Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovanni Cena In umbra IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
3 - Il ventoI
GIÀ da la notte s'ode il mugolio iroso della valle: a la collina quel solitario pino invan restìo dondola il capo sotto la rapina.
E su la strada bianca presso il rio grigio di foglie s'alza una cortina a tratti e il bosco è tutto un arruffio di criniere che il vento urge e mulina.
I bovi stanchi allungan la giogaia annusando, le nari aride, invano mentre l'aratro la gleba rimove;
e gira i dubitosi occhi il villano nel ciel di vetro dove ala non move se un fiocco bianco su le creste appaia.
II
ANIMA mia che stai come un deserto interminato dove ombra non scende e più d'un solco a nobil seme aperto alcun soffio di brezza invano attende;
anche su te disperso andò l'incerto stuolo di nubi che sì dolci prende forme di sogno: anche su te scoperto il firmamento immoto arido pende.
Pure alcun tronco rami apre giganti e alcun germoglio insinua le cieche radiche nel profondo brancicanti,
anima! E guardan le pupille assorte se appaia un segno in ciel e sia di bieche forme o di liete, e gioia rechi o morte.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |