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Giovanni Boccaccio
Trattatello in laude di Dante

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


'l-conse | consi-flore | flori-mperi | muffa-racco | raddo-tocca | tocch-ydibu

                                                           grassetto = Testo principale
     Parte,  Paragrafo                                     grigio = Testo di commento
503 1, 1 | picciola parte, della quale, considerati li meriti, la nobiltà e 504 1, 18| furia di quel tempo mal consigliata ti scusi; ché, tornata, 505 1, 29| prendiamo ogni conoscenza consistere nel Signore della natura 506 1, 6 | al faticato petto, con le consolazioni lungamente perdute, rincominciarono 507 1, 22| favole e male a niuna verità consonanti avere composte, e che in 508 1, 14| numero delle sillabe e dalla consonanza delle parti estreme in fuori, 509 1, 24| tempo, la quale ogni cosa consuma, dovesse mai queste potere 510 1, 26| nel quale ogni cosa suol consumarsi, o annullerà prestamente 511 1, 26| di sopra sono dimostrate, consumò il chiarissimo uomo quella 512 1, 22| parto del Verbo del Padre, contaminare. Volle, per la visione veduta 513 1, 25| costumi più notabili avere contato. ~ ~ 514 1, 25| valere, secondo che i suoi contemporanei rapportano, che el valesse; 515 1, 20| solamente passò ciascuno suo contemporaneo, ma intanto la dilucidò 516 1, 26| publico, sì come cose eretiche contenente, dannò al fuoco. E il simigliante 517 1, 26| purgate, leggendole, videro contenere li tredici canti tanto da 518 1, 26| Ultima regna canam, fluido contermina mundu ~spiritibus quae lata 519 1, 26| questo mezzo, gli fu fatica continua. Né fia di soperchio in 520 1, 17| Novelli ~gaudet honorati continuisse ducis,~mille trecentenis 521 1, 5 | delle donne, nelle loro contrade ciascuno in distinte compagnie 522 1, 3 | l'onde parimenti e' venti contrarii, pervenisse al salutevole 523 1, 21| suto della loro intenzione contrario- con fizioni varie e maestrevoli, 524 1, 29| dimostrazioni spaventa i buoni e contrista i malvagi; per la qual cosa 525 1, 14| divozione ricevuto, e a Dio per contrizione d'ogni cosa commessa da 526 | contro 527 1, 26| cacciata, o fuga che chiamar si convegna, per lo quale egli e quella 528 1, 29| sollecitudine de' quali convegnono essere e pasciuti e guardati 529 1, 25| mostrisi per le cose non convenevoli ad alcuno di negare. Era 530 1, 7 | i presenti che fare si convengono a' parenti delle novelle 531 1, 20| quelle pesatamente e con voce conveniente alla materia di che diceva; 532 1, 1 | republica, che 'l faceva, convenire andare sciancata: e se per 533 1, 23| giudicando che igual gloria si convenisse a colui per la cui virtù 534 1, 18| primieramente, e dove più si sarìa convenuto, l'esemplo e l'opere delle 535 1, 22| perciò che, se quanto si converrebbe e potrebbe le volessi chiarire, 536 1, 30| né così grandi come si converrieno, ma quelle che io posso, 537 1, 7 | sospettoso animale a vivere, a conversare, e ultimamente a invecchiare 538 1, 7 | cameriere; onde vengano i conviti, i doni, i presenti che 539 1, 26| da lui; e questo intitolò Convivio, assai bella e laudevole 540 1, 26| lui eran veduti, ne facea copia a chi la ne volea. E in 541 1, 6 | guai, senza sospiri e senza copiosa quantità di lagrime; e parevano 542 1, 12| risuscitata la caduta speranza, copiosamente le cose opportune donandogli, 543 1, 29| e queste dottrine dalle copiose ragioni dimostrative, che 544 1, 29| Angelica penna dissi che copria questa carne; e dico «angelica», 545 1, 10| Deh! se Cammillo, Rutilio, Coriolano, e l'uno e l'altro Scipione, 546 1, 29| frondi li poeti sono usi di coronarsi, come di sopra è già mostrato 547 1, 11| re de' Romani, e appresso coronato imperadore. Il quale sentendo 548 1, 24| di coloro che d'esse si coronavano o coronerebbono nel futuro, 549 1, 23| e ancora, almeno nelle coronazioni de' poeti, come che rarissimamente 550 1, 24| che d'esse si coronavano o coronerebbono nel futuro, sempre dovere 551 1, 21| dire perché di lauro si coronino i poeti. ~ ~ 552 1, 3 | quali generalmente oggi corre ciascuno, si dispose, ma 553 1, 3 | qualità del mondo che allora correa. Ma, quale che ella si fosse, 554 1, 10| con più temperate redine correr ne' tuoi piaceri. Niuna 555 1, 1 | difettuosamente parlassi, essere corretto. Il che acciò che non avvenga, 556 1, 26| muro muffate e vicine al corrompersi se guari più state vi fossero; 557 1, 22| prodotta, così è esso di tutte corrompitore, e tutte le riduce a niente. 