10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
10012 3, 3| bisticcio, morsi privi di denti, vespeggio senza veleno, saviezza in
10013 2, 1| più possa, finché non lo vesta l'abete?... ¡O amore, fonte
10014 1, 8| una baldracca mascherata a vestale. Il barone allibì. Ei ricordava
10015 sin, 1| qualunque, possa lasciare vestigia nella cera ancor molle di
10016 1, 1| Peppo ti comprerà lui la vestina.»~Tra parèntesi; chi mai
10017 1, 2| memoria, càndida come le loro vestine, è in attesa del primo e
10018 1, 9| vedere più in lei una popa da vestire e svestire (ché, quanto
10019 3, 5| ragazzo è sempre piaciuto vestirsi da più della sua età e màssime
10020 2, 7| rammentàvagli continuamente «io non vesto ragioni»; ei si guardava
10021 2, 10| inveniètis rèquiem animàbus vèstris; jùgum ènim mèum suave est
10022 2, 6| scritta fittìssima, ma più da vetrajo che da oste, e in cui, sull'
10023 2, 10| il sole scintille dalle vetrate del monastero. Si fà sì
10024 2, 10| violaceo o aranciato nelle vetrerie istoriate; ed ecco, al posto
10025 2, 4| sobbracciate davanti le luminose vetriere di un caffè, raccogliendo,
10026 mar | loro risponde coi cèleri Vètterli, come lor rispondeva mediante
10027 mar | avrèbbero sempre viaggiato in vettura. Èrano, in gergo scientìfico,
10028 mar | regno di Cornovaglia» e i viaggi «a Lodi, a Piacenza, a Carpi,
10029 2, 4| bagni di mare e alle aque, viaggia; mentre i giornali le fanno
10030 3, 9| intiera, grandi al vero.~ ~Al viaggiatore che, per contentare «la
10031 mar | figli di esploratori, e viaggiatori noi stessi, e, in quella
10032 mar | quale còmodo cocchio da viaggio che permette di osservare
10033 int, 1| ha dato, noi la vogliamo vibrare come meglio ci sembra. Stolti
10034 3, 8| còsmico-umanitaria contro Dio e i suòi ‹vice›, contro la guerra, il suicidio,
10035 1, 9| vendetta, ruba, fuggendo, il viceconsorte alla madre.~Così è, amici.
10036 2, 8| se il pòvero stipendiato vicemarito, nel contentarla, dimenticava
10037 2, 3| òbbliga il corso delle sociali vicende pìccole e grandi, turbato
10038 1, 9| la spia delle continue vicendèvoli offese (aggiunti, si intende,
10039 mar | incontra presso il citrullo e viceversa, sarà necessario evidentemente,
10040 1, 2| ogni anno, a Nizza o a Vichy per le malattìe avvenire.
10041 2, 3| specchiare in tutti i pozzi del vicinato, pur ebbe tanto coraggio
10042 3, 10| donne gli stanno invano vicine,, anzi, egli fà loro l'effetto
10043 2, 7| alla trèpida moglie che viènegli incontro con un bimbo sparuto «
10044 1, 2| migliorìe da Parigi o da Vienna, e quell'incompro ondeggiar
10045 2, 10| E il ventre intumidisce viepiù. Fiochissimamente le bàttono
10046 1, 2| motivo, che impallidiva vieppiù, riaversi, e da un tempo
10047 2, 1| intorno. Non un cuor gli era viêto, non una strada chiusa,
10048 1, 6| ammaccate dalle lunghe vigilie! Della bellezza è come della
10049 2, 9| onore. E allora:~«Tutti vigliacchi!» sbràita il dèbardeur,
10050 1, 9| barone, pàssano i sòliti vigliettini, troppo fragranti per sapergli
10051 2, 2| vile spregio in una più vil piaggerìa.~«Ti sia dunque
10052 3, 9| mostrarsi indirettamente villana con mè; e quantunque tenesse
10053 2, 8| splendèvano. L'attardato villano, che vi passava rasente
10054 3, 4| cavalli, palchi, palazzi, villeggiature e fare insiem pentolino.
10055 2, 8| mortorio, così contàvano i vìllici di Rocca Adelardi, era venuta
10056 mar | libri mièi. Uno invece a viluppi, ad intoppi, a tranelli,
10057 1, 3| sangue; il freddo morale che vince ogni stufa, permeava dovunque.
