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Giovanni Boccaccio
Trattatello in laude di Dante

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-conse | consi-flore | flori-mperi | muffa-racco | raddo-tocca | tocch-ydibu

                                                           grassetto = Testo principale
     Parte,  Paragrafo                                     grigio = Testo di commento
1 | 'l 2 | 1 3 | 10 4 1, 11| 11 - La vita del poeta esule 5 | 12 6 | 13 7 | 14 8 | 15 9 | 16 10 | 17 11 | 18 12 | 19 13 | 2 14 | 20 15 | 21 16 | 22 17 | 23 18 | 24 19 | 25 20 | 26 21 | 27 22 | 28 23 | 29 24 | 3 25 | 30 26 | 4 27 | 5 28 | 6 29 | 7 30 | 8 31 | 9 32 1, 8 | partito e dove andava con abbandonate redine, quasi tutto al governo 33 1, 2 | sopranome de' loro maggiori abbandonato, per sopranome presero il 34 1, 25| fuori, aggiunse mai, non abbandonò colui che savio l'aveva 35 1, 1 | buoni scacciare, deprimere e abbassare. Alle quali cose qual fine 36 1, 9 | ingiustizia dell'altre due abbattesse, tornandole ad unità, con 37 1, 22| nella statua di più metalli abbattuta da una pietra convertita 38 | abbia 39 1, 6 | parevano li suoi occhi due abbondantissime fontane d'acqua surgente, 40 1, 29| le varie condizioni degli abitanti; essere ito su per la montagna 41 1, 2 | Roma la fe' reedificare e abitare; raccogliendovi nondimeno 42 1, 15| nella quale Dante era prima abitato, secondo il ravignano costume, 43 1, 2 | intra gli altri novelli abitatori, forse ordinatore della 44 1, 21| generalmente per gli uomini si abitavano; e nominaronle «templi». 45 1, 22| pura, e che dovea essere abitazione e ricetto del Signore della 46 1, 2 | reedificazione, partitore delle abitazioni e delle strade, e datore 47 1, 14| poeta volgare - Sua morte~ ~Abitò adunque Dante in Ravenna, 48 1, 5 | fuggito ogni onesto piacere, e abituatosi l'avere prima la cosa che 49 1, 8 | si fermava, niuna se ne abrogava, niuna pace si faceva, niuna 50 1, 9 | col fuoco e col ferro: sì accecati dall'ira, che non vedevano 51 1, 18| reverenzia, e sì è appo tutti accettevole, che non solamente ne' publici 52 1, 7 | prenda, se non la moglie, accio che prima non dispiaccia 53 1, 7 | ma gli conviene essere accompagnato di compagnia male a così 54 1, 29| nostro poeta; ma, perciò che acconciamente l'ordine posto di quelle 55 1, 6 | cosa con più pazienza s'acconciò a sostenere l'avere perduta 56 1, 7 | suo piacere non solamente acconsentir, ma lodare. Egli, costumato, 57 1, 26| e quegli, che a quello s'accostassero, di quanta confusione, dannando 58 1, 20| la quale non iscienzia accresce, ma è dell'acquistata certissimo 59 1, 25| e tali non iscusato, ma, accusato con assai meno curva fronte 60 1, 29| lui, quando con invenzione acerbissima morde le colpe di molti 61 1, 22| ogni cosa, che con fatica s'acquista, avere alquanto più di dolcezza 62 1, 18| del biasimo per addietro acquistato: raddomandalo. Io son certo 63 1, 3 | altissime della teologia con acuto ingegno si mise. Né fu dalla 64 1, 29| una ora l'altra le verrò adattando, e comincerommi da l'ultima. ~ ~ 65 1, 29| scienzia bene negl'intelletti adattare di nessuno, se dalli filosofici 66 1, 20| d'alcuna cosa fosse stato addomandato, giammai infino a tanto 67 1, 21| Da questo si venne allo adequare i fatti de' forti uomini 68 1, 7 | crudele quanto la femmina adirata, né può viver sicuro di 69 1, 18| non so da qual cechità adombrata, hai voluto tenere altro 70 1, 29| qual cosa quanto in questo adopera, tanto veramente orrida 71 1, 7 | esser donne, quando, male adoperando, non vengono al fine che' 72 1, 23| stabiliti da loro a chi bene adoperasse, fu questo il precipuo: 73 1, 21| ubbidire; e ultimamente a farsi adorare. Il che, solo che fosse 74 1, 15| sopra uno funebre letto adornare; e quello fatto portare 75 1, 25| femmina s'inginocchiò e adorò Baalim? Che fece Erode? 76 1, 25| regno, sé e la sua onestà, e adultero prima e poi omicida divenne: 77 1, 20| prima che, a' suoi costumi adusate, ciò mettessero in non calere .