558 1, 18| avarizia medesima è oggi corrotta, e niente vale. Gloriera' 559 1, 2 | sottrazione di questa lettera «d» corrotto, rimanesse Alighieri. Il 560 1, 29| la quale non solamente corruzione non può ricevere, ma quanto 561 1, 26| che di giusta vendetta, corsa alla casa, trovò li detti 562 1, 22| d'ornata eloquenzia nelle cortecce e nelle frondi apparenti. 563 1, 20| tutti più che alcuno altro cortese e civile. ~ ~Nel cibo e 564 1, 26| chiamato frate Pietro della Corvara, papa, e molti cardinali 565 1, 21| sarebbono potuti con forza costrignere. E oltre a questo diedono 566 1, 7 | acconsentir, ma lodare. Egli, costumato, quante volte la volgar 567 1, 24| si confaceva la corona di cotai frondi, più ch'altra, a 568 1, 13| esercitato. E se, ostanti cotanti e così fatti avversarii, 569 1, 14| cittadini ravignani, al suo Creatore rendé il faticato spirito; 570 1, 22| Colei che più che altra creatura fu pura, e che dovea essere 571 1, 22| io non me ne turberò; ma credasi ad Aristotile, degnissimo 572 1, 26| Certo» disse Dante «io mi credea nella ruina delle mie cose 573 1, 9 | degli uditori ostinati, credendolo giudicio di Dio, prima propose 574 1, 9 | persuasioni de' maggiori, credendosi, oltre a questo, se tempo 575 1, 9 | tue forze maggiori, che creder non può chi provati non 576 1, 7 | colui che con nuova moglie crederà l'amorose tribulazion mitigare. 577 1, 10| consiglio che quello che a crederle conforta nessuno. Levinsi 578 1, 6 | amici niuna fine a quelle credettero altra che solamente la morte; 579 1, 5 | sollecitissimo andava dovunque credeva potere vederla, quasi del 580 1, 22| conosceano, somma salute credevano. Volle lo Spirito Santo 581 1, 7 | luogo nel quale esse sieno credute trovare da coloro, a' quali 582 1, 3 | mirabilmente divenne esperto. E crescendo insieme con gli anni l'animo 583 1, 7 | ragionamenti, e quegli, se non vuol crescer la noia, contra il suo piacere 584 1, 9 | picciole per la concordia crescere in infinito. Ma, poi che 585 1, 20| tu com'egli ha la barba crespa e il color bruno per lo 586 1, 20| la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico 587 1, 26| miga come gentile, ma come cristianissimo poetando, cosa sotto questo 588 1, 14| esaltazione della santa Croce si celebra dalla Chiesa, 589 1, 26| e, immaginando invano le croste del pane porsi alla bocca 590 1, 7 | quale paia con ragione esser crucciata; che pare a tutte. ~ ~Che 591 1, 26| generalmente ogni suo amico cruccioso, che Iddio non l'aveva almeno 592 1, 17| fructum, ~exilium, vati patria cruda suo.~Quem pia Guidonis gremio 593 1, 7 | alcuna fiera è più né tanto crudele quanto la femmina adirata, 594 1, 2 | molti secoli da Attila, crudelissimo re de' Vandali e generale 595 1, 7 | caldo, menasse alcuno nelle cucenti arene di Libia a rinfrescarsi, 596 1, 26| premia solvunt ~pro meritis cuicumque suis, etc.~ ~i lasciò istare; 597 1, 21| deità» nominarono, con ogni cultivazione, con ogni onore e con più 598 1, 29| penne, onde questo corpo si cuopre, intendo la bellezza della 599 1, 25| continuamente per loro ne' cuori degli uomini procuranti; 600 1, 20| libretto davanti, quello cupidissimamente cominciò a vedere. E come 601 1, 3 | lontano, perciò che, non curando né caldi né freddi, [né] 602 1, 18| questo splendore non hai curato: tu sola, quasi i Camilli, 603 1, 20| quel prendendo; né alcuna curiosità ebbe mai più in uno che 604 1, 25| accusato con assai meno curva fronte che solo, può passare 605 1, 20| pervenuto, andò alquanto curvetto, e era il suo andare grave 606 1, 29| e' sacerdoti, nella cui custodia sono commesse l'anime labili 607 | d 608 1, 18| quale un tempo nobilitata fu dagl'ingegni, intanto che una 609 1, 29| adattare di nessuno, se dalli filosofici dimostramenti 610 1, 22| questi cotali le visioni di Danièllo, quelle d'Isaia, quelle 611 1, 26| accostassero, di quanta confusione, dannando gli studii di questi cotali 612 1, 25| fanciullo ragionante di parte e dannante la ghibellina, l'avrebbe 613 1, 20| tanto che egli o fermata o dannata la sua imaginazione avesse, 614 1, 9 | capitali nemici della republica dannati a perpetuo esilio, e li 615 1, 26| la morte dell'auttore fu dannato da messer Beltrando cardinale 616 1, 1 | quegli, ingiusta e furiosa dannazione, perpetuo sbandimento, alienazione 617 1, 24| credono, perciò che sanno Danne amata da Febo e in lauro 618 1, 9 | sue forze con vicendevoli danni dell'una e dell'altra; venuto 619 1, 26| cose eretiche contenente, dannò al fuoco. E il simigliante 620 1, 7 | sogliono essere spesse volte dannose. Ma da ritornare è al proposito, 621 1, 17| 17 - Epitafio~ ~Theologus Dantes, nullius dogmatis expers, ~ 622 1, 6 | ragionarono insieme di volergli dar moglie; acciò che, come 623 1, 1 | tenebre che splendore gli daranno le lettere mie, come che 624 1, 20| fede raccontano di questo darsi tutto a cosa che gli piacesse, 625 1, 1 | per opposito, a' colpevoli date non curo di raccontare. 