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Dino Compagni
Cronica

IntraText CT - Lettura del testo

  • SECONDO LIBRO DELLA CRONICA DI DINO COMPAGNI
    • 11 - Tornano da Roma due degli ambasciatori. La Signoria si rimette nella volontà del pontefice, e, segretamente, chiede un suo legato. Lo risanno i Neri: loro timori e supposizioni. Com'era internamente ordinata Parte nera (... - primi di novembre 1301).
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11 - Tornano da Roma due degli ambasciatori. La Signoria si rimette nella volontà del pontefice, e, segretamente, chiede un suo legato. Lo risanno i Neri: loro timori e supposizioni. Com'era internamente ordinata Parte nera (... - primi di novembre 1301).

 

In questo tempo tornorono i due anbasciadori rimandati indietro dal Papa: l'uno fu Maso di messer Ruggierino Minerbetti, falso popolano, il quale non difendea la sua volontà ma seguiva quella d'altri; l'altro fu il Corazza da Signa, il quale tanto si riputava guelfo, che appena credea che nell'animo di niuno fusse altro che spenta. Narrarono le parole del Papa: onde io a ritrarre sua anbasciata fui colpevole: missila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non per malizia la indugiai. Appresso raunai sei savi legisti, e fecila innanzi loro ritrarre, e non lasciai consigliare: di volontà de' miei compagni, io propuosi e consigliai e presi il partito, che a questo signore si volea ubidire, e che subito li fusse scritto che noi eravamo alla sua volontà, e che per noi addirizare ci mandasse messer Gentile da Montefiore cardinale. Intendi questo signore per Papa e non per messer Carlo.

 

Colui, che le parole lusinghevoli da una mano usava e da l'altra producea il signore sopra noi, spiando chi era nella città, lasciò le lusinghe e usò le minacce. Uno falso anbasciadore palesò la imbasciata, la quale non aveano potuto sentire. Simone Gherardi avea loro scritto di Corte, che il Papa gli avea detto: «Io non voglio perdere gli uomini per le femminelle».

 

I Guelfi neri sopra ciò si consigliarono, e stimarono per queste parole che l'inbasciadori fussono d'accordo col Papa, dicendo: «Se sono d'accordo, noi siamo vacanti». Pensarono di stare a vedere che consiglio i Priori prendessono, dicendo: «Se prendono il no, noi siam morti: se pigliano il sì, pigliamo noi i ferri, sì che da loro abbiamo quello che avere se ne può». E così feciono. Incontanente che udirono che al Papa per li rettori si ubbidia, subito s'armorono, e missonsi a offendere la città col fuoco e' ferri, a consumare e struggere la città.

 

I Priori scrissono al Papa segretamente: ma tutto seppe la Parte nera; però che quelli che giurarono credenza non la tennono. La Parte nera avea due priori, segreti di fuori: e durava il loro uficio sei mesi; de' quali l'uno era Noffo Guidi, iniquo popolano e crudele, perché pessimamente adoperava per la sua città, e avea in uso che le cose, facea in segreto, biasimava, e in palese ne biasimava i fattori: il perché era tenuto di buona temperanza, e di malfare traeva sustanza.

 




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