I Bianchi cavalcarono da Monte
Accinico fino presso alla Lastra, ardendo ciò che trovorono. Gli Aretini
racquistorono Castiglione e 'l Monte a San Savino, e guastarono Laterina, che
la teneano i Neri; i quali non la poterono soccorrere, perché erano co'
Lucchesi intorno a Pistoia: i quali sentendolo, lasciorono i Lucchesi a guardia
di Firenze, e co' cavalieri del marchese cavalcorono a Montevarchi per
soccorrere Laterina.
Raunoronsi gli Aretini co'
Bianchi e con gli amici loro di Romagna e con soldati pisani, e cavalcarono a
Castiglione degli Ubertini: e credettesi che avisamento fusse di battaglia.
Ma i Neri si partirono; e
combatterono Castiglione Aretino; e ricevetton danno di fanti a piè: e di poi
fornirono Montalcino e Laterina.
I Bianchi erano cavalli MCC e
pedoni assai, e mostrarono con gran vigore aspettare la battaglia; i quali
furono ingannati da certi traditori, che da loro nimici ricevettono moneta, e
negarono la battaglia, mostrando che a' Pisani non piacesse mettere in
adventura la guerra, che sicura vincere si potea.
In Arezo era Uguccione da
Faggiuola, come è detto, che per alcune sue opere sospette fu rimosso dalla
signoria, e data al conte Federigo, figliuolo del buon conte Guido da
Montefeltro di cui graziosa fama volò per tutto il mondo. Il quale venne ad
Arezo, e prese il governo accompagnato da Ciappettino Ubertini.
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