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grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commento
(segue) Daniele Cortis
Capitolo 501 int| richiedere che la signora Cortis uscisse dalla camera e non
502 int| avuto da lui con Daniele Cortis per l'affare della Banca.~
503 int| faccia a lei la signora Cortis, pure in piedi, e con due
504 int| coraggio...~A questo punto la Cortis le volse le spalle, andò
505 int| uscio in fretta. La signora Cortis fe' l'atto di slanciarsi
506 int| dondolando il piede, la Cortis che si era lasciata cader
507 int| parlando a se stesso.~La Cortis alzò la testa, lo interrogò
508 int| Naturalmente.~La voce della Cortis cambiò, diventò secca e
509 int| parenti? esclamò la signora Cortis. I suoi amici? E sua madre?
510 int| neppure quando il povero Cortis mi ha sposata. Secondo lei
511 int| permesso a Lei, sa.~La signora Cortis si morse il labbro, sorrise
512 int| vado, vado! ripigliò la Cortis, alzandosi. Vado perché
513 int| Daniele ti desidera.~La Cortis gittò verso Elena le lunghe
514 int| diss'egli. Cos'ha pagato, Cortis? Elena spalancò gli occhi.~
515 int| diss'ella.~Cos'ha pagato Cortis, ti dico? Cos'ha pagato
516 int| a sua madre come mai la Cortis avesse potuto entrare.~Un
517 bat| le intelligenze prese con Cortis, che si tenesse sciolto
518 bat| mai le offerte del signor Cortis. Per verità non gliene veniva
519 bat| da loro né dall'onorevole Cortis; era uscito furibondo dallo
520 bat| scritto accusando lei e Cortis. Allora il barone non aveva
521 bat| che il reverendo signor Cortis, non sapendo come diavolo
522 bat| enfaticamente, di circuire Cortis per farsene un amante. Riconobbe
523 bat| aver conosciuta la signora Cortis quattro o cinque anni prima.~
524 bat| intronata dal viaggio, dalla Cortis, dal...~No, no interruppe
525 dev| 19. Devo andare?~ ~Cortis, minacciato di congestione
526 dev| irritante contatto della signora Cortis.~Della minacciata congestione
527 dev| accennato a suo marito. Cortis s'era fatto cupo, non aveva
528 dev| difilata dalla Minerva. Cortis le significò molto freddamente
529 dev| signora, l'infermiere di Cortis gli rientrò in camera, lo
530 dev| far venire il medico. Ma Cortis glielo proibì con ira; ordinò
531 dev| finalmente anche il conte Lao. Cortis si commosse moltissimo di
532 dev| Roma, nelle condizioni di Cortis, che soffriva così di veder
533 dev| disse il conte Lao guardando Cortis.~Perché no? rispose il dottore.
534 dev| il dottore. Anche domani.~Cortis non fiatò.~Allora Lao descrisse
535 dev| di Rovese e la vita che Cortis vi farebbe, almeno per qualche
536 dev| valloni, il lago, le fonti. Cortis, coricato sul fianco, col
537 dev| pittoresca.~Un tiglio disse Cortis, senza voltarsi.~Benedetto
538 dev| giusto un tiglio.~Allora Cortis osservò, con un'arte suggestiva
539 dev| verrebbe anche lei di certo. Cortis la vedrebbe l'indomani mattina.
540 dev| mattina, all'ora solita. Cortis tornò di buon umore tanto
541 dev| la! Un ragazzo!~Già fece Cortis, alquanto mortificato, per
542 dev| minore dei mali, accontentare Cortis che protestava di non voler
543 dev| avvertire le signore, quando Cortis lo richiamò per dirgli,
544 dev| Andò subito a Montecitorio.~Cortis la ricevette con le lagrime
545 dev| mondo? Che importa il mondo?~Cortis non rispose parola, ma le
546 dev| quasi un tradimento, poiché Cortis non sospettava certo la
547 dev| per un poco, entrambi. Cortis aperse poi la bocca per
548 dev| rispose, ma vengo certo.~Cortis la pregò di scrivere. Un
549 dev| zio di buon aspetto disse Cortis.~Ella non rispose e scrisse:~
550 dev| scrivere.~Quanto tempo disse Cortis, piano che non ci troviamo
551 dev| Non voleva farsi vedere da Cortis a lacerare la lettera, a
552 dev| È meglio che gli parli.~Cortis ne parve atterrito, la supplicò
553 dev| forse lascerò andare così.~Cortis suonò, ordinò all'usciere
554 dev| tardi sussurrò Elena; ma Cortis non sapeva veder ragione
555 dev| scrivere?~No, no rispose Cortis. Son sicuro che va benissimo.
