Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Carlo Dossi
La desinenza in A

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol

                                                            grassetto = Testo principale
      Parte,  Capitolo                                      grigio = Testo di commento
9512 1, 8| maledetto! ¡anche tu! (più non tirava lo sìgaro) e spezzàndolo 9513 2, 1| amàndole senza la buccia, e tirerebbe innanzi, platonicamente 9514 1, 1| nascònder, Babele! Armadi e tiretti, scatoloni e ceste, tutto 9515 2, 10| segna, con un sospiro, un tiretto, una data ed un 2, aggiungendo ( 9516 1, 1| Amorina! ¿non senti che mi tiri i capelli?~«Ah! c'est fini. ¡ 9517 2, 10| all'altra a raccògliere la tiritera delle commissioni inùtili.~ 9518 2, 9| il pòlline aleggia della tisi e del tifo. Vedi donne seminude 9519 mar | di vento abbattute, come Titania o la tèssala dama dinanzi 9520 mar | sto quì per soggiùngere a titolo di buona misura.~E il contentino 9521 sin, 1| parlo a voi, che, ancor titubanti tra una tovaglia troppo 9522 2, 2| chiamarli... chiamarli... (e con titubanza ) «cassette...»~«E, giacché 9523 3, 5| essa co' tuòi?»~Il vecchio titubò, e: «Certo, l'è un bravo...»~«¿ 9524 2, 2| Guance, s'intende, dal tizianesco colore, mòrbide come la 9525 mar | mondo, i Michelàngiolo, i Tiziano, i Raffaello, e appresso 9526 2, 1| nelle idèntiche ortiche. Tizio dalla magnetizzata con 9527 2, 7| scampanellìo improvviso.~Il dottore Tobìa Migliacca precìpita all' 9528 3, 1| gliene mancava sempre uno a toccare que' benedetti quaranta. 9529 3, 2| vedèa un ragno, ¡Dio guardi toccarlo! ¡pòvera bestia! — chiamava 9530 1, 9| complimento, quasiché gli toccasse, s'inchina tra il riconoscente 9531 3, 8| collotorto dell'ùltimo gènere, toccato i sommi onor della greppia, 9532 1, 7| dichiarazioni, le quali, tôcche dal lievito della fantasìa, 9533 1, 6| nel sepolcro», basta il toccheggio di una ignota agonìa che 9534 int, 1| soddisfazione, che è a un tempo e tocco e sapore ed odore; rièrgesi 9535 mar | Ma il nostro dito ha già tôcco la vostra tarlata legislazione. 9536 3, 2| quale, come scorse la dama, toccossi rispettosamente il cappello, 9537 1, 7| e ci può mèttere intorno toelette da chiazzar d'itterizia 9538 3, 5| di Stabia, chi mai, se ne togli il diàvolo, oserebbe aprirti 9539 3, 2| Virgoletti rispose; e , togliendo gl'incastri alla torrenziale 9540 3, 6| Caprara che dava fama e toglieva la fame, detta perciò la 9541 2, 6| fuori, l'altrùi compagnìa, toglièvagli in casa la propria, circondàvalo 9542 1, 8| e dalle ragazze, da cui toglievi talvolta a credenza, tu 9543 1, 7| possedere un bel micio, tòglitelo spesso in braccio, bàcialo 9544 1, 1| toujours si malpropre, toi.»~Ma riecco don Peppo (e 9545 3, 8| tutti i veleni delle nostre toilettes pàssino nelle pance maschili! 9546 1, 2| vorrèi vedermi con lui sulla tolda di un brick, pas marchand, 9547 2, 5| governo sì compiacente da tollerarci; ¿che dico? di arruolarci 9548 mar | toscano, ¡guài se l'avesse pur tollerata! dovèa immediatamente cacciarla; 9549 2, 2| ogni malizia, perché la mi tòlleri. E inutilmente cercài di 9550 2, 10| dècima - In monastero.~ ~«Tòllite jùgum mèum sùper vos, et 9551 3, 8| terrìbile arma, non ce la tòlsero ancora — lo potranno — 9552 fin, 1| grani di pepe e di ortica, tolti dai vasi di Messalina, Contessa 9553 int, 1| insegnamento. I femminili tomài comìnciano a ritentare le 9554 2, 3| birbanterìa degli altri, come chi, tombolando, incolpasse, non le sue 9555 2, 9| questurini e briffalde, tòmbolano a catafascio e una volta 9556 1, 2| il salirvi,» esclamò la tomboloccia Ottonieri con un sorriso 9557 2, 1| negra purèa del milanese Tombone, dove tra fràcidi mazzi 9558 3, 6| e, per converso, assài tomi della «raccolta pel seggiolino 9559 mar | testimoni Faone e Nicolò Tommasèo. Misurati col quale termòmetro, 9560 2, 10| fratacchiotti dalle còmode tònache e lo svolazzante drappeggio 9561 3, 4| le dice che la moneta è tonda per còrrere, risponde che 9562 int, 1| campana, punteggiato dal tonfo del tamburone, si eleva 9563 3, 6| appositamente scritta pel tonno, avanzò temerario la mano 9564 2, 10| pomati bracciuoli, in dito il topazio, la croce d'oro sul petto, 9565 3, 2| nell'ombre della lunghìssima topia, spicciolàndone l'uva; e 9566 1, 8| Quand'ecco, lo scattar di una toppa. Rialzò le pupille, e guardando 9567 fin, 1| E le chiavi infìlan le toppe, i lìberi chiodi si fìccano 9568 2, 2| distor l'assetato dalla tòrbida aqua presente con la promessa 9569 3, 4| la mostra dai pìccoli e tòrbidi vetri divenne un reticolato 9570 1, 7| stagionato, non gùstasi più il torbidino, e s'egli sospira «ah! ¡ 9571 3, 6| della padrona di casa) e, torcendo la vite del collo verso 9572 mar | Manzoni e di Giusti, fatto il torchiàtico di Aleardi, di Prati, di 9573 3, 4| chiede ombra al deserto, la torcia al mòccolo cera, aqua il 9574 3, 9| dissecca. Ma dalla scuola dei tormentati, i più feroci tormentatori. 