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(segue) Istorie fiorentine
Parte, Paragrafo
1001 5, 3 | grossi eserciti. Di Filippo era capitano Niccolò Piccino;
1002 5, 3 | Niccolò stare in campagna, s'era rifuggito, dove il Conte
1003 5, 3 | Niccolò il passo; il quale era di già, con lo esercito
1004 5, 4 | antecessori in favore della parte era stato fatto, prolungò e
1005 5, 4 | alcuna parte dispiaciuta era gravissimamente punita.
1006 5, 5 | questa opinione contrario. Era Alfonso uomo prudente, e,
1007 5, 5 | altro nimico che i Franzesi, era necessitato amare e carezzare
1008 5, 5 | intese la sua liberazione, era stata occupata da alcuni
1009 5, 6 | pericoli e delle spese loro si era onorato, e come a lui rimaneva
1010 5, 6 | sottometterla a Filippo era stato Francesco Spinula;
1011 5, 6 | non fare opera che donde era nata la ferita nascessi
1012 5, 7 | 7-~ ~Era venuto il celebre giorno
1013 5, 9 | guerra a' Fiorentini, perché era mosso da uno ereditario
1014 5, 10 | Santa Gonda. Piccinino, che era a Lucca, domandava il passo
1015 5, 10 | fredda, perché di dicembre era, molti giorni sanza offendersi
1016 5, 10 | Firenze dai magistrati non si era ancora deliberata la guerra,
1017 5, 11 | allora la gloria della difesa era di altri, ora è nostra;
1018 5, 12 | constretti, si arrendessero. Era il castello assai forte
1019 5, 12 | facile. I Lucchesi, come era ragionevole, vedendosi strignere,
1020 5, 13 | accordi dove quello non era obligato a passarlo, perché
1021 5, 13 | Dall'altra parte il Conte era per andare in Lombardia
1022 5, 13 | che gli aveva al suocero, era bene farlo; e che non era
1023 5, 13 | era bene farlo; e che non era utile a lui né a loro sanza
1024 5, 13 | tanto, se dai Viniziani era abbandonato, era necessitato
1025 5, 13 | Viniziani era abbandonato, era necessitato pensare a' suoi
1026 5, 14 | le forze del Duca, dove era la reputazione e la potenza
1027 5, 14 | serviti da lui; e come gli era più necessario, a volere
1028 5, 15 | loro città non mancavano. Era morto come aviamo detto,
1029 5, 15 | Niccolò Fortebraccio, a cui era una figlia del conte di
1030 5, 15 | edificazione molto tempo innanzi si era cominciata) venuto a termine
1031 5, 17 | cognoscesse quanta ambizione era nel Duca e ne' Viniziani,
1032 5, 17 | commodamente assalirlo. Era ancora noto al Duca lo sdegno
1033 5, 17 | che dicesse il contrario. Era la città di Ravenna da Ostasio
1034 5, 17 | meritamente, poi che non si era vergognato avere voluto
1035 5, 17 | dividere una amicizia quale era stata intra il Duca e lui,
1036 5, 18 | credevono, come la verità era, che queste armi fussero
1037 5, 18 | contro. E perché la fanciulla era già da potersi celebrare
1038 5, 19 | marchese di Mantova, il quale era molti anni stato della loro
1039 5, 19 | aveva promessa la figliuola era la paura aveva di lui. E
1040 5, 19 | promettere fa ancora osservare, era necessario che mantenessi
1041 5, 20 | 20-~ ~Era in questi tempi la Lombardia
1042 5, 20 | Brescia dalle genti del Duca era assediata in modo che si
1043 5, 20 | arrendesse, e Verona ancora era in modo stretta che se ne
1044 5, 20 | terrore grandissimo); la terza era qual via dovesse con le
1045 5, 20 | apparteneva a' Fiorentini, era più dubia; non di meno quelli,
1046 5, 20 | a disporlo a passare si era mandato Neri di Gino Capponi,
1047 5, 22 | non fu approvata: l'altra era per la via diritta, questa
1048 5, 22 | per la via diritta, questa era impedita da una torre chiamata
1049 5, 22 | passare, vincerla, il che era difficile farlo in sì breve
1050 5, 22 | prestezza richiedeva: la terza era per la selva del Lugo, ma
1051 5, 22 | del Lugo, ma perché il Po era uscito de' suoi argini,
1052 5, 22 | dello Adice passava, si era cinto. Il Conte, veggendosi
1053 5, 23 | sumministrare vettovaglie. Questo era stato cagione che il Duca
1054 5, 23 | stato cagione che il Duca si era fatto forte in sul lago
1055 5, 23 | veduto che il Conte si era ritirato, per non mancare
1056 5, 23 | speranza del soccorrerla era mancata, e che per la campagna
1057 5, 23 | mancata, e che per la campagna era impossibile per le fosse,
1058 5, 23 | volere passare a Brescia, era lo occupare questo castello
1059 5, 23 | conducesse in luogo securo. Era il campo intorno a Tenna,