556 dev| Senato o a casa sua? ripeté Cortis.~Via delle Muratte diss'
557 dev| con la lettera. Ah Dio, se Cortis si pentisse di quella sua
558 dev| scale...~Cos'hai? disse Cortis.~Ella non rispose nemmeno,
559 dev| senatore ne andò in solluchero. Cortis lo aveva mandato a chiamare
560 dev| Ehi, senatore! esclamò Cortis dopo un po'.~Son qui, son
561 dev| stazione.~Prima ancora che Cortis e Clenezzi potessero tentare
562 dra| intorno al lago ovale di villa Cortis, non una fogliolina della
563 dra| ancora.~Che quiete! disse Cortis sottovoce.~Elena, seduta
564 dra| occhi.~Perché troppa? chiese Cortis.~Perché si dimentica troppo,
565 dra| diventa molli, inerti. No?~Cortis raccolse un sassolino, lo
566 dra| improvvisamente, con passione.~Cortis le prese una mano ch'ella
567 dra| Rovese!~Queste ultime parole Cortis le pronunciò a voce bassissima,
568 dra| è bell'e andato rispose Cortis.~Elena trasalì; la sua mano
569 dra| risposto?~Avevano scritto a Cortis da Roma, il giorno prima,
570 dra| rispondo io esclamò Elena.~Cortis si mise a ridere.~Sì, rispondo
571 dra| tristi! Quella sensibilità di Cortis, quel suo compiacersi della
572 dra| come pregheresti? chiese Cortis sorridendo. Cosa domanderesti?~
573 dra| mezzogiorno suonavano ancora, ma Cortis non le ascoltava più. Aveva
574 dra| benedirla qualunque sia.~Cortis le strinse il braccio, le
575 dra| capo alla destra del viale, Cortis s'arrestò, chiese ad Elena
576 dra| parve di vedere sul viso di Cortis un'ombra di malcontento
577 dra| Elena si diceva inquieta. Cortis le chiese cosa facesse Lao
578 dra| finito. Quest'affare, di cui Cortis non diede a Elena altra
579 dra| così non gli poteva dire. Cortis pensò agli affari del barone
580 dra| che chiamano la Fabbrica, Cortis le si accostò a un tratto,
581 dra| ne uscì il portalettere. Cortis lo chiamò, gli domandò se
582 dra| proprio braccio quello di Cortis. Questi la guardò, fu sorpreso
583 dra| alla villa.~Entriamo? disse Cortis, nel passar davanti allo
584 dra| entrata. Il mio povero divano!~Cortis non ci aveva pensato. Si
585 dra| bronzo sul tavolino. Intanto Cortis guardava i libri.~Oh! esclamò
586 dra| madre onde lo restituisse a Cortis. Cortis lo aveva poi dimenticato
587 dra| lo restituisse a Cortis. Cortis lo aveva poi dimenticato
588 dra| perché non ha scritto disse Cortis.~Elena non rispose, cercò
589 dra| Anche se credesse come Cortis, non potrebbe tuttavia pregare
590 dra| veniva ancora. Udì la voce di Cortis che abitava il quartierino
591 dra| quartierino di fronte a quello di Cortis, dove avrebbe alloggiato
592 dra| Clenezzi. In sala trovarono Cortis che stava leggendo delle
593 dra| magro?~Elena lo sa rispose Cortis.~Elena fe' un atto di sorpresa.~
594 dra| sorpresa.~Lo so diss'ella.~Cortis si dolse, con una ipocrisia
595 dra| Ma non compì la frase. Cortis intese e, presala per mano,
596 dra| accarezzò leggermente quelle di Cortis, guardandole, sussurrando:~
597 dra| rientrando. Li sa fare.~Sì? disse Cortis, alzandosi senza rispondere
598 dra| ci siamo scritte! disse Cortis, tornando a sedere presso
599 dra| potessi essere felice, così.~Cortis si chinò verso di lei, le
600 dra| Facciamo due passi fuori? disse Cortis. Non piove più.~Sono troppo
601 dra| rispose Elena. Va tu, va solo.~Cortis non rispose e non si mosse.