10058 2, 9| vèndicasene sottraèndolo. Vinti e vincenti, questurini e briffalde,
10059 3, 3| tappeto di Pàola non si vincesse talvolta e che anche la
10060 fin, 1| di Dàlila e Dejanira, le vincitore di Sansone e di Èrcole,
10061 3, 5| fùngor, absolvo tè ab omni vìnculo excommunicatiònis, suspensiònis
10062 2, 9| grosso fattore dalla faccia vinosa ed allocca, sceso appena
10063 2, 9| vèndicasene sottraèndolo. Vinti e vincenti, questurini e
10064 mar | perpetua — di cui fanno parte i violacei predicatori che ventilàbran
10065 2, 10| illuminello del sole, fàttosi violaceo o aranciato nelle vetrerie
10066 2, 10| cannoni, Dio confiscando, violando gli hàrem di Cristo... —
10067 1, 9| con una di quelle malattìe violente, che dìconsi di caràttere.
10068 2, 6| fretta.~Ed ecco aprirsi con violenza lo sportello del brougham.
10069 1, 1| dammi un miroir. Monsieur Violet, la mi faccia una coiffure
10070 3, 8| rossi e finiva in una gonna violetta e in un pajo di guanti verdògnoli. «
10071 mar | come affèrmano, diretto ad vìrgam erigèndam, ¡si sèrvano!
10072 mar | pensiero sia il sangue, la virgiliana purpurea ànima. Ora, la
10073 mar | riaquista splendore, o, come di Virgilio e delle orse si scrisse, «
10074 1, 8| il barone, e acceso un Virginia, si affonda in una poltrona
10075 avv | accentazione:~1° il «due vìrgole», altra pàusa secondaria,
10076 int, 1| perocché in medio stat vìrtus) scioglie, in attesa «di
10077 mar | ingènium, mòres, pecunia, vis, lùmina, vox) ho smarrita.
10078 3, 9| marques de Birbança, conde, visconde, baron... e lì un rosario
10079 1, 8| magnìfico arazzo che con la visìbile istoria di Marìa piena e
10080 3, 5| bàttere il capo! prepuntato a visini paffuti, che se non avèssero
10081 3, 9| peraltro interessa il colto visitatore non è tanto quel lusso di
10082 mar | abbandonando ai servi i visitatori, bensì di accompagnar questi
10083 3, 8| patronesse, ispettore, visitatrici, giracase, seccamalati e
10084 2, 10| sù e giù, scambiàndosi le visitine notturne. Ce n'è una sorta
10085 1, 3| concentrando ogni mia forza visiva e intellettiva sopra una
10086 1, 5| sempre piovoso e mortificato visuccio) entrando di pressa in un
10087 int, 1| sconfitta d'ogni spirto vitale, in cotesta agonìa, in cotesto
10088 1, 3| permeava dovunque. A tratti, i vitrei gocciolotti delle lumiere
10089 3, 8| cantàridi e gommagotta e vitriolo e scorpioni. ¡Che ogni fornello
10090 fin, 1| Una bollicina di azzurro (vitriòlum caeruleum) le scoppia nel
10091 2, 1| interminàbil sequela delle vìttime tue, un giòvane. A lui,
10092 3, 8| l'inno s'innalza della Vittoria, che annuncia: spento è
10093 mar | lombi pure di Pròcolo e di Vittorio impallidirèbbero.~E una
10094 3, 6| stòriche del mètodo suo e del vittorioso insuccesso, scrivendo fra
10095 mar | ventilàbran dal pùlpito i vituperi più concupiscenti contro
10096 3, 7| di strada, imboccammo una viuzza chiusa fra alte muraglie
10097 3, 9| meno, gliela torrebbe? ¡Vìvano dunque le doti della marchesa! ¡
10098 3, 2| flòrida borsa, Virgoletti vivèa in un perpetuo appetito,
10099 1, 6| due lugubri figuri, che, vivendo di morte, han di cordoglio
10100 mar | grugnisce ora giojosa intorno a viventi volgarità. Senonché, l'applàuso
10101 1, 8| aria! ¡aria! ¡io voglio vìver nel nuovo, io!» e senza
10102 int, 1| polverosa sua bava. ¿Che mai può vivere quì? Da anni, pur l'orologio
10103 int, 1| dovrebbe avere veduto come vìvesi in casa, ¿dite, non c'è
10104 3, 6| che in quella casa Caprara vivèvasi in confidenza? Sul che Giacinto
10105 int, 1| A mè i giovanotti che vìvono all'avventata, facendo l'