1060 5, 24 | quella felicità che la si era guadagnata, arebbe a Brescia
1061 5, 24 | guerra aveva inteso come la era male guardata, e la facilità
1062 5, 24 | terra; mostrando che gli era meglio conservare loro vivi
1063 5, 24 | i rettori e qualunque vi era del nome viniziano, nella
1064 5, 25 | 25-~ ~Il conte Francesco era con le genti sue a Tenna,
1065 5, 25 | il quale per i Fiorentini era apresso di lui commissario,
1066 5, 25 | Niccolò ch'egli, come da' suoi era stato consigliato, se ne
1067 5, 26 | avesse loro fatte, se gli era potuti guadagnare, deliberò,
1068 5, 26 | altra impresa (ma che non era ragionevole la facesse sanza
1069 5, 26 | liberare Brescia, e a liberarla era impossibile); in modo che
1070 5, 27 | Cardinale fiorentino nominato. Era costui animoso e astuto;
1071 5, 27 | Rido da Padova, il quale era alla guardia del castello
1072 5, 28 | perché la somma del danaio era grande, ad ogni cosa pigramente
1073 5, 29 | seguitava il suo viaggio, e già era giunto in Romagna; e aveva
1074 5, 29 | la passata sua in Toscana era utile alla lega, perché
1075 5, 29 | guerra si aveva a fare dove era lo esercito e il capitano
1076 5, 29 | sudditi e i suoi amici; e che era passato in Lombardia signore,
1077 5, 29 | da il Principe come gli era cosa manifesta che s'egli,
1078 5, 29 | altro luogo, e il vincere era facile, rimanendo lo stato
1079 5, 31 | gli succedessi prospera. Era nello esercito di Niccolò
1080 5, 31 | conte di Poppi, il quale si era, come i nimici furono in
1081 5, 31 | da' Fiorentini con i quali era in lega. E benché prima
1082 5, 31 | continuamente lo combattesse. Era durato questo assedio più
1083 5, 31 | trentadue giorni che vi era ito con il campo, e tanto
1084 5, 31 | diventorono i disegni suoi vani. Era intra i primi cittadini
1085 5, 32 | Brescia, dopo tre anni che l'era stata assediata, dallo assedio
1086 5, 32 | alieno dalla zuffa. A che era confortato da messer Rinaldo,
1087 5, 32 | mosse lo esercito donde era, intra Città di Castello
1088 5, 33 | battaglia, verso Anghiari, era già loro propinquo a meno
1089 5, 33 | alcuna disciplina, vi si era aggiunta la negligenzia,
1090 5, 33 | zuffa; in modo che ciascuno era disarmato, di lungi dagli
1091 5, 33 | per fuggire il caldo che era grande, o per seguire alcuno
1092 5, 33 | la giornata, la Toscana era sua; e perdendo quello,
1093 5, 33 | e' si arrendevano, non ci era cagione perché dovessero
1094 5, 35 | da Dio e dagli uomini, si era rinchiuso in Poppi, non
1095 5, 35 | condizioni de' presenti tempi, era necessario cedesse tutte
1096 5, 35 | tornò con le genti dove era Neri; e insieme tornati
1097 6, 1 | perdita; perché il vinto era a tempo a rifarsi, e il
1098 6, 1 | rifarsi, e il vittorioso non era a tempo a seguire la vittoria.~ ~
1099 6, 2 | fece che Niccolò Piccino era prima rimontato a cavallo,
1100 6, 2 | che pervenisse in Romagna, era in su i campi più potente
1101 6, 2 | tumulti la Toscana, il Duca si era ridotto in termine che dubitava
1102 6, 2 | Ferrara a Peschiera, dove era il Conte. Il quale per parte
1103 6, 2 | mostrò come al Conte non era quella guerra a proposito:
1104 6, 2 | Viniziani desiderata: vero era che con difficultà se gli
1105 6, 3 | Viniziani per sospetto, era in modo intepidito, che
1106 6, 4 | la qual città da Niccolò era gravemente offesa; e perché
1107 6, 4 | tagliate e bastioni in modo si era affortificato, che il Conte
1108 6, 4 | termine che lo assediatore era in maggiore pericolo che
1109 6, 4 | premiato, perché in sua potestà era farlo signore di Lombardia
1110 6, 5 | Lombardia si ripigliassero. Era il re Rinato da Alfonso
1111 6, 5 | papa Eugenio come allora era tempo di riavere quelle
1112 6, 5 | e il Re, mentre che gli era ancora vivo, ch'eglino arebbono,
1113 6, 5 | per non giudicare se si era bene inimicarsi con il Papa
1114 6, 5 | mentre che il re Rinato era in su l'armi, ma vedutolo
1115 6, 6 | Fiorentini quieti infra loro. Era in Firenze, intra i cittadini
1116 6, 6 | dello esercito fiorentino era Baldaccio di Anghiari, uomo
1117 6, 6 | perché in quelli tempi non era alcuno, in Italia, che di
1118 6, 6 | perché di quelle sempre era stato capo, tanta reputazione
1119 6, 6 | sua volontà converrebbono. Era Baldaccio amicissimo a Neri,
