Libro, Capitolo
1 1, 9 | lodavano la via del Casentino, dicendo che quella era migliore
2 1, 13| uccidere il detto Giano, dicendo: «Percosso il pastore, fiano
3 1, 13| beccai e agli altri artefici, dicendo che Giano li vituperava,
4 1, 14| difensione. E così fece, dicendo: «Perisca innanzi la città,
5 1, 15| scomuniàgli con parole piatose, dicendo: I Ghibellini ci torranno
6 1, 18| seguaci di grande arroganza, dicendo che avea messo scandalo
7 1, 21| certi grandi, e battuti, dicendo loro: «Noi siamo quelli
8 1, 27| ad infamarli a' Guelfi, dicendo che si intendevano con li
9 1, 27| temuti e con questo batterli, dicendo: «E' ci temeranno più, dubitando
10 2, 2 | feciono col detto Papa, dicendo che la città tornava in
11 2, 4 | quale teneano i Fiorentini, dicendo che a lui appartenea; e
12 2, 5 | volontà d'acomunare gli ufici, dicendo: «Questo è l'ultimo rimedio».~ ~
13 2, 9 | stendere. Vennono i Lucchesi, dicendo che veniano a onorare il
14 2, 10| e biasimava i signori, dicendo: «Voi guastate Firenze:
15 2, 11| fussono d'accordo col Papa, dicendo: «Se sono d'accordo, noi
16 2, 11| consiglio i Priori prendessono, dicendo: «Se prendono il no, noi
17 2, 12| dello scampo della città, dicendo: «Io voglio fare l'uficio
18 2, 13| giorno ci trasse di palazzo, dicendo che a Santa Maria Novella
19 2, 13| e molti ci schernirono, dicendo che meglio era arrotare
20 2, 14| nera parlavano sopra mano, dicendo: «Noi abiamo il signore
21 2, 17| stavano intorno a' signori, dicendo che la guardia della terra
22 2, 18| la vendetta fusse grande, dicendo: «Tenete per fermo, che
23 2, 32| compagnia co' Romagnuoli, dicendo che il marchese gli avea
24 3, 2 | loro mangiare le stuoie», dicendo che le tagliavano nel grano,
25 3, 10| levarono una falsa voce, dicendo che messer Corso Donati
26 3, 11| usciti, mutarono il parlare, dicendo per le piaze e per gli altri
27 3, 13| Guelfi tornassono in Pistoia, dicendo: «Noi non faremo pace, se
28 3, 28| di là li furono a' piedi, dicendo come non potean portare
29 3, 31| Coprivasi con false parole, dicendo che non per danari il facea,
30 3, 39| carestie serrava il suo grano, dicendo: «O aronne tal pregio, o
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