Del detto mese di settenbre i
Bianchi e i Ghibellini di Firenze s'accozorono con messer Tolosato degli
Uberti, nobile cavaliere di Firenze e valentissimo uomo d'arme. Cavalcarono ad
Arezo con soldati pisani. I Sanesi dierono loro il passo: perché i cittadini di
Siena marcavano bene con ambo le parti; e quando sentivano i Bianchi forti, li
sbandiano, ma il bando era viziato, che non agravava; davan aiuto a' Neri nelle
cavalcate, e mostravansi fratelli: e però parlò di loro una profezia, la quale,
fra l'altre parole della guerra di Toscana, dicea: «La lupa puttaneggia»; ché
per la lupa si intende Siena. Raunoronsi ad Arezo i Bianchi e Ghibellini di
Firenze, romagnuoli, pisani, e ogni altro loro amico: sì che in calendi
novembre furono a cavallo.
I Neri cavalcorono a Fighine, e i
Bianchi scesono a Ganghereto. Gli Aretini vennono a Laterina, e afforzarono i
passi, perché vittuaglia non vi si mettesse. Il castello si perdea, per fame e
per discordia fu tra gli Aretini; però che in segreto i loro maggiori
prenderono prezo, e lascioronlo fornire.
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