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Antonio Fogazzaro
Raccolta di opere

IntraText - Concordanze

era

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Daniele Cortis
     Capitolo
1 ven | non è vero? Paura, sipo.~Era un coro di quattro o cinque 2 ven | intanto alla villa Carrè c'era il lawn-tennis. Anche al 3 ven | della camera dove Daniele era stato tanto tempo.~Una cosa 4 cos | niente. Solo un pochetto.~Era pallido infatti: d'un pallore 5 cos | esclamò se non fossi malato...~Era alto e di persona elegante; 6 cos | verticale, appoggiato al muro, era aperto.~Non ci vedo, zio 7 cos | ancora tempo! E non ce n'era bisogno, perché non è vero 8 cos | marito la toccavano poco. Era poi evidente che lo zio 9 cos | di qua e mi ha detto ch'era succeduta una cosa grave.~ 10 cos | strascicati saluti. Il senatore era con loro. Prese a braccetto 11 cos | Basta diss'egli.~Elena era ben sicura di quel virile 12 cos | così.~Pensò che, a rigore, era ancora in tempo di non imporsi 13 cos | se stessa. Suo marito non era mai nominato nelle conversazioni 14 cos | lei e Cortis. Non un atto era seguito, non una parola 15 cos | seguito, non una parola era corsa fra loro di cui egli 16 cos | trovata infedele dal marito, n'era stata cacciata di casa pochi 17 cos | la nascita di Daniele, ed era poi morta subito, nell'abbandono.~ 18 cos | nome del seduttore non si era mai saputo con sicurezza, 19 cos | viso.~La baronessa, quand'era con Daniele Cortis, diventava 20 cos | la contessa Tarquinia s'era fitta in capo di fargli 21 ide | Cielo e montagne, tutto era nero, dal Passo Grande che 22 ide | mette al giardino francese era aperta. Grigiolo vi si affacciò. 23 ide | voltò per dire a qualcuno ch'era rimasto fuori:~Il caffè.~ 24 ide | volentieri, molto chiaro.~Era nervoso davvero. Andava 25 ide | ministro, portò quanto gli era stato ordinato, accese le 26 ide | pietrificato, finché Saturno, ch'era corso avanti, gli tempestò 27 ros | aperto. Un sogno, un sogno, era stato un sogno. Elena si 28 ros | piangere. Al primo svegliarsi era sempre così; poi il suo 29 ros | pettinò sola, in fretta. Era come una dolce musica quella 30 ros | adesso tutta l'anima sua era una dolcezza torbida, piena 31 ros | libro posato sul tavolino. Era il terzo volume delle Mémoires 32 ros | force intèrieure.~Il volume era aperto in principio del 33 ros | lei a suo fratello. Elena era giunta, la notte, a questo 34 ros | jamais ternie.~Elena si era fermata qui con le lagrime 35 ros | stessa e dono di Dio, non era egli mai stato un pericolo 36 ros | musicali nella parola? Elena si era posta, leggendo la lettera, 37 ros | fiume. Pensava a Lugano, dov'era stata due giorni qualche 38 ros | verdi fino alla cima. Dov'era Daniele? La sua fantasia 39 ros | mutava luogo ogni momento. Era alla finestra dell'Hôtel 40 ros | aveva fantasticato lei, era in un bigio villino sul 41 ros | accaduto da due giorni. Non era possibile che ne passasse 42 ros | un elettore influente, era stato lavorato a dovere 43 ros | all'elezione di Cortis. Era una considerazione vitale, 44 ros | manutenzione del ponte che era stato costruito dal proprietario 45 ros | abeti di casa sua. Non vi era anima viva sul sentiero 46 ros | emigrato in Piemonte, non si era voluto, per causa della 47 ros | nel 1866, al Friuli; e che era stato indotto dalla sorella 48 ros | volentieri, ma ella non se n'era accorta che più tardi, ritornando 49 ros | ormai il vecchio Cortis era morto e Daniele andato via 50 ros | aveva insegnata a Firenze ed era tornato dopo sette lunghi 51 ros | illuminazione. Malcanton era specialmente incaricato 52 ros | diss'egli. Elena! Ma Elena era già in casa, onde il pover' 53 ros | tavolino, la prese palpitando. Era di Cortis da Lugano. Aspettò 54 ros | bene.~L'uscio si chiuse; era sola. Allora depose la lettera 55 lui | interruppe, le disse ch'era accomodato tutto, e, senz' 56 lui | Per Roma, certo, perché era giunto un telegramma, e 57 lui | per guardare il tempo, s'era coricato da capo. Quando 58 lui | sulle prime un guadagno: c'era il tempo di discutere, almeno. 59 lui | insulso Malcanton, che non era buono ad altro, e toccherebbe 60 lui | col dito. Visto che non c'era verso di spuntarla, s'arrabbiò, 61 lui | il guanciale e le coltri era commossa.