10106 3, 9| e sé stessa. Non dùbito, vivrebbe ancora, se il mèdico non
10107 2, 3| letterarie tignuole quae lìttera vìvunt (cioè l'opposto del nuovo)
10108 2, 1| una foglia a novembre, è vizzo come un borsello a Natale;
10109 1, 5| pourquoi, in fretta e in furia vo adesso dalla Honorine a
10110 mar | della ciurma galeotta del vocabolario toscano, ¡guài se l'avesse
10111 mar | scoperte apportatrici di vocàboli nuovi. Pur di non dire «
10112 mar | capestrerìe come chiamàvanle con vocàbolo affatto degno della loro
10113 3, 5| e quì la marmellata vocale di don Serafino abbruschiva, «
10114 mar | là nei paesi in cui le vòcali cèdono alle consonanti e
10115 3, 5| màssime da abatino. Poi, la vocazione di lui era troppo decisa
10116 3, 10| chiàcchiera chiàcchiera col suo vocino da vespa — impalpàbil ciarlìo
10117 2, 4| tra 'l scucchiarìo e il vocìo, i gratùiti suoni di una
10118 1, 2| quelle forme nate a dar voga a una foggia e nome a una
10119 | vogliamo
10120 1, 2| pasticetto colùi,» aggiunse vogliosamente. «¡Ci si può star senza
10121 int, 1| affollàndosi con gli occhi vogliosi alle sfolgoreggianti mostre
10122 1, 10| où sont mes gants?»~«Les voici,» rispose la vecchia, porgèndogliene
10123 1, 10| le rendra... Laissez-moi voir,» e si guardò nel pìccolo
10124 3, 1| scrignetto, che serrò a chiave. «Vojaltri andate pure a dormire. Dovete
10125 fin, 1| sul piatto la sòlita pece, vòlano nella caldaja, intanto che
10126 1, 1| e di gonne, di sbuffi e volanti, di bindella e cervelli...
10127 1, 9| Anche la baronessa sembra volerle un ben matto. È la piccina
10128 2, 6| amici e lui, non perché la volèssero tutti, ma perché ella non
10129 | volete
10130 1, 10| figurini di moda) ce la volèvan piuttosto infinocchiare
10131 1, 2| quindicenni, cui le corte gonnelle volèvano ancora bambine a dispetto
10132 mar | sòffoca la carnale. Una volgarìssima serva irriterà e sazierà
10133 mar | giojosa intorno a viventi volgarità. Senonché, l'applàuso della
10134 3, 6| al trìpode così detto (volgarmente, trepiede) nel centro di
10135 1, 4| piuttosto un lamento. Ed io, volgèndole lentamente un'occhiata per
10136 2, 1| di gioventù, quando, nel vòlgersi indietro a serrare la porta,
10137 2, 3| mi allontanavo da quella volontaria prigione che si disse città,
10138 fin, 1| vedèano peli di porco, peli di volpe, di scimmia, di gatto, di
10139 1, 2| delle trè belle educande si vòlsero al secondo piano di una
10140 3, 7| supplichévole voce dietro di mè.~Mi volsi: vidi la siloetta di una
10141 2, 6| calligraficamente un «di grazia, volti.»~Voltài.~Ci lìberi Iddìo da una
10142 1, 3| Marìa), non manca mai di voltar contro il muro ogni ritratto
10143 mar | crìtica fà tanto chiasso, volteggiandolo minacciosa intorno alla
10144 mar | Picardìa, a Calcinaja, a Volterra»,, tra il «mangiar spinaci»
10145 2, 6| calligraficamente un «di grazia, volti.»~Voltài.~Ci lìberi Iddìo
10146 2, 3| che la raccolta sia anche voluminosa. Perocché il vecchio curato,
10147 1, 1| strofinàndoti-sotto le volte più voluttuose, guarda in sù e sospira,
10148 2, 8| divino usignuolo,» la cui voluttuosìssima voce invadeva le ànime e
10149 3, 5| quel ‹tale dei tali› che vorrebb'èssere lui il nuovo papa,
10150 1, 5| maniera. Non hanno educazione. Vorrèbbero quasi èsser pagati prima
10151 | vos
10152 | vostra
10153 mar | onorèvoli assài di parecchi votanti nei Parlamenti — ... membri
10154 mar | più lontano avvenire. La votazione per la durèvole gloria di
10155 1, 1| donc, de la musique!...» «¿ Voulez-vous danser une valse avec moi,