9575 3, 9| tormentati, i più feroci tormentatori. Sènape e fumo per gli occhi 9576 3, 7| zòccolo.~«¡Lima! ¡limatornàrono i birichini, sibilando e 9577 mar | e al tuo gèmito, quando tornasti piagato dalla guerra d'amore 9578 3, 6| Sìstole e diàstole gli èran tornate in perfetto equilibrio. 9579 2, 2| l'ingegno; e, dal mosto tornato a posare, si spilla un vino 9580 1, 8| la stanchezza, vedrài, e tornerà a , quando meno tel pensi.» 9581 2, 10| attesa che Sua Beatitùdine torni a qualcuno de' suòi cinque 9582 2, 8| gente atticciata, dal collo toroso e dalle spalle quadre; non 9583 3, 8| al primato animale, la si torrà insomma da quel carruccio 9584 3, 9| per molto meno, gliela torrebbe? ¡Vìvano dunque le doti 9585 mar | di bocca in bocca. A , torreggiante sulla sella pegasea, quelle 9586 3, 8| strappata. Cola il sangue a torrenti, si eleva, si eleva, e tra 9587 3, 2| togliendo gl'incastri alla torrenziale sua lingua, la fe' saputa 9588 1, 10| piegò sulla spalla il capo, torta la bocca.~Calmissimamente, 9589 sin, 1| è viva accademia ai più torti costumi?~Veda quì. Ho un 9590 3, 10| basse...»~«E anche quì hai tortìssimo. Mira l'insegna. Non un 9591 fin, 1| cicale e di ochette, che, tortito sul piatto la sòlita pece, 9592 3, 4| sfogarlo. E la moglie, a torto garrita, sintetizza il proprio 9593 3, 2| trasvolate al camino, come due tòrtori, con Virgoletti mezzo perduto 9594 2, 1| e dinanzi una sninfia di tosa, rosso come un papàvero, 9595 mar | pianoforte mai. Fuor di Toscana, anzi di Firenze, anzi di 9596 mar | oratrici coi piedi), trecche toscane e maestre di scuola (ambo 9597 2, 9| strada, di una cenciosa tosetta con un bàmbolo in braccio 9598 1, 3| di tosse; di quella secca tossetta che è un artificio oratorio. 9599 1, 5| per disse Eugenia col tòssico nella pupilla e nella voce 9600 2, 1| d'innamorati. ¡O amore, tossicoso miele! ¡o amore, inevitàbil 9601 1, 4| ancor rose? L'odio l'avèa totalmente mutata. Tutto il didentro 9602 3, 10| vèdilo appunto! de càpsula tòtus, spandendo una puzzolente 9603 1, 1| Tu, stài distante, pappà; toujours si malpropre, toi.»~Ma riecco 9604 1, 5| confidenza...»~«¿Ma perché, ma toute bonne? Sei irréprochable. 9605 3, 2| asciugarsi gli occhi col tovagliolo, mentre la serva, ad aquetarle 9606 sin, 1| l'ira nelle gengive, traballare la ricchìssima culla, strillando 9607 1, 2| duolo, serbàvano quelle tracce che gli insoddisfatti desìi 9608 3, 2| riconoscente accettazione; e, ¡tracch! il signor Virgoletti ci 9609 int, 1| il canarino della celeste trachèa; mentre la trinciasalti, 9610 2, 2| trè volte; dunque, se tu tradisci qualcuno, è... stesso. 9611 1, 5| aspettato, aspetterò, ma non tradisco il mio cuore. E, quanto 9612 int, 1| l'afror di carbone della tradita mansarda, e di cui gli ùltimi 9613 int, 1| torna, e ritogli i tuòi traditi pennelli a questi riempi-cornici, 9614 2, 6| sta ciurcinata da cquer traditore giudìo... Sì, dico a , 9615 2, 4| delle forme e del volto, tradiva gli intensi insoddisfatti 9616 3, 8| compiacenza e di protezione, che tradotto dicèa «nul n'aura de l'esprit, 9617 3, 6| dita la scoperta tastiera, traèndone fuori un... — sol-do.~Ché, 9618 mar | osservare il paese, non già traèndovelo turbinosamente quale rozza 9619 mar | sconfitti da Mario, che si traèvano seco il lor feminile bagaglio, 9620 3, 4| mamma (altro diàvolo di traffichina) al far-su dei cartocci 9621 1, 6| spagnoletta dell'uscio, tragicamente.~Ed ecco la nostra Colomba, 9622 mar | fòrmano gli atti di una sola tragicommedia La Donna, e poiché i medèsimi 9623 3, 4| lire di più? Se non le hai, tralascia pure di lèggere questa mia 9624 mar | gagliardo il terreno ed i tralci per le vendemmie future.