'l-conse | consi-flore | flori-mperi | muffa-racco | raddo-tocca | tocch-ydibu
grassetto = Testo principale
Parte, Paragrafo grigio = Testo di commento
1004 1, 18| sua giovanezza troppo più florida che tu non se'. Ella è quasi
1005 1, 26| Ultima regna canam, fluido contermina mundu ~spiritibus
1006 1, 26| private e pubblice e a' varii fluttuamenti della iniqua Fortuna poté
1007 1, 3 | convenevole dimostrare, di come fluttuoso e tempestoso mare costui,
1008 1, 10| pazza speranza, niuno più folle consiglio che quello che
1009 1, 18| le cui sentenzie hanno fondamento debito e stabile fermezza,
1010 1, 6 | occhi due abbondantissime fontane d'acqua surgente, intanto
1011 1, 20| nella quale sola sopra le fonti di San Giovanni s'era disposto
1012 1, 2 | per la quale venuto v'era, fornita, o dall'amore della città
1013 1, 21| allo adequare i fatti de' forti uomini a quegli degl'iddii;
1014 1, 25| in tutte le sue avversità fortissimo: solo in una cosa non so
1015 1, 26| fra cose di Dante in certi forzieri state fuggite subitamente
1016 1, 18| a lui ingrata e proterva fossi,egli sempre come figliuolo
1017 1, 9 | sanza giusta cagione nati fossoro, di giorno in giorno divenivan
1018 1, 17| nullius dogmatis expers, ~quod foveat claro philosophya sinu:~
1019 1, 18| incerta, le tue bellezze, cosa fragile e caduca, le tue dilicatezze,
1020 1, 2 | allora clementissimo re de' Franceschi, più fatiche passate, credo
1021 1, 25| di Filippo allora re di Francia, il cui nome fu Carlo, si
1022 1, 2 | giovane per ischiatta de' Frangiapani, e nominato da tutti Eliseo;
1023 1, 25| della nostra città, uno fratello ovvero congiunto di Filippo
1024 1, 15| solenni infino al luogo de' frati minori in Ravenna, con quello
1025 1, 26| accettevoli che gl'inganni, le fraudi, le menzogne, le rapine
1026 1, 3 | non curando né caldi né freddi, [né] vigilie né digiuni,
1027 1, 25| titolo di guelfo, tenne i freni della republica in Firenze.
1028 1, 2 | suo potere d'avere delle fronde dell'albero, il cui frutto
1029 1, 25| accusato con assai meno curva fronte che solo, può passare il
1030 1, 17| tulit tristem Florentia fructum, ~exilium, vati patria cruda
1031 1, 18| male concorde insieme si fuggano l'una da l'altra, non altramenti
1032 1, 22| Eliso ci meneranno, e i vizi fuggiamo che in Dite ci farieno trarupare.
1033 1, 7 | uomini; e venire a cose che fuggir non si possono. Chi dubita
1034 1, 26| in certi forzieri state fuggite subitamente in luoghi sacri,
1035 1, 5 | presente, del quale è sì fuggito ogni onesto piacere, e abituatosi
1036 1, 8 | governo di quella si diede; e fugli tanto in ciò la Fortuna
1037 1, 24| dovesse mai queste potere fulminare, se non come quello albero
1038 1, 24| àlbore mai essere stato fulminato, il che di niuno altro leggiamo
1039 1, 24| se non come quello albero fulminava la celeste folgore. E oltre
1040 | fummo
1041 1, 15| ornamenti poetici sopra uno funebre letto adornare; e quello
1042 1, 15| 15 - Sepoltura e onori funebri~ ~Fece il magnanimo cavaliere
1043 1, 1 | fama, con false colpe gli fur donate. Delle quali cose
1044 1, 18| povera casetta e i campi che fûr di Virgilio, non avessero
1045 1, 18| Se forse per la comune furia di quel tempo mal consigliata
1046 1, 1 | luogo di quegli, ingiusta e furiosa dannazione, perpetuo sbandimento,
1047 1, 9 | province e delle città e li furiosi impeti della Fortuna, niuno
1048 1, 16| 16 - Gara di poeti per l'epitafio
1049 1, 29| e quelle de' preteriti gastiga? Qual voce è più orrida
1050 1, 29| più orrida che quella del gastigante a colui ch'è disposto a
1051 1, 10| continuamente ripresa, ammonita e gastigata! Deh! se Cammillo, Rutilio,
1052 1, 17| gremio Ravenna Novelli ~gaudet honorati continuisse ducis,~
1053 1, 17| defunctis gladiis regnumque gemellis ~distribuit, laycis rhetoricisque
1054 1, 20| dinanzi da lui, per alcuna general festa de' Sanesi, s' incominciasse
1055 1, 2 | più anni visse, e di lei generò più figliuoli. E come ché
1056 1, 26| fingendo, e non miga come gentile, ma come cristianissimo
1057 1, 5 | fanciullezza, e ne' suoi atti gentilesca e piacevole molto, con costumi
1058 1, 6 | ci conduce; né da questo gentilezza, ricchezza, giovanezza,
1059 1, 7 | delle medolla dell'ossa col ghiaccio o con la neve? Certo niuno
1060 1, 25| animo, che niuno più fiero ghibellino e a' guelfi avversario fu
1061 1, 3 | della sua puerizia, avendo gia li primi elementi delle
1062 1, 18| tornare a te per dovere giacere fra le tue, le quali si
1063 1, 16| certa chi dentro da essa giacesse; e al magnifico signore
1064 1, 26| ravignano, il cui nome fu Piero Giardino, lungamente discepolo stato
1065 1, 25| lasciamo stare quello che Giove per Europa, o Ercule per
1066 1, 25| tanta insania mosso, che a gittare le pietre l'avrebbe condotto,
1067 1, 23| la republica aumentata; giudicando che igual gloria si convenisse
1068 1, 22| e non sappiendo che, gli giudicano? Certo no; anzi furono nelle
1069 1, 2 | cosa tanta ammirazione le giunse, che ruppe il sonno; né
1070 1, 7 | altra cosa, se non che per giunta del male che m'avrà fatto,
