Alle
Valchirie per I funerali di Elisabetta imperatrice regina
Bionde Valchirie,
a voi diletta sferzar de' cavalli,
sovra i nembi
natando, l'erte criniere al cielo.
Via dal lutto
uniforme, dalpiangere lento de i cherchi
rapite or voi,
volanti, di Wittelsbach la donna.
Ahi quanto fato
grava su l'alta tua casa crollante,
su la tua bianca
testa quanto dolore, Absburgo!
Pace, o veglianti
ne la caligin di Mantova e Arad
ombre, ed o scarmigliati
fantasimi di donne!
Via, Valchirie, con
voi la bionda qual voi di cavalli
agitatrice a riva
più cortese! là dove
sotto Corcira bella
l'azzurro Jonio sospira
con suo ritmo
pensoso verso gli aranci in fiore.
Sorge la bianca
luna da' monti d'Epiro ed allunga
sino a Leuca la
face tremolante su 'l mare.
Ivi l'aspetta
Achille. Tergete, Valchirie, tergete
dal nobil petto
l'orma del pugnale villano;
e tergete da
l'alma, voi pie sanatrici divine,
il sogno
spaventoso, lugubre, de l'impero,
Sveglisi ne'
freschi anni la pura vindelica rosa
a un dolce accordo
novo di tinnïenti cetre.
Qual più soave mai,
la musa di Heine risuona:
che da l'erma
risponde Leucade, sospirando?
Tien la spirtale
riva un'altra serena quïete
come d'elisio sotto
la graziosa luna.
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