Racconti
   Tomo, Racconto
1 I, 3| la pianura verde distesa laggiú, con l'Etna in fondo, e 2 I, 3| deliziosa mattinata goduta laggiú, in fondo a quell'orrido, 3 I, 3| attorno le cascine, stendendo, laggiú, una cinta grigia che andava 4 I, 3| vilipesa, colui agonizzava, laggiú, non meno ingiustamente, 5 I, 3| panorama di Firenze che rizzava laggiú, nella pianura, la cupola 6 I, 3| non ne facevano; vivevano, laggiú, a Porta Sant'Antonino, 7 II, 1| canonico andava ad appostarsi laggiú, sotto il sorbo, e 'Nzulu 8 II, 1| fucile, uno dietro l'altro, laggiú, di sotto il sorbo. 'Nzulu 9 II, 1| persone che passeggiavano laggiú nello stradone - ma senza 10 II, 1| soleva cantare ogni notte laggiú, tra i pioppi dell'Arsura. 11 II, 1| via, mettendolo a sedere laggiú, sul divano, se non volea 12 II, 1| reggerle a stento; e arrivava laggiú rosso in viso, col sudore 13 II, 1| propri occhi, e tornasse di laggiú allora allora, col puzzo 14 II, 1| ritratti, aveva guardato laggiú, in fondo alla strada, la 15 II, 3| Grazie!~ ~- Che ti accade?... Laggiú, a quel tavolino in disparte... 16 II, 3| non si vede bene; andiamo laggiú, su la panchina del molo.~ ~- 17 II, 3| misteriose ombre e di frescura; e laggiú, il Vesuvio con un sottile 18 III, 2| in fondo al giardino... Laggiú, nell'aiuola a destra, un 19 III, 2| mano fuori dello studio, laggiú, dove un gatto faceva precisamente Verga e D'Annunzio Sezione
20 I | natura: un silenzio solenne. Laggiú il mare s'inargentava dei 21 I | come dicono i contadini laggiú. E l'umore è sparso via 22 I | dei minatori agonizzanti laggiú: ahi, ahi, chiste so li 23 I | telegrammi che arrivano di laggiú, voi vi siete rammentato 24 I | tristezza che mi aveva oppresso laggiú, pur rivedendo luoghi carissimi, 25 I | galantuomini come diciamo laggiúoperai e contadini, con 26 I | tristezza che mi aveva oppresso laggiú, e il dubbio, non meno triste 27 I | canzoni – come chiamiamo laggiú quel che i toscani chiamano 28 I | straziante, e si disperdeva laggiú laggiú per la vallata, a 29 I | e si disperdeva laggiú laggiú per la vallata, a ogni alternarsi 30 I | ravvicinandolo all'occhio.~ ~E laggiú laggiú, a sinistra, sul 31 I | ravvicinandolo all'occhio.~ ~E laggiú laggiú, a sinistra, sul filo dell' 32 I | leggenda (storia, diciamo laggiú) di Angelo Falcuneddu, che 33 I | nelle vene della gente di laggiú, uniscano, Signori, i loro
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