~ ~ 78 1, 7 | per consolazione de' suoi affanni gli era stata data, mai 79 1, 5 | la qual cosa, ogni altro affare lasciandone, sollecitissimo 80 1, 22| ogni gran cosa, il quale afferma sé aver trovato li poeti 81 1, 5 | consento, se io non volessi già affermare l'ornato parlare essere 82 1, 7 | reputati diletti. Certo io non affermo queste cose a Dante essere 83 1, 6 | usanza le passioni divenire agevoli a comportare, e similmente 84 1, 26| nascoso: per le quali cose agevolmente insieme col portatore di 85 1, 1 | ogni ben fatto remunerare; aggiugnendo che, qualunque delle due 86 1, 16| essere sconvenevole quegli aggiugnere a queste cose. Ma, perciò 87 1, 5 | che essi estimerebbe per aggiugnimento di stipa fare le fiamme 88 1, 7 | quanto ogni altra passione aggiunga alla sua. Invano si porgono 89 1, 26| ripinti dinanzi, e a voi aggrada, io cercherò di ritornarmi 90 1, 26| amaritudine venenati, sia stato agitato (come di sopra mostrato 91 1, 18| vergognarono né dubitarono d'avere agra quistione della origine 92 1, 7 | s'ingegnerà di cacciare l'aguta febbre col fuoco, o il freddo 93 1, 29| egli intendesse con più aguto occhio è da vedere. Parve 94 | Ahi 95 1, 13| avendo avuti altrettanti aiutatori, o almeno niuno contrario, 96 1, 11| nel primo fuggire a messer Alberto della Scala n'era ito, dal 97 1, 9 | publico furon ridotti, o alienati a' vincitori~ ~ 98 1, 1 | dannazione, perpetuo sbandimento, alienazione de' paterni beni, e, se 99 1, 22| non uno sermone da' sensi alieno? il quale parlare noi con 100 1, 22| usato vocabolo chiamiamo «allegoria». Dunque bene appare, non 101 1, 9 | santo seno della filosofia allevato, nutricato e ammaestrato, 102 1, 26| fosse, e in quella trovarono alquante scritte, tutte per l'umidità 103 1, 3 | conoscergli, ma ancora, altamente cantando, s'ìngegnò d'imitarli, 104 1, 9 | niuno altro cercanti che l'alte cose, non si seppe o non 105 1, 29| quali libri e dottrine fu altissimamente nutricato, cioè ammaestrato 106 1, 3 | rimanesse, nelle profondità altissime della teologia con acuto 107 1, 5 | cosa rarissima, chi amasse altramente. Se tanto amore e sì lungo 108 | altrettanti 109 | altrettanto 110 | altrove 111 1, 7 | subitamente non abbia molti amadori, de' quali alcuno con la 112 1, 5 | libidinoso appetito né nello amante né nella cosa amata: non 113 1, 5 | insensato giudicio degli amanti! chi altri che essi estimerebbe 114 1, 7 | che le passioni dolci o amare il pungevano, ora o non 115 1, 15| amici, li quali egli avea in amarissima vita lasciati, fece uno 116 1, 5 | lascivia che diliberato d'amarla, che in miracolo è divenuto, 117 1, 7 | esse credano da loro essere amate; e appresso queste, altre 118 1, 7 | colui che ha lungamente amato. Così come ne' princìpii 119 1, 25| altre cose providero che ambasceria si dovesse mandare al papa, 120 1, 11| parte congiuntosi, e con ambascerie e con lettere s'ingegnarono 121 1, 1 | premio di virtù possiede l'ambizione; per che, sì come e io e 122 1, 1 | isciagura si peccasse in amendue, quasi certissimo avea, 123 1, 22| presente l'animo mio, ad amendune si potrebbe dare una medesima 124 1, 22| suo atto, per lo quale noi ammaestrati, possiamo a quella gloria 125 1, 18| savie città non imitasti, ammenda al presente, seguendole. 126 1, 1 | ancora, bene operando, d'ammendarle ingegnarci; conoscendo io 127 1, 7 | fatiche, ciecamente o s'ammogliano o sono da altrui ammogliati; 128 1, 7 | ammogliano o sono da altrui ammogliati; né prima s'avveggiono, 129 1, 10| tu continuamente ripresa, ammonita e gastigata! Deh! se Cammillo, 130 1, 18| altra ti prepose, sempre t'amò. Che dunque farai? starai 131 1, 20| ferventemente esso fosse ad amor sottoposto, assai chiaro 132 1, 7 | eran passate, sì passò l'amorosa fiamma: ché nol credo; ma, 133 1, 22| vada, e il grande elefante ampissimamente nuoti. Ma da procedere è 134 1, 21| questa suprema potenzia, ampissime ed egregie case, le quali 135 1, 25| questo mirifico poeta, trovò ampissimo luogo la lussuria, e non 136 1, 21| poeti, li quali, sì per ampliare la loro fama, sì per compiacere 137 1, 5 | non che de' giovinetti, ampliarsi e divenire atti a poter 138 1, 17| demum resonabat avenis; ~Amtropos heu letum livida rupit opus.