626 1, 2 | colui che quivi loro aveva dato cominciamento, e tutti insieme 627 1, 25| persuasioni di lei? Certo no. E David, non ostante che molte n' 628 1, 18| riguarda. Deh! gloriera'ti tu ' tuoi mercatanti e de' molti 629 1, 7 | prima che colui, di cui debbono essere, comperate, le prenda, 630 1, 2 | di volgar parlare sotto debiti numeri è regolata; per costui 631 1, 1 | guidi lo 'ngegno mio e la debole mano.~ ~ 632 1, 6 | alla sua condizione era decevole, con quelle ragioni che 633 1, 18| vecchiezza alquanto la renda deforme, ella fu nella sua giovanezza 634 1, 17| utrumque polum:~qui loca defunctis gladiis regnumque gemellis ~ 635 1, 15| scienzia e della vertù del defunto, e sì a consolazione de' 636 1, 22| ma credasi ad Aristotile, degnissimo testimonio ad ogni gran 637 1, 15| onore che a sì fatto corpo degno estimava, infino quivi quasi 638 1, 21| a questo diedono opera a deificare li lor padri, li loro avoli 639 | delli 640 1, 26| se vero spirito o falsa delusione questo gli avesse disegnato. 641 1, 18| Oh ingrata patria, quale demenzia, qual trascutaggine ti teneva, 642 | demum 643 1, 18| Roma: certo, i figliuoli deono essere a' padri e agli avoli 644 1, 1 | elevare, e li buoni scacciare, deprimere e abbassare. Alle quali 645 1, 2 | alla reedificazione della desolata città lo 'mperiale animo 646 1, 9 | antichi e de' moderni, le desolazioni de' regni, delle province 647 | desse 648 1, 18| volta fu mai che l'armi non dessero luogo alla scienzia. Se 649 | desso 650 1, 18| suo valore invidiosa, gli desti. Oh peccato da non ricordare, 651 1, 1 | gravità, affermava essere il destro il non lasciare alcuno difetto 652 1, 26| sua il predetto Iacopo, e dettogli sé quella notte, poco avanti 653 1, 26| toccando una parte di quella, dicea: «Egli è qui quello che 654 1, 24| folgore. E oltre a questo diceano queste opere de' già detti 655 1, 22| levano contra li poeti, dicendo loro sconce favole e male 656 1, 21| esserne, come che quella una dicessono oltre ad ogni altra ottenere 657 1, 20| conveniente alla materia di che diceva; non pertanto, dove si 658 1, 19| quanta di sopra brievemente è dichiarata.~ ~ 659 1, 3 | inizi, sì come di sopra è dichiarato, prese nella propia patria 660 1, 20| quale io questo alquanto dichiari, tornando, come più tosto 661 1, 26| massimamente i cherici, venuti al dichino e dispersi, il detto cardinale, 662 1, 23| parimente di tutto il mondo diedero luogo al romano nome; e 663 1, 21| costrignere. E oltre a questo diedono opera a deificare li lor 664 1, 7 | tornare, n'ha data esperienza. Dierono gli parenti e gli amici 665 1, 7 | malagevolmente da alcuno si difende. E alla pudicizia delle 666 1, 25| questi due nomi, che, per difendere quello che alcuno avesse 667 1, 26| trovato questo libro, a difensione di quella e di sé molti 668 1, 1 | ciascun più savio, dove io difettuosamente parlassi, essere corretto. 669 1, 6 | essere a non essere sanza difficultà ci conduce; né da questo 670 1, 21| della sua contrada maggiori; diffinendo le rozze quistioni, non 671 1, 21| presumesse, sanza troppa difflcultà avvenia: perciò che a' rozzi 672 1, 3 | freddi, [né] vigilie né digiuni, né alcun altro corporale 673 1, 6 | giovanezza, né altra mondana dignità è privilegiata; della quale 674 1, 7 | 7 - Digressione sul matrimonio~ ~Oh menti 675 1, 22| compresa con piccole forze, diletta e passa nella memoria. Adunque, 676 1, 21| compiacere a' prencipi, sì per dilettare i sudditi, e sì per persuadere 677 1, 7 | piacevolissimi poeti si dilettava; e l'altrui angosce ascoltando, 678 1, 20| poesia più essere apparente e dilettevole a ciascuno, e li poeti rarissimi. 679 1, 7 | trapassi le mura, sono reputati diletti. Certo io non affermo queste 680 1, 7 | essi con la filosofia si dilettino, molto migliore sposa che 681 1, 20| prolazione.~ ~Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella 682 1, 20| vaghi d'essere esperti.