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Sollecitando la ditta opera e lavorando
continuamente per la zecca, si cominciò a vedere per Roma alcune monete false
istampate con le mie proprie stampe. Subito furno portate dal Papa; e datogli
sospetto di me, il Papa disse a Iacopo Balducci zecchiere: - Fa' diligenza
grandissima di trovare il malfattore, perché sappiamo che Benvenuto è uomo da
bene -. Questo zecchiere traditore, per esser mio nimico, disse: - Idio voglia,
beatissimo Padre, che vi riesca così qual voi dite; perché noi abbiamo qualche
riscontro -. A questo il Papa si volse al governatore di Roma, e
disse che lui facessi un poco di diligenza di trovare questo malfattore. In
questi dì il Papa mandò per me; di poi con destri ragionamenti entrò in su le
monete, e bene a proposito mi disse: - Benvenuto, darebbet'egli il cuore di far
monete false? - Alla qual cosa io risposi, che le crederrei far meglio che
tutti quanti gli uomini, che a tal vil cosa attendevano; perché quelli che
attendono a tal poltronerie non sono uomini che sappin guadagnare, né sono
uomini di grande ingegno; e se io col mio poco ingegno guadagnavo tanto che mi
avanzava, perché quando io mettevo ferri per la zecca, ogni mattina inanzi che
io desinassi mi toccava guadagnare tre scudi il manco; (che così era stato
sempre l'usanza del pagare i ferri delle monete, e quello sciocco del zecchiere
mi voleva male, perché e' gli arebbe voluti avere a miglior mercato); a me mi
bastava assai questo che io guadagnavo con la grazia di Dio e del mondo; che a
far monete false non mi sarebbe tocco a guadagnar tanto. Il Papa attinse
benissimo le parole; e dove gli aveva dato commessione che con destrezza
avessin cura che io non mi partissi di Roma, disse loro che cercassino con
diligenza, e di me non tenessin cura, perché non arebbe voluto isdegnarmi, qual
fussi causa di perdermi. A chi e' commesse caldamente, furno alcuni de'
chierici di Camera, e' quali, fatto quelle debite diligenze, perché a lor
toccava, subito lo trovorno. Questo si era uno istampatore della propia zecca,
che si domandava per nome Céseri Macheroni, cittadin romano; e insieme seco fu
preso uno ovolatore di zecca.
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