~ 9625 3, 10| guancia di una bambina è traliccio. Ei di muschio, viola, 9626 2, 3| guancia a guancia, sederemo al tramonto, le svelerò, in presenza 9627 mar | a viluppi, ad intoppi, a tranelli, obbligando il lettore a 9628 | tranne 9629 1, 5| mi si lascia un momento tranquilla. ‹Marchesina di quà... marchesina 9630 3, 8| Dunque, io e Delia occupiamo tranquillamente il nostro sedile e vi ci 9631 mar | goffàggini. Stìeno però tranquilli i pubblicisti che hanno 9632 sin | SINFONÌA~ ~A~TRANQUILLO CREMONA~MIO GLORIOSO AMICO~ 9633 mar | avviene che a prezzo di transazioni, di sottintesi, di ripieghi, 9634 3, 1| non si poteva proprio transìgere? ¿non sarebbe bastato al 9635 int, 1| intorpidita pupilla riaquista un transitorio brillìo e la libìdine le 9636 mar | che io non sono poi quel trappista, quel Simeone stilita, quell' 9637 3, 2| immota sul capo. Vane le trappolerìe, vana la parlantina, la 9638 3, 2| intrapresa, si addava di trarre il fil senza groppo, di 9639 sin, 1| sua figlia ventenne, stan trascicando pel corso da trè o quattr' 9640 3, 7| rapite e accatastate, e il trascicare delle ciabatte di chi usciva 9641 2, 8| affisse su tutti i muri, lo trascinò per tutte le vie della città, 9642 mar | letteratura sapremmo sottrarci. Trascorsa la primavera pariniana, 9643 1, 9| moglie. Oh minuti di ore, trascorsi a pavoneggiarsi nella sua 9644 1, 6| prete, o piuttosto, essendo trascorso il tempo indicato a un deliquio, 9645 mar | quello che credo di non aver trascurato e cui tengo massimamente 9646 2, 10| intensa nel Cristo, si esalta, trasfigùrasi in lui. Non più ella sente 9647 1, 2| ascèndere ai cùlmini della trasfigurazione; gli occhi, due pozze di 9648 mar | evitargli una ràpida morte, è di trasfòndergli continuamente umore, imitando 9649 2, 10| più cella! càrcere — e si trasforma in un sotterraneo. Ùmido 9650 3, 2| sembrava che la ciccia di lei trasmigrasse all'amato. E tu càntami, 9651 1, 10| accennava alle tempia con la trasparente manina cui èran già gravi 9652 1, 2| pàllido, giallo, mostrava una trasparenza di opalo, o piuttosto quella 9653 2, 10| come talora la notte, nelle trasparenze del sonno, una mano, aspra 9654 1, 6| stupire all'affanno che trasparìvale in viso. Ma or puòi sfogarlo 9655 3, 2| uva; e mi canta le sere, trasvolate al camino, come due tòrtori, 9656 sin, 1| lo stòmaco? Pùbblico-Rè, tràttami almeno, ti prego, come tratti 9657 mar | ne' giudizi, io preferisco trattare le letterarie mie càuse 9658 fin, 1| cànone de dilectìssimis, dal trattato di Villanova ut mùlier hàbeat 9659 3, 1| veniva per la risposta. Si trattava, pensate, di una mano e 9660 3, 3| Il qual Silvio, che io tratteneva per un bottone in mezzo 9661 int, 1| che meglio il concilia. Tratteniàmoli dunque in questa beata disposizione, 9662 3, 3| che! non è giuoco, quello. Trattenimento piacèvole è il giuoco. ¿ 9663 mar | italianità e pei dialettismi non trattenuti da alcuna forca e per le 9664 mar | cèdere, accorderò anche che tràttisi semplicemente di un bel 9665 2, 3| lo pigliài sottobraccio e tràttolo in un'osterìa (imbruniva) 9666 1, 1| padroni. D'ogni parte un traurtarsi, un sorvegliare a chi sorvegliava, 9667 fin, 1| oscenamente polluti e pezzi di trave lùcidi e lìsi dal cànape, 9668 1, 8| uscio agli amanti, se pure. Travedùtala a pena, tra il chiaro e 9669 2, 6| degli usci e lo braccava travestita in istrada; una Gea, che, 9670 2, 2| general sconoscenza, quasi travestito fra ignari vassalli, inorgoglierài 9671 2, 3| immensità navigando con Bruno, travidi la fonte dell'intellettuale 9672 2, 1| oggetto» che sarà, penso, una trecca intingente la pettinina 9673 1, 9| svergognare la più smarronata treccaja; dunque, tempeste, che vanno 9674 3, 1| recideva per lei le sue trecce più nere; invano i baràttoli 9675 mar | ambo oratrici coi piedi), trecche toscane e maestre di scuola ( 9676 1, 7| Caprara, il che viene a dire, trecentomila di rèddito, ¡altro che contentarsi! 9677 fin, 1| che, nude e unte, vanno a tregenda. E la granata dispare e 9678 1, 8| l'amaro della sposalizia treggèa. Infatti, compie l'anno 9679 mar | vivi.~Pur non rièscono. La treggia non caccierà più il carro 9680 2, 2| il salutare martirio, tregue cloroformio.~«Ché se 9681 1, 2| tremando, ¡egli! dinanzi cui trèmano tutti. ¡E poi gli arrembaggi, 9682 mar | ventrìcolo, l'ha fatta più volte tremare colla maestosa sua voce, 9683 2, 8| di lei. Ma il commensale tremava nel porsi alle labbra il 9684 2, 1| cànape hanno iniziato il loro tremendo lavoro. Infuria l'estromanìa, 9685 3, 1| maggiore Parisi.»~Ersilia tremò, benché l'aspettasse. Infatti 9686 fin, 1| fragranza di muschio vela la tremolante figura e si direbbe una 9687 3, 2| suo onesto faccione, le tremolava la pappagorgia, e il rìdere, 9688 2, 2| nelle pupille del quale già tremolavano i luciconi, a questo punto 9689 1, 2| di un pianoforte. Era un tremoleggiato «notturno», un frèmito verginale, 9690 fin, 1| Ed ecco farsi, la sanie, trèmula e iridiscente e poi fumosa 9691 int, 1| ancor non da segno col trepicchio e col fischio della sua 9692 2, 7| suo piano, gridando alla trèpida moglie che viènegli incontro 9693 mar | triari! stavo per dire «trepiedi.» Sono la schiuma... ¡pardon! 