602 dra| mai dir questo! esclamò Cortis con tale impeto, ch'ella
603 dra| come ve lo aveva lasciato Cortis. Elena lo prese. Ancora,
604 dra| dalla tomba, di cui lei e Cortis avevano idee tanto diverse.
605 dra| ecco i saluti clamorosi di Cortis, la voce del senator Clenezzi.
606 dra| all'entrar di Clenezzi e di Cortis, con un diabolico strascicar
607 dra| allora in sala. Aveva udito Cortis passare con Clenezzi sotto
608 dra| rosso rosso e dirigendosi a Cortis che ripeteva:~Lasci pure,
609 dra| protesta degli elettori contro Cortis, e Zirisèla aveva brontolato
610 dra| sedia verso colui.~Allora Cortis non si tenne d'imporre silenzio
611 dra| sepolto, basta così rispose Cortis; e Lei, caro Picuti, vada
612 dra| accennava di no e guardava Cortis con una preghiera muta negli
613 dra| insistette. Ella si avvicinò a Cortis, gli disse piano: Salvami,
614 dra| piano: Salvami, non posso.~Cortis chiamò Lao ch'era ancora
615 dra| Lao, girando sui talloni.~Cortis si rivolse alla signorina
616 dra| supplizio della signorina, Cortis chiese sottovoce ad Elena
617 dra| ne vedeva uno spaventoso; Cortis aveva dei sinistri presentimenti.
618 dra| accrescere la passione di Cortis. Ma dove si andrebbe a questo
619 dra| senatore Clenezzi! disse Cortis, forte. Lei cantava una
620 dra| ha da resistere!~Oh! fece Cortis, e voleva continuare, ma
621 dra| canaglia che hai! disse Cortis, ridendo.~E credete soggiunse
622 dra| via per sempre?~No rispose Cortis. Se lo credeva un dovere
623 dra| fecero eco.~Grazie disse Cortis ma non accetto brindisi.~
624 dra| apersero le finestre. Solo Cortis rimase nella stanza a godersi
625 dra| della stanza del piano. Cortis vi si affacciò subito.~Vai
626 dra| mormorò:~Saresti contento?~Cortis piegò il viso a quello di
627 dra| porta ond'era uscita, mentre Cortis faceva un lungo giro a sinistra
628 poe| senatore Clenezzi ai giardini Cortis per far ritorno a villa
629 poe| quel giorno. Clenezzi e Cortis passeggiavano su e giù per
630 poe| giardino davanti alla villa. Cortis guardava spesso la finestra
631 poe| non si potevano vedere. Cortis domandò ad Elena se ci tenesse
632 poe| Clenezzi a fianco di Elena, poi Cortis. Non c'era nel cielo limpido
633 poe| troppi desideri che porta. Cortis e Clenezzi scherzavano sull'
634 poe| Colonna di nuvole! gli gridò Cortis.~Lao si voltò.~Sì, sì, diss'
635 poe| politici per non capir niente.~Cortis rise forte. Elena, sempre
636 poe| sottovoce a Clenezzi, additando Cortis. Quello là e basta. Un poco
637 poe| bastone a terra.~Oh! esclamò Cortis. La posta!~Elena si fermò
638 poe| lettera, ne diede un'altra a Cortis che guardò la scrittura
639 poe| accanto.~Ella si voltò subito. Cortis, che leggeva la sua lettera,
640 poe| Villascura sulla spianata di casa Cortis, quando Lao lo chiamò al
641 poe| settentrione.~Elena disse Cortis fermandosi.~Non era una
642 poe| Ti senti male?~No, oh no.~Cortis la guardò in silenzio.~Qualche
