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Fernando Colombo
Historie

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  • 35 - Come verso il golfo di Samaná nella Spagnola nacque la prima scaramuccia fra gli Indiani e i Cristiani.
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35 - Come verso il golfo di Samaná nella Spagnola nacque la prima scaramuccia fra gli Indiani e i Cristiani.

 

La domenica ai 13 di gennaio, stando sopra il capo Innamorato, che è nel golfo di Samaná nell'isola Spagnola, l'Ammiraglio mandò la barca in terra, dove i nostri trovarono nella spiaggia alcuni uomini di aspetto fiero con archi e con saette, che mostravano d'essere apparecchiati alla guerra e d'aver l'animo turbato e pieno di spavento. Nondimeno, presa con loro pratica, comprarono da loro due archi e alcune saette, e con gran difficoltà ottennero che alcun di loro andasse a parlare all'Ammiraglio alla caravella: e infatti il loro favellare conformavasi con la loro fierezza, la quale si dimostrava maggiore che d'altra gente che fino allora avessero veduta: e avevano la faccia imbrattata di carbone, come quei popoli tutti abbiano in costume di tingersi chi di negro, chi di rosso, chi di bianco, e chi in un modo e chi in un altro; e avevano i capelli molto lunghi e raccolti indietro in una reticella di penne di pappagalli. Stando adunque un di loro avanti l'Ammiraglio, nudo sì come l'aveva partorito sua madre, e come vanno tutti gli altri di quelle terre fin allora scoperte, disse con parlare altero che così andavano tutti in quelle parti. E credendo l'Ammiraglio che costui fosse di quei Caribi e che quel golfo dividesse la Spagnola da loro, domandò dove abitavano i Caribi: e colui mostrò col dito che più all'oriente in altre isole e che quivi erano pezzi di guanin tanto grandi come la metà della poppa della caravella: e che l'isola di Matinino era tutta popolata da donne, con le quali in certo tempo dell'anno i Caribi andavano a giacersi e, se partorivano poscia figliuoli maschi, li davano ai loro padri che li allevassero. Avendo costui risposto tra per cenni e tra per quel poco che potevano da lui intendere gli Indiani di San Salvatore a quanto essi gli domandavano, l'Ammiraglio fece dar loro da mangiare, e alcune cosette, come corone di vetro e panno verde e rosso. Indi lo rimise a terra, acciò che facesse portar dell'oro, se quegli altri ne avevano.

Giunta adunque la barca in terra, trovò nella spiaggia ascosi fra gli alberi 55 di loro, tutti nudi coi capelli lunghi come li usano le donne in Castiglia, e dietro alla testa pennacchi di pappagalli e di altri uccelli; e tutti armati di archi e saette. A questi, quando i nostri smontarono in terra, fece colui lasciar gli archi e le freccie, e un grosso bastone che portano in luogo di spada, perché come abbiamo detto, non hanno ferro di sorta alcuna: e poi che furono giunti alla barca, i Cristiani smontarono in terra; e, avendo cominciato a comprar archi e freccie e altre armi, per comandamento dell'Ammiraglio, essi, avendo già venduti due archi, non solo non vollero venderne più, ma con sdegno e con mostra di voler far prigioni i Cristiani corsero tosto a pigliare i loro archi e saette, dove le avevano lasciate, e insieme delle funi per legare ai nostri le mani. I quali, stando sopra l'avviso, vedutili venire così inanimiti come che non fossero più di sette, animosamente li assalirono, e ne percossero uno con una spada nelle natiche, e un altro nel petto con una saetta. Laonde coloro, spaventati per l'ardire dei nostri e per le ferite che facevano le nostre armi, si misero a fuggire, lasciando la maggior parte di loro gli archi e le freccie. E molti veramente ve ne sarebbero rimasti morti, se non li avesse difesi il piloto della caravella, il quale era stato mandato dall'Ammiraglio col carico della barca e per capo di quelli che dentro v'erano.

Della quale scaramuccia non dispiacque punto all'Ammiraglio, il quale s'accorse che questa gente era degli stessi Caribi dei quali tutti gli altri hanno tanta paura, o che almeno confinavano con quelli; ed è gente arrischiata e animosa, per quanto il loro aspetto e le armi e quel che fecero dimostra; e sperava che, intendendo gl'isolani quel che 7 Cristiani contro 55 Indiani di quel paese, così feroci, avevano fatto, avrebbero più stimati e rispettati i nostri, i quali egli lasciava nel Natale; e che non avrebbero avuto ardimento di far loro dispiacere. Costoro poi sul tardi fecero fumo in terra per mostrar più cuore, perché la barca tornò a veder quel che volevano: ma giammai non si potè fare che si fidassero, e così tornò indietro. Erano i sopraddetti archi di tasso, quasi tanto grandi come quelli di Francia e d'Inghilterra, e le freccie sono di rampolli che producono le canne nella punta dove fanno il seme, i quali sono massicci e molto dritti per lunghezza di un braccio e mezzo: ed armano la testa loro d'un piccolo bastone lungo una quarta e mezza, acuto, e cotto col fuoco, nella cui punta inseriscono un dente o spina di pesce, e l'avvelenano. Per la qual cosa l'Ammiraglio chiamò quel golfo, che gl'Indiani chiamano Samaná, golfo delle freccie: dentro del quale si vedeva di molta bambagia fina, e axi, che è il pepe da loro usato, il quale molto abbrucia, parte lungo e parte rotondo: e presso terra in poco fondo nasceva molta di quell'erba che trovarono i nostri in fili per il golfo dell'Oceano, da che congetturarono che nasceva tutta vicino a terra, e poi matura si distaccava ed era dalle correnti portata al largo in mare.

 




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