9694 1, 1| valse avec moi, comtesse? » «Très-volentiers, chevalier.» (e Isa accoppiava 9695 1, 5| dell'amicizia!»~E «mon trésor! — ¡gioja mia!» le nostre 9696 2, 10| insieme in un capannello di trèspoli, si accontèntano invece, 9697 mar | E, ora ¡avanti i signori triari! stavo per dire «trepiedi.» 9698 mar | La persuasiva, dea della Tribuna, è noi che l'abbiamo trovata. 9699 2, 5| immoralità, d'autorizzarla con un tributo, di pigliar quindi interesse 9700 int, 1| seggette, e più che altro, tricorni. Poiché al soldato millantatore, 9701 mar | piumate, la prima con un trillo armonioso e un contemporaneo 9702 int, 1| celeste trachèa; mentre la trinciasalti, come una mosca che si soffreghi 9703 2, 4| giòvane, che nel caffè, tutta trine e velluti e sopra sé andando 9704 2, 3| diritto penale — in cui trionfa la corda.» Ed ecco Nino 9705 3, 2| consistente in quel luogo, trionfatore del mèdico, che fu chiamato 9706 mar | ancora di raddoppiare, di triplicare i sensi delle sue frasi, 9707 2, 5| giojello, se anche vàlgane il triplo; mentre il donarsi di un' 9708 avv | bisdrùcciole (precìpitano) e trisdrucciole (precìpitanosi). Le parole 9709 2, 10| piange la luna con sì amorosa tristezza e cresce l'erba, infalciata, 9710 2, 5| làgrime i fazzoletti sui tristi casi della Stefania Gentili 9711 int, 1| generale ruina. Càmpos ubi Troja fùit ci si può scrìvere 9712 2, 4| mentre i giornali le fanno il trombetta e la sua faccia bronzina 9713 3, 8| desolava la Grecia e volendo troncarla, avèa imaginato il più nuovo 9714 avv | tutte le parole non solo tronche (precipitò) ma semitronche ( 9715 2, 5| siedette la plebe sur il trono dei . Oh davvero il gran 9716 3, 2| femminile vizio) non parlasse tropp'alto nella signora Savina, 9717 2, 2| braccia mi cadde, in una troscia di làgrime «¡Ecco, ecco,» 9718 2, 1| fagioletti, còmpera luccio per trota; Automedonte, alla vista 9719 3, 2| feste di magro gàmberi e trote. Intorno a lei tutto ingrassava. 9720 3, 6| amore del nudo, tinche e trotelle da inchiostro coi pescicani 9721 3, 5| o mio ferro di scarto, ¡tròvamene uno, se puòi, in cui non 9722 mar | riguardi contro le infreddature tròvansi perpetuamente nello stato 9723 int, 1| che ammaèstrano i bimbi a trovar le pezzuole nelle tasche 9724 3, 4| E, davvero, chi viene a trovarci la prima volta è quasi tentato 9725 1, 6| cercare la Vecchia, senza trovarla mai in casa, perché non 9726 1, 3| completài.~Così, venivo a trovarmi fra il pesante drappeggio 9727 sin, 1| — ha pranzato da papa, troverà quì da disporre ampiamente 9728 2, 4| ingiurie, e sapendo ch'io non troverèi altro tetto, mi caccerebbe, 9729 mar | bisognerà ricercarla e la troveremo fra le astuzie stratègiche. 9730 2, 3| ree non sospèttano manco, troverò frasi e parole da incenerirle 9731 3, 1| dirsi al sicuro; e però la troviamo, quantunque ancora seduta 9732 1, 9| o piuttosto alla balia, tròvingli tutti gli stessi occhi del 9733 fin, 1| del ferro di mulo ch'egli trovò da Santippe, (la vera cicuta 9734 2, 1| bravo » gli diremmo «hai trucciato, perocché sono innamorati.» 9735 mar | sosterrebbe la burattinesca trucità dei già celebrati romanzi 9736 1, 1| j'aime les perdrix aux truffes, comtesse.» «¡Les perdrix 9737 2, 1| inasinisce estasiato alle trullerìe che vèngono da una seràfica 9738 2, 10| scàmbiano colombinamente baci e tùbano di voluttà. Ricciarda invece, 9739 mar | influenza del tempo nel quale è tuffato il mio corpo, il corpo che 9740 1, 1| delle guancette, tènere e tuffolotte, e nell'incipienza del naso 9741 2, 10| tanto sono deserte, con tuguri di creta in sfacelo, con 9742 3, 5| ego te absolvo a peccàtis tùis in nòmine Pàtris, Fili et 9743 3, 3| Messìa Knut — coll'argento di Tula, col cuojo, con il Mercurio 9744 2, 10| manone intrecciate sulla tùmida pancia, la badessa non , 9745 2, 8| grigìssimi e morsicanti e le tùmide labbra e il seno profondo, 9746 2, 2| ordinare le idèe, che accòrrono tumultuarie alla chiamata dell'entusiasmo, 9747 2, 10| stanze della badessa. «Sìleat tumùltum càrnis» la soglia dice alle 9748 3, 8| donne dei due emisferituonò quella furia con un tràgico 9749 fin, 1| fessure e nelle bottiglie i turàccioli, cade il pestello entro 9750 3, 3| il mio Silvio, pàllido, turbatìssimo. M'avèano detto, in prima 9751 2, 3| vicende pìccole e grandi, turbato dalla ragione dell'uomo, 9752 1, 3| cioè la magnìfica Elda, che turbinava, per così dire, nuda in 9753 1, 2| imperversar burrascoso, un turbinìo, un càos di suoni, quale 9754 mar | paese, non già traèndovelo turbinosamente quale rozza infuriata. E 9755 fin, 1| po' del cervello d'Eloisa, turbolente di sogni, alla prudentìssima 9756 3, 8| in corallo, collane alla turca, spilloni a mosàico con 9757 2, 8| giràvano le dicerìe più turchine. Anzitutto, la apparteneva 9758 fin, 1| accentàndosi a femminili curve e turgenze. Una bollicina di azzurro ( 9759 2, 1| porta, cadde in due occhi, tùrgidi di desiderio, che parèvano 9760 3, 6| dove, in mezzo al fumar de' turìboli e il modular degli zùfoli 9761 int, 1| incènsano vicendevolmente, a turìbolo pieno, con il fumo di penne. 