643 poe| la casa, eh! gridò Lao.~Cortis dovette far aprire e mostrar
644 poe| bacino della fontana. A Cortis pareva che bastasse; ma
645 poe| altri entravano in sala. Cortis diceva: Cosa vuoi? Forse
646 poe| merita.~Oh! fece Elena.~Cortis sorrise.~Verrò qui spesso
647 poe| avuto una lettera? le disse Cortis nell'aprirle il cancello
648 poe| ella tremante.~Non guardò Cortis, ma sentì il sussulto che
649 poe| fermato a disputare con Cortis sul tempo, le gridò dietro:
650 poe| spogli di abeti e di pini. Cortis la interrogava sempre con
651 poe| silenzioso. Poi raggiunse Cortis e Clenezzi sul prato inghirlandato
652 poe| declivio al culmine del poggio. Cortis s'era voltato verso di lei
653 poe| storia di quell'epigrafe. Cortis non la sapeva o non la volle
654 poe| ora non lo guardò nemmeno. Cortis aveva proposto di scendere
655 poe| troppo facile. Elena e Cortis passarono, ma Lao, dopo
656 poe| indietro.~Finalmente! sussurrò Cortis rivolto a lei col viso scintillante;
657 poe| la fronte, la spalla di Cortis. Le ultime parole non potevano
658 poe| nuovo.~Vedi? sussurrò Elena. Cortis protestò impetuosamente.
659 poe| pendìo ombroso al suo fianco.~Cortis fece atto di aiutarla a
660 poe| due mani entro quelle di Cortis, col viso basso. Aperse
661 poe| gocciolina lo trapassava, ma né Cortis né Elena se ne avvidero.
662 poe| capo e dire:~Ora non posso.~Cortis sospirò.~La lettera è di
663 poe| Vuoi parlare, adesso? disse Cortis piano. Ella fe' segno di
664 poe| piano. Ella fe' segno di no. Cortis le sedette accanto.~Ti amo
665 poe| temendo, a una esclamazione di Cortis, essere stata fraintesa.
666 poe| mani, ansando, quelle di Cortis, lo chiamò, soffocata dalla
667 poe| nel viso risoluto di lui.~Cortis le prese il braccio, la
668 poe| proprio?~Dunque rispose Cortis cosa scrive tuo marito?~
669 poe| diss'egli.~Sì.~Dammela.~Cortis prese la lettera, se la
670 poe| carrozza di casa Carrè. Cortis volle ch'Elena tardasse
671 poe| dove si fossero trattenuti. Cortis disse che restava a Villascura
672 poe| al cocchiere di partire.~Cortis non si mosse fino a che
673 poe| parte con Spurway il 19.~Cortis si fermò a pensare che giorno
674 poe| fedele marito ~CARMINE.~ ~Cortis spinse via con un atto sdegnoso
675 poe| annunciò in pari tempo a Cortis che si stava preparando
676 poe| non offrire dimissioni. Cortis ringraziò molto affabilmente:
677 ast| palme.~ ~Non fu possibile a Cortis ed Elena rimaner soli, prima
678 ast| in giardino pensando che Cortis ve l'avrebbe raggiunta;
679 ast| l'avrebbe raggiunta; ma Cortis credette leggere un sospetto,
680 ast| Parlò pochissimo, e mai a Cortis; ma lo guardava troppo spesso,
681 ast| con ansia una parola di Cortis, un eccitamento a differire.
682 ast| a differire. Non venne; Cortis s'era voltato a guardare
683 ast| carrozza con Elena, Clenezzi e Cortis, ma il conte rispose che
684 ast| di suo cognato. Elena e Cortis erano seduti di fronte.