~ 139 | ancor 140 1, 26| o da' vizii partentesi e andante alla vertù, o virtuosa, 141 1, 23| allora fioriva, diritta e andasse e stesse sopra due piedi, 142 1, 26| avea, acciò che insieme andassero a cercare nel luogo mostrato 143 1, 29| perché più nobile uccello è l'angelo che 'l paone. Per le quali 144 1, 5 | vaghezza, che quasi una angioletta era reputata da molti. Costei 145 1, 26| della Fortuna, pieni tutti d'angoscia e d'amaritudine venenati, 146 1, 7 | onde venga la vita agli animali che sono in terra, quali 147 1, 17| trecentenis ter septem Numinis annis, ~ad sua septembris ydibus 148 1, 2 | più nobile, secondo che l'antiche istorie e la comune oppinione 149 1, 22| morendo e resurgendo ci aperse, lungamente stata serrata 150 1, 1 | questa laudevole sentenzia e apertissimamente vera, alcuna volta di deità, 151 1, 20| fare con somma diligenzia apparare; affermando questi cotali 152 1, 21| purpurei vestimenti e altri apparati assai pertinenti a' sacrificii 153 1, 26| e a sé perpetua gloria apparecchiare. E, perciò che, come già 154 1, 6 | li suoi meriti l'avevano apparecchiata. Della qual partenza Dante 155 1, 1 | avessero altissimi meriti apparecchiati. ~ ~Oh scellerato pensiero, 156 1, 20| e la poesia più essere apparente e dilettevole a ciascuno, 157 1, 26| come che altre opere, come apparirà, non ostante questa, componesse 158 1, 18| umanità; comincia a volere apparire madre e non più inimica; 159 1, 3 | nella quale assai segni apparirono della futura gloria del 160 1, 26| che per lo detto libretto apparisca lui avere in animo di dovere 161 1, 6 | Dante infra alquanti mesi apparò a ricordarsi senza lagrime 162 1, 25| alla sua sufficienzia non appartenea, e ch'egli non volea che 163 1, 21| La qual forma li greci appellano poetes; laonde nacque, che 164 1, 21| uomini, reverendi; gli quali appellarono «sacerdoti». E oltre a questo, 165 1, 21| cotale forma fatto fosse s'appellasse poesis; e quegli, che ciò 166 1, 22| la qual noi «teologia» appelliamo, quando con figura d'alcuna 167 1, 11| cercando, passate l'alpi d'Appennino, se ne andò in Romagna, 168 1, 1 | più grave tormento, che appieno supplisca la sua tardità. 169 1, 20| istrumenti varii e con voci applaudenti suol farsi), e altre cose 170 1, 22| medesimo sermone, narrando, apre il testo e il misterio a 171 1, 18| schernita. Ahi! misera madre, apri gli occhi e guarda con alcuno 172 1, 2 | Muse, sbandite d'Italia, aprir la via. Per costui la chiarezza 173 1, 6 | cominciò non solamente ad aprire, ma ad ascoltare volentieri 174 1, 23| filosofia sé e li suoi segreti aprisse; de' tesori della quale 175 1, 20| volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi 176 1, 18| Ovidio, Venosa d'Orazio, Aquino di Iovenale, e altre molte, 177 1, 15| pianto seguitolo, in una arca lapidea, nella quale ancora 178 1, 1 | e tal fiata di triunfale arco, e quando di laurea corona 179 1, 29| frondi mentre che egli più ardentemente disiderava, lui dice che 180 1, 21| rozzissima e inculta fosse, ardentissima fu di conoscere il vero 181 1, 24| cagione il nostro Dante era ardentissimo disideratore di tale onore 182 1, 14| trovata fosse, niuno fu che ardire o sentimento avesse, dal 183 1, 5 | amata, e acciò che li suoi ardori e amorosi concetti esprimesse, 184 1, 7 | menasse alcuno nelle cucenti arene di Libia a rinfrescarsi, 185 1, 3 | sotto diversi dottori s'argomentò, non sanza lungo studio 186 1, 18| milizia splendida parimente; Argos, ancora pomposa per li titoli 187 1, 22| ne turberò; ma credasi ad Aristotile, degnissimo testimonio ad 188 1, 9 | grandissima moltitudine d'armati, sì gli prencipi de' collegati 189 1, 20| giovani e facesse una grande armeggiata, e con quella grandissimi 190 1, 18| niuna volta fu mai che l'armi non dessero luogo alla scienzia. 191 1, 3 | continuo diede alle liberali arti, e in quelle mirabilmente 192 1, 3 | fizioni poetiche e dell'artificioso dimostramento di quelle. 193 1, 18| tuoi mercatanti e de' molti artisti, donde tu se' piena? Scioccamente 194 1, 22| vittoriosa, e la mirabile ascensione, e ogni altro suo atto, 195 1, 7 | dilettava; e l'altrui angosce ascoltando, mitigava le sue. Ora, quanto 196 1, 29| anime e gl'intelletti degli ascoltanti o de' leggenti, li quali 197 1, 8 | seconda, che niuna legazion s'ascoltava, a niuna si rispondea, niuna 198 1, 14| felicità fine giammai non s'aspetta. ~ ~ 199 1, 20| che mai non doveva essere, aspettando, altrove pigliar non la 200 1, 18| sotto il tuo, né più dèi aspettar di vederlo giammai, se non 201 1, 12| bisogno strignendolo, senza aspettare più inviti che 'l primo, 202 1, 11| fatiche doveva por fine, l'aspettava. ~ ~ 203 1, 6 | solea; intanto che 'l suo aspetto, non che negli amici, ma 204 1, 12| riceverlo e d'onorarlo. Né aspettò di ciò da lui essere richiesto, 205 1, 11| potentissimo braccio tenere Brescia assediata, avvisando lui per molte 206 1, 11| tirare lo 'mperadore da l'assedio di Brescia, acciò che a 207 1, 21| poeti, come che altri n'assegnino altre ragioni, forse buone: 208 1, 20| avvenne. ~ ~Ne' suoi studi fu assiduissimo, quanto è quel tempo che 209 1, 3 | altro corporale disagio, con assiduo studio pervenne a conoscere 210 1, 1 | quali onori e purgazioni la assiria, la macedonica, la greca 211 1, 17| ad sua septembris ydibus astral redit.