~Ah fece il conte 62 lui | se gliene parlasse, che s'era inteso con lei, Elena; non 63 lui | scese dall'arciprete. Costui era in chiesa, ma una melliflua 64 lui | e di aspettazione. Elena era venuta a congedarsi dal 65 lui | Esclamazioni dolenti di questo, ch'era stato qualche volta ministro 66 lui | Elena lo tranquillò; c'era tempo, in ogni caso, al 67 lui | che Daniele Cortis non era un nemico della religione, 68 lui | contendenti.~La contessa Tarquinia era in giardino con i Perlotti. 69 lui | sudato come un facchino, non era ancor giunto, malgrado l' 70 lui | insistesse con i Perlotti.~Era venuta l'ora della messa 71 lui | venirmi a domandare cosa era successo? Lao non nominava 72 lui | come hai voluto tu, che si era aggiustato fra te e me, 73 lui | all'ottobre quando Elena era solita ritornare in famiglia 74 lui | mese. Una nuova freddezza era entrata in essi; discorrevano 75 lui | vetturale di Villascura ch'era stato fatto chiamare dal 76 lui | moglie e il conte Lao. Non s'era ancor trovato solo con sua 77 lui | meglio da sua moglie com'era andata la faccenda; ma con 78 lui | idea che la conclusione n'era stata buona, volle mostrarsi 79 lui | con lo zio, da quando gli era venuta a riferire quelle 80 lui | poiché del danaro ce n'era d'avanzo e lei ne poteva 81 lui | malattia che lo uccise, era venuto a riconciliarsi con 82 lui | giardino. Dietro alla banda c'era molta gente: i Zirisèla, 83 lui | contento, adesso! Non c'era dubbio, dunque, che l'intento 84 lui | della gente la contessa era sempre tutta tenerezza con 85 lui | poche ultime ore. Ma com'era possibile, con tanti ospiti, 86 lui | condurre in Sicilia; non era neppur prudente, se passavano 87 lui | assolutamente saperne di Venezia, c'era Livorno, Genova, cento altri 88 lui | mare, che pareva meglio, c'era questo Aix. Di Santa Giulia 89 lui | portate nel baroccio, se c'era tutto e bene in ordine. 90 lui | silenzio presso la finestra. V'era già una fila di lumicini 91 lui | pretendeva d'essere una santa ma era convinta d'aver buon cuore 92 lui | stupidi. In cuor suo non era punto tranquilla; sapeva 93 lui | tranquilla; sapeva che Elena non era solita commuoversi di fantasie 94 lui | villa e della fattoria. Si era terminato in quel punto 95 lui | sala, presso il biliardo. Era in collera per non averle 96 lui | carta? Una parola, forse? Si era accontentata d'una parola? 97 lui | chiamavano.~Dopo i razzi s'era fatto salire un pallone 98 lui | in giardino il gruppo dov'era sua nipote, davanti all' 99 lui | avvertire che la carrozza era pronta.~Andiamo grugnì il 100 lui | accalcavano intorno ai cavalli. C'era della confusione. La Perlotti 101 lui | Finalmente venne in chiaro ch'era stata collocata per errore 102 lui | domestico di casa Carrè, ch'era venuto a cassetta col cocchiere, 103 lui | conte Lao.~Ella vide ch'era diretta a lei e la ripose 104 lui | il diritto di scegliere era tutto mio e ho scelto Cefalù.~ 105 lui | questo discorso il barone s'era venuto mutando in viso. 106 lui | occorreva per il piacer suo. Non era vero; si trattava d'impegni 107 lui | Soggiunse che la prima ipocrita era lei, che lo aveva ingannato 108 lui | ebbe una stretta al cuore. Era vero, era vero, conosceva 109 lui | stretta al cuore. Era vero, era vero, conosceva la propria 110 fia | trovò il cancello e suonò. S'era fatto precedere da un telegramma; 111 fia | con uno sforzo manifesto. Era alta e magra, le usciva 112 fia | un angolo del salotto vi era un'arpa polverosa.~La signora 113 fia | bisogno di lei, e che egli era libero di aprire quel portafogli 114 fia | Quando si scoperse il viso era grave, ma pacato.~Gli venne 115 fia | incarico avutone, che non vi era nessuna disposizione per 116 fia | avvenire. Il dottor P... era stato collega di Cortis 117 fia | presso di loro a Cividale. Era il nonno, il buon vecchio 118 fia | vernice e di tabacco. Non v'era che una copia di Nanà fra 119 fia | dottor M... Soggiunse che era fuori di Lugano e non sarebbe 120 fia | sofferto, pianto e pregato. C'era da sperare. Ma pure, tradire 121 fia | mistero del lago di cui non era possibile vedere il principio 122 fia | l'acqua scintillante; non era questo. Gli pareva nuova 123 fia | il lago, in città. Tutto era deserto. I vapori ancorati 124 fia | fantasma del