1071 1, 29| quale e sopra il quale ogni giuntura della Comedia si sostiene,
1072 1, 20| come balli di vaghe donne e giuochi molti di giovani; mai non
1073 1, 26| che niuno fu ancora che giustamente quello potesse in alcuno
1074 1, 9 | parte tenere, la quale, giustissima, la ingiustizia dell'altre
1075 1, 17| polum:~qui loca defunctis gladiis regnumque gemellis ~distribuit,
1076 1, 18| de' tuoi onori lieta si glorii tra' futuri. ~ ~
1077 1, 8 | nel colmo della sua rota gloriosamente reggendo, il tenesse, assai
1078 1, 18| tutte insieme, qualora più gloriose furono, non si vergognarono
1079 1, 1 | potuto, maculazione della gloriosissima fama, con false colpe gli
1080 1, 18| sarai mostrata pietosa, e goderai, non riavendolo, della tua
1081 1, 1 | il veggiano che il timone governano di questa nave: perciò che
1082 1, 29| e pasciuti e guardati e governati la gregge de' figliuoli
1083 1, 14| 14 - Grandezza del poeta volgare - Sua
1084 1, 11| avvisato: le resistenze furono grandissime, e assai maggiori che da
1085 1, 20| armeggiata, e con quella grandissimi romori da' circustanti (
1086 1, 14| dalla Chiesa, non sanza grandissimo dolore del sopra detto Guido,
1087 1, 22| fatica acquistata fosse più grata, e perciò meglio si conservasse,
1088 1, 17| sinu:~gloria musarum, vulgo gratissimus auctor, ~hic iacet, et fama
1089 1, 4 | che più appaia della loro gravezza, partitamente convenevole
1090 1, 5 | costumi e con parole assai più gravi e modeste che il suo picciolo
1091 1, 28| la gentil donna nella sua gravidezza sé a piè d'uno altissimo
1092 1, 7 | la sollecitudine nuova e gravissima, la quale si conviene avere
1093 1, 26| non fatta, sopravvenne il gravoso accidente della sua cacciata,
1094 1, 20| gli fosse stata la Fortuna graziosa, che egli fosse giammai
1095 1, 24| divenire meno piacevoli e graziose a chi l'udisse o le leggesse,
1096 1, 14| sotto la protezione del grazioso signore; e quivi con le
1097 1, 1 | assiria, la macedonica, la greca e ultimamente la romana
1098 1, 29| guardati e governati la gregge de' figliuoli e de' servidori
1099 1, 22| medesima laude, usando di Gregorio le parole. Il quale della
1100 1, 17| cruda suo.~Quem pia Guidonis gremio Ravenna Novelli ~gaudet
1101 1, 29| confà. Chi più orribilmente grida di lui, quando con invenzione
1102 1, 6 | ora si trapassava senza guai, senza sospiri e senza copiosa
1103 1, 10| in essi avere. Colui, nel guale poco avanti pareva ogni
1104 1, 10| colui che, a queste cose guardando, non dica la nostra republica
1105 1, 2 | quali cose, debitamente guardate, lui niuno altro nome che
1106 1, 29| convegnono essere e pasciuti e guardati e governati la gregge de'
1107 1, 29| appellati «pastori», cioè i guardatori delle pecore o de' buoi
1108 1, 29| de l'uno e de l'altra si guarderanno. Il paone tra l'altre sue
1109 1, 22| presente ragionamento ~ ~Guardino adunque questi cotali le
1110 1, 22| principio né sarà fine. Guardinsi ancora nel Nuovo le visioni
1111 1, 2 | re de' Vandali e generale guastatore quasi di tutta Italia, uccisi
1112 1, 25| si chiamò e chiama «parte guelfa», e l'altra fu «ghibellina»
1113 1, 25| similemente, sotto il titolo di guelfo, tenne i freni della republica
1114 1, 8 | niuna pace si faceva, niuna guerra publica s'imprendeva, e
1115 1, 29| illuminata non resiste, guidarsi. Per la qual cosa, veduto
1116 1, 1 | eccelsi e a' sommi oficii e guiderdoni elevare, e li buoni scacciare,
1117 1, 1 | che al presente aiuti e guidi lo 'ngegno mio e la debole
1118 1, 17| patria cruda suo.~Quem pia Guidonis gremio Ravenna Novelli ~
1119 1, 17| resonabat avenis; ~Amtropos heu letum livida rupit opus.~
1120 | hic
1121 1, 17| Ravenna Novelli ~gaudet honorati continuisse ducis,~mille
1122 | Huic
1123 1, 17| gratissimus auctor, ~hic iacet, et fama pulsat utrumque
1124 1, 26| intendimento di sé diede agl'idioti, abbandonati per addietro
1125 1, 22| Volle nelle lamentazioni di Ieremia, l'eccidio futuro di Ierusalem
1126 1, 22| Ieremia, l'eccidio futuro di Ierusalem dichiarare. ~ ~Similmente
1127 1, 18| Gloriera'ti tu della viltà e ignavia di coloro li quali, perciò
1128 1, 23| aumentata; giudicando che igual gloria si convenisse a colui
1129 1, 6 | giorni erano alle notte iguali e agli giorni le notti;
1130 1, 1 | di queste darò, acciò che igualmente, e in tutto e in parte,
1131 | III
1132 1, 29| ragione da divina grazia illuminata non resiste, guidarsi. Per
1133 1, 21| dalla natura medesima più illuminati; resistendo con le loro
1134 1, 16| conservatrici della colui memoria; imaginai non essere sconvenevole
1135 1, 20| fermata o dannata la sua imaginazione avesse, non avrebbe risposto
1136 1, 29| così come quella del paone, imagino loro così doverle avere
1137 1, 26| della iniqua Fortuna poté imbolare: opere troppo più a Dio
1138 1, 20| ingegno a dovere, prima imitando, divenir dicitore in volgare;
1139 1, 3 | altamente cantando, s'ìngegnò d'imitarli, come le sue opere mostrano,
1140 1, 18| opere delle savie città non imitasti, ammenda al presente, seguendole.
1141 1, 22| gli antichi poeti avere imitate, tanto quanto a lo 'ngegno
1142 1, 22| non paresse diverso dallo imitato, sotto coperta d'alcune
1143 1, 22| loro opere, acciò che lo imitatore non paresse diverso dallo
1144 1, 18| tanto consiglio, perché non imitavi tu gli atti di quelle città,
1145 1, 26| etc.~ ~i lasciò istare; e, immaginando invano le croste del pane
1146 1, 7 | basti averne detto. Esse immaginano il bene operare ogni menomo
1147 1, 21| diligentemente avuta, s'immaginarono quella, la quale «divinità»
1148 1, 21| in rappresentamento della immaginata essenzia divina, fecero
1149 1, 22| pietra, divenire una cosa immobile e perpetua, sì come gli
1150 1, 29| libro ti piace, è semplice e immutabile verità, la quale non solamente
1151 1, 21| con la fede di quelle ad impaurire i suggetti e a strignere
1152 1, 25| non so se io mi dica fu impaziente o animoso, cioè in opera
1153 1, 30| nondimeno, di ciò che senza impedimento è venuta, ne sono da rendere
1154 1, 5 | sonni e ciascun'altra quiete impedire, quanto si dee potere estimare
1155 1, 22| intendeva di dimostrare. Imperciò che essi, se noi ragguarderemo
1156 1, 2 | Gallia translatato, e alla imperiale altezza elevato Carlo Magno,
1157 1, 9 | delle città e li furiosi impeti della Fortuna, niuno altro
1158 1, 3 | nel grembo della madre impigrendo, ma nella propia patria
1159 1, 4 | Dante ebbe fierissima e importabile passione d'amore, moglie,
1160 1, 26| di dare dottrina, a chi imprendere la volesse, del dire in
1161 1, 8 | niuna guerra publica s'imprendeva, e brievemente niuna diliberazione,
1162 1, 3 | primi elementi delle lettere impresi, non, secondo il costume
1163 1, 1 | Ma, perciò che, come che impunite ci paiono le mal fatte cose,
1164 1, 1 | alcuno difetto commesso impunito, e il sinistro ogni ben
1165 1, 22| poeti riprendono di ciò, incautamente caggiono in biasimare quello
1166 1, 18| ricchezze, cosa mobile e incerta, le tue bellezze, cosa fragile
1167 1 | OPERIBUS COMPOSITIS AB EODEM, INCIPIT FELICITER.~ ~ ~
1168 1, 5 | vogliano lui essere stato incitatore di quello, argomento a ciò
1169 1, 20| avventura più che alla sua inclita virtù non si sarebbe richiesto.
1170 1, 20| general festa de' Sanesi, s' incominciasse da gentili giovani e facesse
1171 1, 26| disprezzate; avendo egli incominciato, secondo che l'altezza della
1172 1, 21| secoli, come che rozzissima e inculta fosse, ardentissima fu di
1173 1, 20| alla prima maraviglia non indebitamente la seconda s'aggiunse a'
1174 1, 18| ragione, e quello che giusta indegnazione mi fa dire, come da uomo
1175 1, 7 | sanza potere, pentendosi, indietro tornare, n'ha data esperienza.
1176 1, 21| farsi sopra la moltitudine indòtta della sua contrada maggiori;
1177 1, 25| era a Roma, per la quale s'inducesse il detto papa a dovere ostare
1178 1, 26| quale, se forse vi può porre indugio, istôrla possa dal debito
1179 1, 11| la qual cosa povero, con industria disusata gli convenia il
1180 1, 6 | ragioni che più loro parvero induttive, la loro intenzione gli
1181 1, 29| salito in paradiso e la ineffabile gloria de' beati veduta.
1182 1, 7 | odio estimando.~ ~Oh fatica inestimabile, avere con così sospettoso
1183 1, 7 | che una volta, a fare sé infame e i mariti dolorosi in perpetuo.
