I cittadini di Parte nera
parlavano sopra mano, dicendo: «Noi abiamo il signore in casa; il Papa è nostro
protettore; gli adversari nostri non sono guerniti né da guerra né da pace;
danari non ànno; i soldati non sono pagati». Eglino aveano messo in ordine
tutto ciò che a guerra bisognava, per accogliere tutte le loro amistà nel sesto
d'Oltrarno; nel quale ordinorono tenere Sanesi, Perugini, Lucchesi,
Saminiatesi, Volterrani, Sangimignanesi. Tutti i vicini avean corrotti: e avean
pensato tenere il ponte a Santa Trinita, e dirizare su due palagi alcuno
edificio da gittare pietre: e aveano inviati molti villani dattorno, e tutti
gli sbanditi di Firenze.
I Guelfi bianchi non ardivano
mettersi gente in casa, perché i priori gli minacciavano di punire e chi
raunata facesse: e così teneano in paura amici e nimici. Ma non doveano gli
amici credere che gli amici loro gli avessono morti, perché procurassono la
salvezza di loro città, benché il comandamento fusse. Ma non lasciarono tanto
per tema della legge, quanto per l'avarizia; perché a messer Torrigiano de'
Cerchi fu detto: «Fornitevi, e ditelo agli amici vostri».
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