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Giovanni Cena In umbra IntraText CT - Lettura del testo |
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5 - Le sireneLa vela mia da li error vaghi stanca lunghesso il lido oblivioso viene, dove, sostando, poi che il vento manca abbrividisce a un suon di cantilene.
Oh saggia Circe! Ecco le bionde arene animarsi, ondular seni tra bianca spuma, snodarsi braccia di Sirene e fiorir rosse bocche. Arranca! arranca!
Ahi ch'io di cera l'inesperto orecchio prima, né poi di vincoli impedii le membra troppo obedienti al suono!
Chiamano: «Vieni! vieni!» Su lo specchio del mar voluttuoso io piego. Oh sii, tu che mi vuoi, la morte! Io m'abbandono!
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