1184 1, 25| in qualunque e depressi e infami uomini, e non in altri;
1185 1, 26| ossa dell'auttore a etterna infamia e confusione della sua memoria,
1186 1, 3 | stare il ragionare della sua infanzia, nella quale assai segni
1187 1, 29| influenzia de' corpi superiori gl'inferiori e producersi e nutricarsi,
1188 1, 14| cinquantesimo sesto suo anno infermato, e secondo la cristiana
1189 1, 19| compilate da esso nel tempo suo, infestato da tanta turbine quanta
1190 1, 7 | e quale con piacevolezza infestissimamente combatterà il non stabile
1191 1, 1 | partecipi. E, come che con infinite ingratitudini e dissolute
1192 1, 6 | lasciando stare gli altri infiniti accidenti e possibili, da
1193 1, 9 | la concordia crescere in infinito. Ma, poi che vide essere
1194 1, 29| chiaro mostrato o omesso, informano e l'anime e gl'intelletti
1195 1, 10| trovare non ci vogliamo ingannati. ~ ~
1196 1, 26| uomini accettevoli che gl'inganni, le fraudi, le menzogne,
1197 1, 1 | bene operando, d'ammendarle ingegnarci; conoscendo io me essere
1198 1, 11| ambascerie e con lettere s'ingegnarono di tirare lo 'mperadore
1199 1, 2 | divenisse un pastore, e s'ingegnasse a suo potere d'avere delle
1200 1, 7 | monti Rodopei? qual medico s'ingegnerà di cacciare l'aguta febbre
1201 1, 1 | fare, non avendolo fatto, m'ingegnerò di far io; non con istatua
1202 1, 3 | ancora, altamente cantando, s'ìngegnò d'imitarli, come le sue
1203 1, 25| piacere a una femmina s'inginocchiò e adorò Baalim? Che fece
1204 1, 18| e puoi alle tue lunghe e ingiuste persecuzioni porre fine.
1205 1, 9 | la quale, giustissima, la ingiustizia dell'altre due abbattesse,
1206 1, 18| primo. E perciò con la tua ingratitudine ti rimani, e Ravenna de'
1207 1, 1 | E, come che con infinite ingratitudini e dissolute perdonanze apparenti
1208 1, 18| se gli odii, l'ire e le inimicizie cessano per la morte di
1209 1, 26| varii fluttuamenti della iniqua Fortuna poté imbolare: opere
1210 1, 3 | comprese. ~ ~Egli li primi inizi, sì come di sopra è dichiarato,
1211 1, 2 | li loro meriti, agli alti inizii di mutamento cagione, ci
1212 1, 5 | primamente, ma prima possente ad innamorare, agli occhi del nostro Dante:
1213 1, 18| non riavendolo, della tua innata crudeltà. Ma a che ti conforto
1214 1, 26| ma, poi che la Fortuna inopinatamente me gli ha ripinti dinanzi,
1215 1, 10| furiosamente mandato in inrevocabile esilio. Questa fu la marmorea
1216 1, 25| ghibellina, l'avrebbe a tanta insania mosso, che a gittare le
1217 1, 22| ch'essi sieno stati uomini insensati, come li presenti dissensati,
1218 1, 5 | intera consolazione. ~ ~Oh insensato giudicio degli amanti! chi
1219 1, 16| non si sarebbero ne' marmi intagliati, così solamente quegli d'
1220 1, 3 | essenzia e dell'altre separate intelligenzie quello che per umano ingegno
1221 1, 22| delle cose proposte. ~ ~Intende la divina Scrittura, la
1222 1, 26| vulgari eloquentia, dove intendea di dare dottrina, a chi
1223 1, 26| il marchese, uomo assai intendente, ebbe veduti e molto seco
1224 1, 29| sopra; ma quello che egli intendesse con più aguto occhio è da
1225 1, 22| opera, senza alcuno velo, intendeva di dimostrare. Imperciò
1226 1, 22| essa le menti de' sublimi intenditori con ammirazione tenga sospese.
1227 1, 29| richiede, come color sanno che intendono che vuole dire «comedia».~ ~
1228 1, 3 | naturale filosofia, le poetiche intenzioni avere non si potevano intere;
1229 1, 5 | attignere ogni suo bene e intera consolazione. ~ ~Oh insensato
1230 1, 3 | intenzioni avere non si potevano intere; partendo i tempi debitamente,
1231 1, 26| ricongiunzione dell'opera intermessa conoscere. ~ ~Ricominciata
1232 1, 20| il suo disiderio veniva intero, se tanto gli fosse stata
1233 1, 10| per la lunghezza del tempo interposto ti sono della memoria caduti,
1234 1, 26| estimerebbono, senza più interromperla la perdusse alla fine; anzi
1235 1, 20| contemplazioni non gli fossero interrotte; e se pure alcuna che molto
1236 1, 21| oggi non che a quel tempo intese, facevano credere quello
1237 1, 26| tolse il non potere esser inteso da' letterati, e mostrando
1238 1, 26| soleano le poetiche fatiche intitolare, e per questo e le divine
1239 1, 26| che né alcuno delle sue s'intitolasse, né a lui fossero per avventura
1240 1, 26| vogliono dire lui averlo intitolato tutto a messer Cane della
1241 1, 18| ch'ella ti porta che tu t'intitoli della sua origine, quasi
1242 1, 13| miserabile esilio, né la intollerabile povertà giammai con le lor