9762 mar | voluttà della carne e le turpitùdini umane. A chi si debba tale 9763 fin, 1| rovescio, assortite bugìe, tutelari spugnette, enigmi, fughe 9764 2, 6| infuriata. «¡Me furmini Ddio ssi tutt 'sta roba nu' annava a finì 9765 int, 1| spaccio di branda. Costèi ha ubbriacata la sua miseria. ¿A chi non 9766 2, 3| Provvidenza, chi Dio degli ubbriachi) la quale — come un paziente 9767 | ubi 9768 3, 4| spiccatoja — già assuefatto a ubidirla fin da quando pativa da 9769 2, 1| nove; che il nostro uccel di San Luca si vìrgola il 9770 1, 3| Scusate; volevo dire, uccellatojo da sposi.~E, innanzi a , 9771 3, 3| babbo, senza pensare che un uccello ûso alla gabbia — schiùdigli 9772 2, 8| pattuglie o schiaffeggiando e uccidendo in duello chi osava mancarle 9773 int, 1| di rame; nell'altro, un'udienza, in cui la vendicatrice 9774 mar | pei suoni protocollati, udir quindi eternamente la zampogna 9775 2, 4| ancora lions da chi non li ha uditi a ragliare. ¡Pòveri fiori 9776 3, 8| occhi delle sue vecchie uditrici. Ella taque e un battimani 9777 2, 10| gemmata del Patriarca che ufficia. Sua Eminenza intuona in 9778 3, 4| cosa vie' a taglio come l'ugne per l'aglio» e che «massaja 9779 1, 5| implòrano tutti e il mio Ugo lo esige. Una volta che 9780 3, 5| discrezione. E parèa il conte Ugolino sul teschio dell'odiato 9781 fin, 1| di Navarra e a tutti gli ugonotti di Francia, il mago si provvedette 9782 int, 1| nari; ogni vivanda le torna uguale al palato, ogni suono all' 9783 mar | degli uòmini sono pressoché uguali, tantoché le due correnti 9784 1, 10| Decima ed ultima Scena.~ ~E in quello scuro, 9785 mar | pochi.~Come vedete da questa ultimìssima frase, quì non si tira di 9786 mar | Prèndersela con costoro — ultimo avanzo di un'oste già debellata — 9787 1, 3| avrebbe, a parole, seccata l'umidità — non la sua gola. E allora 9788 3, 9| viltà agli umani ginocchi. Ùmile per orgoglio, Caterina Andegari 9789 3, 7| impudicizia figliale. Ché l'umiliarsi di questa a stènder la mano 9790 2, 5| dàrtene pena! Egli conosce gli umori del mondo. ¿Non lo hai udito 9791 mar | sicuro ànimo e dell'ampio umorismo di Giuseppe Rovani avessi 9792 2, 10| la verga abaziale dall'uncino in semenza. Attraverso il 9793 mar | scarabocchiatura, a penna, a matita, ad unghia, che copre i lembi di questa 9794 1, 1| il fiato e soffrendo di unghiella, lima ora una ottava di 9795 sin, 1| madama? Crederà. Un po' d'unguento bocchino, e rincollata è 9796 1, 8| parte, venti libbre di meno. Ùniche gioje del matrimonio, ch' 9797 3, 9| contrazioni quotidianamente uniformi de' mùscoli hànnole scritto 9798 fin, 1| Sono le streghe che, nude e unte, vanno a tregenda. E la 9799 mar | màntici e ruote, di olii e di unti, di zùccheri e incensi, 9800 1, 10| gialliccia, che aggiunse untuosamente: «monsieur le curé va venir...» ~« 9801 3, 2| affrittellava più elegantemente le uova e le frullava con maggior 9802 mar | nell'atmosfera il religioso uragano, fatto di nubi d'incenso, 9803 2, 3| chiàmasi industria la truffa, urbani costumi i vizi e verità 9804 int, 1| Olimpo a mezz'aria in cui la urbanità sostituisce la cordialità, 9805 mar | Restituisci i tuòi furtiurla quel tempestoso ocèano di 9806 3, 6| ottenere l'onore di farsi urlar col maestro — generosìssimo 9807 mar | vite alle statue per poi urlare «¡allo scàndalo!»~Il realismo 9808 2, 9| òdono più se non grida. Ùrlasi, quasi il teatro bruciasse. 9809 3, 8| sfasciarsi degli edifici e l'urlo di chi s'affoga, l'inno 9810 mar | antropòfago di sé medèsimo, quell'ùrsus spelaeus che piaque a certuni, 9811 2, 7| il nipote Speranzi, lo ha urtato gli ha chiesto perdono.~ 9812 1, 8| conoscèvalo essa, anzi lo urtava e gli camminava sui calli, 9813 2, 9| di vino, saltacchiare ad urtoni, credendo forse ballare, 9814 int, 1| soffia in faccia a chi l'usa ed il cordone del campanello 9815 mar | attribuire la mia ripugnanza di usare parecchi spedienti — meglio 9816 3, 4| candele, dai fiammìferi usati ai suggelli di ceralacca, 9817 1, 1| ma conta per vetro rotto) usava di offrire ogni anno alle 9818 1, 1| pòvero conte Gonzalo, fàttosi usbergo di scientìfica flemma, ha 9819 int, 1| possìbile spesso?... Anzi, usciàmone insieme.