San Salvatore. Era disceso tredici anni 125 fia | diceva: Confortala. Sua madre era piccina, bionda, aveva gli 126 fia | inaffiando i fiori. Il cielo era puro, sul lago e sui monti 127 fia | abitare da quella parte. Era venuta più volte a far colazione 128 fia | Cortis non poté saperne. Gli era impossibile aspettar 129 fia | gli seppe risponder nulla. Era quasi giunto al cancello 130 fia | che lavorava di pittura. Era sola, aveva l'aria di una 131 fia | Pensò che nei loro nervi vi era un po' dello stesso elettrico, 132 fia | compassione di pietosi parenti, n'era stata raccolta. Ma quella 133 fia | raccolta. Ma quella vita era troppo molle di agi e di 134 fia | sai dipingere. Allora si era rivolta all'arte e le aveva 135 fia | le aveva detto: Salvami!~Era andata a Roma, a copiare 136 fia | Del granduca disse solo ch'era morto pochi anni dopo, e 137 fia | mai; fatiche e bisogno.~Era venuta a Lugano alquanti 138 fia | più gravi. Il lavoro le era divenuto quasi impossibile. 139 fia | tacque e pianse. Cortis era più scuro che commosso.~ 140 fia | vostra dote. Non è vero?~Era ben poco diss'ella.~Una 141 fia | il giusto e forte uomo si era proposto di nascondergli.~ 142 pro | suo nome in un libro. Ieri era qui, ma adesso non lo vedo 143 pro | sole tele in lavoro. L'uomo era un medico luganese che, 144 pro | visite e le prime pose, non s'era più lasciato vedere.~Lo 145 pro | suo povero marito, e che era andata per il mondo, e che 146 pro | Sapeva che la villa Cortis era un gran palazzo squallido 147 pro | solitudine? Soffrire, sì, era giusto e anche gradito per 148 pro | affetto, da ogni pietà! Non era più possibile; no, no, non 149 pro | più possibile; no, no, non era più possibile.~Ella versò 150 pro | lei, neppure un quarto s'era veduto in casa della roba 151 pro | guattera, ma che già non era degna di star sotto lo stesso 152 pro | stesso tetto; no, no, non era degna.~Non credo diss'egli 153 pro | Detestava Lugano perché si era innamorata, con i suoi cinquantadue 154 pro | Accademia militare, che gli era stato raccomandato da un 155 pro | in casa nostra, che non era un cattivo soldato, che 156 pro | requiem per la povera mamma.~Era meglio! esclamò afferrando 157 pro | faccia!~All'Hôtel du Panorama era arrivato, pochi minuti prima 158 cam | appena accompagnatolo a casa, era corso al caffè, tornò a 159 cam | principale. Non è la parola. Io era desiderosissimo di offrire 160 cam | facce nemiche. B., che s'era piantato vicino per cogliere, 161 cam | una nuova discussione. V'era stato, a dir vero, qualche 162 cam | partito, e che perciò non vi era ieri, non vi è oggi alcuna 163 cam | porta del caffè di Roma era scritto sul muro: Abbasso 164 cam | Cortis entrò, nervoso. C'era un crocchio di giovani che 165 cam | tavolino, vassoio e tutto che c'era su, si piantò a fronte di 166 cam | sarebbe riuscito domani. Era il suo destino e anche il 167 cam | pieno di tristezza occulta: era tanto felice di amarlo! 168 cam | orizzonte lontano dov'ella era scomparsa.~ ~ 169 voc | La contessa Tarquinia era inquietissima. Appena partita 170 voc | cognato a quattr'occhi; ma com'era possibile in mezzo a quella 171 voc | baraonda? E poi il conte Lao s'era dileguato subito. A mezzanotte, 172 voc | aveva dato niente, non s'era inteso di niente.~Dunque 173 voc | ingannato suo marito!~E s'era accordata con suo zio, certo. 174 voc | Adesso si capiva tutto. Era stato uno stratagemma del 175 voc | tale condotta. Ma quale? V'era da perder la testa. E che 176 voc | benedetto Cortis dove s'era mai ficcato? Ci fosse stato 177 voc | vaniglie intorno alla casa era tutta pesta; gli abeti e 178 voc | prima. La contessa se n'era dimenticata. Aveva ben altro 179 voc | visite, ora, per il capo! Era per congedarlo quando, servitor 180 voc | Bortolo! Il dottor Picuti era tornato dal capoluogo del 181 voc | il signor Checco Zirisèla era partito con l'idea di andare 182 voc | bere che fosse morta e poi era viva questa gran...!~La 183 voc | care ad Elena. Il libro era , sul tavolino. La contessa 184 voc | forse a pensarci, Elena era una fanciullona cresciuta 185 voc | dei giovanotti. E poi, lui era andato via, era capitato 186 voc | poi, lui era andato via, era capitato in casa quell'altro... 