1243 1, 24| tempo è di tornare là onde, intrando in questo ci dipartimmo. ~ ~
1244 1, 7 | uno viluppo usciti, essere intrati in mille, che la pruova,
1245 1, 7 | conversare, e ultimamente a invecchiare o a morire! Io voglio lasciare
1246 1, 24| piante ovvero la loro natura investigarono, il lauro tra l'altre più
1247 1, 18| ingiustamente, del suo valore invidiosa, gli desti. Oh peccato da
1248 1, 12| strignendolo, senza aspettare più inviti che 'l primo, se n'andò
1249 1, 25| per Europa, o Ercule per Iole, o Paris per Elena facessero,
1250 1, 18| Venosa d'Orazio, Aquino di Iovenale, e altre molte, ciascuna
1251 1, 7 | ogni picciola resistenza è Iovevole, così nel processo le grandi
1252 1, 22| visioni di Danièllo, quelle d'Isaia, quelle d'Ezechiel, e degli
1253 1, 2 | nobilissimo giovane per ischiatta de' Frangiapani, e nominato
1254 1, 12| massimamente quegli che per iscienza gli altri avanzavano. Alle
1255 1, 29| del parlare ogni opera in iscrittura composta si sostenga; e
1256 1, 25| Adunque tra tanti e tali non iscusato, ma, accusato con assai
1257 1, 25| tornare in casa sua. Oh isdegno laudevole di magnanimo,
1258 1, 25| avventura me scrivente con isdegnoso occhio d'alta parte del
1259 1, 5 | amore, né mai apparve, o per isguardo o per parola o per cenno,
1260 1, 2 | data da' suoi maggior per isposa una donzella nata degli
1261 1, 21| pertinenti a' sacrificii per loro istabiliti. E, acciò che a questa cotale
1262 1, 25| alcun suo amico, il quale ad istanzia de' suoi prieghi il facea,
1263 1, 26| cuicumque suis, etc.~ ~i lasciò istare; e, immaginando invano le
1264 1, 1 | ingegnerò di far io; non con istatua o con egregia sepoltura,
1265 1, 26| ancora il latte suggano, in istile atto a' moderni sensi ricominciò
1266 1, 1 | stata ingrata. E scriverò in istilo assai umile e leggiero,
1267 1, 3 | dolcissimi frutti di verità istoriografe o filosofiche avere nascosti;
1268 1, 26| Nel secondo, per argomenti istoriografi procedendo, mostra Roma
1269 1, 26| forse vi può porre indugio, istôrla possa dal debito fine, avvenne
1270 1, 20| come in cotali casi con istrumenti varii e con voci applaudenti
1271 1, 20| tutto a lei si diede e istudiando e componendo. E certo il
1272 1, 2 | Fiorenza, intra l'altre città italiane più nobile, secondo che
1273 1, 25| titoli molte volte le città italiche sostennero di gravissime
1274 1, 14| primo non altramenti fra noi Italici esaltò e recò in pregio,
1275 1, 3 | questo singulare splendore italico nella nostra città, vacante
1276 1, 22| del fuoco; il secondo è Iunone, sposa e sorella di Iove,
1277 | IV
1278 1, 20| le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra
1279 1, 29| custodia sono commesse l'anime labili di qualunque sotto il governo
1280 1, 26| amorosi sospiri, alle pietose lacrime, alle sollecitudini private
1281 1, 6 | Egli era, sì per lo lagrimare, sì per l'afflizione che
1282 1, 6 | mentre questa vita così lagrimosa durò, altrui che ad amici
1283 1, 26| cui nome fu Dino di messer Lambertuccio, in quegli tempi famosissimo
1284 1, 22| monti veggiamo. Volle nelle lamentazioni di Ieremia, l'eccidio futuro
1285 1, 29| purgatorio, udite le lagrime e i lamenti di coloro che sperano d'
1286 1, 22| lo 'ntendimento d'alcun lamento, e in altre maniere assai,
1287 1, 15| pianto seguitolo, in una arca lapidea, nella quale ancora giace,
1288 1, 22| apparenti. Ma torniamo dove lasciammo. ~ ~Dico che la teologia
1289 1, 25| e che questo sia vero, lasciamo stare quello che Giove per
1290 1, 5 | cosa, ogni altro affare lasciandone, sollecitissimo andava là
1291 1, 9 | di Dio, prima propose di lasciar del tutto ogni publico oficio
1292 1, 26| avere alcuna memoria di lasciargli, si morì. E, cercato da
1293 1, 26| alquanto tempo la fantasia lasciata, seguì: «Io dico, seguitando,
1294 1, 11| maggiori stati reedificatori, e lasciatavi la sua donna, insieme con
1295 1, 15| avea in amarissima vita lasciati, fece uno ornato e lungo
1296 1, 7 | molto, ma non a ciascuno. Lascino i filosofanti lo sposarsi
1297 1, 5 | piace conformata alla sua lascivia che diliberato d'amarla,
1298 1, 3 | diede alle fanciullesche lascivie e agli ozii, nel grembo
1299 1, 26| contermina mundu ~spiritibus quae lata patent, quae premia solvunt ~
1300 1, 26| di coloro che ancora il latte suggano, in istile atto
1301 1, 29| avvenne quando più la sua laureazione disiava. ~ ~Seguentemente
1302 1, 7 | stolti, a' signori e a' lavoratori, e essi con la filosofia