~ ~ 212 1, 29| vedere. ~ ~Oppinione è degli astrologi e di molti naturali filosofi, 213 1, 9 | Dante di maravigliosi e d'astuti consigli esser forte e di 214 1, 18| laudevoli opere son famose? Atene, la quale fu l'uno degli 215 1, 1 | il nostro riconoscimento attende; il quale se a lungo andare 216 1, 11| generalmente ciascuno che a lui attendea disperatosi, e massimamente 217 1, 6 | facevano li suoi parenti stare attenti a' suoi conforti; li quali, 218 1, 26| mentre che egli era più attento al glorioso lavoro, e già 219 1, 5 | degli occhi di lei dovesse attignere ogni suo bene e intera consolazione. ~ ~ 220 1, 2 | non dopo molti secoli da Attila, crudelissimo re de' Vandali 221 1, 22| perché la bellezza di quelle attraesse coloro, li quali né le dimostrazion 222 1, 17| musarum, vulgo gratissimus auctor, ~hic iacet, et fama pulsat 223 1, 18| sepoltura, se Ottaviano Augusto, il quale da Brandizio a 224 1, 21| lor forze, cominciarono ad aumentare le religioni, e con la fede 225 1, 26| argomenti teologi pruova l'autorità dello 'mperio immediatamente 226 1, 26| in molti casi della sua auttorità quistione, egli e' suoi 227 1, 26| mezzo; né tanto si poté avacciare, che prima nol sopraggiugnesse 228 1, 11| ogni cosa ruppe la troppo avacciata morte di lui: per la qual 229 1, 20| sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, 230 1, 12| che per iscienza gli altri avanzavano. Alle cui orecchie venuto 231 1, 26| E in così fatta maniera avendogliele tutti fuori che gli ultimi 232 | avendolo 233 | avendoti 234 1, 17| Pyeriis demum resonabat avenis; ~Amtropos heu letum livida 235 1, 18| affermando ciascuna lui di sé averla tratta; e sì ciascuna fece 236 | avessi 237 | avete 238 | avevi 239 | avresti 240 1, 18| che mai, vivendo, non t'avria fatto; egli giace sotto 241 | avute 242 1, 3 | suo tempo favelleremo. E, avvedendosi le poetiche opere non essere 243 1, 7 | altrui ammogliati; né prima s'avveggiono, d'uno viluppo usciti, essere 244 1, 1 | di quella medesima città, avvegna che picciola parte, della 245 1, 21| sanza troppa difflcultà avvenia: perciò che a' rozzi popoli 246 1, 26| mancarnento di tempo che avvenisse, più commentate non se ne 247 1, 20| farsi), e altre cose assai v'avvenissero da dover tirare altrui a 248 1, 7 | queste cose a Dante essere avvenute, ché nol so; come che vero 249 1, 26| principio e alla fine di quella avvenuti. ~ ~Dico che, mentre che 250 1, 24| niuno altro leggiamo essere avvenuto; la terza, che egli è odorifero 251 1, 20| tra l'altre in Siena, e avvenutosi per accidente alla stazzone 252 1, 11| de' prencipi della parte avversa congiunta, di se medesimo 253 1, 9 | tutti i prencipi de' loro avversari, e con loro, non come de' 254 1, 25| valente uomo in tutte le sue avversità fortissimo: solo in una 255 | avverso 256 1, 8 | publica, nella quale tanto l'avvilupparono li vani onori che alli publici 257 1, 11| tenere Brescia assediata, avvisando lui per molte ragioni dovere 258 1, 21| nominaronle «templi». E similmente avvisarono doversi ministri, li quali 259 1, 11| assai maggiori che da loro avvisate non erano; per che, senza 260 1, 11| sua venuta il fine da loro avvisato: le resistenze furono grandissime, 261 1, 7 | cose contrarie a' vostri avvisi, e non sanza ragion le più 262 1, 25| femmina s'inginocchiò e adorò Baalim? Che fece Erode? che altri 263 1, 18| sangue di molti martiri si bagnasse, e oggi con reverenzia servi 264 1, 26| canzoni distese, sonetti e ballate assai e d'amore e morali, 265 1, 20| altrui a vedersi, sì come balli di vaghe donne e giuochi 266 1, 18| te meno d'umanità che ne' barbari, li quali troviamo non solamente 267 1, 6 | salvatica a riguardare: magro, barbuto e