~Già i gassajoli 9820 int, 1| Le ossa le vògliono come uscir dalla pelle, pergamena matura 9821 2, 5| uomo.» ¡Entra, fanciullo! Uscirai fatto uomo.~Ma, forse, tu 9822 2, 6| rimanevo intontito come chi uscisse da una batterìa di cannoni 9823 3, 7| innalzarsi. I preti èrano usciti: cominciava a entrare il 9824 3, 6| bigattiera di geni, donde uscìvan le leggi e le sentenze della 9825 2, 2| il biglietto (e se non l'usi, ¡tua colpa!) fiducia che 9826 2, 10| contro di cui gli augellini, ûsi d'accòrrere alla tua diàfana 9827 3, 6| còmpera-voti-per-vènderli, umani usignoli, artisti per amore del nudo, 9828 3, 3| senza pensare che un uccello ûso alla gabbia — schiùdigli 9829 | usque 9830 2, 1| meditare il Meibonio de usu flagròrum e la ricetta itifàllica 9831 2, 3| sfogarle in un libro che, usufruendo il mio stato, riuscisse 9832 3, 7| contento di ciò, sospiravo all'usura.~«Oh se lei si degnasse 9833 3, 4| la madre e mi òffrono gli usurài. Mìnimo è il rischio. Io 9834 1, 7| Adriani, la figlia dell'usurajo, quantunque noce con il 9835 3, 8| più sotterfugi il posto usurpato...~«Resta ora a vedere che 9836 2, 1| ùltimo, un vecchio. Quì usurpo alla patologia. Costùi, 9837 mar | si scrisse, «fòrmam post ùterum lingua magistra pàrit», 9838 mar | ma anche i veleni sono ùtili, basta sapere dosàrseli, 9839 avv | spagnolo, a nostro avviso, utilìssimo per evitare a chi legge 9840 2, 8| strapregare per quanto hanno ùzzolo, o pìgliano sempre non dando 9841 1, 10| untuosamente: «monsieur le curé va venir...» ~«Ouvrez tout 9842 2, 7| che avrebbe spaventato una vacca, con li orecchini della 9843 3, 2| letamài, le sue stalle di vacche, le sue formaggerìe, inconscia 9844 2, 5| puntellar con il vizio la vacillante virtù, che è come dire, 9845 2, 7| Parentela, amicizia, pietà! vacui nomi: tutto cadeva dinanzi 9846 1, 1| con sgarbo.~«¡Guarda che vado a chiamare pappà!»~«Vai 9847 1, 2| pensare che in corpivaghi polsèggiano ànime gaje come 9848 mar | pensieri? ¿a chi devi i primi vagiti poètici?...»~«¡Ingratissimo!» 9849 int, 1| inutilmente si perde il vagito che esala dalle latrine 9850 mar | nuovi. Pur di non dire «vagone» avrèbbero sempre viaggiato 9851 3, 7| Congregazione pia, e dopo cento vai-vieni, sùppliche, aspettative, 9852 int, 1| tarlato, crepo, ammuffito. Vajolosa e scrostata è la vôlta, 9853 3, 6| generosìssimo atto, che valèa un... — e incoraggiò il 9854 3, 7| conto di quanto potesse valere il mio oriuolo e l'àurea 9855 3, 7| catena e poiché mi parèa che valèsser ben poco a paragone del 9856 1, 1| nel complesso di tutte, valeva il muscoletto linguale dell' 9857 3, 1| valutava la di lei fedeltà: ¿valèvane forse altrettante Azzolino? 9858 2, 5| sorridendo un giojello, se anche vàlgane il triplo; mentre il donarsi 9859 mar | occhiata per accertarsi che non vàlgono nulla; costùi bisogna lèggerlo 9860 3, 3| invoca? Oh gl'ingenui! Que' valorosi che assaltan la strada con 9861 mar | esprìmono. ¿Cosa infatti avrebbe valso ripètere a que' bacalari 9862 3, 1| ventimila lire di rèddito si valutava la di lei fedeltà: ¿valèvane 9863 fin, 1| dischiudèndovi-sotto le vàlvole di due canali di rame, sull' 9864 1, 8| palpitò fortemente: una vampa di caldo, che non irradiava 9865 2, 10| fra due colossi di alari, vampeggia una lieta dalle scoppiettanti 9866 1, 6| scenda la cappa del nostro vampeggiante camino, in quell'ora del 9867 3, 1| disotto la vèloutine le vampeggiava la guanciainvocante i 9868 1, 4| armonìa.~Dove gli occhi van volentieri, anche il cuore 9869 3, 2| capo. Vane le trappolerìe, vana la parlantina, la sfrontatezza, 9870 2, 5| aspetta, aspetta. Ti sciuperài vanamente, qual solitaria accesa candela 9871 3, 2| brillàvagli immota sul capo. Vane le trappolerìe, vana la 9872 2, 10| favoriti luoghi del suo vaneggiare... e quel cortiletto profondo, 9873 3, 5| papa, mandando il vecchio a vangare e mettendo in vèndita noi 9874 2, 10| e i maestosi barboni de' Vangelisti e le guancette con l'ali 9875 sin, 1| zùfoli! Dice il mio quinto Vangelo «allegramente sonate, ché 9876 fin, 1| pellìcola appare, che può, dopo vani conati, èrgersi intera; 9877 3, 8| presso lei, a raccòglierne il vaniloquio, stava ossequioso un barbuto 9878 1, 7| lusìngano meglio delle altre la vanitosa coscienza di un innamorato 9879 1, 10| poltrone ed un tàvolo dal vanitoso tappeto ma a strappi (strappi 9880 3, 4| mano, che gli descrive i vantaggi del quarantotto e della 9881 2, 5| Pròvati intanto, col mondo, a vantare questa poètica verginità, 9882 1, 3| quella. Non faccio già per vantarmi, ché non posso soffrire 9883 2, 1| il più ingrato? ¿chi può vantarsi fuor da' tuòi colpi, finché 9884 2, 6| nella sua stima, quantunque vantasse ciò a mezzavoce e fra due 9885 mar | uno solo. Si a tutto vapore, e già può dirsi a tutto 9886 1, 8| tra il sì e il no della vaporosa camicia, e in una voce che 9887 fin, 1| intera; e si erge prendendo vaporosamente un'umana figura e intrasparendo 9888 2, 5| soglia del ravvedimento! Vàrcala, sognatorello; rientra... 