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Fernando Colombo
Historie

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  • 76 - Come di Castiglia vennero i navigli con vettovaglie e soccorso.
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76 - Come di Castiglia vennero i navigli con vettovaglie e soccorso.

 

Essendo adunque così divisi i Cristiani, come abbiamo detto, e tardando troppo a venire i navigli di Castiglia con soccorso, non potevano né il prefettodon Diego mantener quieta la gente che era loro rimasta perché, essendo per lo più coloro di bassa condizione e desiderosi di quella vita e del buon tempo che l'Orlando prometteva loro, acciò che non fossero abbandonati temevano di punire i rei; il che li faceva tanto disubbidienti che era quasi impossibile il trovar ordine per acquetarli, per cui era necessario che sopportassero gl'insulti dei sollevati. Ma volendo il sommo Dio dar loro alcun conforto, fece arrivare finalmente i due navigli dei quali abbiamo detto di sopra, che un anno dopo la partenza dell'Ammiraglio dalle Indie erano stati mandati, non senza grande istanza e sollecitudine che per spedirli egli usò alla Corte, giacché, considerando egli la qualità della terra e la natura della gente che vi aveva lasciata e il gran pericolo che poteva cagionare il ritardo, invitò ed ottenne dai Re Cattolici che si mandassero innanzi quei due dei 18 navigli i quali gli era da loro stato comandato che armasse. Con l'arrivo di questi, sì per quel soccorso di gente e per le vettovaglie che portavano, come per la certezza che si ebbe d'esser giunto in Spagna l'Ammiraglio a salvamento, quelli del prefetto presero animo e vigore per servire con maggiore fedeltà e quelli d'Orlando temettero del loro castigo.

Costoro, desiderosi d'intendere alcuna cosa di nuovo e di fornirsi di quel che mancava loro, deliberarono di andare a San Domingo, dove i navigli erano capitati, pur con speranza di tirare alcuno alla loro devozione. Ma perché il prefetto era stato avvertito della loro venuta ed era più vicino a quel porto, andò loro incontro, per impedirgli la strada; e poste buone guardie ai passi, andò al porto a vedere i navigli e a dar ordine alle cose di quel luogo. E desiderando che l'Ammiraglio trovasse l'isola pacifica e quietati i rumori, tornò a proporre nuovi patti all'Orlando, il quale era 6 leghe discosto con la sua gente, mandandogli perciò il capitano che era venuto coi due detti navigli, chiamato Pietro Fernandez Coronel, sì perché era uomo onorato e di autorità, come perché sperava che dovessero aver maggiore efficacia le sue parole, poiché come testimonio di veduta poteva accertarli dell'arrivo in Spagna e della buona accoglienza ch'era stata fatta all'Ammiraglio, e della gran prontezza che i Re Cattolici dimostravano di volere aggrandirlo. Ma temendo i principali dell'impressione che quest'ambasciatore poteva fare nella maggior parte di loro, non lo lasciarono parlare in pubblico; anzi con le balestre e con le saette lo ricevettero sulla via, di modo che egli poté solamente dire alcune poche parole a quelli che ad udirlo furono deputati; e così, senza che fosse presa altra risoluzione, si tornò alla terra, ed essi se n'andarono all'alloggiamento che avevano in Suragna, non senza paura che l'Orlando e alcuno dei principali della sua compagnia non scrivessero agli amici, i quali fra la gente del Prefetto avevano, pregandoli caldamente che, venuto l'Ammiraglio, fossero loro presso a lui buoni intercessori, poiché solo contro il prefetto erano le loro giuste querele, e non contro esso Ammiraglio, anzi erano desiderosi di ritornare alla sua grazia e obbedienza.

 




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