685 ast| inquiete a Elena e anche a Cortis. Non parlavano mai; cosa
686 ast| Rovese. Quante volte Elena e Cortis non avevano fatta quella
687 ast| appassionate, tragiche. Cortis le si piegò vicino.~Per
688 ast| conte. Un biglietto della Cortis che mi accompagna questo
689 ast| dell'arciprete alla signora Cortis, in cui si parlava molto
690 ast| dei frequenti passeggi di Cortis con Elena, dei commenti
691 ast| sala non c'era nessuno. Cortis e Clenezzi erano in giardino
692 ast| e lo tenne seco.~Elena e Cortis stettero un momento senza
693 ast| Elena afferrò la mano di Cortis.~Hai visto? diss'ella.~Era
694 ast| non potevano esser veduti. Cortis, per tutta risposta, sciolse
695 ast| Veniamo subito, zia rispose Cortis.~In quel momento entrava
696 ast| allontanò.~Dunque? disse Elena.~Cortis le strinse le mani silenziosamente.~
697 ast| cosa sola, adesso riprese Cortis. E aggiunse a voce più bassa:~
698 ast| come te.~Prega ora rispose Cortis.~Elena tacque, poi gli gittò
699 ast| scomparve per lo scalone, mentre Cortis andava a farsi vedere nella
700 ast| cannocchiale puntato a lui, Cortis. Elena stava forse pregando,
701 ast| lume.~Il mattino vegnente Cortis uscì di camera, adagio adagio,
702 ast| S'è alzato nessuno? disse Cortis.~Nessuno.~Si fermò un momento
703 ast| alla loggia aveva il sole. Cortis sedette lì sul canapè rustico
704 ast| nero, apparve sulla porta. Cortis si alzò. Si strinsero la
705 ast| che la sera precedente. Cortis le disse in francese che
706 ast| davanti a sé.~Addio sussurrò Cortis. Ella gli serrò ancora il
707 ast| esser mai.~Ed io? esclamò Cortis.~No, neppur egli, fiero
708 ast| sacrificio che fai? rispose Cortis.~Questo lo facciamo tutt'
709 ast| di te, in questo momento.~Cortis, sorpreso, le domandò come
710 ast| mio.~Non proseguì se prima Cortis non le ebbe detto che le
711 ast| Cosa è accaduto? chiese Cortis.~Nulla, ora; ma tanti, tanti
712 ast| il viso sulle ginocchia. Cortis le sedette accanto, le accostò
713 ast| il Signore m'ispirasse.~Cortis si chinò ancora all'orecchio
714 ast| ultima volta! disse Elena.~Cortis le domandò a che ora partirebbe.
715 ast| più?~Dio è buono rispose Cortis, gravemente.~Le due lagrime
716 ast| timida parola:~E scrivere?~Cortis esitò un poco;.~Non vedo
717 ast| suo scetticismo riguardo a Cortis. Questi ne la sconsigliò.
718 ast| battaglie, delle tue vittorie.~Cortis rispose che non ci potevano
719 ast| te diss'ella amaramente.~Cortis le porse la mano senza parlare,
720 ast| amato te da ragazzo rispose Cortis. Poi non ci ho pensato più
721 ast| alzò, prese il braccio di Cortis, raccolse negli occhi, nell'
722 hye| d'azzurro. La finestra di Cortis era aperta. Elena lo sapeva
723 hye| tradirsi, smarrir le forze se Cortis fosse stato presente alla
724 hye| contessa era in collera con Cortis ch'era fuori e non si sapeva
725 hye| mai contento di salutarlo!~Cortis venne allo sportello di
726 hye| articolarono sillaba.~Caro Cortis disse il senatore un po'
727 hye| permettete.~E gli porse la mano. Cortis la strinse senza parlare.~
728 hye| addio.~Parve a Clenezzi che Cortis esitasse.~Coraggio! diss'
729 hye| egli.~Non posso rispose Cortis.~Elena aperse la sua borsa,
730 hye| Chateaubriand, lo fece vedere a Cortis e lo ripose dopo averne
731 hye| porse.~Per lui diss'ella.~Cortis prese la lettera e la mano
732 hye| colla bocca semiaperta.~Cortis diè un passo indietro, bruscamente,
733 hye| gittò il viso alla portiera. Cortis si protese a lei, pensando
734 hye| più in là. 18 aprile 1882.~Cortis guardò le solenni parole,
735 hye| voluto bene, a Saturno.~Cortis lo lasciò cadere sulle quattro
736 hye| disposizione degli amici. ~CORTIS.~ ~Suonò il campanello.~
737 hye| fece un inchino e uscì.~Cortis, rimasto solo, sorse in
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