I Neri, beffando il Cardinale,
cercorono per più vie vituperarlo, mostrando volerli ubbidire. E ritornati in
Firenze, vi mandorono ambasciadori messer Betto Brunelleschi e messer Geri
Spini; i quali il faceano volgere e girare a lor modo, traendo da lui grazie, e
pareano i signori della sua corte. E tanto li feciono mandare a' Signori un
frate Ubertino, e tanti modi e tante cagioni trovavano e opponeano da un punto
a un altro, che aspettorono i nuovi Signori, che speravano fussono loro più
favorevoli.
Alcuni diceano che il Legato
tenea i Neri giusti uomini, e fermamente dicea agli amici che pace sarebbe. Non
fu mai femmina da ruffiani incantata e poi vituperata, come costui da quelli
due cavallieri: e del più giovane fu detto, che più sottilmente seguitava
l'opera, tenendo il Cardinale a parole, seguendo trattati di pace: nel quale
buon pezzo dimororono, per lo parlare che facea.
Infine, per infamia data in Corte
al Cardinale, fu rimosso dalla legazione; e con poco onore, andò a Roma.
I savi uomini s'avidono che gl'inbasciadori
stavano in Arezo per mettere scandolo tra gli Aretini. E Uguccione da Faggiuola
co' Magalotti e con molti nobili seminorono tanta discordia in Arezo, che come
nimici stavano i potenti Ghibellini; ma pur poi s'atutorono.
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