La santa Chiesa di Roma, la quale
è madre de' cristiani quando i rei pastori non la fanno errare, divenuta in
basseza per la reverenzia de' fedeli minuita, richiese i Fiorentini, e fermò
processo di scomunicazione, e sentenzia dié contro a loro; e scomunicò gli
uficiali, e intradisse la terra, e tolse l'uficio santo a' secolari. I Fiorentini
mandoro ambasciadori al Papa. Morì il vescovo Lottieri dalla Tosa: chiamato ne
fu per simonia uno altro, di vile nazione, animoso in parte guelfa, e nel vulgo
del popolo, ma non di santa vita.
Molto ne fu biasimato il Papa, e
a gran torto, perché i mali pastori son alcuna volta conceduti da Dio pe'
peccati del popolo, secondo il filosafo. Molto si procurò in Corte con promesse
e con denari: altri ebbe le voci, e altri la moneta; ma lui ebbe il vescovado.
Uno calonaco fu eletto vescovo da' calonaci. Messer Rosso e gli altri Neri lo
favoreggiavano, perché era di loro animo, pensando volgerlo a suo modo. Andò in
Corte, e spese danari assai, e il vescovado non ebbe.
|