1120 6, 6 | le sue virtù, delle quali era sempre stato testimone,
1121 6, 6 | questo la fortuna favorevole: era gonfaloniere di giustizia
1122 6, 6 | Toscana, vilmente se ne era fuggito, e aveva abbandonato
1123 6, 7 | desiderio di messer Bartolomeo era dagli altri cittadini cognosciuto,
1124 6, 8 | volsono alle cose di fuora. Era Niccolò Piccino, come di
1125 6, 8 | Fiorentini aveva avuto, era diventato potente; donde
1126 6, 8 | essendo Niccolò superiore, era condotto il Conte in estrema
1127 6, 8 | combattere mentre che Niccolò era assente e venuto alla zuffa
1128 6, 9 | e Bentivogli: di questi era capo Annibale, di quelli
1129 6, 9 | parentado, ma non amicizia. Era Bologna in lega con i Fiorentini
1130 6, 9 | cacciato Francesco Piccinino, era stata fatta; e sapiendo
1131 6, 9 | giorno, e sapendo come e' non era uscito della città, feciono
1132 6, 10 | di animo, Francesco che era stato conte di Poppi, trovandosi
1133 6, 10 | che fusse loro concesso. Era quello che si reputava padre
1134 6, 10 | Antonio da Cascese, viveva. Era Antonio ricco, e sanza figliuoli,
1135 6, 11 | dubitando di quello che era, acciò che il Duca non se
1136 6, 11 | nuova guerra nella Marca. Era signore di Rimino Gismondo
1137 6, 12 | parcamente, perché a' Fiorentini era uscita la paura del Duca,
1138 6, 13 | 13-~ ~Era morto papa Eugenio, e creato
1139 6, 15 | 15-~ ~Era quel re a Tiboli, e volendo
1140 6, 15 | parendogli che la guerra che si era già mossa in Lombardia fusse
1141 6, 15 | preparorono alla guerra. Era già condotto il Re con il
1142 6, 16 | non ne potendo avere non era possibile che se ne avesse
1143 6, 16 | fuora, d'ogni cosa, perché era per mare di tutto proveduto.
1144 6, 17 | altro caso lo stato loro era perduto; e come ei dovevono
1145 6, 17 | che uno potente, quale era qualunque di quelli, e nimico.
1146 6, 17 | saccheggiò. Di poi, perché ne era venuto il verno, ridusse
1147 6, 18 | rincresciute e la fede del capitano era loro sospetta; tal che sommamente
1148 6, 18 | trovare il nimico; dove era disavvantaggio grandissimo;
1149 6, 18 | arme, da quella parte che era meno guardata lo assalirono,
1150 6, 18 | madre operato, perché non vi era e non aveva potuto a' loro
1151 6, 18 | avuto ad operare egli, si era governato in modo che niuno
1152 6, 19 | e come in loro arbitrio era fare pace con uno de' duoi,
1153 6, 20 | quella fede in noi, che si era negli altri più volte violata.
1154 6, 21 | alterazione, rispose che era contento donare agli loro
1155 6, 21 | pace e tutto l'utile che si era tratto della guerra. In
1156 6, 22 | 22-~ ~Era già il Conte con le sue
1157 6, 22 | perché il tempo della semente era, assai grano seminorono,
1158 6, 23 | una continua amicizia, ed era sempre stato da quello in
1159 6, 23 | dove si trovava difficultà. Era in Firenze Neri di Gino
1160 6, 23 | tutto a' Viniziani; il che era la rovina di ciascuno di
1161 6, 23 | fussero formidabili; e s'egli era insopportabile conte, giudicava
1162 6, 23 | Italia utilissimo; perché gli era opinione poco savia credere
1163 6, 23 | contrarie; talmente che gli era necessario o che il Conte
1164 6, 23 | e in tale partito niuno era sì sciocco che dubitassi
1165 6, 24 | delli strami e del frumento era cacciato. Consigliò per
1166 6, 24 | chiamare. Del Conte non era alcuno che ragionasse: tanto
1167 6, 24 | guerra da dosso, non ci era altro modo che chiamare
1168 6, 25 | antica paura de' Visconti era nuova di loro, e perché
1169 6, 25 | poi che da i Fiorentini era venuta la cagione della
1170 6, 25 | guerra, fusse fatto. Vero era che delle querele fatte
1171 6, 25 | qualunque, e che il Duca era di qualità che per fare
1172 6, 26 | intese come tutta la città era da' ribelli occupata; e
1173 6, 27 | imperadrice, la quale per mare era venuta a Roma, se ne ritornò
1174 6, 27 | tutta Italia publicorono. Era venuto il mese di maggio
1175 6, 28 | nello imperio fiorentino. Era il castello debile di mura,
1176 6, 28 | sapiendo che il nimico non era per assalirle. Aveva ancora
1177 6, 29 | tanta celerità, che gli era a tempo a rappresentarsi
1178 6, 29 | avviso suo, e messere Stefano era già arrivato nella casa
1179 6, 29 | medesima che la cena si era fatta, fece prendere messere
