Parte

  1 intro|           e concussione dei quali era accusato il primo ministro
  2 1    |           mia ambizione sola qual era, e invoco l’ora di poter
  3 1    |           atti; solo nessuno se n’era accorto mai. Interrogato
  4 1    |        falso! E certo infatti non era onorevole, per un capo di
  5 1    |     delegato di questura Morandi, era già stato nell’ottobre 1893 -
  6 1    |          Qui almeno, sento dirmi, era il Crispi in buona fede!
  7 1    |           dal processo».~ ~Ebbene era falso che quell’appello
  8 1    |          stato sparso nei comuni, era falso che fosse stato pubblicato
  9 1    |       viva, tranne il suo autore; era falso che mentre Crispi
 10 1    |   semplicemente firmato!~La firma era una menzogna del signor
 11 1    |         che il suo preciso dovere era di prestar mano a quel rapporto
 12 1    |     affare fu possibile, perché c’era al potere chi, nel metter
 13 1    |          s’alzò a dichiarare che «era tutto un tessuto di perfidie
 14 1    |            mi rispose, «che ci si era persin fatto credere che
 15 1    |        del fatto. E basti dire ch’era sfuggito a me, com’era sfuggito
 16 1    |         ch’era sfuggito a me, com’era sfuggito a tutti.~Appena
 17 1    |         parlavano, la concussione era lampante (come lo è).~Ahimè!
 18 1    |           Romana celava nel seno, era ben più che difenderla!
 19 1    |           ben più che difenderla! era salvarla addirittura!~E
 20 1    |          colmo di scandalo - qual era la posizione personale del
 21 1    |         parla, non occorre dirlo, era il famoso disegno per la
 22 1    |         pluralità delle Banche, s’era rapidamente convertito in
 23 1    |           rettificato la data che era segnata per isbaglio 19
 24 1    |        onesto scambio di servigi, era quegli a cui Taniongo non
 25 1    |        depositi di conti correnti era quasi tutta emessa.~Oltre
 26 1    |       fino allo scrupolo: come lo era quando affermò al giudice
 27 1    |          della Banca Romana, qual era, dalla relazione Biagini»
 28 1    |     obbligare il governatore, che era, come vedesi, alla sua mercé,
 29 2    |         1894)~ ~E qui il filandro era inesatto, come i domestici
 30 2    |          neppur farlo, perché non era più ministro) ma per tutto
 31 2    |          il suo cliente, a cui si era affrettato a spedir copia
 32 2    |           del ministro Di Rudinì, era stracciato da una settimana;~
 33 2    | confusamente che su quel fatto vi era stata una polemica da cui
 34 2    |         polemica da cui il Crispi era uscito male: ma questo dicembre,
 35 2    |         sappiamo, a Cornelio Herz era stato concesso il gran cordone
 36 2    |          sapere che Cornelio Herz era stato a Carlsbad in rapporti
 37 2    |  avvicinar la sua signora, ma che era stato tenuto a distanza.
 38 2    |        diplomazia francese non si era ancora orientata verso l’
 39 2    |        crescere a vista d’occhio: era già diventato un’amicizia
 40 2    |     adesso si capisce il perché - era quello... del banchiere
 41 2    |      Giacomo Reinach. Decisamente era un nome che al signor Crispi
 42 2    |         più avanti vedremo.~Ma se era una cosa onesta e lecita,
 43 2    |            1° aprile 1893):~ ~Chi era Herz? Aveva un nome eguale
 44 2    |        ben vero, aggiunge che gli era stato dipinto «come un valoroso
 45 2    |      anche non fosse stata bugia, era un’altra ragione non meno
 46 2    |         scienziato affarista Herz era e restava per tutti, in
 47 2    |        rovina morale e materiale, era venuto a sapere che alla
 48 2    |      Perard, notaio. Il piego non era suggellato: perciò il liquidatore
 49 2    |         santi Maurizio e Lazzaro. Era il signor Reinach che avendo
 50 2    |         no che neppure adesso non era tutto! perché proprio in
 51 2    |    lacerato da lui Crispi, mentre era ancora ministro dimissionario».~
 52 2    |         fatto accertato e notorio era - come oggi tutti sappiamo
 53 2    |       cosa notoria e accertata, - era una solenne, sfacciata menzogna.~
 54 2    |         non reggeva all’esame, ed era provata bugiarda.~Una volta
 55 2    |           di causa dovutigli.~Che era ed è notorio a Parigi e
 56 2    |     banchiere Giacomo Reinach non era l’uomo da far sospirare
 57 2    |        avvocati gli onorari; anzi era splendido in queste cose;
