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Benvenuto Cellini
Vita

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


114-ardes | ardev-campi | can-conto | contr-donar | donas-gito | gitta-iscor | iscos-melfi | membr-parie | parla-quai | quand-rubat | ruber-somig | somis-trass | trast-zufol

                                                        grassetto = Testo principale
     Parte,  Capitolo                                   grigio = Testo di commento
1502 2, 41 | Signori, che avevano a dire contr'a di me, pareva che non 1503 1, 24 | mezzo il Zodiaco, ché chi contrafaceva il leone, quale lo scorpio, 1504 1, 108| quanti io ne cavavo, tanti ne contrafacevo di cera. Lasciai le bandelle 1505 1, 108| diligentemente cominciai a contrafare quei capei d'aguti in sulle 1506 1, 109| Benvenuto è un pipistrello contrafatto, e io sono un pipistrello 1507 1, 5 | si movevano; e avevano un contrapeso ai piedi, che le teneva 1508 2, 76 | non sia nessuno che mi si contraponga, perché questi cotai casi 1509 2, 74 | faccia per saccenteria il contraporsi a ogni cosa - e subito voltomisi 1510 2, 88 | virtute -. A queste parole mi contrapposi con molte infinite ragioni; 1511 1, 124| subito dissi: - Questo è il contrasegno della mia liberazione -. 1512 1, 89 | che lui non passi certi contrassegnati termini: or ditemi a me 1513 1, 48 | fratello e conosciuto per quel contrassegno lo omicida, gittatosi con 1514 1, 109| avermi rotto la gamba; perché contrastando l'ossa con quella grossezza 1515 2, 13 | della testa nel muro a voler contrastare contro a di lui; e che tutto 1516 2, 107| offerto, e ne avevo, oltre a i contratti, una scritta di mano dello 1517 1, 76 | sotto pena della medesima contumazia in che loro erano. In questo 1518 2, 70 | Vedutolo 'l Duca, mezzo si conturbò, e con cera austera gli 1519 2, 97 | adirato - cosa la qual non è conveniente usarla cone i gran Signori - 1520 2, 80 | e il bronzo ancora, e ci convenimmo che quei mia dinari e' gli 1521 1, 18 | compagnia. Uscitomi del convento, uscito per la porta di 1522 2, 81 | che facilmente mi sarei convenuto seco e volentieri mi sarei 1523 1, 97 | nostri affanni si erano conversi in risa. La mattina levatici 1524 1, 102| domandava messer Benedetto Conversini pistolese, che fu da poi 1525 1, 18 | vestì in modo di frate e un converso mi diede per compagnia. 1526 2, 75 | mia travagli si doverriano convertire in sommo piacere e glorioso 1527 2, 70 | tutto bene, subito le si convertono innun pessimo male. Ma io, 1528 2, 87 | quale si vede nelle camere convicino alla gran sala del Palazzo; 1529 1, 100| Camera realmente, e quella convinsi; e per virtù di essa, che 1530 1, 32 | alla qual cena io avevo convitato molti virtuosi amici mia, 1531 2, 77 | l'altro; e veduto che 'l coperchio della fornace si era scoppiato 1532 1, 110| suo asino e pieno le sue coppelle d'acqua, chiamatolo a me, 1533 1, 116| fare - e con grandissimo cordoglio sospirando si partì. La 1534 1, 125| resolutissimamente, e così cordoglioso corsi divotamente alle sante 1535 1, 79 | che aveva lasciato certe coreggine che legavano la sua valigetta, 1536 1, 30 | tali, qualche spennacchiata cornacchiuccia; pensai a una piacevolezza 1537 1, 103| essere gastigato da pena corporale, avendo le legge in quel 1538 1, 109| detto, e legatala a quel corrente, iscesi questo muro, il 1539 2, 11 | in questo io mi senti' correr dietro cavagli; e mi feciono 1540 2, 30 | alla presenza mia, che io correrei al Re, e direi la ingiustizia 1541 2, 86 | bastioni, per aver dato una correria certe gente di quelle di 1542 2, 7 | questa diligenza che io corressi in poste. Questo messer 1543 1, 110| Cardinale disse subito: - Correte, e portatemelo di peso qui 1544 2, 104| lei e quel Cecchino Buti, correvono innanzi e indietro, tutti 1545 1, 91 | cameriere che gli menassi giù ai corridoi del palazzo, e ivi li donassi 1546 1, 34 | entrato papa Clemente per i corridori innel Castello; perché non 1547 1, 95 | venticinque. A queste parole il corrier disse, che se ne verrebbe 1548 1, 12 | a quelle fanterie ignude corrono a l'arme, e con tanti bei 1549 1, 75 | diavoletto di un suo soldato còrso, che la facessi più netta 1550 1, 92 | di questo diamante -. E corsosene al Papa, gli disse il tutto; 1551 1, 94 | perché egli portava la barba corta alla veniziana, mi dette 1552 1, 51 | dove stava alloggiato una cortigiana delle più favorite di Roma, 1553 1, 90 | dite ora quante pappolate cortigianesche voi sapete -. Sanza dir 1554 1, 60 | A questo parole questo cortigiano plebeo disse: - Oimè, non 1555 1, 38 | percosse in un pilastro di un cortile di quella casa, dove io 1556 1, 116| alto innel mastio, dov'è un cortiletto, quivi mi fermorno per alquanto.