1180 6, 30 | 30-~ ~Era già durata la guerra in
1181 6, 30 | Toscana quasi che uno anno, ed era venuto il tempo, nel 1453,
1182 6, 30 | a quello de' nimici, si era ridotto propinquo a Siena,
1183 6, 30 | travagli e assalti invilirgli. Era signore di Val di Bagno
1184 6, 30 | per amicizia o per obligo, era stato sempre, insieme con
1185 6, 30 | della rocca di Corzano. Era con Gherardo, mentre faceva
1186 6, 31 | accordo, passare in Italia, era da il duca di Savoia e marchese
1187 6, 31 | alle mura di Brescia si era ridutto. Ma sendo venuto
1188 6, 31 | intendere al Duca come egli era necessitato ritornarsene
1189 6, 33 | come sempre per lo addietro era intervenuto, dalla ambizione
1190 6, 33 | cristianità, che si vedeva che era per essere dai Turchi oppressata;
1191 6, 33 | sopra il fiume del Danubio, era stato dagli Ungheri rotto
1192 6, 35 | 35-~ ~Era, per tornare donde io mi
1193 6, 35 | guerra che non arebbe voluto. Era allora duce di Genova Pietro
1194 6, 35 | di poco tempo avanti si era partito da Firenze e ritornato
1195 6, 35 | quale regno Rinato suo padre era stato da Alfonso spogliato.
1196 6, 36 | regno di Alfonso suo padre, era pieno di sospetto, avendo
1197 6, 36 | di Milano, il quale non era meno ansio delle cose del
1198 6, 36 | significandogli come non era, in alcuna sua necessità,
1199 6, 37 | secondo che da Calisto era già stato principiato, quando
1200 6, 37 | gli erano stati mandati, era gagliardissimo; in modo
1201 6, 37 | di modo che quel regno era quasi tutto in rovina. Veduto
1202 7, 1 | quanto la setta inimica era viva, ma come la vinta era
1203 7, 1 | era viva, ma come la vinta era spenta, non avendo quella
1204 7, 2 | Capponi; de' quali Neri era uno di quelli che aveva
1205 7, 2 | popolo ottennono, perché gli era mescolata con la potenza
1206 7, 2 | più la parte avversa, che era spenta, e avevano caro di
1207 7, 2 | amministrazione, consigliavano che gli era bene che la potestà della
1208 7, 2 | ora quello d'uno altro era battuto, e così quelli che
1209 7, 2 | piacessi al popolo, ed egli era il primo a favorirla. Ma
1210 7, 3 | quali Cosimo rispose che era contento; ma che voleva
1211 7, 4 | distruggesse, dai suoi cittadini era distrutta. Seguirono, come
1212 7, 5 | amavano, veggendo quale era stata la rapacità de' cittadini
1213 7, 5 | ricognoscere, perché non era cittadino alcuno che avesse
1214 7, 5 | mali discosto e per ciò era a tempo, o a non li lasciare
1215 7, 6 | concilio di Gostanza, dove era ito con papa Giovanni, dopo
1216 7, 6 | naturale prudenza; e per ciò era officioso nelli amici, misericordioso
1217 7, 6 | ne' suoi detti e risposte era arguto e grave. Mandogli
1218 7, 6 | contro al Turco, che gli era vecchio e faceva una impresa
1219 7, 6 | da bene, rispose come gli era meglio città guasta che
1220 7, 6 | più confidava, quell'altro era infermo e, per la debilezza
1221 7, 6 | ingannato; il quale, mentre era conte, gli aveva promesso,
1222 7, 6 | rovinare, perché la città era distrutta da' cittadini,
1223 7, 7 | trovava, Luigi re di Francia era da gravissima guerra assalito,
1224 7, 7 | erano salite, perché egli era rimaso il primo capitano
1225 7, 7 | avendo stato, qualunque era in stato doveva temerlo,
1226 7, 8 | italiani quella virtù che non era in loro temevano in altri,
1227 7, 9 | andonne in Ancona, dove si era ordinato che tutto lo esercito
1228 7, 9 | di qualità che ciascuno era dalla fame oppressato. Oltra
1229 7, 9 | Oltra di questo non vi era danari da provederne quelli
1230 7, 10 | ragionevole; ma sotto a quello era la sua rovina nascosa. Dimostrogli
1231 7, 10 | cose, e a quanti danari gli era necessario provedere non
1232 7, 10 | di che per queste cagioni era creditore ad una somma di
1233 7, 11 | disgrazia in la quale Piero era per i suoi consigli incorso,
1234 7, 11 | luogo di Cosimo, perché era diventato tanto grande che
1235 7, 11 | o per i difetti d'altri, era da il suocero e dal marito
1236 7, 12 | passato l'anno che Cosimo era morto, presono occasione
1237 7, 12 | natività di Cristo; la quale era di tanta pompa e sì magnifica,
1238 7, 12 | sì che, morto Francesco, era morto l'obligo; né ci era
1239 7, 12 | era morto l'obligo; né ci era cagione di risuscitarlo,
1240 7, 12 | perché in Galeazzo non era quella virtù che era in
