Istinti e peccati
   Novella
1 Apo| subbuglio il paese.~ ~Donato Mirone aveva scontato sei mesi 2 Apo| per invidia contro Donato Mirone, che non era neppur consigliere 3 Apo| eccedere. Infine Donato Mirone era un brav'uomo, un po' 4 Apo| quegli predicava. Ma Donato Mirone aveva sempre risposto:~ ~— 5 Apo| lavoratori videro che Donato Mirone era ben altro che un egoista, 6 Apo| Presidente! Viva Donato Mirone! — E Svampa, giù tolto il 7 Apo| al portone.~ ~ ~ ~Donato Mirone arrivava, zitto, zitto, 8 Apo| missione impostasi da Donato Mirone, ma pure all'agiatezza consentita 9 Apo| risentirsene, mai!~ ~Donato Mirone, in quella palazzina a due 10 Apo| Paolo di Lucifero. E Donato Mirone se ne compiaceva.~ ~Soleva 11 Apo| proletari compagni.~ ~Donato Mirone rispondeva così, sorridente, 12 Apo| insegnamento.~ ~Mentre Donato Mirone si occupava degli uomini, 13 Apo| fame!~ ~Sapevano che Donato Mirone non le avrebbe lasciate 14 Apo| C'è la legge, signor Mirone! — rispondeva il Sindaco. — 15 Apo| proprietari — rimbeccava Mirone. Con la fame non si ragiona! 16 Apo| suo comunismo, caro signor Mirone! Lei, lo so, è un galantuomo. 17 Apo| rispose severamente Donato Mirone.~ ~— È sempre il nostro 18 Apo| disperazione della fame.~ ~Donato Mirone, udendo quelle parole e 19 Apo| aveva conchiuso Donato Mirone. — Ricominceremo daccapo!~ ~ 20 Apo| sbarravano la via, Donato Mirone e Cordelia avevan tentato 21 Apo| voluto farsi scudo.~ ~Donato Mirone, gravemente ferito, penò
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