Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Antonio Fogazzaro
Il mistero del poeta

IntraText CT - Lettura del testo

  • XXX
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XXX.

 

 

(Dal quaderno.)

 

Magonza, Hôtel Karpfen, 21 giugno.

 

Amica mia, tu vorrai sapere cosa ho sentito questa sera, a Magonza. Ecco: di essere sulla soglia d'un'eternità. Anche la prima sera che udii la tua voce ebbi una simile impressione, ma allora la porta dell'eternità era chiusa. Adesso, diletta mia, io sono tu, la porta è aperta, odo la voce tua, sento che mi rinnovo, ch'entro in un mondo superiore. Cara, forse io pecco d'orgoglio, mi pare che nessun altro amore somigli al nostro, che siamo veramente uniti in Dio; questo pensiero mi esalta, mi inebria tanto! Credi, credi anche tu così! Ho avuto stanotte uno slancio tale di questa fede, contemplando sopra i fanali di una piazza deserta le sommità oscure della cattedrale. Ho alzato al cielo le mani congiunte.

Diletta, sei tu che mi rinnoverai. Se tu sapessi, sono come un fanciullo che sento di trasformarsi in un giovane, e ne ha la febbre. E la giovinezza, la vita piena, la potenza, la gioia sei tu. Tu mi farai quello che sarò poi sempre, poichè questa giovinezza che mi comincia ora è eterna. Lo credi, lo sai ch'entriamo nell'eternità? Stringiti a me, stringiti a me, perchè tu pure sarai rinnovata con me. Tutte le tue tristezze, tutti i dubbi, tutto l'amaro dell'anima tua, tutte le spoglie della prima imperfetta vita cadranno. Puoi tu immaginare il tempo che verrà poi?

Amore mio, senti questa cosa; noi non vediamo ancor bene. Quando saremo un solo, non ci potremo più dire a vicenda: «Tu sei la vita, la potenza e la gioia;» ma gli occhi nostri si apriranno, e noi, cercando nel nostro cuore, nei nostri pensieri, nelle nostre opere, in tutte le cose, l'Amore infinito, diremo a Lui, sempre a Lui: «Sei nostra vita, potenza e gioia!».

Dove sei tu in questo momento? Addio, ti amo!

(Versi pensati stasera in ferrovia, tra Francoforte e qui, non disciplinati disciplinabili):

 

Il treno va e tuona.

Guardando la fioca

Lucerna che trema,

Io penso la fine,

La dolce, la cara

Lontana persona

Che posa pensando

Me solo, e, pensando,

A me s'abbandona;

Il treno va e tuona.

Guardando le stelle

Immobili, austere,

Guardando le nere

Parvenze de l'ombra

Che fugge, che vola,

Io penso lei sola,

Io vedo lei sola,

Respiro lei sola,

Ovunque presente

Nel cielo, ne l'ombra,

Ne l'aria fuggente,

Ne l'ebbra mia mente,

Io sento il suo cuore

Che batte, che batte,

Le voci sue rotte

Che dicono: «Vieni,

Cedo, vieni, vieni.»

Il treno va e tuona.

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License