Parte, Paragrafo
1 1, 1 | e il sinistro ogni ben fatto remunerare; aggiugnendo
2 1, 1 | magnificamente fare, non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io;
3 1, 5 | nella sua pargoletta età fatto d'amore ferventissimo servidore.
4 1, 7 | fare obliare. ~ ~Che avrà fatto però chi, per trarmi d'uno
5 1, 7 | giunta del male che m'avrà fatto, mi farà disiderare di tornare
6 1, 11| altri a ciò tenenti venisse fatto il trarloci, non ebbe perciò
7 1, 15| letto adornare; e quello fatto portare sopra gli omeri
8 1, 15| con quello onore che a sì fatto corpo degno estimava, infino
9 1, 15| futuri, quella l'avrebbe fatto. ~ ~
10 1, 18| dell'animo, ripentùtati del fatto, nol rivocasti? Deh! non
11 1, 18| bestialmente bramosa, avresti fatto se nelle mani ti fosse venuto,
12 1, 18| mai, vivendo, non t'avria fatto; egli giace sotto altro
13 1, 18| comincia a vergognarti d'avere fatto contra la tua antica umanità;
14 1, 18| perpetua guardiana di così fatto tesoro, come è il corpo
15 1, 21| quello che in cotale forma fatto fosse s'appellasse poesis;
16 1, 24| quello, che da Febo fu prima fatto, cagione di tale coronazione
17 1, 25| consiglio per provedere a questo fatto tutti li prencipi della
18 1, 25| la vita, se bisogno fosse fatto, malagevole. E sotto questi
19 1, 25| credere che egli avesse fatto, se ella alcuna cosa avesse
20 1, 25| colui che savio l'aveva fatto, e per piacere a una femmina
21 1, 26| d'avere questo libretto fatto, negli anni più maturi si
22 1, 26| altri poeti precedenti hanno fatto. A così fatta domanda rispondere,
23 1, 26| solamente a' letterati avrebbe fatto utile; scrivendo in volgare
24 1, 26| diversi; né egli è sì gran fatto che solenne investigazione
25 1, 27| di scrivere che io non ho fatto; anzi forse, se io in parte
26 1, 27| qui niuno truovo averlo fatto. Ma la mia fatica non è
27 1, 29| l'avesse patito, era ben fatto da me non essere più detto
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