~ ~Dilettossi similemente d'essere solitario 683 1, 25| far venire. E venuto al diliberare chi dovesse esser prencipe 684 1, 26| il termine suo, fra loro diliberarono di sentire dove Dante fosse, 685 1, 5 | conformata alla sua lascivia che diliberato d'amarla, che in miracolo 686 1, 8 | imprendeva, e brievemente niuna diliberazione, la quale alcuno pondo portasse, 687 1, 5 | aveva le fattezze del viso dilicate molto e ottimamente disposte, 688 1, 5 | generale allegrezza, per la dilicatezza de' cibi e de' vini, gli 689 1, 20| uno che in uno altro: li dilicati lodava, e il più si pasceva 690 1, 21| questa investigazione seco diligentemente avuta, s'immaginarono quella, 691 1, 20| e quelle fare con somma diligenzia apparare; affermando questi 692 1, 27| saprò e potrò, intendo di dilivrarmi, e porre fine al ragionare. ~ ~ 693 1, 20| contemporaneo, ma intanto la dilucidò e fece bella, che molti 694 1, 20| non avrebbe risposto al dimandante: il che molte volte, essendo 695 1, 20| la seconda s'aggiunse a' dimandanti. ~ ~Fu ancora questo poeta 696 1, 12| sapeva che Dante a lui dovea dimandare: cioè che seco li piacesse 697 1, 25| solamente veduta Bersabè per lei dimenticò Iddio, il suo regno, sé 698 1, 6 | similmente nel tempo ogni cosa diminuire e perire; avvenne che Dante 699 1, 18| voluto da te cacciare? Deh! dimmi: di qua' vittorie, di qua' 700 1, 29| governo a ciascuno ordinato dimora; l'altra è quella di coloro 701 1, 2 | trecentesimo anno si crede che dimorasse. Dopo il quale termine, 702 1, 5 | egli medesimo in parte il dimostra nella sua Vita nova, e però 703 1, 29| nessuno, se dalli filosofici dimostramenti non v'è ordinata e disposta. 704 1, 3 | poetiche e dell'artificioso dimostramento di quelle. Nel quale esercizio 705 1, 7 | Per che voglio io andare dimostrando particularmente quello che 706 1, 26| cose, quali di sopra sono dimostrate, consumò il chiarissimo 707 1, 29| dottrine dalle copiose ragioni dimostrative, che terrena ubertà si possono 708 1, 29| magnanimità e eloquenzia poetica dimostrava; le quali due cose significa 709 1, 22| attraesse coloro, li quali né le dimostrazion filosofiche, né le persuasioni 710 1, 29| mortali, di quello con alcuna dimostrazione o in segno o in sogno o 711 1, 2 | poter degnamente avere avuto dimostreranno.~ ~ 712 1, 29| queste, ma queste da quelle dinomino perché più nobile uccello 713 1, 5 | mentre visse, non se ne dipartì. Quale ora, questa si fosse, 714 1, 24| onde, intrando in questo ci dipartimmo. ~ ~ 715 1, 13| licito fosse a dire, io direi ch'egli fosse in terra divenuto 716 1, 22| a sé tirare. Che dunque direm de' poeti? terremo ch'essi 717 1, 25| molti di poco sentimento le dirien favole; ma mostrisi per 718 1, 23| che altra allora fioriva, diritta e andasse e stesse sopra 719 1, 18| in te medesima e nel tuo diritto conoscimento; comincia a 720 1, 7 | che pare a tutte. ~ ~Che dirò de' loro costumi? Se io 721 1, 3 | né alcun altro corporale disagio, con assiduo studio pervenne 722 1, 2 | tempo, e d'uno in altro discendendo, tra gli altri nacque e 723 1, 2 | nepoti e de' nepoti figliuoli discendessero, regnante Federico secondo 724 1, 26| rimasero, e figliuoli e discepoli, più volte e in più mesi, 725 1, 26| Piero Giardino, lungamente discepolo stato di Dante, che, dopo 726 1, 2 | fu cagione a quegli che discesero di lui, di lasciare il titolo 727 1, 29| suona: sì come l'essere disceso in inferno e veduto l'abito 728 1, 1 | parte delle sue opere, non discordi, quelle cose le quali esso 729 1, 9 | come le gran cose per la discordia in brieve tempo tornano 730 1, 10| avuto in voler tôrre via le discordie cittadine! questo merito 731 1, 27| altri molto meglio e più discretamente si saria potuto mostrare; 732 1, 22| futuro dovesse avvenire, discrissono; per che, come che ad uno 733 1, 22| Testamento con divina penna discritte, e da Colui mostrate al 734 1, 25| predette, d'animo alto e disdegnoso molto; tanto che, cercandosi 735 1, 26| delusione questo gli avesse disegnato. Per la quale cosa, restando 736 1, 5 | adunque, tale quale io la disegno, o forse assai più bella, 737 1, 22| religione. Ma, perciò che alcuni disensati si levano contra li poeti, 738 1, 21| 21 - Disgressione su''origine della poesia~ ~ 739 1, 29| quando più la sua laureazione disiava. ~ ~Seguentemente dice che 740 1, 7 | animo? E quel, che molti disiderano, malagevolmente da alcuno 741 1, 20| e cosi, senza il molto disiderato onore avere, si morì. Ma, 742 1, 24| nostro Dante era ardentissimo disideratore di tale onore ovvero di 743 1, 22| loro tempo presente, o che disideravano o che presummevano che nel 744 1, 18| non si vada. Chi dunque disidererebbe di tornare a te per dovere 745 1, 13| Non poterono gli amorosi disiri, né le dolenti lagrime, 746 1, 1 | scellerato pensiero, oh disonesta opera, oh miserabile esemplo 747 1, 18| delle cose è stato al tuo disonesto appetito favorevole in tanto, 748 1, 26| tumultuosamente la ingrata e disordinata plebe gli era, più vaga 749 1, 26| non trovandogli, s'erano, disperati, rimasi.