Parte, Capitolo
1 1, 3 | nostri mandorno Cristofano a Firenze, e quivi li comperorno una
2 1, 3 | più valente giovane e di Firenze e di Italia, e se io prima
3 1, 3 | maggior dote che si dieno a Firenze a' nostri pari - e Stefano
4 1, 6 | che 'l Soderino stette in Firenze volse tanto bene a mio padre,
5 1, 6 | epigramma fu letto da tutto Firenze. Pochi giorni appresso morì
6 1, 9 | Clemente, ci fece tornare a Firenze alli prieghi di mio padre.
7 1, 11 | venne occasione di venire a Firenze a vendere certe spazzature
8 1, 11 | col maestro mi ritornai a Firenze; dove mio padre fece grandissime
9 1, 12 | In questo tempo venne a Firenze uno iscultore che si domandava
10 1, 12 | disse: - Io son venuto a Firenze per levare più giovani che
11 1, 13 | Attesi continuamente in Firenze a imparare sotto la bella
12 1, 13 | dovevi pensare a muoverti di Firenze; e se per causa dei piedi
13 1, 13 | serrame che io avevo fatto in Firenze col Salinbene, gli piacque
14 1, 14 | Roma, che lui se ne tornò a Firenze. Ripreso nuove opere, mi
15 1, 15 | buon padre me ne tornai a Firenze, e mi messi di nuovo a lavorare
16 1, 15 | molte diverse persone in Firenze, dove io avevo cognusciuto
17 1, 16 | loro, cosa che mai più in Firenze s'era usata tale. E' signori
18 1, 18 | indrieto il detto Grassuccio a Firenze, salutò mio padre e gli
19 1, 22 | che gli erano pagati in Firenze, s'abbatté per sorte un
20 1, 32 | quando questo giovane era in Firenze, la notte di state in alcuni
21 1, 39 | il bando che io avevo di Firenze. Il detto signore mi disse,
22 1, 39 | uomo. Così me ne venni a Firenze con parecchi altri compagni.
23 1, 39 | inistimabile, grande. Giunti a Firenze, trovai il mio buon padre,
24 1, 39 | bel modo pensò levarmi di Firenze, dicendo così: - O caro
25 1, 40 | l'ebbi. Di poi giunto a Firenze, pensando trovare il mio
26 1, 41 | causa che io mi fermai a Firenze, perché la voglia mia era
27 1, 41 | doverrei per alquanto fermare a Firenze; perché essendo i Medici
28 1, 41 | essendo i Medici cacciati di Firenze, cioè il signore Ipolito
29 1, 41 | Cardinale e l'altro Duca di Firenze, questo Piero ditto mi disse,
30 1, 41 | misser Aluigi Alamanni a Firenze, era amico de il detto Federigo
31 1, 42 | papa Clemente alla città di Firenze, e quella preparatasi alla
32 1, 42 | con la maggior nobiltà di Firenze, i quali molto d'accordo
33 1, 42 | ragionamenti: era stato in Firenze già maestro di levare opere
34 1, 42 | Iacopo disse che io ero a Firenze; per la qual cosa il Papa
35 1, 42 | conosciuto. Partitomi di Firenze, me ne andai a Roma, e di
36 1, 44 | l'assedio era intorno a Firenze, quel Federigo Ginori, a
37 1, 63 | fuggirmi con detta fanciulla a Firenze, segretissimamente dalla
38 1, 66 | era notaio e era nato a Firenze, figliuolo d'un cieco che
39 1, 68 | diceva che era stato in Firenze molt'anni con Carlo Ginori;
40 1, 75 | le poste, e me ne corsi a Firenze: perché da poi che quel
41 1, 76 | 76-~ ~ Io giunsi a Firenze, e feci motto al duca Lessandro,
42 1, 76 | restar seco. E perché in Firenze era un certo scultore chiamato
43 1, 76 | de' Medici, oggi Duca di Firenze, il quale mi disse che io
44 1, 76 | legar le spade. Disse che in Firenze si usava così, perché v'
45 1, 76 | loro, se tu vuoi tornare a Firenze -. Così stemmo a veder tornare
46 1, 76 | ciascuno delle sue brigate di Firenze: il Tribolo e io stavamo
47 1, 79 | ritornammo alla volta di Firenze; ed essendo alloggiati a
48 1, 79 | ritornati alle porte di Firenze. Alle quali giunti, il Tribolo
49 1, 80 | Cristianità. Così diceva tutto Firenze, e ogniuno che le vedeva.
