 3, 8| in saccoccia un pugnale, sviene alla vista di un topo. In 9301 fin, 1| e poi fumosa e fosfurea, sviluppando un acutìssimo odore di stoccofisso 9302 3, 2| signor Virgoletti al màgico svilupparsi di cotante bellezze, ma 9303 3, 9| ed il poco avanzato le si sviluppò nella gola. Non una faccia, 9304 mar | fabbricarsi, dell'ùltima svinatura, che l'aquavite. Lambicchiàmone 9305 mar | puntarolo e lo spago, darà punti svogliati e voi rimarrete a piè nudo.~ 9306 2, 3| Nino fe' una boccuccia di svogliatura, ma bebbe; anzi, ribevve, 9307 2, 10| dalle còmode tònache e lo svolazzante drappeggio delle Sibille 9308 fin, 1| le legna e lentamente si svolge a lambir la caldaja. Ed 9309 3, 7| seguìi.~Così, dopo parecchie svoltature di strada, imboccammo una 9310 mar | chiàmano e Lamb e Montaigne e Swift e Jean Paul — segnala cose 9311 mar | farebbe domandar con Focione: ¿sy dé pou tì kakon légon émauton 9312 mar | sul motivo di Orazio (ut sylva fòliis ecc.), che un idioma, 9313 1, 3| il signore?» chièsemi la tabaccona.~Inghiottìi una spiritosa 9314 2, 1| quattrini? Bentosto, il tabarro gli si consuma in ventaglio. 9315 fin, 1| stemperare col grattatojo la cupa tabe fojosa, piena, a quanto 9316 2, 10| nel fondo, un monumento a tabernàcoli e guglie,, e sotto, da un' 9317 1, 3| che figurava, nello stile taccagno del tempo, un Cristo in 9318 3, 2| pancia. Capponi, oche e tacchini, buòi, giovenche e majali, 9319 3, 8| dinanzi a queste idolesse; tacciàndoci poi di mantenerle nell'ignoranza, 9320 3, 8| contro il sesso barbuto, tacciàndolo di conculcare l'imberbe, 9321 2, 4| chissà mai! per la scala del taccuino. ¡Santa Pippetta! ¡che spicco! 9322 1, 9| martirio, che si consùman tacendo e sèggono in questa vita, 9323 2, 6| cortello.»~«Oh tacete!» feci.~«¿Tacene io? er siggnor Iddìo 'un 9324 2, 3| pur qualcosa di megliotacere›. Eloquenza di lei, l'innocenza. 9325 1, 5| cose?»~«Dice... ¡Perdona! tacerèi se non fossi tanto tua amica.»~« 9326 2, 6| anche er cortello.»~«Oh tacetefeci.~«¿Tacene io? er 9327 3, 5| tale dei tali›, di cui tacio il nome perché ne cadrebbe 9328 1, 7| indirette che parlo, di quelle tàcite dichiarazioni, le quali, 9329 1, 9| ho l'ombrella.»~Non taciuto peraltro, che Eugenia non 9330 1, 8| escrescenza del signor Pietro Taddèo con un cerchio imperlato. 9331 2, 6| sgraffi, ci provvedeva con del taffetà. Poi dicèa agli amici, tanto 9332 mar | vedete, per spartizioni e per tagli io non la cedo a un beccajo... 9333 2, 4| per salvarsi dai pòveri. ¡Tàgliami fuori una giubba da questa 9334 3, 5| della grazia divina, che si tàgliano fuori i peccati più duri. ¿ 9335 fin, 1| combustìbile e un ceppo da tagliar legna umana, mi ordinò: «¡ 9336 2, 7| quali si sarèbber potuto tagliare le unghie e cui serviva 9337 2, 5| quando, per lèggerlo, dovrài tagliarlo egualmente? Anzi, come reliquia, 9338 mar | inevitabilmente mancare di quella tagliente sobrietà che forma la caratterìstica 9339 3, 2| pendèvano dalla cintura tagliò il superfluo spago del cappio. 