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Niccolò Machiavelli Mandragola IntraText CT - Lettura del testo |
LIGURIO Come io vi ho detto, io credo che Dio ci abbia mandato costui, perché voi adempiate el desiderio vostro. Egli ha fatto a Parigi esperienzie grandissime; e non vi maravigliate se a Firenze e’ non ha fatto professione dell’arte, che n’è suto cagione, prima, per essere ricco, secondo, perché egli è ad ogni ora per tornare a Parigi.
NICIA Ormai, frate sì, cotesto bene importa; perché io non vorrei che mi mettessi in qualche lecceto, poi mi lasciassi in sulle secche.
LIGURIO Non dubitate di cotesto; abbiate solo paura che non voglia pigliare questa cura; ma, se la piglia e’ non è per lasciarvi infino che non ne veda el fine.
NICIA Di cotesta parte io mi vo’ fidare di te; ma della scienzia io ti dirò bene io, come io li parlo, s’egli è uom di dottrina, perché a me non venderà egli vesciche.
LIGURIO E perché io vi conosco, vi meno io a lui acciò li parliate. E se, parlato li avete, e’ non vi pare per presenzia, per dottrina, per lingua uno uomo da metterli il capo in grembo, dite che io non sia desso.
NICIA Or sia, al nome dell’Agnol santo! Andiamo. Ma dove sta egli?
LIGURIO Sta in su questa piazza, in quell’uscio che voi vedete dirimpetto a noi.
NICIA Sia con buona ora. Picchia.
SIRO Chi è?
SIRO Sì, è.
NICIA Che non di’ tu maestro Callimaco?
LIGURIO E’ non si cura di simil baie.
NICIA Non dir così, fa’ il tuo debito, e, s’e’ l’ha per male, scingasi!