1241 7, 12 | non era quella virtù che era in Francesco, e per consequente
1242 7, 12 | utile; e se da Francesco si era avuto poco, da questo si
1243 7, 12 | soldare per la potenza sua, era cosa contro al vivere civile
1244 7, 12 | incontro, mostrava che e' non era bene una amicizia tanto
1245 7, 12 | perderla, e che niuna cosa era tanto salutifera alla republica
1246 7, 13 | modo. Una parte, la quale era la più temperata e modesta,
1247 7, 13 | voleva che, poi che gli era finita l'autorità della
1248 7, 13 | riassumesse; e fatto questo, ci era la intenzione di ciascuno,
1249 7, 13 | de' danari publici valere, era a rovinare necessitato;
1250 7, 13 | come fusse seguito, non ci era di lui più alcuno pericolo,
1251 7, 13 | affermando come il tempo era per favorire lui e non loro:
1252 7, 13 | E se il consiglio dato era da uomini buoni, questo
1253 7, 13 | da uomini buoni, questo era da uomini savi; e per ciò,
1254 7, 13 | conveniva spegnerlo. Il modo era: armarsi dentro, e fuori
1255 7, 14 | Soderini e Niccolò fratelli: era Niccolò più feroce e animoso;
1256 7, 14 | più savio. Questi, perché era a Piero amicissimo, cognosciuto
1257 7, 15 | perché, sebbene tutta non era loro amica, speravano quella
1258 7, 15 | favori della Signoria, che era per loro; dove senza dubio
1259 7, 15 | averla; se voleva la pace, era molto meglio essere in termine
1260 7, 15 | già posato lo animo, ed era stato da Piero, con promesse
1261 7, 16 | con i suoi magistrati si era ristretta, non mostrando
1262 7, 16 | Piero, uno di quelli, a chi era stato commesso il parlare,
1263 7, 16 | sapendo quello che Piero, che era stato il primo a pigliarle,
1264 7, 16 | modo per renderliene, ed era molto contento che i magistrati
1265 7, 16 | Concluse alla fine Piero, che era per approvare tutto quello
1266 7, 16 | non generalmente che gli era necessario riformare la
1267 7, 17 | parve, mentre che quello era in magistrato, da tentare
1268 7, 18 | ricevuto; in modo che tanto più era l'obligo tuo che il nostro,
1269 7, 19 | Palla Strozzi, il quale era, nella mutazione del '34,
1270 7, 19 | costui credito grande ed era, secondo gli altri mercatanti,
1271 7, 20 | che sapevono; e come gli era impossibile, mentre quello
1272 7, 20 | intendere a quel Duca come gli era loro commodo e utile assai
1273 7, 20 | perché sola tale reputazione era atta a potere sbigottire
1274 7, 20 | prigioni da ogni parte presi. Era già venuto il verno e il
1275 7, 20 | per questo assalto non si era sentito alcuno moto in Firenze,
1276 7, 21 | oppresso, rimediare; perché era in modo contratto, che d'
1277 7, 22 | condizione; ma per le sue virtù era divenuto generale dell'ordine
1278 7, 22 | palliava. Piero, perché era frate, condusse alla dignità
1279 7, 23 | cura di quelli principi era di osservare l'uno l'altro,
1280 7, 23 | in tanta pace, Firenze era da' suoi cittadini grandemente
1281 7, 23 | dubita punto che, se non era dalla morte interrotto,
1282 7, 24 | 24-~ ~Era in Firenze intra i primi
1283 7, 24 | tutti i principi di Italia era nota. Questi, dopo la morte
1284 7, 24 | Piero, da tutta la città era osservato; e molti cittadini
1285 7, 24 | scrissono. Ma egli, che era prudente e che ottimamente
1286 7, 24 | guerre di fuora securo, era necessario osservare quegli
1287 7, 25 | fatti rebelli. Intra questi era Bernardo, fratello di Salvestro,
1288 7, 26 | 26-~ ~Era podestà di Prato per il
1289 7, 26 | della libertà gridando. Era già apparito il giorno,
1290 7, 26 | quale con poca prudenza era entrato. Non si sbigottì
1291 7, 26 | finestre del Palagio appiccato. Era già Cesare propinquo alle
1292 7, 26 | Bernardo, come quello che era scarso di partiti, questo
1293 7, 27 | 27-~ ~Era già la debolezza de' congiurati
1294 7, 27 | convenuti insieme, intra i quali era messer Giorgio Ginori, cavaliere
1295 7, 27 | ora minacciando se non era seguitato e ubbidito; e
1296 7, 27 | presi o morti. A Firenze era venuto, in quel mezzo, la
1297 7, 27 | di molto maggiore che non era seguito, intendendosi essere
1298 7, 27 | consigliarsi convennono. Era allora in Firenze Ruberto
1299 7, 27 | prudenza sua occorressero. Era passato Ruberto di poco
1300 7, 28 | destramente mordeva gli altri era più savio e da più stimato.
