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Giosuè Carducci
Odi barbare

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  • LIBRO PRIMO
    • Per la morte di Napoleone Eugenio
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Per la morte di Napoleone Eugenio

 

Questo la inconscia zagaglia barbara

prostrò, spegnendo li occhi di fulgida

vita sorrisi da i fantasmi

fluttuanti ne l'azzurro immenso.

 

L'altro, di baci sazio in austriache

piume e sognante su l'albe gelide

le dïane e il rullo pugnace,

piegò come pallido giacinto.

 

Ambo a le madri lungi; e le morbide

chiome fiorenti di puerizia

pareano aspettare anche il solco

de la materna carezza. In vece

 

balzâr ne 'l buio, giovinette anime,

senza conforti; né de la patria

l'eloquio seguivali al passo

co' i suon de l'amore e de la gloria.

 

Non questo, o fosco figlio d'Ortensia,

non questo avevi promesso al parvolo:

gli pregasti in faccia a Parigi

lontani i fati del re di Roma.

 

Vittoria e pace da Sebastopoli

sopìan co 'l rombo de l'ali candide

il piccolo: Europa ammirava:

la Colonna splendea come un faro.

 

Ma di decembre, ma di brumaio

cruento è il fango, la nebbia è perfida:

non crescono arbusti a quell'aure,

o dan frutti di cenere e tòsco.

 

O solitaria casa d'Aiaccio,

cui verdi e grandi le querce ombreggiano

e i poggi coronan sereni

e davanti le risuona il mare!

 

Ivi Letizia, bel nome italico

che omai sventura suona ne i secoli,

fu sposa, fu madre felice,

ahi troppo breve stagione! ed ivi,

 

lanciata a i troni l'ultima folgore,

date concordi leggi tra i popoli,

dovevi, o consol, ritrarti

fra il mare e Dio cui tu credevi.

 

Domestica ombra Letizia or abita

la vuota casa; non lei di Cesare

il raggio precinse: la còrsa

madre visse fra le tombe e l'are.

 

Il suo fatale da gli occhi d'aquila,

le figlie come l'aurora splendide,

frementi speranza i nepoti,

tutti giacquer, tutti a lei lontano.

 

Sta ne la notte la còrsa Niobe,

sta sulla porta donde al battesimo

le uscïano i figli, e le braccia

fiera tende su 'l selvaggio mare:

 

e chiama, chiama, se da l'Americhe,

se di Britannia, se da l'arsa Africa

alcun di sua tragica prole

spinto da morte le approdi in seno.

 

 

 




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