~ ~ 1557 2, 64 | dissi al suo Giorgio da Cortona che mandassi per esse; il 1558 2, 28 | non esser dedito a coteste cosaccie; di poi, non credete voi 1559 1, 123| per tutto all'anima, la coscienza lo rimordeva, e gli pareva 1560 1, 76 | grazia, tornò con la risposta Cosimino de' Medici, oggi Duca di 1561 2, 108| mai grato servitore nel cospetto di Sua Eccellenzia illustrissima, 1562 1, 120| intervenire, e fattomi pratico e costante al male, dissi loro: - A 1563 1, 83 | queste cotai grazie, di costituirsi in prigione; per la qual 1564 1, 90 | maravigliosamente, e ch'era costo al cardinal de' Medici a 1565 1, 77 | disse: - Idio ci aiuti: costor son qui per ammazzarci -. 1566 2, 19 | del gran Piero Strozzi gli costorno molte centinaia di ducati; 1567 2, 39 | opere, infino a tanto che costretto dalla vecchiaia, non possendo 1568 1, 46 | mondo; anzi istavo tanto costumato, che i' gli facevo maravigliare. 1569 1, 93 | anzi andò e messe in opera cotanto spavento al ditto Francesco, 1570 2, 12 | che lo servissi, perché di cotestui non si serviva niente: però 1571 1, 27 | infra quelle ditte ruine cova assaissimi colombi, mi venne 1572 2, 5 | come uccei salvatici ivi covavano. Avvedutomi di questo, acconciai 1573 1, 84 | perché mi voleva gittar sotto coverta in quella sua spaventata 1574 1, 92 | testa, e che voi parete un covon di paglia vestito, e che 1575 1, 58 | tanto, ancora molto atto a 'cquistare -. Di poi me domandò del 1576 1, 127| la settimana di fare una crapula assai gagliarda, perché 1577 2, 95 | illustrissima mi dessi solo una crazia, che vale cinque quattrini, 1578 2, 77 | che una saetta si fussi creata quivi alla presenza nostra; 1579 2, 60 | di pozzo, e disse: - Or cred'io che tu non te ne intendi -. 1580 1, 114| facilissimo ci riusciva. Credendomi che lui venissi per mettere 1581 2, 62 | volevo soprastare in Venezia, credendosi che io me ne volessi ritornare 1582 1, 24 | molto mal fatto, pregò quel credenzier che n'aveva cura, che presto 1583 1, 24 | altri signori. Però questo credenziere non mi lasciava parlar parola, 1584 1, 28 | averli fatti io. Non volendo crederlo, ond'io volendo restar veritiero 1585 2, 100| persone virtuose allora crederranno che quella se ne diletti 1586 2, 73 | di intendersene, lei mi crederrebbe mediante la bella testa 1587 2, 71 | operar mai male - imperò io crederrò che 'l tuo disegno sia come 1588 2, 73 | breve tempo. Or, Signor mio, credetemi e soccorretemi degli aiuti 1589 1, 119| che con tanto fervore si credevano, che Idio compiaceva loro 1590 1, 87 | che più presto che tu non credi vedrai le tua vendette -. 1591 1, 2 | Noi troviamo così, e così crediamo dipendere da uomo virtuoso. 1592 1, 81 | modo la mangerei, se io crepassi. Ritornatomene dal Duca, 1593 2, 70 | in tanta rabbia, che ei crepava, e mi si volse e disse: - 1594 1, 96 | valevano per questo effetto, e crepavamo di fatica a farli salire 1595 2, 93 | gran lodi andavano sempre crescendo, allora io mi disposi d' 1596 2, 53 | l'ebbe considerato assai, crescendogli grandemente di piacere, 1597 2, 76 | continuo io me la sentivo crescete, e sempre dicendo - Io mi 1598 2, 5 | essa aveva auta gli era cresciuta la bocca più di tre dita; 1599 1, 109| disposto e quelli sua omori cresciuti, non dicendo mai altro se 1600 1, 122| come aveva fatto prima; e cresciuto il gonfio, subito si convertì 1601 1, 42 | mi scrivessi. Il ditto, cresciutogli maggior voglia, mi scrisse 1602 1, 18 | arrovellati, scotendo la cresta dello arronzinato capuccio, 1603 1, 119| in sogno una maravigliosa criatura in forma d'un bellissimo 1604 1, 122| innella casa sua si faccia ai cristiani così brutti torti. Sì che 1605 2, 72 | perché io lo sentivo tutto crocchiare, io mi penti' più volte 1606 1, 73 | così, e arrivati in su una crociata di strade le quali vanno 1607 1, 37 | mane e fattomi un patente crocione sopra la mia figura, mi 1608 1, 2 | Troviamo scritto innelle croniche fatte dai nostri Fiorentini 1609 2, 42 | la sua carne si era una crosta, grossa uno ottavo di braccio, 1610 2, 25 | volte, mi fu detto, si volse crucciar meco e dare male commessione 1611 2, 47 | parole l'avevano molto fatto crucciare; e contando alcuni de' particulari 1612 1, 88 | volte mi disse: - Oimè, crudelaccio, tu ci vuoi pure immortalare 1613 1, 119| Afflitti spirti miei, ~oimè crudeli, che vi rincresce vita!~- 1614 1, 50 | consilii vir futurus erat, ni crudelis fati archibuso transfossus 1615 2, 110| scrivere, volendo dire le gran crudelità che e' m'hanno fatto; la 1616 1, 69 | che io fossi più cotto che crudo, mi chiese una vesta di 1617 1, 38 | poca carta ciascune e le cucimmo in certe farse adosso al 1618 1, 82 | quale pulitissimamente mi cucinava. Avendo la sera dato cena 1619 2, 5 | diceva. Volendogli il medico cucire quella ferita della bocca, 1620 1, 102| di te, volse che tu gnene cucissi adosso: per la qual cosa 1621 2, 5 | nimicizia e' gliene avessi cucita tutta: e messe mano a un 1622 1, 108| fatte istrisce e benissimo cucite, andai esaminando quanto 1623 2, 16 | aveva donato una mia sorella cugina, monaca, innel passare per 1624 1, 16 | morto; di poi voltomi ai sua cugini, dissi: - Così si trattano 1625 1, 128| di bei pensier fin dalla culla.