quasi tutto trasformato 268 1, 30| Conclusione~ ~La mia piccioletta barca è pervenuta al porto, al 269 1, 30| il quale ella ha solcato, basso e tranquillo, nondimeno, 270 1, 6 | avesse che al suo pianto bastasse. Ma, si come noi veggiamo, 271 1, 1 | noi spenta l'usanza, né basterebbono a ciò le mie forze, ma con 272 1, 26| vuole nelle sue vanità, e bastigli l'esser lasciato fare, senza 273 1, 21| cantare con eccelso verso le battaglie e gli altri notabili fatti 274 1, 20| acciò che quivi, dove per lo battesimo aveva preso il primo nome, 275 1, 26| perciò che Lodovico, duca di Baviera, dagli elettori della Magna 276 1, 29| la ineffabile gloria de' beati veduta. Istoria tanto bella 277 1, 26| ogni bene, ogni onore, ogni beatitudine stea. O menti sciocche, 278 1, 18| mobile e incerta, le tue bellezze, cosa fragile e caduca, 279 1, 29| egli sia più che gli altri belli agli odierni ingegni conforme. 280 1, 26| veggiamo degli strumenti bellici addivenire, che per l'usargli 281 1, 6 | suo vigesimoquarto anno la bellissima Beatrice, quando, sì come 282 1, 7 | assai aperto veggiamo le bellissime spesse volte e tosto rincrescere; 283 1, 28| subitamente non lui, ma di lui uno bellissimo paone le parea vedere. Dalla 284 1, 26| auttore fu dannato da messer Beltrando cardinale del Poggetto e 285 1, 30| quelle che io posso, rendo, benedicendo in etterno il suo nome e ' 286 1, 18| carissimo cittadino, il tuo benefattore precipuo, il tuo unico poeta 287 1, 10| rendute grazie de' suoi benefici! Chi sarà dunque colui che, 288 1, 11| Scala n'era ito, dal quale benignamente era stato ricevuto), quando 289 1, 29| previde, suole, da sua propia benignità mossa, quale ora la natura, 290 1, 16| testimonianza della portata benivolenzia da loro al morto poeta, 291 1, 29| può bene disporsi, senza bere, negli stomaci di chi 'l 292 1, 25| avesse, solamente veduta Bersabè per lei dimenticò Iddio, 293 1, 22| vero si può dire quella bestia, la quale da ciascuno si 294 1, 25| io. Oh poca fermezza, oh bestiale appetito degli uomini, che 295 1, 18| quello che tu volentieri, bestialmente bramosa, avresti fatto se 296 1, 29| acqua le parea che questi bevesse, niuna altra cosa giudico 297 1, 20| pasceva di grossi, oltre modo biasimando coloro, li quali gran parte 298 1, 22| incautamente caggiono in biasimare quello Spirito, il quale 299 1, 18| questa fizione parte del biasimo per addietro acquistato: 300 1, 5 | sopradetto Folco, il cui nome era Bice come che egli sempre dal 301 | bisogna 302 1, 26| solenne investigazione ne bisogni. ~ ~Similemente questo egregio 303 1, 29| agli altri ingegni di ciò bisognosi. E sì come assai leggermente 304 1, 16| maestro Giovanni del Virgilio bolognese, allora famosissimo e gran 305 1, 25| fosse chiamato, mediante Bonifazio papa VIII, a ridirizzare 306 1, 29| Spiegazione del sogno~ ~La divina bontà, la quale ab ecterno, sì 307 1, 14| ricevuto non fosse nelle braccia della sua nobilissima Beatrice, 308 1, 11| e già con potentissimo braccio tenere Brescia assediata, 309 1, 18| volentieri, bestialmente bramosa, avresti fatto se nelle 310 1, 18| Ottaviano Augusto, il quale da Brandizio a Napoli le sue ossa avea 311 | Breve 312 1, 2 | unofigliuolo, il quale in brevissimo tempo, nutricandosi solo 313 1, 11| speranza questi dover esser brievi, e prossima la tornata! 314 1, 29| guardatori delle pecore o de' buoi o di qualunque altro animale; 315 1, 21| mi piace più. ~ ~Questa buona e laudevole intenzione della 316 1, 29| cosa si richiederebbe, non c'era; appresso, posto che 317 1, 2 | valoroso, il cui nome fu Cacciaguida; al quale nella sua giovanezza 318 1, 21| dolcezza si sentisse, e cacciassesi il rincrescimento e la noia. 319 1, 18| quale tu rifiutasti, anzi cacciasti vivo sì come sospetto, disidera 320 1, 9 | avvedimento e ogni argomento cacciò da loro, se non il cercare 321 1, 28| delle bache di quello alloro cadenti e dell'onde della fontana, 322 1, 28| sforzava, le parea che egli cadesse; e subitamente non lui, 323 1, 2 | orbache, le quali dello alloro cadevano, e delle onde della chiara 324 1, 9 | erano davanti dagli occhi i cadimenti de' re antichi e de' moderni, 325 1, 29| altra cosa fu se non quello cadimento che tutti facciamo senza 326 1, 18| bellezze, cosa fragile e caduca, le tue dilicatezze, cosa 327 1, 9 | volere seguire gli onori caduchi e la vana pompa de' publici 328 1, 26| particella d'una ora separarà dal caduco corpo lo spirito, e tutte 329 1, 12| conforti risuscitata la caduta speranza, copiosamente le 330 1, 10| interposto ti sono della memoria caduti, questo ricente caso ti 331 1, 7 | sia bella o non bella, non caggia il giudicio nel vulgo? Se 332 1, 22| riprendono di ciò, incautamente caggiono in biasimare quello Spirito, 333 1, 18| né niuna parte in essa si calca, dove su per reverendissime 334 1, 3 | perciò che, non curando né caldi né freddi, [né] vigilie 335 1, 20| adusate, ciò mettessero in non calere .