1301 7, 29 | prima acquistato e di poi era stato loro dalla sentenzia
1302 7, 30 | Fiorentini ricevuta; e perché la era stata tutta impresa di Lorenzo,
1303 7, 31 | saccheggiare Spuleto, che si era, mediante le intrinseche
1304 7, 31 | perché Città di Castello era nella medesima contumacia,
1305 7, 31 | contumacia, l'aveva obsediata. Era in quella terra principe
1306 7, 31 | ristringere più insieme. Era in Italia allora tenuto
1307 7, 32 | figliuoli: Oddo e Carlo. Questi era di tenera età, quell'altro
1308 7, 32 | quella republica ricevuto. Era venuto, in questi tempi,
1309 7, 33 | della infelicità di chi era governato da quello ragionava;
1310 7, 33 | ad effetto affrettorono. Era Galeazzo libidinoso e crudele,
1311 7, 33 | piacere di publicarle; né era contento fare morire gli
1312 7, 34 | Correva l'anno 1476, ed era propinqua la festività del
1313 7, 34 | seguitasse. E lo animo loro era, morto il Principe, ridursi
1314 7, 34 | per la fame dalla quale era aggravato, dovesse facilmente
1315 7, 34 | trovò che il suo cappellano era ito a Santo Stefano con
1316 7, 34 | e fuggire il freddo che era grandissimo, si erano in
1317 7, 34 | moltitudine grande, come era conveniente, in quella solennità,
1318 7, 34 | Carlo Visconte, perché si era posto più propinquo alla
1319 7, 34 | ordine della congiura aperse. Era Girolamo di età di ventitré
1320 7, 34 | latina, perché litterato era: - Mors acerba, fama perpetua,
1321 7, 34 | pace che per dodici anni era stata in Italia ruppono,
1322 8, 1 | vivere civile da le altre, era necessario che ella superasse
1323 8, 2 | 2-~ ~Era la Italia, come di sopra
1324 8, 2 | splendidissimi: capo di quelli era messer Iacopo, fatto, per
1325 8, 2 | Lorenzo gli mostrava come gli era pericolosissimo, e alla
1326 8, 3 | a' Medici fu Francesco. Era costui più animoso e più
1327 8, 3 | travagliava. E perché egli era al conte Girolamo amicissimo,
1328 8, 3 | a ragionamento come gli era necessario, a volere che
1329 8, 3 | Papa, comunicorono. Questo era stimato assai nella guerra,
1330 8, 4 | trovato altro uomo che non gli era stato mostro, e giudicollo
1331 8, 4 | non ve lo trovando, perché era ito a Lucca, parlò con messer
1332 8, 4 | Lorenzo andasse a Roma, come era fama che voleva andare,
1333 8, 5 | mandarla ad effetto; perché gli era impossibile, sendo nota
1334 8, 6 | insieme con Lorenzo de' Medici era venuto. La chiesa era piena
1335 8, 6 | Medici era venuto. La chiesa era piena di popolo e lo oficio
1336 8, 6 | Giuliano de' Medici non era in chiesa; onde che Francesco
1337 8, 6 | moltitudine che nel tempio era, facilmente e sanza sospetto
1338 8, 6 | difese, o lo aiuto di chi era seco, fece vano ogni sforzo
1339 8, 7 | arcivescovo de' Salviati, il quale era ito per occupare il Palagio
1340 8, 7 | Signoria desinava, perché era l'ora tarda, fu, dopo non
1341 8, 7 | rinchiusono, perché in modo era la porta di quella congegnata,
1342 8, 8 | la speranza della impresa era posta, gravemente ferito,
1343 8, 8 | cavallo; perché l'ordine era di circuire con armati la
1344 8, 8 | arme; e non potette: tanta era profonda la ferita, e tanto
1345 8, 8 | libertà. Ma perché l'uno era dalla fortuna e liberalità
1346 8, 8 | l'altra in Firenze non era cognosciuta, non gli fu
1347 8, 8 | che il popolo e la libertà era a cuore agli altri cittadini
1348 8, 9 | questo mezzo tutta la città era in arme, e Lorenzo de' Medici
1349 8, 9 | molti armati accompagnato, s'era nelle sue case ridutto:
1350 8, 9 | ridutto: il Palagio dal popolo era stato ricuperato, e gli
1351 8, 9 | sue gli offeriva: tanta era la fortuna e la grazia che
1352 8, 9 | acquistata. Rinato de' Pazzi s'era, quando il caso seguì nella
1353 8, 9 | quattro giorni che il caso era seguito, e infra tante morti
1354 8, 9 | il capresto con il quale era stato morto, fu per tutta
1355 8, 9 | accompagnato, perché in quello era tanta liberalità e umanità
1356 8, 10 | poi che la guerra per fama era fatta a lui, ragunare in
1357 8, 10 | parenti, nella chiesa non era secura. Sogliono quelli
1358 8, 11 | Viniziani; e poi che il Papa si era dimostro lupo e non pastore,
1359 8, 11 | e da poi, perché non gli era successo ammazzare i cittadini,
1360 8, 11 | minacciava e offendeva. Ma se Dio era giusto, se a Lui le violenzie
1361 8, 12 | campeggiorono il Monte a San Sovino. Era di già l'esercito fiorentino
1362 8, 12 | alla volta de' nimici, s'era posto propinquo a quelli
1363 8, 14 | patria, per remunerare chi era rimaso di lui e per onorare