9340 fin, 1| di Clitennestra, Medèa, Taide, Locusta, Tarquinia. E in 9341 2, 1| mangiagroppi-portiere al tailleur de Paris. Gettati via i 9342 3, 3| la dama non ci perdesse talaltra. Ella perdeva anzi spesso, 9343 2, 8| università, il reggimento talaltro.» Uno, che avesse varcato 9344 2, 8| cacciarlo, sui due piedi, dal tàlamo e di palazzo, se il pòvero 9345 3, 10| ch'egli tiene uno speciale talento per conservarsi in una perpetua 9346 fin, 1| màschere e fardi; e da Talestri, Giovanna d'Arco e Giuditta, 9347 3, 4| borsello di bile mi si gonfia talmente, che, disgraziato, se 9348 mar | ignominiosamente (consulta il Talmud) solo che avèssimo lasciato 9349 fin, 1| goti coi nomi di Filomela, Tàmar, Erodìade, Emma, Lyonna, 9350 2, 1| cadàvere, sedersi sull'orlo de' tamboretti, lui malsicuro in una poltrona, 9351 2, 8| cannone, rullando cupi i tamburi, stridendo le trombe e miagolando 9352 3, 2| aquetarle il singhiozzo, le tambussava la schiena. Zèfiro poi dal 9353 2, 8| Scena ottava - Tana di lupa.~ ~Quella notte, 9354 int, 1| maggiore scomùnica, eresìe da tanaglia e da rogo. Troverài idèe 9355 3, 5| del servo un moccichino tanè, fatto più per sporcare 9356 mar | uòmini sono pressoché uguali, tantoché le due correnti della percezione 9357 1, 1| il nùmero dei sospiranti. Tapezzieri e pittori, lampadài e fioristi, 9358 2, 8| addobbi e tanta gramaglia da tappezzarne, entro e fuori, la chiesa 9359 1, 8| e del contento Giuseppe tappezzava la stanza, e apparire una 9360 3, 6| tròvasi intorno pompose tappezzerìe abbarbaglianti di dorature 9361 int, 1| cascata dai caldi riflessi del tappezziere si altèrnano con le gabbiate-di-cappellini 9362 3, 8| pera senza picciuolo›, di ‹tara›, ossìagiunta dell'uomo›, 9363 1, 4| il cuore , il piede tarda a seguirli. Ben presto, 9364 2, 2| dar pace, perché l'amore tardava! ¡ ci hai fatto quintina, 9365 2, 1| bromuro e la cànfora. È tardi. Non giova più che lo schioppo.~ 9366 mar | che essi combàttono col tardo archibugio a pietra, loro 9367 2, 5| tutti i prezzi. Fìdati nella tariffa. Entra. È porta larga a 9368 mar | questa, che le polìtiche tariffarie ed i cannoni dei governanti, 9369 mar | dito ha già tôcco la vostra tarlata legislazione. Noi riusciremo 9370 int, 1| Tutto, in quello stanzone, è tarlato, crepo, ammuffito. Vajolosa 9371 2, 10| alle compostiere; mentre Tarlesca, la sciamannata serva di 9372 2, 10| topi e lo sgretolìo de' tarli. Rìschiansi i topi a far 9373 3, 1| in semenza, una bellezza tarmata e invocante... — e quì Ersilia 9374 fin, 1| Medèa, Taide, Locusta, Tarquinia. E in sèguito il mago (ché 9375 3, 1| una tabacchiera rotonda di tartaruga, che ella pulì dalla pòlvere 9376 2, 8| peraltro, la cipolla al tartufo; cioè le garbava l'amore 9377 int, 1| di rimirarle la lingua e tasteggiarle il polso, tanto per allungarsi 9378 1, 2| guadagnando la mano, i tasti alle dita e al ritmo le 9379 2, 1| ha mai? Il mèdico, che lo tastò e sperò e bussò, ci assicura 9380 fin, 1| bujo, obbligato a cercarmi tastoneggiando la via.~Senonché una fresc' 9381 1, 7| sala. Dunque, tutt'altra tàttica che con l'Azzolino. Tieni 9382 1, 2| agiva voluttuosamente sul tatto, fe' sogghignando:~«Ci siamo.»