187 voc | cassetto del tavolino. Non c'era che un biglietto di visita 188 voc | ambedue le mani. Quanto gli era grata! Con quel caldo!~Povere 189 voc | prima, e che la cameriera era tornata , sulla porta.~ 190 voc | gioia. Dietro a Saturno c'era il gastaldo di Villascura 191 voc | trattenuto a villa Carrè; perciò era venuto a prenderne gli ordini 192 voc | capoluogo. Tutt'altro; c'era anzi una vecchia gelosia 193 voc | astioso antagonismo. Tuttavia, era necessario che Cortis facesse 194 voc | prenderti un altro biglietto ch'era nel suo tavolino.~Cortis 195 voc | della cameriera.~Quello era il libro che Elena aveva 196 voc | con questo biglietto. Non era possibile indovinarvi neppure 197 voc | aiutarmi.~Cortis rispose ch'era impossibile. Doveva partire 198 voc | casina vestita di rose dove era lo studio d'Elena, pensò 199 voc | anni addietro, ch'Elena era venuta dal prato al suo 200 voc | Daniele, come ho corso! e poi era corsa via ancora, gittando 201 voc | risatina al vento. Ora il prato era deserto, lo studio chiuso, 202 voc | lontana. E lo amava, soffriva, era infelice. Cortis strappò 203 voc | anima tua qui, presso a me. ~Era meglio che mia madre fosse 204 voc | andata via. E poi l'atmosfera era carica di fluido idiota. 205 aff | detto che il signor barone era uscito e avrebbe pranzato 206 aff | alle quattro del mattino. Era una cosa naturale, ora.~ 207 aff | vederlo, meglio sapere ch'era fuori; poco le importava 208 aff | pressi di piazza Barberini. Era forse che suo marito 209 aff | marito passava le notti. Le era venuto questo pensiero la 210 aff | che ne fosse turbata; vi era indifferente.~Neppure di 211 aff | curava poco anche di questo.~Era dai primi giorni del suo 212 aff | di togliersi, per quanto era in lei, dal cuore e dal 213 aff | caldo di Roma dove non c'era più nessuno, disse che sospirava 214 aff | propria religione; sua madre era sempre andata troppo a messa, 215 aff | dalla faccia marmorea le era apparso il sacerdote di 216 aff | del niente. A Roma ella era spesso assalita da questi 217 aff | Sapeva pure che giuocava, n'era stata informata prima da 218 aff | gli pendevano sul capo. Era proprio così. Donna Elena 219 aff | istituto siciliano di credito, era venuto alla Presidenza del 220 aff | al suo incaricato. Qui c'era un punto buio. Pareva che 221 aff | procedere oltre. Ma la cosa s'era risaputa fuori e il Consiglio 222 aff | mancanza del pagamento c'era l'ordine di denunciare il 223 aff | dell'Ufficio di Presidenza s'era fatto promettere dal barone 224 aff | senatore del Regno.~Ora non c'era nessuna probabilità che 225 aff | a contemplar la fontana. Era dentro a lei una confusione 226 aff | avvertirla che la carrozza era pronta, si scosse, non pensò 227 aff | per lui il suo proposito era stato d'irritarlo, di far 228 aff | lontananza, nel silenzio c'era da sperare; non per sé ma 229 aff | dolcezza di sapersi amata. Era tutta nel cuore di lui, 230 aff | parlava scherzando, ma c'era e in altri luoghi della 231 aff | L'avvenire di Cortis non era certo in poche mani d'idioti. 232 aff | mani d'idioti. E questo c'era di buono e di confortante 233 aff | contristava la vita. Egli era solo al mondo e lo aspettavano, 234 aff | prato presso gli abeti, dove era sceso Cortis, pensò al colchico 235 aff | monti della Sabina, l'aria era fresca, Elena non fece che 236 aff | Elena cessò di scrivere. Era stato troppo grande lo sforzo 237 aff | lacerò il foglio. Soffriva, era mortalmente stanca, ma il 238 aff | non le scriverebbe più; era facile, durante quel silenzio 239 aff | gli rispose sdegnosamente. Era un bel modo di entrare quello? 240 aff | disordine, gli occhi lucenti. Vi era in quel suo mugghiare una 241 cef | l'apertura del Parlamento era vicina e che non ti pareva 242 cef | il la. L'ultima volta c'era nella tribuna della Presidenza 243 cef | Tempio della Quiete; non c'era una volta un Tempio della 244 cef | sorridendo fra le lagrime, che era commossa di sentirsi così 245 cef | uscii di chiesa il cielo era nero sul Vaticano, una occhiata 246 cef | palazzo; in piazza non c'era un'anima. Che presentimenti 247 cef | e che la sua musica non era tedesca.