50 1, 83 | a servire il mio Duca di Firenze, che con tanto desiderio
51 1, 84 | Franzesi, il quale scrisse a Firenze a messer Benedetto Varchi
52 1, 84 | povera sorella che era a Firenze, quale aveva per nome monna
53 1, 85 | mi trasferissi in sino a Firenze. Allora e' mi disse che
54 1, 86 | ne andammo alla volta di Firenze; e perché io non avevo scritto
55 1, 86 | scritto nulla, giunsi a Firenze in casa la mia sorella,
56 1, 86 | saltare in su le mura di Firenze, d'accordo con li nimici
57 1, 86 | monete e della mia partita di Firenze; ma io, ch'ero innocente
58 1, 88 | mai più. Feci intendere a Firenze che dicessino a Lorenzino
59 1, 89 | notte, guardando in verso Firenze tutti a dua d'accordo movemmo
60 1, 89 | quella che si vede sopra Firenze? - Questo si era com'un
61 1, 89 | qualche gran cosa sarà stata a Firenze -. Così venuticene a Roma,
62 1, 89 | forza che sia avvenuto a Firenze -. Così passatoci la cena
63 1, 89 | dicesti bene, che sopra Firenze saria accaduto qualche gran
64 1, 89 | dissi: - Cotesti uomini di Firenze hanno messo un giovane sopra
65 1, 94 | partitomi di Roma ne venni a Firenze, e da Firenze a Bologna,
66 1, 94 | ne venni a Firenze, e da Firenze a Bologna, e da Bologna
67 1, 110| duca Lessandro, duca di Firenze; e perché io sapevo certissimo
68 1, 110| con essa eran venuti di Firenze; ancora perché lei ne aveva
69 1, 128| tale ~ch'io non vo' più né Firenze né Francia!~ E se m'avien
70 2, 3 | dirizzò per la volta di Firenze. Questa era la maggior parte;
71 2, 3 | mi volsi per la volta di Firenze; e dove io sarei andato
72 2, 5 | ridendo ci conducemmo a Firenze. Andammo a scavalcare a
73 2, 5 | fatti loro. Noi restammo in Firenze per quattro giorni, inne'
74 2, 16 | monaca, innel passare per Firenze, e per mia buona aùria tolsi
75 2, 32 | Roma, né in Bologna, né in Firenze - qua si vive in un altro
76 2, 51 | di arrivare prestissimo a Firenze, e ora di ritornarmene in
77 2, 51 | poste per arrivare presto a Firenze. Non fu' d'accordo con la
78 2, 51 | di venire a tribulare in Firenze. Avendo lasciato la compagnia
79 2, 52 | prima che io partissi di Firenze volevo dare ordine a tutte
80 2, 53 | 53-~ ~Il nostro Duca di Firenze in questo tempo, che eramo
81 2, 53 | dieci miglia discosto di Firenze, io l'andai a trovare, solo
82 2, 53 | e arte. Venne il Duca a Firenze e innanzi che io gli potessi
83 2, 55 | dimesso tutti i pensieri di Firenze, salvo che quelli della
84 2, 56 | lavorare per il duca di Firenze; e perché questo uomo era
85 2, 57 | cosa. Eracene qualcuno in Firenze che volentieri sarebbe venuto,
86 2, 57 | travaglio che io ebbi in Firenze: restar padre e guida d'
87 2, 59 | assoluti patroni della città di Firenze, mia patria. Come eglino
88 2, 60 | che voleva fare al Duca di Firenze, mai non conferiva nulla
89 2, 61 | povera isventurata città di Firenze, che un pratese, nimico
90 2, 62 | giovanezza in Roma e in Firenze come nostro fiorentino,
91 2, 62 | ci eràmo cognosciuti in Firenze quando io facevo le monete
92 2, 62 | conosciuto; che se tu torni a Firenze, tu perderai tutto quello
93 2, 62 | guadagnato in Francia, e di Firenze non trarrai altro che dispiaceri -.
94 2, 63 | gittate con la terra di Firenze, e' mi pareva che l'avessi
95 2, 66 | pianto. E venendomene inverso Firenze, quando io arrivai alla
96 2, 79 | venir voglia di tornarsene a Firenze, io lo farei de' Quarantotto -.
97 2, 81 | difficultà che io avevo a Firenze; ma 'l detto imbasciatore
98 2, 81 | replicai quella lettera che di Firenze io gli avevo scritto da
99 2, 82 | malcontento me ne ritornai a Firenze. Subito andai a Palazzo
100 2, 82 | malcontento mi ritornai a Firenze; e riprese le mie faccende,
101 2, 85 | volendo 'l Duca afforzificare Firenze, distribuì le porte infra
102 2, 90 | che fu causa accondurmi a Firenze; perché di già io vedevo
103 2, 90 | con questo mio Signore in Firenze; perché dal prencipio al
104 2, 94 | nome di Dio mi parti' di Firenze sempre cantando salmi e
105 2, 94 | della Vernia, mi ritornai a Firenze: e senza fermarmi, sol trattomi
106 2, 97 | non essendo oggi uomo in Firenze che la sapessi fare? - Allora
107 2, 97 | infra le quale disse: - In Firenze si è uomo oggi, che ne saprebbe
108 2, 97 | voglio curare di rivedere Firenze -. Noi eravamo appunto da
109 2, 99 | i versi, e tornatomene a Firenze, feci parecchi modellini
110 2, 99 | reverenza, e me ne tornai a Firenze, che mi pareva mill'anni
111 2, 100| Come il Duca venne a Firenze, senza farmi intendere nulla,
112 2, 100| fu, che essendo venuto a Firenze il cardinale di Santa Fiore,
113 2, 102| ogni volta che lui veniva a Firenze, d'in su la osteria; e molte
114 2, 108| altro; sì che ritòrnatene a Firenze e sta di buona voglia, perché
115 2, 108| Così io mi ritornai a Firenze.~ ~
116 2, 109| 109-~ ~Subito che io fui a Firenze, e' mi venne a trovare un
117 2, 110| il Duca e 'l Principe di Firenze non sopporterebbono che
118 2, 112| amici, riconosciutici in Firenze, molto ci vedemmo volentieri;
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