~ ~Eransi Iacopo 750 1, 11| mperadore, partitosi quasi disperato, verso Roma drizzò il suo 751 1, 11| ciascuno che a lui attendea disperatosi, e massimamente Dante, sanza 752 1, 12| il suo valore, in tanta disperazione, si dispose di riceverlo 753 1, 7 | moglie, accio che prima non dispiaccia che sia menata? A ciascuno 754 1, 7 | sia meglio il tacersi che dispiacere, parlando, alle vaghe donne. 755 1, 26| credere a quello che Iddio dispone niuna cosa contraria la 756 1, 20| quel tempo che ad essi si disponea, intanto che niuna novità 757 1, 26| nel fiorentino idioma si disponesse; perché non più tosto in 758 1, 29| cioè con la filosofia, disporre nel suo stomaco, cioè nel 759 1, 5 | dilicate molto e ottimamente disposte, e piene, oltre alla bellezza, 760 1, 18| riavergli essersi virilmente disposti a morire? Tu vuogli che ' 761 1, 26| divenute, ma quasi da' più disprezzate; avendo egli incominciato, 762 1, 7 | altissimi prencipi ragionava; disputava co' filosofi, e co' piacevolissimi 763 1, 20| quivi sostenendo in una disputazione de quolibet che nelle scuole 764 1, 22| insensati, come li presenti dissensati, parlando e non sappiendo 765 1, 29| intendenti. ~ ~Angelica penna dissi che copria questa carne; 766 1, 1 | infinite ingratitudini e dissolute perdonanze apparenti si 767 1, 24| viridità di queste frondi dissono dimostrare la fama delle 768 1, 5 | sua Vita nova, e però più distesamente non curo di raccontarle. 769 1, 29| fu pensata non che udita, distinta in cento canti, sì come 770 1, 5 | loro contrade ciascuno in distinte compagnie festeggiare; per 771 1, 17| gladiis regnumque gemellis ~distribuit, laycis rhetoricisque modis.~ 772 1, 26| e come fossero pochi i disvianti da quello, e di quanto onore 773 1, 1 | seguite, ma intanto s'è disviato da esse, che ogni premio 774 1, 26| quistioni le quali in esso ditermina, in tre libri divise. Nel 775 1, 20| dovere, prima imitando, divenir dicitore in volgare; poi, 776 1, 2 | chiara fonte, le parea che divenisse un pastore, e s'ingegnasse 777 1, 22| che elle più piacevoli ne divenissero e più facessero forte il 778 1, 9 | fossoro, di giorno in giorno divenivan maggiori, intanto che, non 779 1, 23| oltre a ogni altra nazione divennero famosi e reverendi. Ma intra 780 1, 22| come fece Ercule, l'uomo diventa iddio per participazione 781 1, 26| addivenire, che per l'usargli diventan più chiari, così avverrà 782 1, 26| stropicciato dal tempo, sempre diventerà più lucente. E perciò fatichi 783 1, 26| solamente essere in poco pregio divenute, ma quasi da' più disprezzate; 784 1, 25| e Lombardia in due parti dividersi; delle quali, onde cotali 785 1, 11| passati i monti che quella dividono dalla provincia di Gallia, 786 1, 21| sollecitudine rimoti, solamente a' divini servigi vacassero, per maturità, 787 1, 9 | parti perversissimamente divisa, e, con l'operazioni di 788 1, 26| ditermina, in tre libri divise. Nel primo loicalmente disputando, 789 1, 26| secondo la sua triplice divisione, a ciascuno la sua, in questa 790 1, 26| e di dietro ponendo le divisioni delle precedenti opere. 791 1, 22| quegli, fuori che quattro, divorar tutti, niuna altra cosa 792 1, 22| quattro suoi figliuoli non divorati da lui, è l'uno Iove, cioè 793 1, 20| giorno in Verona ,essendo già divulgata pertutto la fama delle sue 794 1, 18| loro: così come al presente divulgate per tutto il mondo le fanno 795 1, 29| viventi della parola di Dlo; e questi sono li prelati, 796 1, 17| Theologus Dantes, nullius dogmatis expers, ~quod foveat claro 797 1, 3 | stolti estimano, ma sotto sé dolcissimi frutti di verità istoriografe 798 1, 26| opera stata di Dante. E, dolendosi quella essere imperfetta 799 1, 13| gli amorosi disiri, né le dolenti lagrime, né la sollecitudine 800 1, 20| famiglia e la donna se ne dolfono, prima che, a' suoi costumi 801 1, 7 | fare sé infame e i mariti dolorosi in perpetuo. Se per isciagura 802 1, 26| hanno fatto. A così fatta domanda rispondere, tra molte ragioni, 803 1, 26| lodatigli, gli mostrò a Dante, domandandolo se esso sapea cui opera 804 1, 12| fine, e del domandato e del domandatore, e piacendo sommamente a 805 1, 20| affermando poi ad alcuni, che il domandavano come s'era potuto tenere 806 1, 20| passò avanti. ~ ~Ne' costumi domestici e publici mirabilemente 807 1, 11| espedita la possessione e il dominio di tutta Italia. E come 808 1, 12| copiosamente le cose opportune donandogli, in quella seco per più 809 1, 1 | con false colpe gli fur donate. Delle quali cose le recenti 810 1, 27| Colui che d'ogni grazia è donatore. Ben so: per molti altri 811 1, 2 | suoi maggior per isposa una donzella nata degli Aldighieri di 812 1, 26| quella camera dove era uso di dormire quando in questa vita vivea; 813 1, 21| più uno che un altro era dotato; dando alla loro vita e 814 1, 9 | della minacciante Fortuna si doveano scoprire, la fama, parimente 815 1, 26| andò vagando. Ma, come noi dovemo certissimamente credere 816 1, 29| paone, imagino loro così doverle avere fatte; e però non 817 1, 24| quali degni si fanno di doversene ornare le tempie. Ma tempo 818 1, 22| altra forma che con favole dovevano la loro sofficienzia mostrare 819 1, 23| altra fronda eletto sia, non dovrà essere a veder rincrescevole.