1303 1, 26| detta che egli a cosi alto lavorio si diede infino allo stremo
1304 1, 17| regnumque gemellis ~distribuit, laycis rhetoricisque modis.~Pascua
1305 1, 26| cardinale del Poggetto e legato di papa nelle parti di Lombardia,
1306 1, 8 | Fortuna seconda, che niuna legazion s'ascoltava, a niuna si
1307 1, 25| esser prencipe di cotale legazione, fu per tutti detto che
1308 1, 29| quali, d'ottima dottrina, o leggendo quello che gli passati hanno
1309 1, 26| pianamente dalla muffa purgate, leggendole, videro contenere li tredici
1310 1, 29| intelletti degli ascoltanti o de' leggenti, li quali generalmente dottori,
1311 1, 14| materia; anzi solamente in leggerissime cose d'amore con essa s'
1312 1, 29| bisognosi. E sì come assai leggermente ciascuno può comprendere,
1313 1, 24| graziose a chi l'udisse o le leggesse, ma sempre dovere essere
1314 1, 5 | ciò prendendo dalle cose leggiadramente nel fiorentino idioma e
1315 1, 22| varie forme, e quando con leggiadre persuasioni, ne mostrano
1316 1, 5 | età era forse d'otto anni, leggiadretta assai secondo la sua fanciullezza,
1317 1, 24| fulminato, il che di niuno altro leggiamo essere avvenuto; la terza,
1318 1, 1 | in istilo assai umile e leggiero, pero che più alto nol mi
1319 1, 10| subitamente, senza cagione legittima, senza offesa, senza peccato,
1320 1, 1 | la sua ira, la quale con lento passo procede alla vendetta,
1321 1, 22| dire Cristo essere ora leone e ora agnello e ora vermine,
1322 1, 26| sappiendo che si fossero, lesse, e piacendogli sommamente,
1323 1, 29| alto e maestrevole stilo letterale che usa ciascun altro poeta,
1324 1, 15| poetici sopra uno funebre letto adornare; e quello fatto
1325 1, 17| resonabat avenis; ~Amtropos heu letum livida rupit opus.~Huic
1326 1, 22| che alcuni disensati si levano contra li poeti, dicendo
1327 1, 29| che tutti facciamo senza levarci, cioè il morire; il quale,
1328 1, 20| vedesse, né alcuna volta levare gli occhi dal libro: anzi,
1329 1, 20| compreso, che egli da ciò si levasse; affermando poi ad alcuni,
1330 1, 26| confitta, la quale leggiermente levatane, videro nel muro una finestretta,
1331 1, 10| crederle conforta nessuno. Levinsi adunque gli animi al cielo,
1332 1, 12| essere richiesto, ma con liberale animo, considerata qual
1333 1, 12| piacendo sommamente a Dante la liberalità del nobile cavaliere, e
1334 1, 18| de' Troiani, e Scipione liberatore non solamente di Roma, ma
1335 1, 7 | prima non conosciute da' liberi uomini; e venire a cose
1336 1, 25| offerto, e per conseguente libero e fuori d'ogni condennagione
1337 1, 7 | alcuno nelle cucenti arene di Libia a rinfrescarsi, o dell'isola
1338 1, 5 | parola o per cenno, alcuno libidinoso appetito né nello amante
1339 1, 13| Certo, io non so; ma se licito fosse a dire, io direi ch'
1340 1, 14| della presente vita, ora lietissimamente vive in quella, alla cui
1341 1, 26| cercati. Per la qual cosa lietissimi, quegli riscritti, secondo
1342 1, 9 | intendimento di por fine alla lor lite col fuoco e col ferro: sì
1343 1, 30| partendosi dallo opposito lito: e come che il peleggio
1344 1, 17| avenis; ~Amtropos heu letum livida rupit opus.~Huic ingrata
1345 1, 18| alcuno suo figliuolo porti livore! Ora adunque se' di sollicitudine
1346 1, 17| pulsat utrumque polum:~qui loca defunctis gladiis regnumque
1347 1, 7 | solamente acconsentir, ma lodare. Egli, costumato, quante
1348 1, 26| ebbe veduti e molto seco lodatigli, gli mostrò a Dante, domandandolo
1349 1, 20| in uno altro: li dilicati lodava, e il più si pasceva di
1350 1, 16| futura sepultura, con debite lode facessero la posterità certa
1351 1, 7 | dover tôrre moglie; anzi il lodo molto, ma non a ciascuno.
1352 1, 26| libri divise. Nel primo loicalmente disputando, pruova che a
1353 1, 2 | donna gravida, non guari lontana al tempo del partorire,
1354 1, 3 | dalla intenzione l'effetto lontano, perciò che, non curando
1355 1, 9 | 9 - Come la lotta delle parti lo coinvolse~ ~
1356 1, 26| candidissimi vestimenti e d'una luce non usata risplendente nel
1357 1, 3 | animo e lo 'ngegno, non a' lucrativi studi alli quali generalmente
1358 1, 21| che fossero il Sole, la Luna, Saturno, Iove e ciascuno
1359 1, 18| sicura, e puoi alle tue lunghe e ingiuste persecuzioni
1360 1, 22| tutte raccontare sarebbe lunghissimo? che altro suonano le parole
1361 1, 11| marchese Morruello Malespina in Lunigiana, quando con quegli della
1362 1, 21| Iddio solamente e nel suo lusingarlo avevan gli primi usato.
