Malombra
Sezione, Parte, Capitolo 1 1, cec, fan| la signora Giovanna alla Marta del signor curato, che hanno
2 2, ven, asc| minacce. Pure la vecchia Marta aveva ragione. Dalle montagne
3 2, ven, asc| meridiano vi porta in giro.~Marta! chiamò il curato. Un ombrello
4 2, ven, asc| signori.~Steinegge protestò. Marta fece al padrone un cenno
5 2, ven, asc| c'è? Un ombrello, dico!~Marta fece un altro segno più
6 2, ven, asc| in vano.~Eh? Che avete?~Marta, indispettita, lasciò la
7 2, ven, asc| ne meritava più il nome. Marta non si tenne da dire piano
8 2, ven, asc| stradicciuola del Palazzo. Intanto Marta sfogava il suo corruccio
9 2, ven, asc| presso a poco, della vecchia Marta. Pure poteva esser contento
10 4, mal, qui| hanno fatto bene! ripeteva Marta correndo su per la scala
11 4, mal, qui| gli dava ragione contro Marta, diceva di credere che sicuramente
12 4, mal, qui| pregati di venire. Allora Marta si voltava contro il padrone.
13 4, mal, qui| Steinegge esclamava daccapo, e Marta, disperata di aver un padrone
14 4, mal, qui| malgrado le osservazioni di Marta, a veder i rosai, le fragole
15 4, mal, qui| con altri complimenti da Marta che gli veniva dietro per
16 4, mal, qui| stanze al primo piano, mentre Marta stendeva la tovaglia.~Placido
17 4, mal, qui| tintinnìo delle posate di Marta, da qualche passo pesante
18 4, mal, qui| invecchiato; a Steinegge no. E Marta, che cordialità, povera
19 4, mal, qui| strega quella donna lì! disse Marta di dentro. Spero bene che
20 4, mal, qui| desinare cominciò allegramente. Marta si moltiplicava. Aveva il
21 4, mal, qui| dell'azienda domestica. Marta rispose con una fila di
22 4, mal, qui| curato.~Ma no!~Credevo che Marta, non so, che qualcheduno
23 4, mal, qui| non sanno niente! disse Marta in piedi, con le mani appoggiate
24 4, mal, qui| corretto qualche volta da Marta, raccontò quello che sapeva
25 4, mal, qui| giorno del Giudizio soggiunse Marta.~Il suo padrone la sgridò,
26 4, mal, qui| ragioni per differirlo. Marta se n'andò in cucina brontolando.~
27 4, mal, qui| veduta la sera prima.~Intanto Marta aveva portato l'allesso
28 4, mal, qui| orto in faccia al salotto.~Marta è una buona donna disse
29 4, mal, qui| Innocenzo gli accennò di tacere. Marta sulla porta della cucina,
30 4, mal, qui| telegrafo disse dietro a lei Marta ch'era venuta a portare
31 4, mal, qui| donna? rispose la petulante Marta. Quel signore lì è proprio
32 4, mal, qui| non insistette e partì. Marta rientrò in casa col suo
33 4, mal, qui| in pace, stavolta; e udì Marta che chiamava dall'orto:~
34 4, mal, qui| orto:~Signora! Oh, Signora!~Marta desiderava sapere se la
35 4, mal, qui| non venissero più disse Marta aprendo.~E così, signore?~
36 4, mal, qui| ascoltare una conferenza di Marta su vitali argomenti d'economia
37 4, mal, ser| Fatti pochi passi, udirono Marta che gridava in su dall'orto
38 4, mal, ser| che avevano prima assalita Marta e ora affrontarono il signor
39 4, mal, ser| feretro del loro benefattore. Marta aveva dato loro un rabbuffo,
40 4, mal, ser| occhiatacce né ai borbottamenti di Marta, abbandonò senza difesa
41 4, mal, ser| radice, fra i rosai. Anche Marta venne a guardar dall'angolo
42 4, mal, ser| Così, a passeggio. Signora Marta! Signora Marta! Posso io
43 4, mal, ser| Signora Marta! Signora Marta! Posso io domandare quando
44 4, mal, ser| si pranza?~Alle tre gridò Marta dalla cucina.~Allora possiamo
45 4, mal, ser| voltò a chiamarla e anche Marta gridava dalla cucina: Facciano
46 4, mal, ser| in casa mia? Mi par che Marta s'ingegni abbastanza, non
47 4, mal, ser| Quando rientrarono in casa, Marta li avvertì che il pranzo
48 4, mal, ser| arido disgusto di se stessa.~Marta venne a chiamarla.~Signora!
49 4, mal, ama| linguacciute, amiche di Marta.~Maledette zucche diceva
50 4, mal, ama| dopo l'altra le amiche di Marta passarono nell'orto, come
51 4, mal, ama| quarto d'ora dopo entrò Marta per vedere se vi fossero
52 4, mal, ama| potenza inflessibile lo vuole.~Marta girava per la cucina, sprangava
53 4, mal, ama| signor curato.~Questi chiamò Marta, le disse di portare un
54 4, mal, ama| sciabola in pugno, al nemico.~Marta recò un altro lume pel suo
Il santo
Capitolo, Paragrafo 55 not | nelle palpebre le parole di Marta: «Magister adest et vocat
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