I baroni di messer Carlo e il
malvagio cavaliere messer Muciatto Franzesi sempre stavano intorno a' signori,
dicendo che la guardia della terra e delle porti si lasciasse a loro, e
spezialmente del sesto d'Oltrarno; e che al loro signore aspettava la guardia
di quel sesto: e che volea che de' malfattori si facesse aspra giustizia. E
sotto questo nascondeano la loro malizia; per acquistare più giuridizione nella
terra il faceano.
Le chiavi gli furono negate, e le
porti d'Oltrarno li furono raccomandate; e levati ne furono i Fiorentini, e
furonvi messi i Franciosi. E messer Guiglielmo cancelliere e 'l maniscalco di
messer Carlo giurorono nella mani a me Dino, ricevente per lo Comune, e
dieronmi la fede del loro signore, che ricevea la guardia della terra sopra sé,
e guardarla e tenerla a pitizione della nostra signoria. E mai credetti che uno
tanto signore, e della casa reale di Francia, rompesse la sua fede: perché
passò piccola parte della seguente notte, che per la porta, che noi gli demo in
guardia, dié l'entrata a Gherarduccio Bondalmonti, che avea bando, accompagnato
con molti altri sbanditi.
I signori domandati da uno
valente popolano, che avea nome Aglione di Giova Aglioni, e disse: «Signori e'
sarà bene a fare rifermare più forte la porta a San Brancazio». Fulli risposto,
che la facesse fortificare come li paresse; e mandoronvi i maestri con la loro
bandiera. I Tornaquinci, potente schiatta, i quali erano bene guerniti di
masnadieri e d'amici, assalirono i detti maestri e fedironli e missonli in
rotta; e alcuni fanti, che erano nelle torri, per paura l'abbandonorono. Laonde
i priori, per l'una novella e per l'altra, vidono che riparare non vi poteano.
E questo seppono da uno che fu preso una notte, il quale, in forma d'uno
venditore di spezie, andava invitando le case potenti, avisandoli che innanzi
giorno si dovessono armare. E così tutta loro speranza venne meno; e
diliberorono, quando i villani fussono venuti in loro soccorso, prendere la
difesa. Ma ciò venne fallito: ché i malvagi villani gli abbandonarono, e le
loro insegne celavano spiccandole dall'asti; e i loro famigli li tradirono; e i
gentili uomini da Lucca, essendo rubati da' Bordoni, e tolte loro le case dove
abitavano, si partirono e non si fidarono; e molti soldati si volsono a servire
i loro adversari. Il podestà non prese arme, ma con parole andava procurando in
aiuto di messer Carlo di Valos.
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