~ 9383 fin, 1| Mèdici, spiccàndone, mercè un tau egizio di ferro, una scintilla 9384 2, 7| sboccata come un boccal di taverna, sola persona ch'egli potesse 9385 3, 2| di semenze e seccumi, non tavolette di pèttini ma di cioccolata, 9386 2, 10| leccàndosi i baffi, a un tavolino pien di bottiglie dal collo 9387 int, 1| avvelenarci.~E intanto, la teatral bergamina si riunisce ai 9388 1, 1| sala da pranzo diventò un teatrino; la scala, una serra dal 9389 1, 2| un istituto messo alla tedesca, nel quale s'impara quel 9390 mar | inglese; leggete Rìchter, è il tedesco; è l'italiano con Foscolo; 9391 2, 3| espàndersi, di cantare il Tedèum.~«¿A che narrarti la noja 9392 int, 1| si frange, qual uovo, nel tegamino di Sàtana pel quotidiano 9393 1, 9| bojetto e gli debba augurare tègoli in capo a ogni passo, gli 9394 1, 8| tornerà a , quando meno tel pensi.» Allora, sperando, 9395 1, 1| occhiute sue penne; nel telajo di sotto, l'intarsio maggiolinesco 9396 mar | balie, modelle, cantiniere, telegrafiste, filandiere... un cibrèo 9397 3, 6| sempre veduto a tiro di telescopio,, in quel salone famoso, 9398 int, 1| zampini. Poiché, di del telone, quella belva feroce, che 9399 mar | di cui riveste la traccia temàtica dàtagli dal maestro; all' 9400 2, 2| errando. Non havvi impresa più temeraria del rèndere accetta la Verità 9401 mar | cui virtù è sì fragile da temerne lo scoppio, pur coll'esporla 9402 3, 8| asili infantili. Ma, come temevo, la conferenza già volgèa 9403 1, 9| cannocchiale invertito, ché, a temperargli il dolore, è il frutto 9404 2, 8| falcetto o raffinati col temperino; si fosse o marci come selvàtici 9405 1, 7| buttàrglisi al collo e di tempestarlo di baci. Oibò. Questo ci 9406 1, 9| smarronata treccaja; dunque, tempeste, che vanno poi sempre a 9407 mar | i tuòi furti!» urla quel tempestoso ocèano di Mènadi, con un 9408 2, 7| per trovarsi di della temuta lettura e correre a casa 9409 sin, 1| salottino della signora, una tenda è strappata, un pajo di 9410 mar | accorgesse che, tutti insieme, tendèvano a rappresentar qualche idèa, 9411 3, 2| le regolava le pèndole, tenèale viva la poca corrispondenza, 9412 3, 7| ogni parte si avanzàvan le tènebre, si accumulàvano, si addensàvano. 9413 1, 6| quella medèsima idèa, e sì tenendo discosta la smussatrice 9414 3, 7| porta del tempio, non so se tenèndo io dietro a lei o lei dietro 9415 mar | la leggeva a voce alta e tenèndola stretta, per non lasciarsi 9416 3, 2| pollo ei lo sapeva trinciare tenèndolo infisso sul forchettone 9417 1, 7| nulla costa e val molto. Il tenente Parisi andava benone, almeno 9418 1, 5| imaginarsi quanta fatica costi a tener dietro alla moda, oggidì 9419 3, 8| si saprebbe spiegare quel tenerci lontane dalla pùbblica cosa, 9420 1, 1| vermiglio delle guancette, tènere e tuffolotte, e nell'incipienza 9421 3, 2| jattura del pròssimo. Anzi, la tenerella usciva dalla cucina ogniqualvolta 9422 sin, 1| cristalli. Male potrèbbero i più tèneri piedi desiderare una maggiore 9423 3, 5| assicurargli la vita eterna col tenerlo lei stessa a battèsimo, 9424 2, 6| avvicinasse ai confini del tènero ed anche dell'ùmido; quando, 9425 mar | almeno mediocre, è d'uopo tenersi nell'orticello che si conosce 9426 1, 8| il gòmito alzato. I balli tenèvano dietro ai concerti, ai balli 9427 fin, 1| spaccare, e, spaccando, tenevo