Parte, Capitolo
1 1, 29 | compagno menò in casa a cena una meretrice bolognese,
2 1, 30 | seguente noi ci ritrovassimo a cena in casa sua, e che ciascuno
3 1, 30 | fussi ubbrigato a pagare una cena attutta la compagnia. Chi
4 1, 30 | restare a quella virtuosa cena svergognato. Io, che mi
5 1, 30 | io volevo che venissi a cena con quella virtuosa compagnia,
6 1, 30 | bonissima voglia quella ricca cena, la quale era abundantissima
7 1, 30 | Così finì la piacevolissima cena e la giornata; e ugniun
8 1, 32 | era intervenuto a quella cena Diego spagnuolo di già ditto,
9 1, 32 | ditta Pantassilea, alla qual cena io avevo convitato molti
10 1, 32 | finito che fu la piacevole cena, io chiamai da canto il
11 1, 33 | scultore Michelagnolo sanese a cena seco; ed era di state. A
12 1, 33 | ed era di state. A questa cena ci era il Bachiacca già
13 1, 33 | Così essendo a tavola a cena, lei era a sedere in mezzo
14 1, 33 | in su il più bello della cena lei si levò da tavola, dicendo
15 1, 40 | figliuolino, si dette ordine alla cena; e in quelle piacevol nozze
16 1, 40 | grande piacere finimmo la cena.~ ~
17 1, 82 | cucinava. Avendo la sera dato cena a parecchi mia amici, con
18 1, 82 | grandissimo piacere passato quella cena, me ne andai a dormire;
19 1, 89 | Firenze -. Così passatoci la cena piacevolmente, l'altro giorno
20 1, 99 | mentre che Vostra Eccellenzia cena, e lei e io a un tratto
21 1, 104| Papa veniva qualche volta a cena in Castello, e in questo
22 1, 115| amici, gli feci restare a cena meco; onde io, tenendo la
23 1, 117| la sera non mi fu dato da cena, e fui serrato a quattro
24 1, 127| tanto, che venne l'ora della cena. E perché il Papa era valentissimo
25 2, 10 | la commessione, dipoi la cena fattomi domandare, mi disse
26 2, 104| parecchi volte lodato la cena, dicendole che io non mangiai
27 2, 104| poi non volere restare a cena con esso noi; e ancora mi
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