~Preme dunque, illustrissimo 248 cef | 1882. ~ ~Povera Elena, c'era proprio bisogno di venirti 249 cef | pietà. Tante parole? Non era necessario dirmi ingiusto; 250 cef | teatro si vuotava ed egli era sempre , prostrato, quando 251 cef | la persona cui si rivolse era disposta a dargli una somma 252 cef | Boglietti martedì 7, ma era a Firenze per una causa, 253 cef | si è conchiuso. Boglietti era molto inquieto per questa 254 pas | per parlare ai deputati. C'era folla: chi scriveva, curvo 255 pas | detto colui, e Cortis s'era sentito riafferrare al petto 256 pas | austero dovere impostosi; s'era sentito scoter via le molli 257 pas | signora contessa.~Cortis era conosciuto alla Minerva. 258 pas | corpo e nell'anima, perché era magro, succhiato dalle 259 pas | un orrore; perché non gli era rimasta neppur tanta amabilità 260 pas | Clenezzi. Ma già la politica era un male peggiore della gotta!~ 261 pas | che la sua cara suocera era a Cefalù e comprendeva perfettamente 262 pas | stanza in casa sua. Questa era la più sincera confessione 263 pas | peggio d'uno schiaffo se c'era in essi un briciolo di coscienza. 264 pas | relegata a Cefalù. Egli era generoso e la lasciava perfettamente 265 pas | risponde, ma passi; forse non c'era tempo, se vuoi. Si vien 266 pas | viso le parole imminenti; era il perché delle sue freddezze, 267 pas | senti male?~No, zia.~La voce era ferma e forte.~Sedici marzo 268 pas | L'indomani, sabato, non era giorno di villa Borghese? 269 pas | raccontò che Di Santa Giulia era venuto da lui, furioso, 270 pas | male. Allora Clenezzi s'era sentito ribollire il suo 271 pas | quel signor Boglietti! Cos'era questo dire e disdire? Un 272 pas | Elena che suo marito non era più al palazzo Madama e 273 pas | voce, lo sguardo con cui era venuta. Altre immagini lo 274 pas | volontariamente dal Senato; non vi era altra via da tentare. Di 275 pas | forse crederebbe. Non v'era altra via.~Il senatore era 276 pas | era altra via.~Il senatore era fuori. Cortis gli scrisse 277 pas | sì; ma il signor senatore era diventato tanto strano! 278 ver | compagnia di quei primi; v'era un paio di giovani ancora 279 ver | 000 lire; la tipografia era pronta, locale, macchine 280 ver | momento d'uscire. Cortis era risoluto, come gli amici 281 ver | fondazione del giornale. Si era parlato, sì, e molto, di 282 ver | riforme sociali; ma questo era un mettere avanti troppo 283 ver | preparazione, certo non era abbastanza divulgato per 284 ver | Cortis; disse che altro era un programma di governo, 285 ver | voce, approvarono. Non v'era più niente a dire. Le cravatte 286 ver | offendersi se il consiglio era dato liberamente. Cortis 287 ver | passo senza dirlo, ma si era tenuto sicurissimo di una 288 ver | tante volte sin da quando s'era stabilito di fare il giornale? 289 ver | il viso, la voce d'Elena. Era ella dunque in un altro 290 ver | sfacelo di sé. Dio, Dio, cos'era questa prostrazione dello 291 ver | prostrazione dello spirito, cos'era quest'onda che gli veniva 292 deg | no no, il suo tormento le era troppo caro: ne viveva. 293 deg | religioso aveva? Nessuno. Era stata fedele, in parte per 294 deg | cui non voleva chiedere. Era spossatezza, forse, e naturale 295 deg | lui, d'offenderlo, non v'era riuscita, e comprendeva 296 deg | aveva dato ella mai? Di chi era la colpa se gli toccava 297 deg | convivenza impossibile! Elena era piena di rimorsi benché 298 deg | fosse più rimedio. La messa era finita, la gente usciva. 299 deg | dilazione del pagamento si era ottenuta dopo quella lettera, 300 deg | se ne curava più tanto. Era andata segretamente, la 301 deg | delle Muratte; il barone era fuori; gli aveva lasciata 302 deg | tutti che il signor Cortis era solo, che non aveva altri 303 deg | della contessa Tarquinia. Era già in fondo alla scala, 304 deg | compiuta la propria toeletta. Era andato a casa Cortis, non 305 deg | il barone Di Santa Giulia era aspettato da Cortis in casa 306 deg | mezzogiorno.~Da Cortis? Cosa c'era di nuovo? Qui il senatore 307 deg | Elena in fin dei conti era partita da Cefalù con il 308 deg | permesso di suo marito; questi era informato del giorno e dell' 309 deg | doveva arrivare a Roma; lo si era andato a cercare al Senato 310 deg | Senato e a casa; gli si era scritto nei termini più 311 deg | aveva veduti tanti! Cosa c'era di bello in questo museo 312 deg | confessò umilmente che non v'era andato mai. La contessa 313 deg | che, nell'incertezza, non era il caso d'aspettarlo e che 314 deg | liberamente. Tu non c'entri. Vi era forse dell'egoismo nella 315 deg | sacrificio, ma questo no. Ed era male. Gli altri non sono 316 deg | sarebbe più venuto via, ma era quasi mezzogiorno, bisognava 317 seg | bocca aperta, l'uscio che s'era richiuso dietro a lei, quando 318 seg | Buon giorno.