~ La gran pietà, che se 1626 2, 36 | goletta, nella quale io aveva cumpartito quattro figure d'oro, fatte 1627 1, 128| colei che l'alme affligge e cuoce, ~che spaventava or questo, 1628 1, 95 | d'un bicchiere coperta di cuoio, mi disse innell'orecchio, 1629 2, 2 | facessi una Venere con un Cupido, insieme con molte galanterie, 1630 2, 55 | Francia, per non mai più curarmi di rivedere la Italia. Essendomi 1631 2, 109| dua cavretti grassi, sanza curarsi di Dio né de l'onor suo, 1632 1, 104| Re, che Sua Maestà non si curasse di me, perché io ero uomo 1633 2, 11 | quasi pare che non se ne curino. Appressatimisi più costoro, 1634 1, 43 | con quel maestro Iacopino, curiosissimamente mi domandava che serrati 1635 1, 48 | bene mostravo grandissima curiosità di vedere. In prima giunta 1636 1, 7 | molto volentieri, e quel mio dabben maestro ne pigliava maraviglioso 1637 2, 76 | in bottega da mangiare e dabbere attutti; e dicevo loro: - 1638 2, 4 | motteggio, per voler fare daddovero, e pensavo che quei mia 1639 1, 109| e io sono un pipistrello dadovero; e perché e' m'è stato dato 1640 2, 13 | di metter mano a una sua daghetta; per la qual cosa io messi 1641 2, 5 | fummo dal mio cognato e dallei molto maravigliosamente 1642 2, 4 | per mostrarsi bello alle dame? e inne' luoghi pericolosi, 1643 1, 80 | altra un San Cosimo e un San Damiano. Queste furono monete d' 1644 1, 61 | la voglia sua, può dire: «Dammi la mia gioia perché io non 1645 2, 88 | Giove, Mercurio, Minerva, e Danae madre di Perseo con el suo 1646 1, 62 | Benvenuto ce la vuol dare; che dandocela così, se gli paghi tutto 1647 2, 52 | per le sue provvisione, dandogliene per limosina, aveva inpegnato 1648 2, 112| Arrigo suo marito, e che Daniello da Volterra aveva intrapreso 1649 2, 60 | che io intendessi, senza danneggiare la gioia. Sì come io ho 1650 2, 90 | era fatto con molto mio dannoso disavvantaggio; e così malcontento 1651 2, 101| uno ne faceva Vincenzio Danti, perugino, in casa messer 1652 1, 28 | mostrò al Papa; e l'altro dapoi s'andò con Dio. Era molto 1653 2, 81 | promesse; dicendogliele dapparte del Duca. Egli subito mi 1654 2, 85 | stato di buono ingegno, dappersé medesimo, se n'andò intorno 1655 1, 8 | povero padre, e in cambio di darci qualche somma di dinari, 1656 1, 53 | proposito mi disse: - Benvenuto, darebbet'egli il cuore di far monete 1657 2, 18 | sicondo i lor modi, me lo darebbon fatto e gittato tanto netto 1658 1, 55 | falliti, ma a ogni modo gli darem tanto pane, che basterà 1659 1, 128| Salveregina,~il Paternostro, e poi daria la mancia ~a ciechi, pover, 1660 2, 28 | prime cose, che molto mi darieno fastidio: l'una si è che 1661 2, 4 | delle poste aspettavano di darle a qualche passeggiere, per 1662 1, 64 | bisogna aver paura, ma bisogna darsi da fare e aiutarsi; sì che 1663 1, 81 | pensavo a altro, se none a darti un rovescio che fussi degno 1664 2, 96 | per non so che occasione datagli, disse: - Per manco di dua 1665 1, 62 | dipoi seguirò la commessione datami. Il Papa dice che tu mi 1666 2, 31 | tutte ce l'ha levate, e datecele per lui. A noi c'è saputo 1667 2, 19 | parte mia a sua magione, e dategnene senza nessuna spesa -. Quelle 1668 2, 64 | andare il Bandinello, anzi dateli sempre più che lui non vi 1669 2, 104| e scodelle e scodellini, datimi differenziati dagli altri 1670 2, 64 | questa nobilissima Scuola. Or dàtimi licenzia, Signore, né domando 1671 1, 45 | mano subito lo segnò; poi datolo allui disse: - Ora non c' 1672 1, 114| Santità gli ha perdonato e datomelo libero, che dirà il mondo 1673 1, 123| solevano dar noia ogni anno: e datosi in tutto e per tutto all' 1674 1, 118| tutti i miei dispiaceri e davanmi tanto travaglio, che più 1675 | davanti 1676 2, 77 | quelle pugna e calci che voi davi annoi stanotte passata, 1677 2, 91 | opere, insino al mirabil Davitte del divino Michelagnolo 1678 1, 89 | lasciorno stare e non mi davon noia.~ ~ 1679 1, 34 | signori mi benedivano e davonmi grandissimo animo. Il che 1680 1, 36 | sente un gran romore, dove debb'essere uomini di molta importanza -. 