1363 1, 13| sollecitudine casalinga, né la lusinghevole gloria de' publici ofici,
1364 1, 25| trovò ampissimo luogo la lussuria, e non solamente ne' giovani
1365 1, 18| che il padre di lui fosse lutifigolo, esso di tutti loro sia
1366 1, 11| avviso, Arrigo, conte di Luzimborgo, con volontà e mandato di
1367 1, 1 | purgazioni la assiria, la macedonica, la greca e ultimamente
1368 1, 25| dovere con alcuno difetto maculare la fama di cotanto uomo;
1369 1, 1 | se fare si fosse potuto, maculazione della gloriosissima fama,
1370 1, 11| soggiogarsi Italia, alla sua maestà in parte rebelle, e già
1371 1, 21| contrario- con fizioni varie e maestrevoli, male da' grossi oggi non
1372 1, 5 | cittadini, il primo dì di maggio aveva i circustanti vicini
1373 1, 29| mostrante sé essere tale che magnanimità e eloquenzia poetica dimostrava;
1374 1, 26| Ricominciata adunque da Dante la magnifica opera, non, forse secondo
1375 1, 18| similmente i corpi di molti magnifici imperadori e d'altri uomini
1376 1, 16| dentro da essa giacesse; e al magnifico signore gli mandarono. Il
1377 1, 2 | imperiale altezza elevato Carlo Magno, allora clementissimo re
1378 1, 6 | salvatica a riguardare: magro, barbuto e quasi tutto trasformato
1379 1, 25| se bisogno fosse fatto, malagevole. E sotto questi titoli molte
1380 1, 7 | quel, che molti disiderano, malagevolmente da alcuno si difende. E
1381 1, 10| 10 - Si maledice all'ingiusta condanna d'
1382 1, 20| crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso. Per la qual cosa
1383 1, 29| convenevolmente bastare; e quel, che manca, rimanga nella sollecitudine
1384 1, 26| mutamento di proposito o per mancarnento di tempo che avvenisse,
1385 1, 26| dove fosse quello che vi mancava, da loro giammai non potuto
1386 1, 26| quali alla divina Comedia mancavano, e da loro non saputi trovare. ~ ~ ~
1387 1, 26| quello, che trovato avevan mandargli, acciò che, se possibile
1388 1, 26| quali furono intitolate e mandate da lui, per risposta di
1389 1, 22| intendo di soddisfargli. ~ ~Manifesta cosa è che ogni cosa, che
1390 1, 20| le sue opere troppo più manifestano agl'intendenti che non potrebbono
1391 1, 2 | lo effetto seguìto, sia manifestissimo a tutti. ~ ~Pareva alla
1392 1, 20| era il suo andare grave e mansueto, d'onestissimi panni sempre
1393 1, 18| altra ancor si gloria. E Mantova, nostra vicina, di quale
1394 1, 18| Omero. E chi dubita che i Mantovani, li quali ancora in Piettola
1395 1, 18| l'essere stato Virgilio mantovano? il cui nome hanno ancora
1396 1, 3 | ancora, narrandosi, se ne maravigliano gli uditori. E di tanti
1397 1, 6 | surgente, intanto che i più si maravigliarono donde tanto umore egli avesse
1398 1, 3 | vane o semplici favole o maraviglie, come molti stolti estimano,
1399 1, 26| portati gliele avea, si maravigliò sì per lo bello e pulito
1400 1, 20| Fu ancora questo poeta di maravigliosa capacità e di memoria fermissima
1401 1, 26| davanti in rima fatte da lui, maravigliosamente belle; di sopra da ciascuna
1402 1, 7 | sua nobiltà, e tale con maravigliose lusinghe, e chi con doni,
1403 1, 9 | parte presa da Dante di maravigliosi e d'astuti consigli esser
1404 1, 7 | volta, a fare sé infame e i mariti dolorosi in perpetuo. Se
1405 1, 16| più) non si sarebbero ne' marmi intagliati, così solamente
1406 1, 21| vasellamenti d'oro e mense marmoree e purpurei vestimenti e
1407 1, 18| prezioso sangue di molti martiri si bagnasse, e oggi con
1408 1, 20| grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di
1409 1, 5 | sua età, de' quali così maschi come femine erano molti
1410 1, 20| valenti uomini e di diverse materie, con gli loro argomenti
1411 1, 18| figliuolo; concedigli la materna pietà; e colui, il quale
1412 1, 7 | 7 - Digressione sul matrimonio~ ~Oh menti cieche, oh tenebrosi
1413 1, 22| conoscendo che, mentre che essi mattamente gli poeti riprendono di
1414 1, 9 | provati non gli ha!); il maturo uomo e nel santo seno della
1415 1, 26| all'ora che noi chiamiamo «matutino», venuto a casa sua il predetto
1416 1, 14| settembre negli anni di Cristo MCCCXXI, nel dì che la esaltazione
1417 1, 3 | incarnazione del Re dell'universo MCCLXV, sedente Urbano papa IV
1418 | medesimi
1419 1, 7 | de' monti Rodopei? qual medico s'ingegnerà di cacciare
1420 1, 20| adunque questo nostro poeta di mediocre statura, e, poi che alla
1421 1, 7 | fuoco, o il freddo delle medolla dell'ossa col ghiaccio o
1422 1, 29| niuno fallo a chi bene le medolle dentro ragguarderà, ottimamente
1423 1, 11| ponesse, sì come a principale membro de' suoi nemici; mostrandogli
1424 1, 15| suo merito non l'avesse memorevole renduto a' futuri, quella
1425 1, 7 | isciagura di chi a casa la si mena, fia sozza, assai aperto
1426 1, 7 | Italia, per soperchio caldo, menasse alcuno nelle cucenti arene
1427 1, 26| l prendesse per mano e menasselo in quella camera dove era
1428 1, 7 | prima non dispiaccia che sia menata? A ciascuno che la prende,
1429 1, 22| le virtù che in Eliso ci meneranno, e i vizi fuggiamo che in
1430 1, 7 | immaginano il bene operare ogni menomo servo ritener nella casa,
1431 1, 20| volte, essendo egli alla mensa, e essendo in cammino con
1432 1, 26| gl'inganni, le fraudi, le menzogne, le rapine e' tradimenti,
1433 1, 18| gloriera'ti tu dè' tuoi mercatanti e de' molti artisti, donde
