Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Cena
In umbra

IntraText CT - Lettura del testo

  • SAGGEZZA
    • 4 - La mosca
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

4 - La mosca

 

I

 

SU la parete candida s'appende

immobile, una mosca moribonda:

tenacemente sta' gonfia ed immonda

in preda a lunghi brividi ed attende.

 

Guardano i multipli occhi la profonda

ombra che insidiosamente scende,

come un mostro grifagno che distende

sue fila e striscia e l'urge e la circonda.

 

Come in ascolto sta. Sente un veleno

acre con lavorio sottil fluire

e insinuarsi la corruzione.

 

Muto, pensando, io la contemplo, pieno

l'anima d'un'acuta passione...

Tutto è soffrire, ahimè! tutto è morire!

 

 

II

 

ALLOR che ti svegliasti umida, apparsi

i primi soli (mentre tu ti spegni

io penso a' tuoi sì brevi dì scomparsi)

e superati i fragili ritegni,

 

il corpo che fu già sì pigro, farsi

aereo sentisti e gli occhi pregni

di luce, oh qual ebbrezza errar nei regni

nuovi, tra' fluttuanti atomi sparsi!

 

Tra 'l turbine incessante della vita

sugger la luce e la gioia nell'ore

tanto febbrili più quanto più brevi!

 

E un dì nel paIpitante aer rapita

alto volasti ed era teco amore,

e di tua vita il culmine attingevi.

 

 

III

 

QUANDO in cielo vibravi atomo d'oro,

(era di giugno, or già la brina appare)

e il sol dentro il mio nudo limitare

i suoi veli mettea, solo decoro,

 

e per le zone vivide un tesoro

agitar si vedea di pietre rare,

e parea lontanissime fanfare

udire d'un esercito canoro,

 

chiusi gli occhi e la mente sbigottita,

ascoltavo la voce, in mio pensiero

fatta più vasta', multipla, infinita,

 

e i minimi ond'è tolto a l'uom l'impero

brulicanti a le soglie della vita

mi scoprivano un lembo del Mistero.

 

IV

 

SCENDONO assorte dentro l'ombra enorme

le minuscole vite e le giganti;

ma senza tregua sgorgano, esultanti

da l'abisso le nove agili a torme.

 

Ma, poi che segue i suoi divini incanti

la segreta virtù che non s'addorme,

noi ieri nate e già morenti forme

su la caduta rinnoviamo i pianti.

 

Oh cecità di menti malaccorte!

Perché figgiam lo sguardo entro la bruma

terrena che ci vieta i firmamenti?

 

Ahi mentre tutti portano i viventi

il lor destino ignari, uno consuma

tutta la vita ad esplorar la Morte!

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License