1681 1, 71 | figliuoli e servitori non debbono così precipitatamente lasciar 1682 2, 51 | da poi avvilitomi dove le debile forze mie non arrivano, 1683 1, 84 | un altro. La natura era debilitata e avvilita a fatto; e non 1684 2, 72 | che il detto marmo si era debilitato; e come marcio in quella 1685 1, 53 | e' quali, fatto quelle debite diligenze, perché a lor 1686 1, 47 | parecchi scudi che io v'ero debitore; se voi gli volete, venite 1687 1, 103| son carcerato per qualche debol cosa, come il più delle 1688 1, 46 | fussino state un po' più debolette de l'altre, per questo non 1689 2, 34 | fussi stato uomo di tanta debolezza, non mai mi sarie venuta 1690 2, 53 | gli dissi che l'opere mie deciderebbono quella quistione e quel 1691 2, 96 | pagato delle sue provvisione decorse e ancora io fui pagato; 1692 1, 50 | fuit, facile documentum dedit quantae fortitudinis et 1693 | degl' 1694 2, 111| che e' se ne andassino, si degnassino di venire innel mio terreno 1695 2, 48 | quali danari Sua Maestà si degnerebbe farmegli da poi pagare, 1696 2, 19 | quale era una delle maggior degnità che si dessi a un forestiero; 1697 1, 128| dei segreti sua, quale si degnò farmene degno: che d'allora 1698 1, 23 | scrivono e' Greci degli dèi del cielo. Questo talvolta, 1699 1, 90 | vi vedevo molto maggior deità, sì per gli ornamenti eclesiastici, 1700 2, 10 | lui disse. Questo fu innel Delfinato, a un castello che non mi 1701 2, 30 | madre è qui che per l'un delitto e l'altro merita il fuoco; 1702 1, 89 | fiori e frutti e moltissime delizie; poi gli hanno detto che 1703 1, 19 | appartiene a tal opera. Un descepol di Raffaello da Urbino, 1704 1, 26 | cose non già minutamente descriverle, ma sì bene soccintamente 1705 1, 32 | nacque una occasione, che io descriverò, dove corse la vita mia 1706 1, 35 | qui per questo, altro non descrivo.~ ~ 1707 2, 49 | di Tampes, la quale non desidera altra cosa al mondo, se 1708 1, 22 | mossono a pietose lacrime, desiderando prima che lui morissi di 1709 2, 38 | tanto le ditte opere quanto desiderar possa uno che duri fatica 1710 1, 84 | del mio, ma pareva che lui desiderassi quel che misser Giovanni 1711 2, 26 | queste altre, che tanto voi desiderate, per certo voi ve ne priviate; 1712 1, 21 | vicini fattisi innanzi, che desideravano veder la fine di tal contesa, 1713 1, 37 | latrocinio del gran sacco, desiderosi alcuni di quelli godersi 1714 1, 53 | ogni mattina inanzi che io desinassi mi toccava guadagnare tre 1715 2, 3 | Idio che in mentre che noi desinavamo, loro, che avevano aùto 1716 1, 17 | del magistrato che noi ci dessimo sicurtà l'un l'altro, e 1717 2, 99 | Scuola, e vedrete chi si desta al bene: io dico al bel 1718 1, 23 | benedetto per sempre da me -. Destatomi, per paura corsi a farmi 1719 intro | e vivo.~ Quel mio crudel Destin, d'offes'ha privo ~vita, 1720 1, 116| quelli uomini che erano destinati a tale cattivo uffizio, 1721 1, 128| non sul cesso;~pur sempre desto a far qualcosa nuova.~ Al 1722 1, 15 | bene aiutare la casa mia. Destossi la invidia da quelli cattivi 1723 2, 55 | tempo da quello che i cieli determinato gli aveano; e mi disse, 1724 1, 49 | ricognoscessi, disse di sì, e dettegli e' contrassegni; e' quali, 1725 2, 71 | per le ingiuste ingiurie dettemi in prima, smarrito dalla 1726 1, 10 | nascosto da mio padre, gli detteno cappa e saio mia belle e 1727 1, 37 | artiglierie di quella sorta. Dèttigli fuoco e presi apunto nel 1728 1, 111| questi dua omaccioni, e dettonmi questa buona nuova da parte 1729 1, 88 | io mi sentivo di sorte diacciare la gamba, che io dissi a 1730 2, 21 | femmina in bella attitudine a diacere: questa teneva il braccio 1731 1, 90 | mi mostravano una certa diadema, insieme con la bella vecchiaia 1732 1, 119| isperanza di bene: così in dialogo iscrissi:~ ~- Afflitti spirti 1733 2, 7 | anello, il quale era un diamantaccio sottile, il valore d'un 1734 2, 68 | pregò che io le legassi un diamantino in punta innuno anello, 1735 1, 5 | e fece uno specchio, di diamitro di un braccio in circa, 1736 2, 97 | che vi comanda che voi le diate prezzo; e se voi volete 1737 1, 75 | bargello. Commesse a un certo diavoletto di un suo soldato còrso, 1738 1, 115| non la ritrovavo, forte mi dibattevo. Quella guardia s'era messa 1739 1, 115| malignità. E con questo dibattutomi un pezzo, da poi mi risolsi 1740 2, 87 | dureranno di molti mesi, dicami Vostra Eccellenzia illustrissima 1741 1, 14 | hai detto, che le tue mane dicano quel che tu sei -: e mi 1742 2, 110| altro errore del mese di dicembre 1566 seguente. Comperai 1743 1, 68 | qual oste noi più volte dicemmo, che seco noi non volevamo 1744 1, 68 | ristava indrieto, sovente dicendoci le medesime cose, che ci 1745 2, 55 | Eccellenzia -. Allora io dissi che dicendomelo da parte di Sua Eccellenzia, 1746 1, 35 | lascierò la maggior parte, dicendone solo quelli che mi sforzano, 1747 1, 36 | del sacco di Roma; dove dicendosi ingiuria l'un l'altro, per 1748 1, 6 | fece questi quattro versi: dicevan così:~ ~Quest'arme, che 1749 2, 59 | ragione, e non mi volevo dichinare; perché pensavo, se io mi 1750 2, 59 | pensavo, se io mi fussi dichinato a scrivere umilmente, quelli 1751 1, 13 | era a punto l'età mia di diciannove anni, insieme col millesimo. 