~ ~ 820 1, 5 | sollecitissimo andava dovunque credeva potere vederla, 821 1, 22| e ora vermine, e quando drago e quando pietra, e in altre 822 1, 6 | Beatrice esser morta, e con più dritto giudicio, dando alquanto 823 1, 11| quasi disperato, verso Roma drizzò il suo cammino. E come che 824 1, 6 | Questa compassione e dubitanza di peggio facevano li suoi 825 1, 18| non si vergognarono né dubitarono d'avere agra quistione della 826 1, 1 | andare non seguirà, niuno dubiti che la sua ira, la quale 827 1, 26| fu perciò che Lodovico, duca di Baviera, dagli elettori 828 1, 17| gaudet honorati continuisse ducis,~mille trecentenis ter septem 829 1, 26| altrui. Egli primieramente, duranti ancora le lagrime della 830 1, 15| stato e la vita fossero durati, di sì egregia sepoltura 831 1, 11| gli convenne posporre, più duri a lui che morte a trapassare, 832 1, 6 | questa vita così lagrimosa durò, altrui che ad amici veder 833 | ebbero 834 1, 21| come essi estimavano questa eccedere ciascuna altra cosa di nobilità, 835 1, 26| del nostro idioma e la sua eccellente arte in quello, e diletto 836 1, 22| nel frutto nascoso, e d'eccellentissima e d'ornata eloquenzia nelle 837 1, 18| di qua' triunfi, di quali eccellenzie, di quali valorosi cittadini 838 1, 1 | perversi uomini a' luoghi eccelsi e a' sommi oficii e guiderdoni 839 1, 21| donde nacque il cantare con eccelso verso le battaglie e gli 840 1, 22| lamentazioni di Ieremia, l'eccidio futuro di Ierusalem dichiarare. ~ ~ 841 1, 25| misericordievolmente alla nostra principale ecclesia offerto, e per conseguente 842 1, 26| contra gli ordinamenti ecclesiastici, uno frate minore, chiamato 843 1, 14| cristiana religione ogni ecclesiastico sacramento umilmente e con 844 | ecco 845 1, 29| divina bontà, la quale ab ecterno, sì come presente, ogni 846 1, 18| privati si vede la sua imagine effigiata; mostrando in ciò che, non 847 1, 26| compose il detto Dante due egloge assai belle, le quali furono 848 1, 21| suprema potenzia, ampissime ed egregie case, le quali ancora estimarono 849 1, 1 | Mossi adunque più così egregii come antichi popoli da questa 850 1, 26| bisogni. ~ ~Similemente questo egregio autore nella venuta d'Arrigo 851 1, 25| contemporanei rapportano, che el valesse; la qual cosa, tra 852 1, 22| gli piè vada, e il grande elefante ampissimamente nuoti. Ma 853 1, 3 | puerizia, avendo gia li primi elementi delle lettere impresi, non, 854 1, 25| Ercule per Iole, o Paris per Elena facessero, ché, perciò che 855 1, 20| pongono e in avere le cose elette e quelle fare con somma 856 1, 26| duca di Baviera, dagli elettori della Magna eletto in re 857 1, 1 | sommi oficii e guiderdoni elevare, e li buoni scacciare, deprimere 858 1, 2 | e alla imperiale altezza elevato Carlo Magno, allora clementissimo 859 1, 18| avuta ne' falli tuoi falsa elezione! Deh! se tu da te non avevi 860 1, 2 | Frangiapani, e nominato da tutti Eliseo; il quale per avventura, 861 1, 22| poeti la bellezza de' Campi elisii, per la quale intendo la 862 1, 22| seguitiamo le virtù che in Eliso ci meneranno, e i vizi fuggiamo 863 1, 26| egli intitolò De vulgari eloquentia, dove intendea di dare dottrina, 864 1, 20| dove si richiedeva, eloquentissimo fu e facundo, e con ottima 865 1, 21| secondo alcuna naturale equità della quale più uno che 866 1, 26| erano, disperati, rimasi.~ ~Eransi Iacopo e Piero, figliuoli 867 1, 26| in publico, sì come cose eretiche contenente, dannò al fuoco. 868 1, 25| e adorò Baalim? Che fece Erode? che altri molti, da niuna 869 1, 27| se io in parte alcuna ho errato, darò materia altrui di 870 1, 22| quali sono falsissime ed erronee e contra la cristiana religione. 871 1, 26| uomini, e quali fossero gli errori del vulgo, e come fossero 872 1, 18| città che di simile si possa esaltare, tu abbi voluto da te cacciare? 873 1, 1 | sì. Chi in contrario sia esaltato, giudico che sia onesto 874 1, 14| Cristo MCCCXXI, nel che la esaltazione della santa Croce si celebra 875 1, 14| altramenti fra noi Italici esaltò e recò in pregio, che la 876 1, 18| colpe da giusto giudice esaminate e punite.