~ ~Rade volte, se non domandato, 336 1, 26| mano e menasselo in quella camera dove era uso di dormire 337 1, 7 | le serve, le nutrici, le cameriere; onde vengano i conviti, 338 1, 18| curato: tu sola, quasi i Camilli, i Publicoli, i Torquati, 339 1, 10| ammonita e gastigata! Deh! se Cammillo, Rutilio, Coriolano, e l' 340 1, 26| questa guisa: ~ ~Ultima regna canam, fluido contermina mundu ~ 341 1, 26| Dante suo padre, vestito di candidissimi vestimenti e d'una luce 342 1, 3 | conoscergli, ma ancora, altamente cantando, s'ìngegnò d'imitarli, come 343 1, 20| a que' tempi era ottimo cantatore o sonatore fu amico e ebbe 344 1, 20| questo poeta di maravigliosa capacità e di memoria fermissima 345 1, 20| il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri 346 1, 9 | principale, Dante, sì come capitali nemici della republica dannati 347 1, 25| 25 - Carattere di Dante~ ~Fu il nostro 348 1, 26| della Corvara, papa, e molti cardinali e vescovi; e quivi a questo 349 1, 23| la vita politica e altre care cose assai, per le quali 350 1, 18| teneva, quando tu il tuo carissimo cittadino, il tuo benefattore 351 1, 3 | famoso; non solamente avendo caro il conoscergli, ma ancora, 352 1, 13| lagrime, né la sollecitudine casalinga, né la lusinghevole gloria 353 1, 11| quando col conte Salvatico in Casentino, quando col marchese Morruello 354 1, 18| Piettola onorano la povera casetta e i campi che fûr di Virgilio, 355 1, 18| il suo Ovidio; e così di Cassio Parma si rallegra tenendolo. 356 1, 18| i Torquati, i Fabrizi, i Catoni, i Fabii e gli Scipioni 357 1, 16| loro al morto poeta, sì per cattare la grazia e l'amore del 358 1, 3 | sedente Urbano papa IV nella cattedra di san Piero, ricevuto nella 359 1, 18| Tu sola, non so da qual cechità adombrata, hai voluto tenere 360 1, 14| esaltazione della santa Croce si celebra dalla Chiesa, non sanza 361 1, 24| quello albero fulminava la celeste folgore. E oltre a questo 362 1, 2 | stato d'alcuna fama, in cenere la ridusse e in ruine: e 363 1, 18| dove su per reverendissime ceneri non si vada. Chi dunque 364 1, 5 | isguardo o per parola o per cenno, alcuno libidinoso appetito 365 1, 18| Parma si rallegra tenendolo. Cerca tu adunque di volere essere 366 1, 25| disdegnoso molto; tanto che, cercandosi per alcun suo amico, il 367 1, 9 | della Fortuna, niuno altro cercanti che l'alte cose, non si 368 1, 29| porne alcuno, lascio il cercarne agl'intendenti. ~ ~Angelica 369 1, 26| tredici canti tanto da loro cercati. Per la qual cosa lietissimi, 370 1, 26| dinanzi, e a voi aggrada, io cercherò di ritornarmi a memoria 371 1, 2 | stati, come che in picciol cerchio di mura la riducesse, in 372 | certa 373 | certe 374 1, 26| vagando. Ma, come noi dovemo certissimamente credere a quello che Iddio 375 1, 18| odii, l'ire e le inimicizie cessano per la morte di qualunque 376 1, 7 | Dante, perché le lagrime cessassero di Beatrice. Non so se per 377 1, 24| portato, di quelle le sue cetere e i triunfi aver coronati; 378 1, 26| seguaci, e massimamente i cherici, venuti al dichino e dispersi, 379 1, 25| so; ma l'una si chiamò e chiama «parte guelfa», e l'altra 380 1, 26| sua cacciata, o fuga che chiamar si convegna, per lo quale 381 1, 2 | cominciamento, e tutti insieme si chiamâr gli Elisei. De' quali di 382 1, 2 | col padre di lui per nome chiamaron Dante: e meritamente, perciò 383 1, 3 | titoli: perciò che alcuni il chiamarono sempre «poeta», altri «filosofo», 384 1, 21| possibili ad avvenire; e a chiamarsi «re», e mostrarsi alla plebe 385 1, 21| di parlare usassono, si chiamassero «poeti». ~ ~Questa adunque 386 1, 25| l'altra fu «ghibellina» chiamata. E di tanta efficacia e 387 1, 25| avessero, non