1752 1, 60 | fusse veduto: si era venduto diciassette mila ducati di Camera. Volendolo 1753 1, 102| io vi priego che voi mi diciate quel che voi volete da me, 1754 1, 99 | scritture, che valevan di molte dicine di scudi: e pareva che queste 1755 1, 105| son molte cose quelle che dicon gli uomini che son venuti 1756 1, 50 | Benvenutus frater posuit. Obiit die XXVII Maii MDXXIX». Era 1757 intro | Dio della natura~che mi diè l'alma e poi ne ha 'uto 1758 1, 9 | elemosina in Roma. Io gnene diedi, sì per esser mia natura 1759 1, 62 | vedete che la voglia fare, dìesigli quelle comodità che lui 1760 1, 128| che non ti oda parlar, né dièti nulla; ~e la porta apra 1761 1, 103| e a chi principe che mi difenda da un tanto iscellerato 1762 2, 102| credono, sempre Iddio gli difende - in questi giorni mi capitò 1763 1, 66 | poteva si andava con loro difendendo, e diceva che quello orefice 1764 2, 40 | Maestà m'aveva commisso, difendendomi da tutti quelli che mi volevano 1765 2, 4 | non aveva che far meco, e difendendosi dalla punta d'una partigiana 1766 2, 27 | gran sala di Parigi per difender le mie ragione; dove io 1767 1, 75 | con uno uomo il quale si difenderebbe da cento. E non è impresa 1768 1, 103| voi, così prete, voi vi difenderesti, e ammazzando lui le sante 1769 1, 70 | aiutati, e che io ero uomo per difendergli da chi gli volesse offendere; 1770 2, 40 | vadia a dolere al Re, io mi difenderò in quel modo che Sua Maestà 1771 1, 103| questo Vicario di Cristo, che difendessi le mie ragione. Oimè! dove 1772 1, 115| pigliate dua bastoncelli e difendetevi dal cane, e gli altri leghino 1773 2, 70 | sì ben dimostro: sì che difendila un poco -. A queste ducal 1774 1, 36 | sono fatte e fannosi per difension di lor preti, e non per 1775 1, 118| stato cosa divina e mia difensitrice.~ ~ 1776 2, 51 | querelo, e per mio propio difensore chiamo e mi raccomando. 1777 2, 104| danno tutte le stoviglie diferente da quest'altre: or vedesti 1778 1, 70 | astuzia e valore di corpo mi difesi da più cavagli, che mi erano 1779 2, 83 | avessi qualcuno di quei difettuzzi, e' ne varrebbe più di dodici 1780 1, 31 | pratico in quella diversità e differenzia di arte, che di sopra ho 1781 2, 104| scodelle e scodellini, datimi differenziati dagli altri la detta moglie 1782 1, 26 | a questo esercizio molto difficilissimo rispetto al fuoco, che nelle 1783 2, 63 | che Vostra Eccellenzia non diffidi di me; il perché di nuovo 1784 1, 80 | si facessi; e questa tale dificultà non apparisce, se none agli 1785 2, 31 | cosa di momento con l'arme, difilato me n'andai a trovare il 1786 2, 40 | se bene io ebbi qualche diflicultà, me l'avevo presa per piacere. 1787 1, 125| fanno e' cibi per fare la digestione, questo diamante s'appicca 1788 1, 125| perché la sera io avevo digiunato. Questo giorno era di festa. 1789 1, 44 | uno amanto che svolazzava, dil quale usciva di molti puttini, 1790 2, 84 | tentato di andarmi con Dio e dileguarmi di Italia; ma perché il 1791 2, 22 | per le Virtù, di che si diletta e favorisce tanto Vostra 1792 1, 9 | tuo dilettevole piacere, dilettandoti d'esso, sonare? - Io dissi 1793 2, 99 | mosterrete voi Signori di dilettarvene e d'intendervene -. La Duchessa 1794 1, 31 | bene, come gli antichi si dilettavano di comporre de' mostri usando 1795 1, 80 | quanto io di tal cosa mi dilettavo, e che per arra di quello 1796 1, 9 | cornetto, e, con qualche tuo dilettevole piacere, dilettandoti d' 1797 2, 100| crederranno che quella se ne diletti e se ne intenda -. Subito 1798 2, 40 | istillazione, le quali molto dilettorno al Re; e in questi piaceri 1799 1, 109| quale, veduto l'animo mio diliberato e che andavo alla volta 1800 2, 8 | quelle terre di Faenza, molto dilicatamente lavorato. In mentre che 1801 2, 8 | Ferrara a ogni modo; ma quel diligente cameriere del Duca aveva 1802 1, 53 | quali, fatto quelle debite diligenze, perché a lor toccava, subito 1803 1, 34 | occorre ragionar di essi. Mi dilittai in questo tempo molto della 1804 2, 83 | dire qualche poco di bugie, dille per far servizio a me; ché 1805 1, 81 | male, e mi disse: - Va, dillo a Ottaviano de' Medici, 1806 2, 25 | maestro di salnitri non voleva diloggiare; e io piacevolmente più 1807 2, 110| bisognerebbe che lungamente io mi dilungassi con lo scrivere, volendo 1808 2, 99 | del Bandinello, e disse: - Dimandane il Duca, che anche Sua Eccellenzia 1809 2, 39 | questi uomini, che non usano dimandar nulla, par lor dovere che 1810 2, 101| concedere tal cosa, sanza il dimandarne i loro Operai; ai quali 1811 1, 43 | attenessino allui; però non me ne dimandassi più. Andai a fare tutto 1812 1, 83 | parole lui rispondeva, che dimandassino me se io avevo aùto paura; 1813 2, 2 | Niente di manco se voi dimandate un povero umile pastorello, 1814 2, 47 | modo che lui voleva tenere. Dimandatolo di nuovo il Re, e lui, per 