1364 8, 14 | genti del duca di Calavria era opposto, se ne andorono
1365 8, 14 | quelli alloggiamenti donde si era, quando entrò nel paese
1366 8, 15 | Città di Castello, dove era capo messer Lorenzo suo
1367 8, 15 | riuscito entrare in Castello, era con le sue genti superiore
1368 8, 15 | quale, morto il conte Carlo, era rimaso il primo e più reputato
1369 8, 16 | nel sito dove erano, che era fortissimo, confidarono,
1370 8, 16 | il quale in quegli tempi era stimato fortissimo, e avendo
1371 8, 16 | di meno a' Colligiani non era sufficiente questo soccorso,
1372 8, 17 | 17-~ ~Era di già il verno grande,
1373 8, 17 | più guerra; - e per ciò era necessario che pensasse
1374 8, 17 | messer Tommaso Soderini, che era in quel tempo gonfaloniere
1375 8, 18 | perché Sforza loro fratello era morto, riassalirono di nuovo
1376 8, 18 | della rovina di Italia. Era partito Lorenzo de' Medici
1377 8, 18 | occupò, e quello che vi era per il popolo fiorentino
1378 8, 18 | il duca di Calavria, che era con lo esercito a Siena,
1379 8, 19 | 19-~ ~Era Lorenzo, per mare, arrivato
1380 8, 19 | del iudizio, che non si era prima dello avere egli solo
1381 8, 19 | grandissimo, s'egli se n'era partito grande; e fu con
1382 8, 19 | furono tante che, dove gli era alloggiato fuora della città,
1383 8, 20 | 20-~ ~Era Maumetto gran Turco andato
1384 8, 21 | conservare i precetti di Dio, era contento concedere loro
1385 8, 21 | pessime nutritola, la quale si era spenta più per la benignità
1386 8, 21 | che di poco tempo innanzi era tornato di Francia. Questi,
1387 8, 22 | preso per la pace fatta, era per nascere; ma come il
1388 8, 22 | conseguirla. La cagione era perché il Marchese affermava
1389 8, 22 | governatore di Milano, s'era fuggito a Tortona, e, quivi
1390 8, 23 | Roma drento dalla parte era perturbata, e fuora il paese
1391 8, 23 | celerità si misse ad effetto. Era il duca di Calavria propinquo
1392 8, 23 | quale con nuova gente gli era mandato dal padre. Il magnifico
1393 8, 24 | di Milano e del Marchese era in disordine, perché Federigo
1394 8, 24 | Federigo conte di Urbino si era ammalato, e fattosi portare
1395 8, 24 | quale già dallo Imperadore era stato pronunziato per a
1396 8, 24 | grandezza de' Viniziani era la rovina della Chiesa e
1397 8, 25 | duca dello Reno, che gli era allo incontro, non poteva
1398 8, 26 | anno, perché la vernata era quietamente trapassata,
1399 8, 26 | della sua condotta, se ne era ito a casa. Ma come avviene
1400 8, 26 | Giangaleazzo duca di Milano era già in età da potere prendere
1401 8, 26 | fatto una guerra dove si era speso assai e acquistato
1402 8, 27 | il Papa alla voglia sua, era stato abbandonato; e nello
1403 8, 28 | ché umano e quieto uomo era, fece posare le armi, e
1404 8, 29 | ne' capituli della pace era che, non solamente si potesse
1405 8, 29 | guerra che molti anni adietro era seguita infra loro, non
1406 8, 30 | debile scorta, acciò che chi era in Pietrasanta, per la poca
1407 8, 30 | a Pietrasanta, la quale era piena di defensori che gagliardamente
1408 8, 30 | quella parte strignere. Era dello esercito commissario
1409 8, 31 | si ottenne il castello. Era già venuto il verno, e per
1410 8, 31 | avessero a restituirla, era necessario che i Lucchesi
1411 8, 32 | quale fu questa la origine. Era la città della Aquila in
1412 8, 33 | Giorgio donare quello che non era suo. Non di meno non potette
1413 8, 33 | In quel mezzo Serezanello era stretto forte da' nimici,
1414 8, 34 | Francesco d'Orso, furlivese, era uomo di grande autorità
1415 8, 34 | della opera loro valersi. Era del mese di maggio, e la
1416 8, 34 | alla camera dove il Conte era, disse ad un suo cameriere
1417 8, 35 | entrorono in Faenza, dove ancora era Antonio Boscoli, commissario
1418 8, 36 | vedevano; e il fine suo era tenere la città abbondante,
1419 8, 36 | maravigliosamente qualunque era in una arte eccellente;
1420 8, 36 | di Santo Agostino, perché era predicatore eccellentissimo,
1421 8, 36 | prudenzia sua cresceva; perché era, nel discorrere le cose
1422 8, 36 | maravigliosamente afflitto, perché era da intollerabili doglie
Clizia
Parte, Capitolo
1423 1, 1 | egli, perché uomo da bene era, riguardò ed onorò la casa
1424 1, 1 | lei; né mandò a dire se la era nobile o ignobile: solo
1425 1, 1 | spasimare, pensò che non c'era altro rimedio che maritarla
1426 1, 1 | pezzo dello innamoramento si era avveduta, scoperse questo
1427 2, 2 | presto.~PI. Così farò, ma mi era scordato dirvi una cosa.~
1428 2, 3 | messer Nicia Calfucci, che era sterile, ingravidò?~SO.