d'occhio al mio boja, che 9428 1, 10| ruban rouge... Mais non, tenez... J'ai trop mauvaise mine 9429 3, 5| carità, vien la fede. Dio tenga lontano quel brutto caso 9430 2, 9| per sondar le nostre aque. Teniamo dietro, ad esempio, a quel 9431 2, 2| luciconi, a questo punto non tènnesi più e nelle braccia mi cadde, 9432 2, 2| questo piuttosto»; ma mi tenni. Quel giovinetto era fuor 9433 mar | crìtici loro contemporanei tentanti di impor la cavezza al genio, 9434 3, 4| trovarci la prima volta è quasi tentato di menar buona a mia madre 9435 int, 1| insegue, idèa fissa, il tentatore baluccichìo e lor la polenta 9436 2, 8| cristalline oscenità e si tentava, fin col sapore dei cibi ( 9437 1, 10| camino e trè o quattro pajoli tentàvano di tirarne in cucina e ci 9438 2, 3| dinanzi, forse in isbaglio, la tentazione di uno stufato, e il mio 9439 3, 2| dalla fedele Fanny, un po' tentennando, verso il cancello. Ché 9440 2, 5| ingiurie, ti tèngono anni in tentìgine e ti sbilànciano prima di 9441 2, 5| trovi più uscita! oh che non tèntino di soppiantarci quelle pompose 9442 mar | poi il peggiore: invano tento di sferrare alle nubi il 9443 mar | legame più ìntimo, che si tentò di celare nel nesso tra 9444 sin, 1| a e non isdegnando la tenue fatica di pensare il pensato, 9445 2, 9| fagiani.~Ingiuriàtemi pure, teòlogi; la Verità mi difende. Quanto 9446 3, 5| indìges — (ei s'era tolto la teologìa di capo e messo a trinciare 9447 3, 4| filòsofo, come questi a teòlogo e quest'ùltimo... a Dio — 9448 2, 3| con tutti, preferiva, in teorìa, di professare contro il 9449 2, 3| continuamente a confusione delle teorìe. Il nuovo inquilino nell' 9450 3, 10| ingollata una tazza di quella tèpida aqua che chiàmano il 9451 sin, 1| ventraja, e potrà, cullata dal tepor della sala, succiarsi il 9452 3, 6| di dorature e alitanti un tepore di serra, e sotto le suole, 9453 3, 5| pretacchione, calmàtosi alquanto e tergèndosi con la pezzuola il sudore, « 9454 mar | vèrgine con un sospiro che tèrmina in tosse «¿di quell'amore 9455 3, 5| quattro cariàtidi d'àngiolo terminanti in diavoleschi sgraffi sì 9456 3, 2| dietro i calessi, rièscono a terminarla sdrajàtivi entro comodamente. 9457 mar | partito, che, a stabilire i tèrmini della questione, s'incominciasse 9458 3, 10| educanda e la modìstica terminologìa meglio di una sartrice e 9459 3, 4| Giurerèj, che i nostri termòmetri, messi all'aperto, accrescerèbbero 9460 sin, 1| non si sboccona neppure in terraglia di Biella. I padroni maschi, 9461 2, 6| strappò giù tutto, e vetri e terraglie, aggiungendo superbamente, « 9462 2, 9| nòbile cibo d'amore, si terranno 'stanotte gli Stati Generali 9463 2, 8| scagliàndosi tutto dalle terrazze nel lago, e vasellame ed 9464 1, 9| podagra di un vecchio, ché il terror del chirurgo ne azzitta 9465 2, 10| ella gioiva di teneretersa... per ispecchiàrvisi. E 9466 fin, 1| una colossale caldaja di tersìssimo ottone.