~ ~Adunque se gli 877 1, 16| scrivere; per che, tutti meco esaminatigli, per arte e per intendimento 878 1, 26| alta, così grande, così escogitata impresa,come fu tutti gli 879 1, 22| un'ora coll'uno gli savi esercita e con l'altro gli semplici 880 1, 20| di gloria, sollecitamente esercitandosi in quella, non solamente 881 1, 13| troverà componendo essersi esercitato. E se, ostanti cotanti e 882 1, 14| cose d'amore con essa s'esercitavano. Costui mostrò con effetto 883 1, 18| più ad apparenza che ad esistenza sempre riguarda. Deh! gloriera' 884 1, 11| piccola, ad avere libera ed espedita la possessione e il dominio 885 1, 20| fatti e farà vaghi d'essere esperti.~ ~Dilettossi similemente 886 1, 3 | quelle mirabilmente divenne esperto. E crescendo insieme con 887 1, 29| cara madre. ~ ~ ~Questa esposizione del sogno della madre del 888 1, 22| tritare con più particulari esposizioni queste cose, perciò che, 889 1, 5 | ardori e amorosi concetti esprimesse, già fatte da lui; ma certo 890 1, 21| usitata, ma con artificiosa ed esquisita e nuova convenne che si 891 1, 26| alcun modo li canti residui, essendone generalmente ogni suo amico 892 1, 29| si possono dire, prendono essenza e cagione; senza le quali, 893 1, 18| ella non si rallegra poco d'esserle stato da Dio, oltre a l' 894 1, 7 | tristizia esser del suo odio estimando.~ ~Oh fatica inestimabile, 895 1, 5 | impedire, quanto si dee potere estimare lui essere stato avversario 896 1, 15| che a sì fatto corpo degno estimava, infino quivi quasi con 897 1, 21| propizia. E così come essi estimavano questa eccedere ciascuna 898 1, 5 | amanti! chi altri che essi estimerebbe per aggiugnimento di stipa 899 1, 26| forse secondo che molti estimerebbono, senza più interromperla 900 1, 14| dalla consonanza delle parti estreme in fuori, di farla essere 901 1, 11| 11 - La vita del poeta esule sino alla venuta in Italia 902 1, 3 | comprendere. E così come in varie etadi varie scienze furono da 903 1, 10| perpetua legge, nelli cui eterni splendori, nella cui vera 904 1, 30| posso, rendo, benedicendo in etterno il suo nome e 'l suo valore. ~ ~ 905 1, 25| stare quello che Giove per Europa, o Ercule per Iole, o Paris 906 1, 22| parole del Salvatore nello evangelio, se non uno sermone da' 907 1, 22| nel Nuovo le visioni dello evangelista, piene agl'intendenti di 908 1, 6 | Beatrice~ ~Come ciascuno puote evidentemente conoscere, niuna cosa è 909 1, 17| tristem Florentia fructum, ~exilium, vati patria cruda suo.~ 910 1, 17| Dantes, nullius dogmatis expers, ~quod foveat claro philosophya 911 1, 30| OPERIBUS COMPOSITIS AB EODEM, EXPLICIT~ 912 1, 22| quelle d'Isaia, quelle d'Ezechiel, e degli altri del Vecchio 913 1, 18| i Fabrizi, i Catoni, i Fabii e gli Scipioni con le loro 914 1, 18| Publicoli, i Torquati, i Fabrizi, i Catoni, i Fabii e gli 915 1, 21| essere che solamente un fabuloso parlare, oltre al promesso 916 | facciamo 917 | facesti 918 1, 29| si sostenga, così prima facie pare che sopra il modo del 919 1, 20| richiedeva, eloquentissimo fu e facundo, e con ottima e pronta prolazione.~ ~ 920 1, 18| tu se', d'avere avuta ne' falli tuoi falsa elezione! Deh! 921 1, 29| prima apparenza, sanza niuno fallo a chi bene le medolle dentro 922 1, 1 | gloriosissima fama, con false colpe gli fur donate. Delle 923 1, 22| per vere, le quali sono falsissime ed erronee e contra la cristiana 924 1, 18| ruberie e con tradimenti e con falsità contra quella operanti? 925 1, 29| maniera sono i padri delle famiglie, dalla sollecitudine de' 926 1, 8 | altra tirarsi di dietro. La familiar cura trasse Dante alla publica, 927 1, 3 | quelle. Nel quale esercizio familiarissimo divenne di Virgilio, d'Orazio, 928 1, 18| loro laudevoli opere son famose? Atene, la quale fu l'uno 929 1, 5 | Dante: il quale, ancora che fanciul fosse, con tanta affezione 930 1, 3 | nobili odierni, si diede alle fanciullesche lascivie e agli ozii, nel 931 1, 5 | leggiadretta assai secondo la sua fanciullezza, e ne' suoi atti gentilesca 932 1, 7 | non vengono al fine che' fanti fanno. Per che voglio io 933 | fargli 934 1, 22| fuggiamo che in Dite ci farieno trarupare. Io lascio il 935 | farla 936 | farne 937 1, 19| Dante la fine della vita faticata da' vari studii; e, perciò 938 1, 26| diventerà più lucente. E perciò fatichi chi vuole nelle sue vanità, 939 1, 7 | cose e assai poterono più faticose sopravenire. Egli, usato 940 1, 10| Questa fu la marmorea statua fattagli ad etterna memoria della 941 1, 16| che fossero quattordici fattine da maestro Giovanni del 942 1, 25| lasciato il comandamento fattogli dalla propia bocca di Dio, 943 1, 24| Febo e il primo auttore