1815 1, 38 | subito mandò a chiamarmi, e dimandatomi del caso, io gli contai 1816 2, 56 | non torna Benvenuto? - E dimandatone particularmente quelli mia 1817 1, 76 | e' quali subito giunti dimandavano il procaccia, ciascuno delle 1818 2, 59 | acconsentire alle temerarie dimande di questi gran ladroncelli, 1819 1, 44 | Al quale io dissi che ne dimanderei prima il Papa, di poi saprei 1820 1, 64 | infinita ricchezza, perché noi dimanderemmo li demonii che ci insegnassino 1821 2, 56 | causa nessuna, io non lo dimanderò mai più; sì che stiesi dove 1822 2, 39 | dovere che le fatiche loro dimandino assai: però provedetelo 1823 2, 53 | e lui e la Duchessa mi dimandorno dell'opere che io avevo 1824 2, 103| sogghignava innun certo mal modo, dimenando 'l capo, come dire: - Va 1825 1, 109| messi le mane, e sentendola dimenare, quella facilmente mi ubbidì, 1826 1, 10 | osserva, e mai non te le dimenticare:~ ~In nella casa che tu 1827 2, 38 | custode, e voi ve l'avete dimenticato -. Il Cardinale disse che 1828 1, 106| sudice. Questa tal cosa si dimenticò. A quelli mia lavoranti 1829 2, 68 | pari; ma ora che lui l'ha dimessa, io credo che 'l fare uno 1830 2, 55 | certi pochi giorni avendo dimesso tutti i pensieri di Firenze, 1831 2, 28 | se tu vedi nulla, subito dimmelo, perché io manderò alle 1832 1, 64 | quant'e loro, mi ingegnavo di dimostrarla manco, e a tutti davo maravigliosissimo 1833 2, 44 | potete mostrare; e solo vi dimostrate grandi mediante le occasione 1834 1, 71 | quella vergogna che lui aveva dimostrato. Ancora Sua Santità entrato 1835 1, 71 | violentemente in atto le mi dimostrorno, Vostra Santità senza sua 1836 1, 2 | immaginatori e investigatori di tal dipendenzie di nomi, dicono per essere 1837 1, 2 | troviamo così, e così crediamo dipendere da uomo virtuoso. Di poi 1838 1, 6 | palle, e vi avevano fatto dipignere una gran croce rossa, quali 1839 2, 8 | che piaccia loro, se la dipingono tanto eccellente nel cervello, 1840 2, 32 | voi toccherà a farlo, io diporrò tutta questa grande ingiuria 1841 1, 42 | savio giovane, forse a un dipresso imaginatosi la cosa, mi 1842 1, 13 | che sanza il tuo aiuto diranno quale io sia.~ ~ 1843 1, 102| tu ci metti del buono a dirci la ragione di essi -. E 1844 2, 41 | Questo si era, come noi diremmo in Toscana, una loggia, 1845 1, 75 | pensò un altro, il quale lo diremo al suo luogo.~ ~ 1846 2, 11 | andare sanza danari, che diresti voi? Ora levatevimi d'inanzi, 1847 1, 127| tale atto tal volta non si dirieno; per modo che, essendo quel 1848 1, 37 | mia pezzi di artiglieria dirizzandogli alle ditte botti; e aspettato 1849 2, 111| di marmo, ei mi parve che dirizzandolo e mettendolo levato da terra 1850 1, 38 | bombardieri, che noi dovessimo dirizzare tutte le nostre artiglierie 1851 1, 45 | papa e uno imperatore, che dirizzassino d'accordo una croce, la 1852 2, 75 | fornace, avendola benissimo dirizzata di sorte che la si spenzolava 1853 2, 111| tutto che e' mostrassi bene, dirizzato che io l'ebbi, e' mostrò 1854 1, 35 | che sempre di giorno io le dirizzava in quei luoghi dove le potevan 1855 2, 3 | casa sua; l'altra parte dirizzò per la volta di Firenze. 1856 1, 92 | tanto d'importanza, volendo dirla bene, che si sarebbe ragionato 1857 1, 88 | che gli aveva fatto bene a dirmelo, e che io gli guarderei 1858 2, 83 | maggior aldacia seguitavo di dirne, dando loro il maggior colore 1859 1, 4 | ceffata, per la quali io molto dirottamente mi missi a piagnere. Lui 1860 2, 66 | lasciandolo con quel suo dirotto pianto. E venendomene inverso 1861 1, 96 | Busbacca disse allora: - Dirovelo in nel nome di Dio: in questi 1862 2, 81 | ragione, che e' non sapeva che dirsi subito, ei si volse al suo 1863 1, 102| ragionamenti che tu mi udirai dirti; e' quali non saranno né 1864 1, 114| voleva remunerare de' miei disagi. Questo era il vero, che 1865 2, 100| punto i mia aiuti o mia disaiuti? - Anzi, gli stimo, Signora 1866 1, 122| quella stanza mi trovai disarmato, ed ero in camicia bianca 1867 2, 90 | fatto con molto mio dannoso disavvantaggio; e così malcontento il giorno 1868 2, 48 | professione, e altanto unico disavventurato. Era passato parecchi mesi 1869 2, 78 | altra parte mezzo e' m'era discaro, solo perché io avevo detto 1870 1, 35 | misser Antonio Santa Croce discender giù de l'Agnolo, perché 1871 1, 54 | Donnino, orefice, da Parma già discepol di Caradossa, per aver aùto 1872 1, 31 | così in alcuni fiori si discerne, accompagnate con altre 1873 1, 128| il ver di quel ch'io ne discerno, ~qua si cognosce e sempre 1874 2, 97 | valeva; ma per essere in discordia meco per altre faccende 1875 2, 11 | pensar potevo. E di già m'ero discostato incirca a dua miglia; e 1876 1, 32 | 32-~ ~ Se bene io mi discosterò alquanto dalla mia professione, 1877 2, 42 | vedere e non si potendo discredere