1429 2, 4 | esso noi al fuoco, se gli era di verno; dipoi, se n'entrava
1430 2, 4 | Questo ordine della sua vita era uno essemplo a tutti gli
1431 4, 7 | dato l'anello a Clizia, ed era ito ad accompagnare el notaio
1432 5, 1 | raddoppiorno le risa; e, quel che era più bel vedere, era Pirro,
1433 5, 1 | che era più bel vedere, era Pirro, che rideva più di
1434 5, 2 | che sopra el lettuccio s'era posto a dormire, non vi
1435 5, 2 | per uno lume, che costei era armata, per ammazzarci tutti
1436 5, 3 | volerti fare ravvedere, non ci era altro modo, se non giugnerti
Mandragola
Parte, Capitolo
1437 1, 1 | come gli altri fiorentini, era spesso convitato da me;
1438 1, 1 | alcuno altro fiorentino, che era presente, prese la parte
1439 1, 1 | monstri, che una sua parente era per riavere l’onore loro. ~
1440 2, 6 | trovata sempre vera; e, se non era questo, la reina di Francia
1441 3, 2 | NICIA Non è cotesto. Ell’era la più dolce persona del
1442 3, 3 | quanto io potevo; ma egli era sì importuno! Uh, nostro
1443 3, 4 | e, non avendo donna, che era morta, lasciò una sua figliuola
1444 3, 9 | sanza utile, e di quella che era falsa non si curavono. Egli
1445 4, 9 | Di che, che, che, che era?~LIGURIO D’aloe.~NICIA Sia,
1446 5, 1 | ed accesi una lampana che era spenta, mutai un velo ad
1447 5, 2 | le belle cose! Mogliama era nel letto al buio. Sostrata
1448 5, 2 | io ho in sulIa sala, dove era un certo lume annacquato,
1449 5, 2 | poi volli vedere s’egli era sano: s’egli avessi auto
1450 5, 2 | Come io ebbi veduto che gli era sano, io me lo tirai drieto,
1451 5, 2 | n’andai alla suocera, che era al fuoco, e tutta notte
1452 5, 2 | Lucrezia, e quanto egli era meglio che sanza tanti andirivieni,
1453 5, 2 | LIGURIO Credolo!~NICIA E’ gli era piaciuto l’unto! Pure, e’
Novella di Belfagor arcidiavolo
Capoverso
1454 1 | in quelli tempi viveva, era celebrata, che, standosi
1455 2 | concludendo tucti come egli era necessario scoprirne la
1456 2 | seguire quanto nel concilio si era determinato, et si obligò
1457 3 | le sue facultà; donde s'era poi partito per venire in
1458 3 | animo suo più conformi. Era Roderigo bellissimo huomo
1459 3 | buono conto, nondimanco era, rispetto alla brigata havea
1460 3 | essendo, per la legge che gli era stata data nello uscire
1461 3 | quando da lui alcuna cosa gli era negata, con parole villane
1462 3 | iniuriose morderlo: il che era a Roderigo cagione di inestimabile
1463 5 | essersi altrimenti assicurato, era insieme con quelle annegato.
1464 5 | missono a seguirlo. Non era Roderigo, quando se gli
1465 5 | quando questo non facessi, era contento che esso proprio
1466 5 | mano a i suoi aversarii. Era Gianmatteo, anchora che
1467 5 | ardere haveva ragunate. Non era Roderigo apena fornito di
1468 5 | et tractolo del loco dove era, lo richiese della fede
1469 6 | maritata a Bonaiuto Tebalducci, era indemoniata; né mancorno
1470 6 | il male della fanciulla era uno spirito et non altra
1471 8 | septimo, re di Francia, era spiritata. La quale nuova
1472 8 | prima a il re come egli era certa cosa che per lo adrietro
1473 8 | indemoniata, ma che non era per questo ch'egli sapessi
1474 8 | religione; ma con tutto questo era per fare suo debito et,
1475 9 | che, non pensando s'egli era possibile o ragionevole