~Il senatore era dimagrito, ingiallito, mostrava 319 seg | discendere le scale.~Cortis s'era rimesso a sedere con le 320 seg | avvocato rispose che non c'era fretta. Avrebbe preparato 321 seg | senza un gesto che egli era amico di tuo padre?~Chi?~ 322 seg | avevano raccomandato quando era tenente di cavalleria e 323 seg | la mano spiegata.~L'altro era morto rispose sua madre. 324 seg | cercarlo a Valenza, dov'era in distaccamento.~Ella parlava 325 seg | spesso ma non questa volta. N'era irritata e trovava nella 326 seg | Cortis prese il biglietto. Era una carta di visita del 327 seg | andò diritto alla porta ond'era uscita sua madre, e, trovatala 328 seg | dietro le spalle di Cortis. Era il viso di suo padre che 329 seg | ammazzato di Santa Giulia. Ed era lui che l'aveva ucciso con 330 seg | all'avvocato:~Che ore sono?~Era la sua solita voce chiara 331 cam | dispetto, perché l'aula era quasi vuota. Siamo venute 332 cam | liscio larghi quattro dita, era tra le più guardate. Pareva 333 cam | tale disagio; ma Cortis non era ancora entrato nell'aula. 334 cam | La contessa Tarquinia n'era tutta sconsolata, non voleva 335 cam | e poi vengano a dirmi...~Era un dialogo di bisbigli e 336 cam | Tarquinia non rispose. Non era il ritardo che le dava maggior 337 cam | non le badava. Anch'ella s'era scossa vedendo entrare il 338 cam | conferito col presidente, era più tranquilla.~Dov'è il 339 cam | intensità di passione. Egli era con i gomiti sul banco, 340 cam | sulle braccia la testa. Non era la sua volta. Un altro ministro 341 cam | ripigliò il suo discorso. Elena era inquietissima. Vedeva che 342 cam | poté veder bene in viso. Era molto acceso, forse per 343 cam | subito fuori della Camera! T. era intento al discorso del 344 cam | prime, non aveva capito, s'era chinata avanti per coglier 345 cam | della Camera. Il corridoio era vuoto, silenzioso. Si fermò 346 cam | lasciarle vedere Cortis ch'era portato su, dietro a loro.~ 347 cam | lei, disse, l'incertezza era peggiore di qualunque dolorosa 348 cam | oscura; tra questa e quella era un continuo andare e venire 349 cam | T. La contessa Tarquinia era nel corridoio ad aspettare 350 cam | la cacciata di sangue ch'era stata fatta immediatamente. 351 cam | Cortis, presso il quale c'era ora un'altra persona: una 352 int | alle quattro e dieci. C'era calca, all'uscita, e fra 353 int | uscita, e fra la calca c'era il senatore con la bocca 354 int | quasi tutti, la folla s'era sciolta. Possibile? Si fece 355 int | di congestione cerebrale era svanita e con essa qualunque 356 int | fretta che la zia Cortis era capitata alla Camera quasi 357 int | mezza scena perché non la si era mandata ad avvertire sull' 358 int | agli altri, per dire ch'era tutto effetto della malattia, 359 int | amava teneramente, che non era vero questo, che non era 360 int | era vero questo, che non era vero quello. Insomma i medici 361 int | quando il delirio acuto era cessato, Daniele, vedendo 362 int | da una breve assenza, s'era fatto scuro scuro, l'aveva 363 int | abbandono per venire dove non c'era affatto bisogno di lei. 364 int | bisogno di lei. Elena s'era provata di chetarlo, ma 365 int | per qualche tempo. La zia era uscita fremendo e aveva 366 int | il cuore di suo figlio. Era uscito il medico, era uscito 367 int | figlio. Era uscito il medico, era uscito un segretario della 368 int | farsi mettere alla porta, era partita giurando che domanderebbe 369 int | magari anche al re.~Lao, ch'era stato ad ascoltar le ultime 370 int | cui t'ho detto. Clenezzi era ammalato e ne incaricò Daniele. 371 int | piede, la Cortis che si era lasciata cader sul canapè 372 int | signora, sospirando. Lei era più gentile, una volta.~ 373 int | sposata. Secondo lei si era abbassato troppo. Ce n'è 374 int | figlio...~Il conte Ladislao era per afferrare colei e trascinarla 375 int | passi.~Elena guardò suo zio. Era livido, fremente.~Subito! 