9889 2, 8| talaltro.» Uno, che avesse varcato le soglie della sua casa, 9890 mar | cardinal Bembo e di Benedetto Varchi. Non me ne òccupo quindi 9891 1, 9| desiderio con il continuo variar d'apparenza all'oggetto 9892 int, 1| lor pelle fina) — dove, ai variopinti sapori del confettiere, 9893 2, 10| bel fare a difèndere il vas spirituale, la janua coeli, 9894 2, 8| dalle terrazze nel lago, e vasellame ed arredi, senza che la 9895 fin, 1| nel bacino. Indi passò ai vasetti di Marìa Stuarda, la troppo 9896 2, 2| travestito fra ignari vassalli, inorgoglierài nel segreto 9897 2, 6| io, ne li capelli a' sto vassallo cane. Lo dichi llui, si 9898 mar | solitùdine mera.» Ben altro vasta è la umana società, i cui 9899 3, 7| scènico dell'altar maggiore un vasto incendio — tutta indispensàbile 9900 1, 7| Signora Bettina: allora vàttene da questo mondo. Tra gli 9901 2, 4| strada.»~Ma, in quella, un vecchiastro — che, soffermato presso, 9902 1, 4| fianco di un veneràbile vecchîo; di quelle, in cui perdi 9903 3, 9| Rappresenta una fresca vecchiotta dal gaudente faccione, abbigliata 9904 1, 4| cavalletta, sposando in mia vece quello smortone di un Dario! 9905 3, 5| Faccio una tale domanda, non vedèndola mai a dottrina, a 9906 1, 1| uno stanzone remoto, dove, vedèndosi il fiato e soffrendo di 9907 1, 2| piòvono in bocca. Io vorrèi vedermi con lui sulla tolda di un 9908 1, 6| sospirando sospiri che parèan vedersi, ponendo infine la mano 9909 3, 6| mèttere in pelle, a chi sol li vedeva, il prurito. Due poi di 9910 1, 3| cose, a mièi tempi, non si vedèvano mai che a quattr'occhi.»~ 9911 2, 6| imo della prima facciata, vedèvasi calligraficamente un «di 9912 1, 5| anzi ingrassato.»~«Non lo vedevo più,» labbreggiò la sposina 9913 1, 5| stare da due minuti. ¡Vèdi! ci sono rimasta mezz'ora... ¡ 9914 int, 1| altrevolte, or rossiccio; vèdila sola, nel mezzo della generale 9915 2, 10| dalle socchiuse palpebre vèdove di sopraciglia, affondata 9916 3, 1| non sarebbe bastato al suo vedovile prurito il possesso d'un 9917 1, 3| diverso, ma è per pura salute. Vedrà infatti il mio caro signore 9918 3, 2| pinguèdine, bestie non mai vedute,, facèano quasi, più che 9919 3, 2| signora Savina Brembati. Vegetava costèi in Lomellina, tra 9920 mar | le mosse dal tempo, tutti vèggono — meno i crìtici dalle acute 9921 int, 1| cospìrano contro lo Stato), veglie di giocatrici, stregazzi, 9922 mar | velarlo di pudica palpebra, «vegliò lunghe notti al tuo letto 9923 2, 9| dicendo: «fu il miglior dei veglioni.»~¿Ma e chi mai, di tutti 9924 3, 8| nome di semplicità.~Ma, vèh! non giunga tale parola 9925 fin, 1| dalla fragranza di muschio vela la tremolante figura e si 9926 3, 2| insensìbile degradar della voce, velando quindi tacitamente la finestra 9927 mar | maliziosamente l'occhio per poi tosto velarlo di pudica palpebra, «vegliò 9928 1, 4| pupilla, da una sola ombra velata, l'ombra delle lunghe sue 9929 int, 1| morto anche il ragno che li velava dell'or polverosa sua bava. ¿ 9930 3, 1| vergognoso, nel cravattone e sue vele latine, ittèrico, senza 9931 2, 6| era a funestarlo con la velenosa sua ombra quel manzanillo 9932 3, 1| rinnova la casa; paralumi e velette non ci nascòndono al tempo. 9933 1, 3| velo sul seno che ardìa velleità di pudore, andàvano sottobraccio 9934 sin, 1| favorita da qualche polposo vellicatore contatto, la Libìdine tua 9935 1, 5| forse?» chièsele Eugenia, vellutando la voce.~«Non amo troppo... 9936 3, 6| dalla cirossa, un denso vellutato tappeto. Rimase immòbile, 9937 2, 4| nel caffè, tutta trine e velluti e sopra sé andando al pari 9938 1, 10| lo sforzo; e la inferma velò la pupilla in un mezzo deliquio.~«¡ 9939 2, 1| la preferita, procèdere velocemente, ché possedeva carrozza, 9940 1, 1| bâtonnet, Tesoretta! ¡de la veloutine, Carmelita! ¡une houppe, 9941 3, 1| officiale, mentre disotto la vèloutine le vampeggiava la guancia — 9942 3, 6| aspàragi e zucche,, l'altro, di venatorio, un mucchio cioè di lepri, 9943 mar | terreno ed i tralci per le vendemmie future.~Tornando a noi, 9944 3, 4| dai mobilìssimi occhiucci, vendendo sempre al minuto per guadagnare 9945 1, 5| marchesina di ...› debbo vènder mouchoirs e cache-nez per 9946 1, 8| conosca, son quelle che gli vendette, salate, l'orèfice. Ah Caprara, 9947 mar | sulle penne rubate e sempre vendìbili a chi più paga di Ruggero.