di quel balenamento degli 1878 1, 92 | tenuto porta, alzato così discretamente la portiera, viddi il Papa 1879 2, 64 | grandissima passione, come Signor discretissimo e amorevole mi si volse 1880 1, 37 | vestito tutto di rosato, disegnando quel che io potessi fare 1881 1, 126| aveva aùto a dire che io non disegnassi uscire di quella prigione 1882 2, 85 | a ciascuno di noi mandò disegnata la sua porta; di modo che 1883 2, 71 | disegno? - Io dissi che chi disegnava bene e' non poteva operar 1884 1, 13 | ucellare tutti quelli che disegnavano, un giorno in fra gli altri 1885 1, 52 | aocchiando quelle gioie disegnò rubarmele, per la qual cosa 1886 2, 1 | san Giovanni predicava nel diserto, l'altra quando sant'Ambruogio 1887 1, 3 | pericolo che le due famiglie si disfacessino affatto; considerato questo 1888 1, 125| agravando forte, senti' disfare la ditta pietra; e guardato 1889 1, 95 | quale la barca subito si disfarebbe e annegheremmo tutti, e 1890 1, 31 | compagnia quasi tutta si disfece. In questo tempo mi capitò 1891 1, 26 | fu portato un cartello di disfida per combattere seco, il 1892 1, 8 | a Pinti, e quivi si era disfidato con un garzone di venti 1893 2, 105| la fece dare la opera del disgraziato marmo libera a Bartolomeo 1894 2, 68 | avevo gran bisogno, perché disideravo di finire 'l mio Perseo, 1895 2, 4 | rimenassi; veduto questo, io dismontai del mio cavallo Tornon, 1896 1, 93 | voi siete, perché gli è un disonorato marrano. Ditegli così da 1897 2, 78 | opera si erano poste nel disopra della testa del Perseo e 1898 1, 111| quei peccati fussino troppo disorbitanti, Vostra Santità è santa 1899 1, 81 | dicevano che egli aveva disordinato; e finito in poco più di 1900 1, 16 | quei Signori a tutti in disparte, e io, come non pratico, 1901 1, 57 | che lui si tolse da questa disperata cura.~ ~ 1902 1, 28 | medicamenti, prese certe disperate cure di mali franzesi. E 1903 2, 95 | mai fermo. Subito questo dispettoso mi disse una quantità di 1904 1, 76 | farei delle cose che gli dispiacerebbono; sì che attendessi al fatto 1905 1, 105| fece riserrare con qualche dispiacevolezza, massimo di parole dittemi 1906 1, 81 | tutto quello che noi avevamo dispiacevolmente discorso, Ottaviano de' 1907 1, 74 | necessitate; o pure che disponessi di me tutto quello che piacessi 1908 1, 26 | liberamente io mi prommettevo dispor di quella tutto quello che 1909 1, 60 | milanesi: così l'altro giorno dispose quella opera a Tubbia di 1910 2, 101| conoscevo che la Duchessa si era disposta che io noll'avessi, e per 1911 1, 43 | quei regni interi, io son dispostissimo a perdonarti -. Allora io 1912 1, 119| Addunche - mi disse - tu dispregi l'opere sue, volendole guastare? 1913 1, 33 | bacerò pure un tratto, al dispregio di quel traditore di Benvenuto -. 1914 2, 32 | dal Re, e con Sua Maestà disputai un gran pezzo la faccenda 1915 1, 61 | io non la volessi stare a disputare con un Papa, perché potrebbe 1916 2, 85 | benignamente ci si messe a disputarla meco; e mostrando a Sua 1917 2, 85 | imperò noi l'abbiamo sempre disputata qualche poco insieme; così 1918 1, 107| e poi si volse a me e dissemi: - Benvenuto, chi ti dessi 1919 2, 54 | parlai a questa bestia, e dissigli tutte le cose di quello 1920 1, 91 | tante mirabil figure. Così distendemmo ragionamenti di una mezz' 1921 2, 70 | che le son tutt'a dua giù distese senza nessuna grazia, né 1922 2, 108| questo ragionamento io mi distesi con molte lunghe cerimonie 1923 1, 17 | difesa contro di me, e quello disteso in terra come morto, troppo 1924 2, 69 | Dimmi, Benvenuto mio, distintamente in che consiste tanta virtù 1925 2, 44 | potere di non aver potuto distorre il Re, si misse con la sua 1926 2, 85 | Duca afforzificare Firenze, distribuì le porte infra i sua scultori 1927 1, 33 | pregandomi che io non volessi disturbate né me né loro a causa di 1928 1, 121| amiche e compagne, e nulla mi disturbava. Se bene quei divoti del 1929 1, 90 | dallui stietto; che egli disturbò tutto quello che si era 1930 1, 114| la salute mia mi voleva disubbidire, e che sapeva bene quello 1931 2, 103| quei di Vicchio come cosa disusa da vedersi, e più che ogni 1932 2, 68 | saria grande, per essersi disuso -. A queste parole io ringraziai 1933 1, 122| così brutti torti. Sì che ditelo a chi volete, che nissuno 1934 1, 128| uno Angel del Cielo me le dittassi. Ancora: non voglio lasciare 1935 1, 27 | pigliare certi piaceri, come mi dittava l'animo, pure causati da 1936 intro | mentre che io lavoravo, gli dittavo la Vita mia; e perché ne 1937 1, 105| dispiacevolezza, massimo di parole dittemi da certi sua affezionati 1938 2, 23 | ancor vestita, e che subito dittogliene, mi metterebbe drento. La 1939 1, 45 | dessi il cuor di farla -; e dittomi che arebbe caro di far le 1940 2, 60 | dicessi, perché gli era divario