Il governo
chinese, per nulla alterato in questi due secoli di dominio straniero e
barbaro, fa sistema colle concordi costumanze delle famiglie, coi concordi
insegnamenti delle scole, colla filosofia, colla poesia, colla musica, colla
lingua, colla scrittura, cose tutte di cui non abbiamo qui spazio a parlare.
Confucio è il ristauratore degli antichi e l’educatore dei posteri: egli
rappresenta i venticinque secoli che lo seguirono, come i venticinque secoli
che lo precorsero e tutti quelli in cui si celano senza memorie le origini
della nazione e i primordii della sua civiltà.
La religione, nel sistema di Confucio,
oltre all’onorare il cielo e la terra. come esseri intelligenti e benefici,
consiste in conservar le consuetudini e il culto degli antenati. Come i lari e
i penati dei Romani, sono questi li Dei della famiglia, e quasi i soli Dei.
Abitano presso i loro posteri; vegliano sulle loro sorti; sono felici di
vederli memori di loro e fedeli ai loro esempli e ai loro avviamenti. Quando
uno muore, si dice che andò a raggiungere la famiglia; chi vive. si
reputa come assente dal maggior numero de’ suoi. Onde la morale dei vivi,
quando non siano fedeli di Budda, non s’appoggia nel pensiero d’un luogo di
pena o di premii per la vita futura; ma nell’amore e nel rispetto dei genitori,
e nel timore di dover dopo morte udire le lagnanze loro e le riprensioni. E la teologia
non si affatica a determinare li attributi d’alcuna persona divina; ma
riconosce astrattamente una ragione celeste, una necessità causale, una via (tao),
un essere impersonale, impassibile, senz’amore, senz’odio, che penetra
nella mente degli uomini perfetti, amici dell’umanità e benefattori, sopratutto
se sono re o ministri; e per mezzo dei loro insegnamenti, dei loro sentenziosi
detti, delle osservanze da loro istituite o ristorate, e della pura ed
esemplare loro vita, si spande nei popoli ed effettua in essi l’ordine celeste.
La teologia s’immedesimò dunque colla politica, colla legislazione e colla
filosofia; non ebbe dottrina sua propria, e distinta da quella dello Stato.
Unica fra tutte le nazioni civili, la China non ebbe altro sacerdote che il
padre della gran famiglia e i suoi ministri; e ogni padre di famiglia fu
sacerdote nel sacerdozio de’ suoi antenati. I morti sono veramente li Dei della
China primitiva.
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