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Fernando Colombo
Historie

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  • 59 - Come l'Ammiraglio scoprì la parte meridionale della Spagnola, finché tornò per l'oriente alla popolazione del Natale.
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59 - Come l'Ammiraglio scoprì la parte meridionale della Spagnola, finché tornò per l'oriente alla popolazione del Natale.

 

Il mercoledì ai 20 di agosto l'Ammiraglio ebbe vista della parte occidentale della Spagnola a cui pose nome capo San Michele, il quale distava dalla punta orientale di Giamaica 30 leghe, benché per ignoranza dei marinai oggi sia chiamato capo del Tiburone. A questo capo sabato 23 di agosto, venne ai navigli un cacico che chiamava l'Ammiraglio per il suo nome ed esprimeva altre cose, da che comprese quella terra essere una stessa cosa con la Spagnola.

E nel fine di agosto sorse in un'isoletta che chiamò Altovelo, e poiché aveva perduto di vista gli altri due navigli di sua conserva, fece smontar gente in quell'isoletta, dalla quale, per essere molto alta, potevasi scoprire d'ogni parte per gran distanza; ma non videro alcun di loro. E tornando a imbarcarsi, ammazzarono otto lupi marini che dormivano nell'arena, e presero di molti uccelli e colombi, perché, non essendo quell'isoletta abitata, né gli animali avvezzi a veder uomini, si lasciavano ammazzare coi bastoni. Lo stesso fecero nei due giorni seguenti per aspettare i navigli che dal venerdì passato fino allora andavano smarriti, finché dopo sei vennero, e tutti e tre insieme se ne andarono all'isola della Beata che dista 12 leghe all'Est di Altovelo; e quindi passarono, costeggiando la Spagnola, a vista d'una bellissima regione che formava un'amena pianura per un miglio discosta dal mare, così popolata che pareva essere una sola popolazione di una lega di lunghezza: nella qual pianura si vedeva un lago, 3 leghe lungo dall'oriente all'occidente. Laonde, avendo la gente del paese cognizione dei Cristiani, vennero con le loro canoe alle caravelle con nuova che quivi erano capitati alcuni Cristiani di quelli dell'Isabella, e che tutti stavano bene. Per la qual nuova l'Ammiraglio fu molto allegro: e affinché essi sapessero il medesimo della sua sanità e dei suoi, e del suo ritorno, essendo già più al levante, mandò 9 uomini che traversassero l'isola e scorressero per le fortezze di S. Tommaso e della Maddalena fino all'Isabella: ed egli coi suoi tre navigli, seguendo tuttavia la costa in su verso l'Oriente, mandò le barche per far acqua ad una spiaggia dove si vedeva una grossa popolazione. Contro le quali uscirono gl'Indiani, armati di archi e saette avvelenate, e con funi in mano, accennando che con quelle avevano da legare i Cristiani che essi prendessero. Ma, giunte che le barche furono in terra, gl'Indiani lasciarono le armi e si offersero di portar pane e acqua e tutto quello che avevano, domandando nella loro lingua dell'Ammiraglio.

Quindi poscia partiti, seguendo il loro cammino, videro in mare un pesce grande come una balena, il quale aveva sul collo una gran conca simile ad una testuggine e portava fuor dell'acqua la testa grande come una botte, e aveva la coda come di tonno, molto lunga, con due ali assai grandi ai fianchi. E perché dal veder cotal pesce e per altri segni l'Ammiraglio conobbe che il tempo soleva mutarsi, andava ricercando alcun porto nel quale si potesse ricoverare; ed ai 15 di settembre Dio gli fece vedere un'isola giacente alla parte orientale della Spagnola e vicina a lei, che gl'Indiani chiamano Adamai; e con gran fortunale diede fondo nel canale ch'è nel mezzo tra lei e la Spagnola, presso ad un'isoletta che è tra le due; dove quella notte vide l'eclissi della luna, il quale dice che fu in differenza da Cadice al luogo dov'egli era di 5 ore e 23 minuti, e per tale cagione crede che durasse tanto il cattivo tempo, che anche ai 20 del mese fu costretto a starsene nel medesimo porto, non già senza paura degli altri navigli che non avevano potuto entrarvi. Ma piacque a Dio di salvarli. Giunti poscia che furono, ai 24 di settembre navigarono fino alla più orientale parte della Spagnola, e quindi passarono ad un'isoletta che giace fra la Spagnola e San Giovanni e dagl'Indiani è detta Mona.

Da quest'isoletta in poi non segue l'Ammiraglio a raccontare nel suo diario la navigazione che fece, né dice come egli tornò all'Isabella: ma solamente che, andato dalla Mona a San Giovanni, per le importanti fatiche patite, e per la sua debolezza, e per la carestia del cibo, fu assalito da un'infermità molto grave, tra febbre pestilenziale e mal di mazzucco, la quale lo privò della vista, dei sensi, e della memoria in un subito. Per cui tutta la gente dei navigli deliberò di abbandonare l'impresa che faceva di scoprire tutte le isole dei Caribi e di tornarsene all'Isabella; dove in 5 giunsero, che fu ai 30 di settembre: e quivi piacque a Dio di rendergli la sanità, quantunque gli durasse l'infermità più di 5 mesi: la cagione di cui attribuivano ai travagli patiti in quel viaggio, e alla gran debolezza che egli sentiva, poiché erano passati alcuna volta otto ch'ei non aveva dormito tre ore: cosa la quale pare impossibile, se egli stesso negli scritti suoi non fosse di ciò testimonio.

 




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