a' gioiellieri a il pregiare 1941 1, 5 | casi mia, si era che io divenissi un gran sonatore; e 'l maggior 1942 1, 19 | poco di onesta vergogna, divenni rosso e dissi: - Quale io 1943 2, 83 | illustrissima, la Duchessa mi diventa mortalissima inimica, per 1944 1, 17 | cosa io sdegnato, soffiando diventai come uno aspido, e feci 1945 1, 102| alterigia io te la farò diventare più umile che un canino 1946 1, 64 | terra, e a quel modo noi diventeremmo ricchissimi; e che queste 1947 1, 124| della mia vita, quale era divenuta grandissima. Il Papa lesse 1948 2, 83 | li mia occhi e alquanto divenuti umidi di lacrime, dissi: - 1949 2, 22 | lo fece rallegrare, e lo divertì da quei ragionamenti fastidiosi 1950 2, 71 | cessavano, ei cominciò, per divertirgli da tanta sua beffe, a entrare 1951 1, 71 | ragionamenti, tanto che io divertissi quella vergogna che lui 1952 1, 120| Invisibile, che mi aveva divertito dal volermi ammazzare, venne 1953 1, 12 | presura di bandiere, tanto divinamente fatti, quanto imaginar si 1954 1, 30 | cominciatosi a lodar le donne con divine e belle parole, in mentre 1955 1, 128| chiari, leggiadri, alti e divini!~ Vidi cader la mortifer' 1956 2, 97 | si sia scoperta in questa divinissima Scuola; e quello che più 1957 1, 12 | ritratto da un cartone del divinissimo Michelagnolo. Questo cartone 1958 2, 101| Loggia, ché ce l'avevano divisa. Quando io l'ebbi tutto 1959 2, 3 | cavalcature. Il Cardinale divise la sua Corte, la quale era 1960 1, 121| sollevato, facevo orazione più divote che mai io avessi fatte 1961 1, 121| disturbava. Se bene quei divoti del Castellano, che aspettavano 1962 2, 13 | costume vostro, che io ve ne piena licenza -. Dissi a 1963 2, 75 | incalzarla con el metter quei doccioni bene ai sua luoghi, e che 1964 1, 50 | et signifer fuit, facile documentum dedit quantae fortitudinis 1965 1, 90 | quale lui aveva compero dodicimila scudi. Questo diamante il 1966 1, 128| di famiglia, ~e qualche doglia per la sua persona, ~e lunge 1967 2, 77 | aùto un male al mondo, così dolcemente mi riposavo. Quella mia 1968 1, 120| alla presenza di esse di dolcezza e di letizia io assai piansi. 1969 2, 97 | meco: e la causa fu, che dolendomi con Sua Eccellenzia di certi 1970 1, 51 | questi soldati furno assai, dolendosi d'avermi impedito, se bene 1971 1, 16 | avendo fatto il contrario, dolessinsi di loro e non di me. In 1972 2, 90 | sdegnosamente borbottavo e mi dolevo, bestemmiando quel maladetto 1973 1, 49 | Signor mio, d'altro non mi dolgo, se none che Vostra Eccellenzia 1974 1, 120| inverso di me, pessimo e doloroso fu innel primo aspetto quello 1975 2, 47 | molti ragionamenti, il Re si dolse del cardinal di Ferrara, 1976 1, 115| e che se bene io m'ero dolto, parendomi questa tal partita 1977 2, 84 | quale lei s'era meco tanto doluta della sua poltroneria e 1978 2, 11 | di brigate, li quali si domandan venturieri, che volentieri 1979 1, 76 | andava molto volentieri; e domandando me se io avevo mai veduto 1980 2, 64 | Bernardone mi sforzano a domandarla e pregarla, che quella mi 1981 2, 81 | suo Urbino con un modo di domandarlo quel che gnele pareva. Questo 1982 1, 104| iscrisse a questo che mi domandasse al Papa, come uomo di Sua 1983 2, 101| dissi: - O frati, perché non domandasti voi in prima gli Operai 1984 2, 64 | che questo sia il vero, domandate ser Domenico Poggini e Giampavolo 1985 1, 58 | Papa e molto virtuosissimo. Domandatogli il Papa che persona io ero, 1986 1, 43 | grandissima accoglienza, e domandatomi quant'egli era che io ero 1987 1, 93 | partito magro e spunto, noi lo domandavamo il Vecchino; e io pensavo 1988 1, 31 | nascendo questi miscugli gli domandavono mostri; così quelli artefici 1989 2, 106| dare tutte comodità che io domanderei. Così io mi pasce' di questo 1990 2, 94 | io avessi mai. Essendosi domesticato a suo modo meco, un giorno 1991 1, 92 | allora il Papa mi fece le più domestiche carezze, che immaginar si 1992 2, 112| del Bene e io eramo molto domestichi amici, riconosciutici in 1993 1, 74 | un certo gentiluomo suo domestichissimo, il quale si chiamava messer 1994 1, 120| clamavit, un Miserere, e In te Domine speravi. Tutto quel giorno 1995 1, 102| danari gliene facessi una donagione. Per la qual cosa il Papa 1996 2, 42 | mia lavoranti un presente, donandogli sicondo i meriti d'essi 1997 2, 23 | di Tampes, pensando che, donandoglielo, dovere riguadagnare la 1998 1, 20 | io meritassi tanto, che donandomi un castello, a pena gli 1999 2, 23 | di madama di Tampes, per donargli quel bel vasetto d'argento 2000 2, 20 | lavorato, avevo fatto per donarlo a madama de Tampes; a molti 2001 2, 67 | mi mandava a offerire di donarmi un bel pezzo di marmo. Subito 2002 2, 100| o perché vi offero io di donarvi quello che io stimo dumila


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