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Giovanni Cena In umbra IntraText CT - Lettura del testo |
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1 - Il sognoBEATO quei che lungamente dorme, cui volgono di sogni piene l'ore e che non vede scendere le aurore divine in questa realtà deforme.
Libero e grande è il regno delle forme dov'io riposo e vigilo signore, dove sotto il mio fiato animatore sorge ogni cosa al cenno mio conforme.
Ivi è l'oblio delle disfatte amare che già m'han tratto a desiar la morte: ivi mi lancio, fatto agile e forte,
nelle serene voluttà che agogno, ed ivi attendo per virtù di sogno colei ch'io possa eternamente amare.
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