~L'onesto assassino 9467 2, 3| Lucrezio, da Pope e Luciano, da Tertulliano e Grisòstomo e vievìa, si 9468 2, 10| dell'erba, che suda fame e terzane, spicca bianchìssimo — fra 9469 3, 6| chiamàvano arie, duetti, terzetti e vievìa. E, naturalmente, 9470 3, 4| men nuove, che fanno i due terzi del mondo. Al che aggiungendo 9471 3, 8| alla bocca; poi, fra il più teso silenzio:~ ~«Già mi pare,» 9472 mar | abbattute, come Titania o la tèssala dama dinanzi al scespiriano 9473 2, 10| guarda! Ecco un ragno che tesse nella ciòtola vuota; ecco 9474 3, 9| è levato, guadagnata la tèssera di presenza, e che è tempo, 9475 3, 7| il bene. Ahimè! ¡il ragno tesseva sulla cassetta della Elemòsina!~ 9476 2, 3| per pochi istanti, di quel tessuto di convenzioni, in cui ci 9477 3, 2| la gazzella il muschiato testìcolo, non gli gettasse la borsa, 9478 mar | cicerone. Ciò, non fosse altro, testìfica che io non sono poi quel 9479 sin, 1| disordinando le idèe nella ricciuta testina della nipote minore, una 9480 2, 4| mezzo delle loro fragranti testine una faccia tra il cimitero 9481 3, 5| quì non ci ha dubbio! Il testo è preciso: maledicti èrunt 9482 2, 10| isolate dal mondo, sulle cui testoline piove a distesa, di della 9483 3, 2| universo fuma, tàcita lei qual testùggine, contemplando il lunone 9484 2, 1| Infuria l'estromanìa, il tètano eròtico. Agonizzante ei 9485 1, 1| mentre bianchéggiano i tetti su di un ciel grigio — una 9486 mar | con Focione: ¿sy dé pou kakon légon émauton léleoa?~¿ 9487 fin, 1| d'Estampes coronate dalla tiara papale; e borbottàtavi una 9488 2, 8| di Ezechìel divaricàvit tìbias suas sub omni àrbore. E 9489 1, 2| avoue di non èssere nata col tic degli amori all'ombra di 9490 1, 9| allontanando, e più riavvicìnansi i ticchi, i capricci, le stramberìe, 9491 1, 2| pèrdere i tacchi e l'onore! O tièntela, sai, la tua pidocchiosa 9492 1, 3| scambiàndosi con la civile tiepidità il sòlito «grazie». La modestiosa ( 9493 2, 10| le anziane, queste a far tièpido un sangue che più non viene 9494 2, 10| si sèntono assunte in una tiepolesca gloria, fra le nùvole a 9495 2, 9| aleggia della tisi e del tifo. Vedi donne seminude e briache 9496 2, 3| era di quelle letterarie tignuole quae lìttera vìvunt (cioè 9497 3, 6| crìtici... — finché, drusciata timidamente la palma sull'imbottito 9498 2, 7| un àngolo dello studio, tìmido nella miseria, benché alla 9499 mar | casa dell'ànima (rètine, timpani, ecc.) e che, nella maggioranza 9500 3, 6| artisti per amore del nudo, tinche e trotelle da inchiostro 9501 3, 2| la servitù scodellava in tinello... ambedùe sullo stesso 9502 int, 1| dal ruotolìo dei brummi, tintinnanti nei vetri — tutto un grigio, 9503 3, 2| compositore ci avverte che in tipografia non sono punti ammirativi 9504 3, 5| Hai bel aumentare i tuòi tirafùlmini, o stolto! ¡hai bel associarti 9505 2, 6| Alò, monta in botte!» e, tiràndoselo dietro, ché il vino di lui 9506 2, 3| quando l'indigestione, tiràndosi seco l'amore, passò dalle 9507 fin, 1| intensamente mi fisano.~Amore mi tiranneggia. E già le pàlpito in braccio, 9508 mar | nuova, gli altri si pòsero a tirar sassate contro di essa e 9509 1, 1| della contessa, avèa dovuto tirare i suòi due metri quadrati 9510 1, 10| quattro pajoli tentàvano di tirarne in cucina e ci sarèbber 9511 2, 3| accontentàndosi invece di tiràrsela a sé nella secchia, e Nino


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