Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Carlo Dossi
La desinenza in A

IntraText CT - Lettura del testo

  • LA DESINENZA IN A
    • ATTO TERZO
      • Scena dècima - Il fèmmino.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena dècima - Il fèmmino.

 

«È una donna, credi

«E io ti dico, che è un uomo

«Ripeto, Scioli è una donna

«Ripeto anch'io, è un uomo

«Oh, perdìo, se non la è, sono io. Aspetta un po' a giudicare. ¿Lo diresti tu uomo, un coso che si leva alla una — parlo dell'una del mezzodì — e stà due ore in un abbigliatojo che sembra un negozio di profumiere, imbellettàndosi il viso e le unghie, pingèndosi le sopraciglia, facendo un processo ad ogni capello, ad ogni crespa della camicia, per poi, ingollata una tazza di quella tèpida aqua che chiàmano il e spesa un'altr'ora a scègliersi l'àbito e ad annodar la cravatta, uscire... a un nuovo ozio? ¡, vèdilo appunto! de càpsula tòtus, spandendo una puzzolente fragranza, scollacciato, in calzettine di seta e lustri scarpini (ché non ebbe mai forza di portar stivaletti e tanto meno stivali) coi guantinùmero sei, trè bottoni› ( in casa ne è senza), con l'ombrellino per timor della luce e col ventaglio per timor delle mosche,, vèdilo camminare tra il peritoso e il nojato, quasi andasse sulle ova, tratto tratto aspirando una boccetta di sali, fermàndosi ad ogni mostra di gale, màssime dove son specchi, accomodàndosi allora con un pèttine i ricci... ¡E guarda anche! ha un braccialetto. Non gli màncano insomma che gli orecchini

«Ma io non alludo, gioja, al suo tenore di vita

«¿E chi ti parla di vita? Non è vita quella. Eppòi, di'. ¿Ti pare uomo un èssere il cui farfallino cervello non insìstere logicamente in nessunìssima idèa e però o ti affolla domande sopra domande che non attendon risposta o, come vede il lampeggio di una discussione sul serio, ti pianta e a ripararsi in mezzo alle gonne, dove si màngiano dolci e pàrlasi amaro, dov'è sol moda e calunnia? e chiàcchiera chiàcchiera col suo vocino da vespaimpalpàbil ciarlìo a nodi grammaticali che non lègano niente — offrendo, ora all'una uno spillo, ora all'altra un mentino? ¿un èssere, di cui gli affari più gravi, oltre la maldicenza, sono descrìverti una toilette, scarabocchiare una cifra, far cestelli di carta, raccògliere francobolli, dirìgere cotillons, non leggendo altre stupidità all'infuori de' giornali di sarta, ché perfin Carcano e Sacchi son già cajenna per lui? ¿un èssere finalmente, che ti il linguaggio de' fiori meglio di una educanda e la modìstica terminologìa meglio di una sartrice e ti il punto a uncinetto e il punto a crocino, mentre non regge in carrozza colla schiena ai cavalli e si ubbriaca con una ciliegia allo spìrito e si mette le mani alle orecchie allo sparo di un confetto-sorpresa

«¡Eppure, fu a volontario

«¡Bel volontario! per forza. Ché, quando la guerra scoppiava, Scioli scappò... alla militare Accademia

«Ci vuol già del coraggio a scappare. ‹¿Chi non sarebbe codardo, se osasse?› Ma lasciàmola . Io non ti accampo a testimonio del sesso, il morale, le alte regioni di Scioli,, ti accampo solo le basse...»

«E anche quì hai tortìssimo. Mira l'insegna. Non un sospetto di barba. Presso la sua, la guancia di una bambina è traliccio. Ei di muschio, viola, eliotropio, patchouly, Jockeyclub, tutto quello che vuòi, non di maschio. Le donne gli stanno invano vicine,, anzi, egli loro l'effetto di quel tal sale per cui le belle britanne odiàron Bacone che lo avèa messo alla moda, il nitro; e per , t'assicuro, se avessi una figlia, gliela lascerèi seco a letto più volontieri che non col casto Arbrisseul che dormiva fra due per domarsi la carne. davvero comprendo, com'egli abbia bisogno di tanti calmanti, essèndone uno egli stesso. Ma, a sentirlo, ¡poerino! soffre sempre di nervi, di nàusee, di mali di capo, quasi volesse insinuarci che è di diffìcili lune. Cert'è, ch'egli tiene uno speciale talento per conservarsi in una perpetua infreddatura mercè le pellicce e le sciarpe e, non foss'altro, di un male non manca mai, la paura. ¡Bisognerebbe tu fossi da lui quando lo coglie un doloruccio di ventre! Tutta la casa sossopra. Scioli grida: ¡son morto! Chi accorre col scaldaletto, chi col pitale. Panni caldi di quà, senapismi di ... Sua moglie...»

«Alt! Me la dai vinta tu stesso. ¿E non è uomo, se ha moglie

«Sì, l'ha, stando almeno ai registri dello stato civile; ma non signìfica questo che la moglie di lui abbia marito. Altro è possedere la gabbia, altro l'augello. Uomo, dicevano i nostri antichi, è chi può fare un altro uomo, ed io aggiungo, educarlo. Scioli ha sì moglie, non figli; io credo — se lo Spìrito Santo non vi pone il suo becco — che egli ne possa aver mai, per quanto Scioli si sforzi di farsi ingravidare. »





Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License