~ 9948 3, 4| ceffata al Brogino, che se ne vèndica tosto sul cane... che 9949 mar | genio, e quasi tutti si vendicàrono, dannando i lor zoiletti 9950 2, 9| già premuta dal piede, vèndicasene sottraèndolo. Vinti e vincenti, 9951 int, 1| altro, un'udienza, in cui la vendicatrice ira che fu chiamata Giustizia 9952 3, 2| giornalista al cantante, dal vendilùcido al candidato polìtico,, 9953 3, 5| a vangare e mettendo in vèndita noi a metri cubi, come si 9954 2, 9| bàlzano di pugno in pugno; venditrici, ambedùe, di merce che rimane 9955 2, 4| la sua faccia bronzina è venduta fin sulle scàtole dei zolfanelli, 9956 3, 7| riconoscenza. E tutto avèano esse venduto; non rimanèvano loro se 9957 2, 3| chìmico-farmacèutico dove si parla di veneficio (che è quanto dir tutto) 9958 fin, 1| cammini la strada per , vènendomi incontro. Il terreno sfùggemi 9959 1, 4| modestamente seduta a fianco di un veneràbile vecchîo; di quelle, in cui 9960 2, 3| però cominciài, alzando le veneràbili legature, vere pietre di 9961 2, 6| dagli occhi e dal càlice. «¡Vèngano ora tutte le Gee del mondo...! ¡ 9962 2, 10| ogni stoffa e misura che vèngon dai bauli e dai cassettoni 9963 sin, 1| che, scolpite nel pino, vèngonci da Norimberga, la città 9964 2, 10| intuona in falsetto, il «Veni Creàtor» cui le voci flautate 9965 | venir 9966 | venire 9967 | venisse 9968 3, 2| simmètrico. Vènus, quae vènit ad omnia, s'è ricordata 9969 2, 1| granajo dell'esperienza, e venìvano tutti a picchiare al suo 9970 int, 1| diffondendo per la rete venosa un sangue più pingue, più 9971 mar | berteggiarsi. E, davvero, quel venosino col quale la falsa crìtica 9972 fin, 1| frèmerle a pelle il reticolato venoso; una striscia di minio ( 9973 3, 3| villa ed era stato, dopo vent'anni di càrcere educativo 9974 sin, 1| cioè la nuora e sua figlia ventenne, stan trascicando pel corso 9975 mar | violacei predicatori che ventilàbran dal pùlpito i vituperi più 9976 3, 1| mai rispòndere dunque? A ventimila lire di rèddito si valutava 9977 mar | Le difficoltà che, una ventina, una decina di anni prima, 9978 mar | centinaja e neppure ventine in un tratto: gliene bàstano 9979 1, 7| attaccare un cuor d'oro e ventiquattro candele alla beata Vèrgine 9980 2, 1| l'insopportàbile sé — ¡a ventitrè anni, pensate!~Poi, ecco 9981 2, 6| annava a finì in quarche ventraccia da cquattro bajocchi!... ¡ 9982 sin, 1| ampiamente la intimpanita ventraja, e potrà, cullata dal tepor 9983 fin, 1| sanguisughe, le gole di grù e i ventri di struzzo, presi da Flora, 9984 mar | pasto da orco, e zanne e ventrìcolo, l'ha fatta più volte tremare 9985 mar | la cattiva in una buona ventura, come , della macchia 9986 3, 2| alquanto meno simmètrico. Vènus, quae vènit ad omnia, s' 9987 | venuti 9988 2, 2| tuòi libri, che, come figli veraci, se ti daranno sul primo 9989 2, 3| Del rimanente, uso quì il verbo «tradire» che non dovrèi; 9990 fin, 1| medicina, in un palandrano verde-smontato e in un galeotto berretto, 9991 3, 8| odo già l'unghie grattar verderame; odo i pestelli ne' bronzei 9992 3, 9| pugnace vivacità dai moti di verduraja e dai «mòccoli» di caserma, 9993 3, 6| tema ortolano, raffigurante verdure d'ìndole rinfrescativa come 9994 2, 2| comune. Niuna fanciulla più vereconda di Nino Fiore. A lui, oltre 9995 int, 1| la larva di quella maga verghetta, che, a lei fanciulla piena 9996 1, 2| amorosi intrecci di forme verginalmente sobrie, che non attèndono 9997 fin, 1| di pelle agnellina della Vèrgine-Madre riunita alla pelle di cagna 9998 2, 8| le trombe e miagolando le vèrgini — in un funerale lungo parecchie 9999 int, 1| sempre fatto lo zio e i verginoni senza rammàrico, e i «non 10000 mar | sorrisi suòi. Al realismo o verismo pòssono quindi appartenere 10001 1, 1| oltremare della pupilla e nel vermiglio delle guancette, tènere 10002 2, 1| capisce se non Marchesini e Vernazzi; come vi ha, chi, nojato 10003 2, 10| d'anguria, lùcida come se verniciata, con li occhiali sul fronte, 10004 1, 5| da noi. A sentirlo, egli verrebbe da mamma per giocare alla 10005 | verrò 10006 3, 9| mentre il destro si sbieca vers'un'àurea crocetta, che la 10007 mar | ali e zampe e teste d'idèe versàtovi da letture affrettate, copiose, 10008 2, 8| della capreggiante sua voce, versava con mano incitatrice da 10009 mar | aggirarsi pei greppi più vertiginosi, smarrisce, spesso, quella 10010 1, 1| la scala, una serra dal vertiginoso profumo: quanto ai saloni, 10011 2, 10| viene alla pelle neppure coi vescicanti; quelle a dissimulare il


10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License