Parte, Capitolo
1 1, 52 | argento. Tenendo in casa un cane peloso, grandissimo e bello,
2 1, 52 | Lessandro, se bene questo cane era buono per la caccia,
3 1, 52 | che gli aveva vedute, quel cane ditto se gli gettava a dosso,
4 1, 52 | di modo che più volte il cane corse per la casa, entrato
5 1, 52 | a noia, tirando al detto cane sassi e bastoni, (e questo
6 1, 52 | molto ben le camere, il cane, perso la speranza de l'
7 1, 52 | aiutassimo difendere da un cane arrabiato, questi credendo
8 1, 52 | saltati fuora iscacciorno il cane con gran fatica. Venuto
9 1, 54 | porta del bargello, il mio cane con grandissimo impito forte
10 1, 54 | avessi rubato. Questo mio cane faceva tanta forza di volere
11 1, 54 | giovane; in modo che, fra il cane e quest'altre occasione,
12 1, 54 | Accostato che io mi fui, il cane, non cognoscendo paura né
13 1, 54 | io non rimediavo al mio cane, me lo ammazzerebbono. Preso
14 1, 54 | ammazzerebbono. Preso il cane il meglio che io potevo,
15 1, 54 | mia bottega; però il mio cane lo ricognosce - e lasciato
16 1, 54 | ricognosce - e lasciato il cane, di nuovo si gli gettò adosso;
17 1, 54 | aveva di mio. Ripreso il cane, costui mi rese d'oro e
18 1, 88 | verso Roma. Chiamando il mio cane, il quale chiamavo per nome
19 1, 88 | volsi e vidi che il ditto cane ammaestrato guardava certe
20 1, 88 | questa la seguitò il mio cane e portommela; l'altra, veduto
21 1, 110| lor natura, corsono a quel cane: e io sollecitai andandomene
22 1, 115| nell'anticamera. Io avevo un cane nero quant'una mora, di
23 1, 115| servitori venivano, questo cane si gittava loro adosso per
24 1, 115| ispaventati e avevan paura che il cane non fossi arrabbiato, perché
25 1, 115| nella mia camera: allora il cane uscì fuora e gittossi adosso
26 1, 115| bastoncelli e difendetevi dal cane, e gli altri leghino Benvenuto
27 2, 32 | subito vi ammazzerò come un cane: e perché noi non siamo
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