e fautore de' poeti stato e similmente 944 1, 3 | quali appresso a suo tempo favelleremo. E, avvedendosi le poetiche 945 1, 22| verità; e, se niuna poetica favola si truova tanto di lungi 946 1, 9 | gloria tirato e dal vano favor popolesco e ancora dalle 947 1, 10| quanto sieno vòti di verità i favori de' popoli, e quanta fidanza 948 1, 2 | quanto poté, simile a Roma la fe' reedificare e abitare; raccogliendovi 949 1, 7 | ingegnerà di cacciare l'aguta febbre col fuoco, o il freddo delle 950 1, 18| alcuni pare che credano, feciono da Miturna venire l'ossa 951 1, 2 | discendessero, regnante Federico secondo imperadore, uno 952 1, 30| rendere grazie a Colui che felice vento ha prestato alle sue 953 1, 14| vive in quella, alla cui felicità fine giammai non s'aspetta. ~ ~ 954 1 | COMPOSITIS AB EODEM, INCIPIT FELICITER.~ ~ ~ 955 1, 25| ancora nel mondo più che una femina quando il nostro primo padre 956 1, 25| cosa è in Romagna, lui ogni feminella, ogni piccol fanciullo ragionante 957 1, 18| dilicatezze, cosa vituperevole e feminile, ti fanno nota nel falso 958 1, 25| che cosa non possono le femmine in noi, s'elle vogliono, 959 1, 7 | gli conviene ascoltare i femminili ragionamenti, e quegli, 960 1, 20| infino a tanto che egli o fermata o dannata la sua imaginazione 961 1, 8 | e l'umane parevano esser fermate. Ma la Fortuna, volgitrice 962 1, 8 | rispondea, niuna legge si fermava, niuna se ne abrogava, niuna 963 1, 10| transitorie cose, in lui si fermi ogni nostra speranza, se 964 1, 20| maravigliosa capacità e di memoria fermissima e di perspicace intelletto, 965 1, 9 | tua dolcezza guardare. ~ ~Fermossi adunque Dante a volere seguire 966 1, 2 | nata degli Aldighieri di Ferrara, così per bellezza e per 967 1, 9 | lor lite col fuoco e col ferro: sì accecati dall'ira, che 968 1, 3 | quella, sì come a luogo più fertile di tal cibo, n'andò a Bologna; 969 1, 26| era molto più che l'altro fervente, apparve una mirabile visione, 970 1, 20| facea rivestire. ~ ~Quanto ferventemente esso fosse ad amor sottoposto, 971 1, 5 | pargoletta età fatto d'amore ferventissimo servidore.Ma, lasciando 972 1, 5 | esperienza veggiamo nelle feste, per la dolcezza de' suoni, 973 1, 5 | erano molti nella casa del festeggiante, servite le prime mense, 974 1, 5 | e spezialmente a' luoghi festevoli, sogliono li padri seguire, 975 1, 1 | celebre sepultura, e tal fiata di triunfale arco, e quando 976 1, 21| iddii. Questi cotali, non fidandosi tanto delle lor forze, cominciarono 977 1, 8 | principio recò a lui, in lei fidantesi di soperchio ~ ~ 978 1, 4 | della morte, Dante ebbe fierissima e importabile passione d' 979 1, 25| mutò l'animo, che niuno più fiero ghibellino e a' guelfi avversario 980 1, 18| stare con meco, che tuo figliuol sono, alquanto a ragione, 981 1, 22| appelliamo, quando con figura d'alcuna istoria, quando 982 1, 25| fratello ovvero congiunto di Filippo allora re di Francia, il 983 1, 7 | non a ciascuno. Lascino i filosofanti lo sposarsi a' ricchi stolti, 984 1, 29| intendere se non l'ubertà della filosofica dottrina morale e naturale; 985 1, 29| adattare di nessuno, se dalli filosofici dimostramenti non v'è ordinata 986 1, 3 | chiamarono sempre «poeta», altri «filosofo», e molti «teologo», mentre 987 1, 26| la viziosa cominciando e finendo nel premiare la virtuosa, 988 1, 26| levatane, videro nel muro una finestretta, da niuno di loro mai più 989 1, 22| sono molto conformi, si finge in lupo esser mutato. Similemente 990 1, 21| gli quali degl'iddii nati fingevano, quello medesimo stile che 991 1, 1 | aumentate, con l'opere le fini della terra, e con la fama 992 1, 26| anni compilata, si vide finita. ~ ~Muovono molti, e intra 993 1, 5 | nono anno non era ancora finito, seguìto avea; e quivi mescolato 994 1, 9 | Era al tempo di costui la fiorentina cittadinanza in due parti 995 1, 1 | a tutte l'altre iniquità fiorentine fosse possibile il nascondersi 996 1, 5 | tutta per la varietà de' fiori mescolati fra le verdi frondi 997 1, 23| quale più che altra allora fioriva, diritta e andasse e stesse 998 1, 1 | turba, siamo trasportati dal fiotto, della Fortuna, ma non della 999 1, 10| che, sì come in termine fisso, lasciando le transitorie 1000 1, 18| predette fu che o vera o fittizia sepultura non facesse ad 1001 1, 22| Perciò che pare essere un fiume, acciò che io così dica, 1002 1, 17| Huic ingrata tulit tristem Florentia fructum, ~exilium, vati 1003 1 | CLARISSIMI DANTIS ALIGERII FLORENTINI, POETE ILLUSTRIS, ET DE


'l-conse | consi-flore | flori-mperi | muffa-racco | raddo-tocca | tocch-ydibu

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