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Giovanni Cena In umbra IntraText CT - Lettura del testo |
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L’INGANNO
1 - L’ingannoIo la vestii di sogno: io su la chioma cinsi timidamente i miei sommessi desiri e fusi un delicato aroma.
Negli occhi oscuri, sotto grandi ciglia simili ad ali fuggitive, ascosi vaghi misteri, e fulgide composi parole su la sua bocca vermiglia.
La persona bellissima di lume aspersi tutta e involsi di profumi, ed io che non credevo a finti numi questo mi finsi per mio culto nume.
Poi caddi riverente sui ginocchi a contemplar la bella creatura, così divina ch'io m'ebbi paura di mirar quel prodigio con quest'occhi.
Or che sarà di me s'ella da l'ara scenda e si spogli di quell'aurea veste? Scenderà l'amor mio dentro le meste ombre e si chiuderà come in sua bara.
Amore, onde fiorisce il sogno e langue la vita! Resterai, anima, sola, intessuta con lagrime e con sangue;
e a lungo guarderai con occhi assorti in quei giorni sì belli e sì fugaci, mentr'ella in altro amor muterà baci ignuda fra due braccia ignude e forti.
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