1434 1, 22| certo, se le mie parole meritano poca fede in sì gran cosa,
1435 1, 1 | scienzia e per buone operazioni meritasse, assai il mostrano e mostreranno
1436 1, 26| quae premia solvunt ~pro meritis cuicumque suis, etc.~ ~i
1437 1, 3 | studii non ingiustamente meritò altissimi titoli: perciò
1438 1, 21| notabili fatti degli uomini mescolatamente con quegli degl'iddii; il
1439 1, 5 | per la varietà de' fiori mescolati fra le verdi frondi la fa
1440 1, 5 | finito, seguìto avea; e quivi mescolato tra gli altri della sua
1441 1, 26| persuasioni d'alcuni loro amici, messi a volere, in quanto per
1442 1, 20| era, si pose col petto, e, messosi il libretto davanti, quello
1443 1, 18| l'avarizia operando, lo mestiere servile; l'arte, la quale
1444 1, 22| Nabucodonosor, nella statua di più metalli abbattuta da una pietra
1445 1, 26| Italiani: conoscendo che, se metricamente in latino, come gli altri
1446 1, 7 | d'uno pensiero noioso, mi metterà in mille molto maggiori
1447 1, 20| suoi costumi adusate, ciò mettessero in non calere .~ ~Rade volte,
1448 1, 18| poeta con crudeltà disusata mettesti in fuga, o poscia tenuta
1449 1, 6 | il vedea, a forza di sé metteva compassione; come che egli
1450 1, 26| mirabilmente fingendo, e non miga come gentile, ma come cristianissimo
1451 1, 7 | filosofia si dilettino, molto migliore sposa che alcuna altra. ~ ~
1452 1, 23| essi trassero la dottrina militare, la vita politica e altre
1453 1, 18| iscienzia, per eloquenzia e per milizia splendida parimente; Argos,
1454 1, 9 | gli occulti consigli della minacciante Fortuna si doveano scoprire,
1455 1, 29| la natura, sua generale ministra, è per producere alcuno
1456 1, 21| similmente avvisarono doversi ministri, li quali fossero sacri
1457 1, 26| ecclesiastici, uno frate minore, chiamato frate Pietro della
1458 1, 20| costumi domestici e publici mirabilemente fu ordinato e composto,
1459 1, 26| compose con tanta arte, con sì mirablle ordine e con sì bello, che
1460 1, 25| sopra essere stata in questo mirifico poeta, trovò ampissimo luogo
1461 1, 18| fermezza, schernita. Ahi! misera madre, apri gli occhi e
1462 1, 9 | non vedevano sé con quella miseramente perire. Ma, poi che ciascuna
1463 1, 18| simiglianti. Priamo nella sua miseria non solamente raddomandò
1464 1, 25| solennità publica fosse misericordievolmente alla nostra principale ecclesia
1465 1, 14| sommo bene, lasciate le miserie della presente vita, ora
1466 1, 7 | crederà l'amorose tribulazion mitigare. Non conoscono quegli, che
1467 1, 7 | altrui angosce ascoltando, mitigava le sue. Ora, quanto alla
1468 1, 18| che credano, feciono da Miturna venire l'ossa del primo
1469 1, 26| tanto principio desse lo 'mmaginato fine. E, sentendo dopo alcuna
1470 1, 18| Le tue ricchezze, cosa mobile e incerta, le tue bellezze,
1471 1, 5 | parole assai più gravi e modeste che il suo picciolo tempo
1472 1, 20| Nel cibo e nel poto fu modestissimo, sì in prenderlo all'ore
1473 1, 19| generalmente de' più notabili modi servati nella sua vita da
1474 1, 17| distribuit, laycis rhetoricisque modis.~Pascua Pyeriis demum resonabat
1475 1, 22| rubo verdissimo, nel quale Moisè vide, quasi come una fiamma
1476 1, 9 | quali insieme Dante, in un momento prostrato della sommità
1477 1, 26| latina prosa, il cui titolo è Monarchia, il quale, secondo tre quistioni
1478 1, 18| allora che in quella era la monarcia del mondo, per iscienzia,
1479 1, 22| sofficienzia mostrare e a' mondani dare la loro dottrina; voglio
1480 1, 29| abitanti; essere ito su per la montagna del purgatorio, udite le
1481 1, 22| una pietra convertita in monte, mostrare tutte le preterite
1482 1, 26| ballate assai e d'amore e morali, oltre a quelle che nella
1483 1, 22| trasformato, e Licaone in lupo. Moralmente volendo mostrarci che, virtuosamente
1484 1, 29| con invenzione acerbissima morde le colpe di molti viventi,
1485 1, 26| altrui virtuoso operare andar mordendo. ~ ~
1486 1, 22| pervenire, la quale Egli e morendo e resurgendo ci aperse,
1487 1, 26| Purgatoro, intitolò al marchese Moruello Malespina; la terza parte,
1488 1, 29| da sua propia benignità mossa, quale ora la natura, sua
1489 1, 1 | stare in alcun modo. ~ ~Mossi adunque più così egregii
1490 1, 26| ancora gran pezzo di notte, mossisi insieme, vennero al mostrato
1491 1, 11| membro de' suoi nemici; mostrandogli che, superata quella, niuna
1492 1, 29| quale fu nella sua natività, mostrante sé essere tale che magnanimità
1493 1, 21| una sola deità onoravano, mostrarono i seguenti molte esserne,
1494 1, 21| avvenire; e a chiamarsi «re», e mostrarsi alla plebe e con servi e
1495 1, 29| e quello che egli a lei mostrasse ci è già manifesto per la
1496 1, 1 | meritasse, assai il mostrano e mostreranno le cose che da lui fatte
1497 1, 29| leggiermente molti esempli si mostrerebbero, se la presente materia
1498 1, 25| sentimento le dirien favole; ma mostrisi per le cose non convenevoli
1499 1, 26| dicitore per rima in Firenze, e mostrogliele. Li quali veggendo Dino,
1500 1, 29| già era? Certo a niuna. Mostrollo dunque a lei, e quello che
1501 1, 20| credenza di tutti che fosse movitore del suo ingegno a dovere,
1502 1, 2 | della desolata città lo 'mperiale animo dirizzò; da quegli
1503 1, 26| pruova l'autorità dello 'mperio immediatamente procedere
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