376 int | le tue parti perché non v'era tempo d'interrogarti e d' 377 int | non la guardò neppure.~C'era nessun altro presente? diss' 378 int | portarlo a villa Carrè. Sì, c'era, e i medici dicevano che 379 int | doveva rimproverarsi nulla; s'era ingannata, anche lei, non 380 int | non l'udì forse nemmeno. Era già uscita; e, rispondendo 381 bat | richiesto, ora, di quest'atto; era stata una libera risoluzione 382 bat | clamorosa rovina. Essa gli era sopra, oramai; non v'era 383 bat | era sopra, oramai; non v'era più campo a' disperati rimedi 384 bat | veniva sollievo sensibile. Era invescato in troppi altri 385 bat | fatto danaro. Ora il fatto era venuto in luce, stava per 386 bat | la porta della fortuna era chiusa, quella delle Assise, 387 bat | né dall'onorevole Cortis; era uscito furibondo dallo studio 388 bat | ma liberatrice. Oramai era fuori del Senato. Gli pareva 389 bat | acque per sempre. Questo era il cupo concetto fisso nel 390 bat | America. Casa Carrè, non c'era dubbio! Liberarsi! In America! 391 bat | stessa tempra. Che moglie era stata per lui? Retta sì, 392 bat | stessa, non a lui! Se pure lo era ancora, fedele. Un anonimo 393 bat | vedesse per la prima volta. Era deserto; le due lunghe file 394 bat | incrociate sul banco. Non c'era altri nella botteguccia, 395 bat | denti.~L'alta figura sottile era , ritta in mezzo alla 396 bat | neanche risposto?~La sua voce era sommessa, molto tranquilla, 397 bat | diss'egli. Ringraziami. Non era quello che desideravi?~Elena 398 bat | della seggiola cui prima s'era venuta appoggiando, e disse 399 bat | posando la seggiola.~Ella era venuta col proposito di 400 bat | venivo: per te! La mamma si era posto in mente di condurmi 401 bat | che se mi movevo da Cefalù era per venire a Roma, per assisterti 402 bat | miracolosa che la Camera era aperta e che il reverendo 403 bat | guardar la firma: non c'era. Poi diede una rapida occhiata 404 bat | credi! esclamò Elena. Vi era un tal fuoco, un tal impeto 405 bat | nascondeva il viso con le palme. Era uno stupore, un orror muto, 406 bat | gli uomini.~Elena intanto era tornata padrona di sé.~Andrò 407 bat | balzo sulla sedia; non v'era maggiore ingiuria per lei! 408 bat | che non sia così!~Elena era convulsa.~Ma Dio! diss'ella 409 bat | nel petto e non vacillò. Era un terribile, inaspettato 410 bat | camera per la notte; non s'era coricata apposta! Ella rifiutò 411 bat | s'immaginò di sognare che era smarrita in una città sconosciuta, 412 bat | attorno prima di capire che era al canto di via dei Pastini. 413 bat | dormire il conte perché oramai era troppo tardi; ma non ne 414 bat | appressò al letto e rispose ch'era tanto stanca, che aveva 415 bat | Ella non obbedì ancora. Era venuta volentieri a dargli 416 bat | ella.~Allora lo zio, ch'era coricato sul fianco, si 417 bat | suo marito, restar libera.~Era una cosa orribile!~Che non 418 bat | un sorriso incredulo. M'era passato, sai, per la mente 419 bat | poltrona accanto al letto. Era ancora quel dolor sordo 420 bat | quel dolor sordo al cuore, era ancora quella inerzia mortale 421 bat | lagrime salissero; ma poi non era nulla, il lume tornava lucido. 422 dev | congestione cerebrale, si era riavuto rapidamente, sì 423 dev | minacciata congestione gli era rimasto un grande abbattimento 424 dev | discorsi. Egli allora le era tanto grato, e ubbidiva 425 dev | di non irritarlo come le era avvenuto la prima volta 426 dev | avvenuto la prima volta che s'era parlato di Passo di Rovese 427 dev | accennato a suo marito. Cortis s'era fatto cupo, non aveva più 428 dev | aperto bocca per un'ora.~Era stata lei a persuaderlo 429 dev | d'Elena e seppe da lui ch'era andata in traccia di suo 430 dev | rapidamente. Il turbamento nervoso era ancora molto sensibile. 431 dev | dei campi subito, subito; era opportuno di affrontare, 432 dev | proseguì a dire che sua nipote era innamorata di quel giardino. 433 dev | alberi! Il suo prediletto era un superbo platano col tronco 434 dev | verso le nove, solo. Elena era rientrata tardi, si sentiva 435 dev | lui tosto lo potesse.