10156 mar | mòres, pecunia, vis, lùmina, vox) ho smarrita. E, sulla chioma
10157 fin, 1| sogni, alla prudentìssima vulva commisto della Moglie d'
10158 2, 8| malaugurata fortuna! ¡o vulvea rabbia! ¡o cantàridi! Ei
10159 mar | clàssici e dei romàntici. Vuolsi che essa scoppiasse al primo
10160 2, 4| lo stòmaco stracco dalla vuotezza, il corsetto della fanullona
10161 int, 1| spìzzola-cera — di carrozzoni vuoti — di cotte e di stole —
10162 2, 6| llui, si j'avanza un po' de vverità in cquer coraccio suo... ¡
10163 3, 6| filosòfico saggio attribuito a Wagner, e «del paludamento imperiale
10164 3, 2| il cuscino, leggèale il «Walter Scott» in modo d'addormentarla
10165 3, 6| Don Chisciotte, Rocinante y el rucìo, che si fregàvan
10166 int, 1| lòdole e spargendo dalle zafferanee capigliature un sentore
10167 3, 4| regolizia paragonata col zafferano.» Allora, babbo — pòvera
10168 1, 6| melancònico il muso tra le zampacce. E, presso il muso, una
10169 mar | esso un miscuglio di ali e zampe e teste d'idèe versàtovi
10170 2, 2| una frotta di modistine, zampettando-via svelte coi lor scatoloni
10171 2, 3| rupe e rupe, chiare come i zampilli della sua alpe, allegre
10172 int, 1| un prurito che possiede zampini. Poiché, di là del telone,
10173 1, 5| e già minacciava con lo zampino lo scapigliato musetto di
10174 mar | udir quindi eternamente la zampogna e il liuto, non il pianoforte
10175 mar | ogni suo pasto da orco, e zanne e ventrìcolo, l'ha fatta
10176 1, 3| tutti con quell'impalpàbile zanzarìo a fiore di labbro, di ben
10177 3, 3| ipotètici, sempre in lite col Zar per non so quanti chilòmetri
10178 mar | Aretino a messer Battista Zatti da Brescia, «fatto i maggiori
10179 2, 5| sbarazzato dalla mortale zavorra, spinse il volo più in alto,
10180 3, 6| viso incorniciato di una zàzzera negra, astiosa del parrucchiere —
10181 3, 2| fattora trovava nel suo bel Zefiretto un po' troppa modestia —
10182 3, 5| mantenervi il falò dello zelo, o qualche po' della rùggine
10183 1, 3| matita o l'inchiostro, di zendadine e di frasche. Così, dedicò
10184 fin, 1| di frasche; dalla casta Zenobia dai candidìssimi denti,
10185 2, 1| inutilmente perdute e libri zeppi di pòlvere e calamài assetati
10186 3, 1| della vita, l'altra alla Zeta, se il primo amore può dirsi
10187 3, 3| cappellano e notati sol dalle zie, ché il vero gioco fra noi
10188 3, 6| crespe ed ammaccature, dagli zìgomi in fuori e dagli occhi in
10189 2, 10| una mano, aspra quale il zigrino, le frisasse la guancia (
10190 3, 8| di un cervellino privo di zìpolo e così domandando a gran
10191 2, 6| ddata la lingua pe' stà zitti. Voijo parlà, strillà, finche
10192 1, 5| vuòi sapere il busìllis? ¡Zitto, ve'! Azzolino è innamorato
10193 mar | vendicàrono, dannando i lor zoiletti all'eterno ridìcolo. Ora,
10194 mar | delle fotografìe colorate di Zola. La gàrrula turba de' letterati
10195 2, 4| venduta fin sulle scàtole dei zolfanelli, insieme ai ritratti di
10196 1, 2| invece, non riàndano mica zoologìa; sibbene geografìa. Vèdile,
10197 1, 2| passare — sempre seguito dal zoppicante oboè — in un galoppato 3
10198 3, 8| colèi che stà in quella zòtica posa coi gòmiti sur il banco,
10199 3, 4| incrollàbile crèdito e la medèsima zoticherìa di colèi che stà al banco
10200 3, 6| malve, lattuga, aspàragi e zucche,, l'altro, di venatorio,
10201 mar | ruote, di olii e di unti, di zùccheri e incensi, di cui disponete.
10202 1, 5| nel fazzoletto passò il zuccherino.~«¿Non ti piace forse?»
10203 fin, 1| dispare e in una folata zufolante di vento il rombo muore
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