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Niccolò Machiavelli Istorie fiorentine IntraText CT - Lettura del testo |
E così i Vandali in Affrica, gli Alani e Visigoti in Ispagna signoreggiavano, e i Franchi e i Burgundi, non solamente presono la Gallia, ma quelle parti che da loro furono occupate furono da il nome loro nominate, donde l'una parte si chiamò Francia e l'altra Borgogna. I felici successi di costoro destorono nuove populazioni alla destruzione dello Imperio; ed altri populi, detti Unni, occuporono Pannonia, provincia posta in sulla ripa di qua dal Danubio, la quale oggi, avendo preso il nome da questi Unni, si chiama Ungheria. A questi disordini si aggiunse che, vedendosi lo imperadore assalire da tante parti, per avere meno nimici, cominciò ora con i Vandali, ora con i Franchi a fare accordi, le quali cose accrescevano la autorità e la potenzia dei barbari e quella dello Imperio diminuivano. Né fu l'isola di Brettagna, la quale oggi si chiama Inghilterra, sicura da tanta rovina; perché, temendo i Brettoni di quelli popoli che avevano occupata la Francia, e non vedendo come lo imperadore potesse difenderli, chiamorono in loro aiuto gli Angli, popoli di Germania. Presono gli Angli, sotto Vortigerio loro re, la impresa, e prima gli difesono, di poi gli cacciorono della isola, e vi rimasono loro ad abitare, e dal nome loro la chiamarono Anglia. Ma gli abitatori di quella, sendo spogliati della patria loro, diventorono per la necessità feroci, e pensorono, ancora che non avessero potuto difendere il paese loro, di potere occupare quello d'altri. Passorono pertanto, colle famiglie loro il mare, e occuporono quelli luoghi che più propinqui alla marina trovarono, e dal nome loro chiamorono quel paese Brettagna.