so; ma l'una si chiamò e chiama «parte guelfa», 388 1, 2 | aprir la via. Per costui la chiarezza del fiorentino idioma è 389 1, 22| converrebbe e potrebbe le volessi chiarire, come che elle più piacevoli 390 1, 2 | verde prato, allato ad una chiarissima fonte, e quivi si sentia 391 1, 26| alcuno suo vicario, come li chierici pare che vogliano; ch'è 392 1, 14| santa Croce si celebra dalla Chiesa, non sanza grandissimo dolore 393 1, 18| per lo vecchio Nestore; Chimi, Chios e Colofon, città 394 1, 18| vecchio Nestore; Chimi, Chios e Colofon, città splendidissime 395 1, 11| ch'egli vide da ogni parte chiudersi la via alla tornata, e di 396 1, 6 | ostinatamente tenute le orecchie chiuse, alquanto le cominciò non 397 1, 5 | per la dilicatezza de' cibi e de' vini, gli animi eziandio 398 1, 26| Paradiso, a Federigo III re di Cicilia. Alcuni vogliono dire lui 399 1, 7 | tratti d'alcune fatiche, ciecamente o s'ammogliano o sono da 400 1, 7 | sul matrimonio~ ~Oh menti cieche, oh tenebrosi intelletti, 401 1, 14| già nel mezzo o presso del cinquantesimo sesto suo anno infermato, 402 1, 7 | rinfrescarsi, o dell'isola di Cipri, per riscaldarsi, nelle 403 1, 23| nazioni, le quali sopra il circuito della terra son molte, li 404 1, 2 | potente cominciò a ciascun circustante ad apparere. Ma qual si 405 1, 10| voler tôrre via le discordie cittadine! questo merito riportò Dante 406 1, 20| che alcuno altro cortese e civile. ~ ~Nel cibo e nel poto 407 1, 17| dogmatis expers, ~quod foveat claro philosophya sinu:~gloria 408 1, 18| lasciato l'antico tuo cittadino Claudiano cadere de le mani, non hai 409 1, 11| con volontà e mandato di Clemente papa V, il quale allora 410 1, 2 | elevato Carlo Magno, allora clementissimo re de' Franceschi, più fatiche 411 1, 6 | lagrime cessate e conobbero li cocenti sospiri alquanto dare sosta 412 1, 29| vogliono il paone avere nella coda cento occhi. Li quali canti 413 1, 2 | titolo degli Elisei, e di cognominarsi degli Alighieri; il che 414 1, 9 | la lotta delle parti lo coinvolse~ ~Era al tempo di costui 415 | coll' 416 | colle 417 1, 9 | armati, sì gli prencipi de' collegati di Dante spaventò, che ogni 418 1, 18| Nestore; Chimi, Chios e Colofon, città splendidissime per 419 1, 20| di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e 420 1, 29| gli occhi distinguono i colori o la diversità delle cose 421 1, 1 | le pene, per opposito, a' colpevoli date non curo di raccontare. 422 | com' 423 1, 25| primo padre lasciato il comandamento fattogli dalla propia bocca 424 1, 7 | piacevolezza infestissimamente combatterà il non stabile animo? E 425 1, 26| Compuose ancora uno comento in prosa in fiorentino volgare 426 1, 29| altra le verrò adattando, e comincerommi da l'ultima. ~ ~Dico che 427 1, 2 | che quivi loro aveva dato cominciamento, e tutti insieme si chiamâr 428 1, 26| dal mordere la viziosa cominciando e finendo nel premiare la 429 1, 25| fama di cotanto uomo; ma il cominciato ordine delle cose in alcuna 430 1, 29| dello stilo, il quale nelle commedie di necessità si richiede, 431 1, 26| cotali e molto più li suoi commendando, gli venne nell'animo uno 432 1, 25| necessario sia, nel vero non che commendare, ma scusare non si può degnamente. 433 1, 15| costume, esso medesimo, sì a commendazione dell'alta scienzia e della 434 1, 26| quando il cominciò, di commentarle tutte, bene che poi, o per 435 1, 26| tempo che avvenisse, più commentate non se ne truovano da lui; 436 1, 14| contrizione d'ogni cosa commessa da lui contra al suo piacere, 437 1, 29| nella cui custodia sono commesse l'anime labili di qualunque 438 1, 1 | lasciare alcuno difetto commesso impunito, e il sinistro 439 1, 7 | viver sicuro di sé chi sé commette ad alcuna, alla quale paia 440 1, 28| maraviglia la gentil donna commossa, ruppe, senza vedere di 441 1, 21| quali cose non si poterono comodamente fare senza l'oficio de' 442 1, 20| e essendo in cammino con compagni, e in altre parti, domandato, 443 1, 5 | contrade ciascuno in distinte compagnie festeggiare; per la qual 444 1, 7 | di cui debbono essere, comperate, le prenda, se non la moglie, 445 1, 21| ampliare la loro fama, sì per compiacere a' prencipi, sì per dilettare 446 1, 26| per risposta: «Sì, io la compie'»; e quinci gli parea che ' 447 1, 26| sua opera avesse potuto compiere, dal più cercare, non trovandogli, 448 1, 26| maniera l'opera, in molti anni compilata, si vide finita. ~ ~Muovono 449 1, 26| volgari .