 58 2    |      invio delle 50.000.~Il testo era il seguente:~ ~Caro Crispi, ~
 59 2    |      ricevuta di cui è qui cenno, era stata già pubblicata dall’
 60 2    |          29 marzo ‘93) il Reinach era stato a Roma il 5 marzo,
 61 2    |            o povera Riforma!, che era posteriore di due mesi e
 62 2    |        dello scorso dicembre, che era doloroso e mortificante
 63 2    |           sopra l’Herz a Menabrea era, per un ministro degli esteri
 64 2    |         fin dal 12 agosto 1888) - era notorio che l’ambasciatore
 65 2    |           erano tali che questi s’era già valso di lui per ottenere
 66 2    |           decorando e sui meriti, era non solo, lo si vede, una
 67 2    |          solenne sconvenienza, ma era un mettere senza scrupolo
 68 2    |       lasciando la Consulta, se l’era prudentemente asportato -
 69 2    |            in quel momento in cui era ridotto per ultimo scampo
 70 2    |     riserva del rapporto Menabrea era tanto eloquente che per
 71 2    |     cinquantamila lire!~Ora sì ch’era il momento di vendicarsi
 72 2    |     Menabrea!~Ma il signor Crispi era in vena di perdonare; ai
 73 2    |          quando appena la pratica era ripresa, le sante memorie
 74 2    |     quella onorificenza altissima era desiderata, domandata da
 75 2    |          di Francia, e che quindi era una cortesia personale al
 76 2    |           che cioè la decorazione era un servizio al paese, perché
 77 2    |           italiano, accusato come era l’on. Crispi di francofobia,
 78 2    |          un uomo che notoriamente era in intimi rapporti coi governanti
 79 2    |           stesso governo francese era stato insignito di un’alta
 80 2    |           Menabrea. Evidentemente era più spiccio cogliere di
 81 2    |           principale Menabrea, si era schivato dal rispondere
 82 2    |          giorni e anche più.~ ~Ma era destino che si andasse di
 83 2    |          è troppo tardi.~Che cosa era avvenuto?~Una cosa semplicissima:
 84 2    |          minuto, Francesco Crispi era andato dritto dritto dal
 85 2    |           Magistero degli Ordini, era piombato come una saetta,
 86 2    |         un bel protestare che non era possibile, che ci volevano
 87 2    |     giorno solo e medesimo, tanta era la furia di tuo zio! e che
 88 2    |         dì 7 il suo ministero (!) era caduto da sette giorni!~ ~
 89 2    |     Freycinet, per domandargli se era vero che il gran cordone
 90 2    |           gran cordone per l’Herz era stato desiderato e chiesto
 91 2    |           per l’Herz, dicendo che era stanco di sentirsi nominare
 92 2    |           francese.~Insomma non c’era più dubbio; il re dal Crispi
 93 2    |          dubbio; il re dal Crispi era proprio stato ingannato.
 94 2    |           è cosa fatta, che non v’era più rimedio, che il tornarci
 95 2    |        medesimo. Visto che non ci era nulla a cavarne, il comm.
 96 2    |    seguito al quale la pratica si era dovuta metter la prima volta
 97 2    |    Reinach, per amor del quale si era così compromesso, lo aveva
 98 2    |           Rattazzi lo tormentava, era venuta a Crispi la felice
 99 2    |          nei giorni che il Crispi era, per colpa del Reinach,
100 2    |           del nuovo!».~ ~Il nuovo era questo: l’on. Crispi tirò
101 2    |             Rattazzi comprese che era tempo perso: troncò il colloquio
102 2    |         per forza - che il titolo era un altro: che le cinquantamila
103 2    |         mezzo dopo che il decreto era stato annullato dal re)
104 2    |           Le ragioni per le quali era stata domandata son venute
105 2    |          mesi dopo che il decreto era annullato, ti sei risoluto
106 2    |             quando il decreto non era più! - 50.000 lire per le
107 2    | accusatrice del~24 maggio!~Poiché era ben chiaro che un dì o l’
108 2    |           lettere, che il Luciano era partito, chiamato a Roma
109 2    |         avvocato Francesco Crispi era del numero», sicché era
110 2    |           era del numero», sicché era proprio una cosa bellissima;
111 2    |          grazie del Borbone - che era il requisito indispensabile
112 2    |    panegiristi lo negano. Ei se l’era cattivate colle sue prose
113 2    |           e della sua casa «a cui era data (sue parole) la gloria
114 2    |       quelle linee di storia, non era ancor venuto fuori il rogito
115 2    |       sapendo che la insurrezione era fissata pel 12, lasciò La