~Ella era appena alzata quando lo 436 dev | Egli le disse allora ch'era stato tanto felice di apprenderlo 437 dev | momenti prima, quando gli era balenato il dubbio di commettere 438 dev | Soggiunse che se il mondo era veramente tanto maligno, 439 dev | Ella pensava che il suo era quasi un tradimento, poiché 440 dev | infinitamente migliore di sé, che si era sentita, un momento prima, 441 dev | scriverebbe subito? c'era carta, penna e calamaio. 442 dev | con una mano sugli occhi.~Era un grido, un angoscioso 443 dev | se si lasciasse cadere? Era stato troppo facile di promettere; 444 dev | mutare le ultime righe. Non era una partenza, quella; era 445 dev | era una partenza, quella; era una fuga. Occorreva del 446 dev | preparato di lunga mano. Non era facile trovarne uno per 447 dev | sé, il fragor del mare. C'era tempo ancora.~E se non andasse 448 dev | seco. Ma il senatore, ch'era accorso in fretta e in furia 449 dev | spicciarsi ora da donna Elena, era tutto sorrisi, inchini, 450 dev | tentare di trattenerla, era scomparsa.~ ~ 451 dra | acqua che v'entra e n'esce. Era un riposo pieno di vita 452 dra | acqua sola sapeva che non era ancora il gran vento meridiano 453 dra | occhi le lampeggiavano.~C'era nell'erba, accanto a lui, 454 dra | lui, le davan pena.~Non era ben guarito ancora, nello 455 dra | Guarirebbe? O qualche corda s'era spezzata in lui?~Daniele 456 dra | Daniele diss'ella triste. Vi era tanto affetto in quel Daniele 457 dra | salutare il suo tiglio. Non v'era solo il tiglio da quella 458 dra | tiglio da quella parte; v'era anche la colonna con le 459 dra | dopo l'ora di posta, quando era meglio in grado di goderlo. 460 dra | affare sapeva, ma quello era finito. Quest'affare, di 461 dra | già fatto cenno a Roma, era la cessione di credito convenuta 462 dra | partecipandogli che al pagamento era già stato provveduto da 463 dra | adombrarsi fuor di ragione, lo era adesso più che mai. Quelle 464 dra | ombrellino da sole. Lui era stato per dirle che lo 465 dra | poteva stare in piedi, non c'era nessuna fretta di andare 466 dra | ringraziamenti e saluti!~Era quel volume delle Mémoires 467 dra | trovatolo in casa, se l'era ripreso.~Non andavano? disse 468 dra | improvviso annuncio, e n'era tanto commossa da poter 469 dra | Neppure la contessa Tarquinia era troppo felice di questa 470 dra | Dio, la temuta lettera era forse in viaggio? Suo marito 471 dra | febbrile. Quello stato era il peggiore di tutti. E 472 dra | impensato. Oramai quel ch'era fatto era fatto; non si 473 dra | Oramai quel ch'era fatto era fatto; non si poteva mutar 474 dra | fatta la tua volontà.~Ella era in piedi davanti alla sua 475 dra | grasso o di magro, perché era di sabato e la contessa 476 dra | tra pochi giorni, che le era lecito pigliarsi quelle 477 dra | ripassò loro davanti, uscì.~Era meglio mormorò Elena.~Cosa 478 dra | meglio mormorò Elena.~Cosa era meglio?~Morire.~Tu non devi 479 dra | ho una gran fede!~Adesso era Elena che respirava affannosamente, 480 dra | calde e lo sguardo di lui. Era troppo! Si alzò di slancio, 481 dra | Un gran vento freddo si era levato da settentrione e 482 dra | a Val di Rovese il cielo era puro. Una striscia di nitido 483 dra | Il volume delle Mémoires era aperto sul tavolino come 484 dra | solo la fantasia. Non v'era ancora una macchia, una 485 dra | avenir.~Si fermò anche qui.~Era vero, in Sicilia aveva desiderato 486 dra | Pareva impossibile. Vi era forse nelle oscurità dell' 487 dra | ella stessa non credesse; v'era fors'anche un vago timore 488 dra | dovette smettere subito. Era stanca e non poteva star 489 dra | o star con sua madre ch'era già rientrata. E mancavano 490 dra | il dissimulare. Ecco ch'era lui, proprio lui; ecco i 491 dra | canapè dove la contessa era seduta con la signora Zirisèla. 492 dra | sotto le sue finestre, ed era discesa subito. Lao posò 493 dra | fuoco stando coperti, come s'era detto del dottor Picuti, 494 dra | posso.~Cortis chiamò Lao ch'era ancora sulla porta.~Comincia 495 dra | tutta tremante, sapeva poco, era fuori di esercizio. Per 496 dra | presentimenti. Il contegno d'Elena era nuovo da poco in qua. Ella 497 dra | mai avuto voce. Lao, ch'era rientrato durante il pezzo 498 dra | d'un abate. Si capisce ch'era un abate da burla, Metastasio. 499 dra | rimanesse anche Elena, ma ella era uscita con suo zio, l'aveva 500 dra | sì, sì diss'ella.~Non v'era nell'ampia sala che una


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