~ ~Appresso questa compilazione più anni, ragguardando egli 450 1, 5 | il sa; ma o conformità di complessioni o di costumi o speziale 451 1, 26| apparirà, non ostante questa, componesse in questo mezzo, gli fu 452 1, 6 | passioni divenire agevoli a comportare, e similmente nel tempo 453 1, 29| ogni opera in iscrittura composta si sostenga; e il parlare 454 1, 20| mirabilemente fu ordinato e composto, e in tutti più che alcuno 455 1, 22| piana, perciò ch'è tosto compresa con piccole forze, diletta 456 1, 20| veduto e quasi sommariamente compreso, che egli da ciò si levasse; 457 1, 20| quella con pochi potersi comunicare, e esserne per lo mondo 458 1, 22| appaiono queste in molte parti, concedasi che solamente i poeti abbiano 459 1, 7 | quale la Fortuna gliele concede. E se le cose che di sopra 460 1, 7 | ritornare è al proposito, e da concedere al presente che cose sieno, 461 1, 18| madre e non più inimica; concedi le debite lagrime al tuo 462 1, 18| lagrime al tuo figliuolo; concedigli la materna pietà; e colui, 463 1, 5 | li suoi ardori e amorosi concetti esprimesse, già fatte da 464 1, 22| natura, non doversi, per la concezione né per lo parto del Verbo 465 1, 7 | le su dette cose voglia conchiudere gli uomini non dover tôrre 466 1, 29| seguire, come verranno più in concio or l'una ora l'altra le 467 1, 30| 30 - Conclusione~ ~La mia piccioletta barca 468 1, 18| nella vita avute, e male concorde insieme si fuggano l'una 469 1, 12| piacesse di dover essere. Concorrendo adunque i due voleri ad 470 1, 10| Si maledice all'ingiusta condanna d'esilio~ ~Questo merito 471 1, 25| conseguente libero e fuori d'ogni condennagione per addietro fatta di lui; 472 1, 25| mortali giusto giudice a condennarlo? Non io. Oh poca fermezza, 473 1, 2 | quegli medesimi che prima conditori n'erano stati, come che 474 1, 6 | giovane, quale alla sua condizione era decevole, con quelle 475 1, 29| abito del luogo e le varie condizioni degli abitanti; essere ito 476 1, 25| gittare le pietre l'avrebbe condotto, non avendo taciuto. E con 477 1, 6 | essere sanza difficultà ci conduce; né da questo gentilezza, 478 1, 29| ragguarderà, ottimamente a lui si confà. Chi più orribilmente grida 479 1, 24| odorose. Laonde meritamente si confaceva la corona di cotai frondi, 480 1, 29| Comedia del nostro auttore si confanno, perciò che, sì come sopra 481 1, 26| trovarono una stuoia, al muro confitta, la quale leggiermente levatane, 482 1, 5 | prima la cosa che piace conformata alla sua lascivia che diliberato 483 1, 5 | fosse, niuno il sa; ma o conformità di complessioni o di costumi 484 1, 10| che quello che a crederle conforta nessuno. Levinsi adunque 485 1, 29| angeli n'abbiano alcuna, ma, congetturando a guisa de' mortali, udendo 486 1, 11| prencipi della parte avversa congiunta, di se medesimo or qua or 487 1, 25| città, uno fratello ovvero congiunto di Filippo allora re di 488 1, 11| Fiorentini e di lor parte congiuntosi, e con ambascerie e con 489 1, 22| la quale da ciascuno si conosce per effetto più simile al 490 1, 9 | sua patria e a' cittadini conoscea. Ma gli umani consigli le 491 1, 22| vero Iddio debitamente non conosceano, somma salute credevano. 492 1, 29| argomento prendiamo ogni conoscenza consistere nel Signore della 493 1, 26| comprendere, e per questo conoscer dobbiamo così alta, così 494 1, 3 | solamente avendo caro il conoscergli, ma ancora, altamente cantando, 495 1, 18| medesima e nel tuo diritto conoscimento; comincia a vergognarti 496 1, 29| della madre del nostro poeta conosco essere assai superficialmente 497 1, 7 | tribulazion mitigare. Non conoscono quegli, che ciò credono 498 1, 11| lei sicuro, perciò che di consanguinità la sapeva ad alcuno de' 499 1, 5 | da lui; ma certo io nol consento, se io non volessi già affermare 500 1, 21| nome della poesia, e per consequente de' poeti, come che altri 501 1, 22| grata, e perciò meglio si conservasse, li poeti sotto cose molto 502 1, 16| sarebbe stata, perpetue conservatrici della colui memoria; imaginai


'l-conse | consi-flore | flori-mperi | muffa-racco | raddo-tocca | tocch-ydibu

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