Comunismo
e socialismo
Né paghi di rimuovere la religione dalla pubblica società, vogliono
strappare la religione stessa dalle private famiglie. Imperocché, insegnando e
professando il funestissimo errore del comunismo e del socialismo, affermano «la
società domestica, ossia la famiglia, trarre tutta la sua ragione di esistere
solamente dal diritto civile; epperò dalla legge civile soltanto derivare e
dipendere i diritti di tutti i padri sui figli, e massime il diritto di
procurarne l'istruzione e l'educazione». Con le quali empie opinioni e
macchinazioni a ciò principalmente mirano questi uomini ingannatori, che la
salutare dottrina e forza della Chiesa cattolica pienamente venga sbandita
dall'istruzione ed educazione della gioventù, ed i teneri e flessibili animi
dei giovani miseramente restino infetti e depravati da qualsiasi pernicioso
errore.
Di fatto tutti coloro, che si sforzano di conturbare la sacra e pubblica
cosa, e sconvolgere il retto ordine della società, e distruggere tutti i
diritti divini ed umani, sempre riposero, come sopra abbiamo detto, tutto il
loro studio nell'ingannare e depravare principalmente l'inesperta gioventù e
collocarono tutta la loro speranza nella corruttela della gioventù medesima.
Perciò non cessano mai di vessare con modi nefandi l'uno e l'altro clero, da
cui, come splendidamente attestano i certi monumenti della storia, sì grandi
vantaggi ridondarono alla repubblica cristiana, civile e letteraria, asserendo
lo stesso clero «siccome nemico al vero ed utile progresso della Scienza e
della civiltà, doversi del tutto allontanare dalla carica ed offizio d'istruire
ed educare la gioventù».
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