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Fernando Colombo
Historie

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  • 105 - Come i sollevati si voltarono contro l'Ammiraglio, né volevano accordo alcuno.
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105 - Come i sollevati si voltarono contro l'Ammiraglio, né volevano accordo alcuno.

 

Ora tornando all'Ammiraglio, il quale con la sua compagnia per la relazione di Diego Mendez e per la venuta del caravellone s'era era già consolato con speranza e certezza dello scampo di tutti, giudicò esser bene che facesse intendere ai sollevati tutta la cosa, acciò che acquetandosi i loro sospetti, tornassero ad obbedienza. Per la qual cosa con due uomini di autorità che avevano amicizia con loro, conoscendo che essi non avrebbero creduta la venuta della caravella, o che l'avrebbero dissimulata, mandò loro parte della mezzena di porco che il capitano di essa gli aveva presentata. Giunti questi due dov'era il Porras, loro capitano, questi con quelli di cui più si fidava, uscì loro incontro, per impedire che muovessero o persuadessero la gente a pentimento del delitto commesso, immaginandosi quel che in effetto era, che l'Ammiraglio mandasse loro un perdono generale. Ma non poterono essi ritenere tanto la gente, che questa non partecipasse delle nuove e della venuta della caravella, e anche della sanità e buono stato di quelli che con l'Ammiraglio si ritrovavano, e delle offerte che facevano. E così dopo molti consigli che fra loro fecero, e coi principali, fu la loro risoluzione questa, che non volevano fidarsi del salvacondotto e perdono che l'Ammiraglio mandava loro, ma che volentieri se ne andrebbero quietamente dall'isola se egli promettesse di dar loro un naviglio, nel quale se ne andassero, se ne venissero due, e, se ne venisse uno, che loro mezzo ne consegnasse, e frattanto, perché avevano perdute le loro robe e riscatti nel mare, ch'ei dividesse con loro quello che aveva.

Alla qual cosa rispondendo gli ambasciatori, quelle non essere condizioni ragionevoli, li interruppero dicendo che, poiché ciò non era conceduto loro per amore, essi se lo prenderebbero per forza e a loro discrezione. E con ciò licenziarono gli ambasciatori, interpretando le offerte dell'Ammiraglio in mala parte, e dicendo ai loro seguaci ch'egli era uomo crudele e vendicativo, e che, quantunque di sé non temessero, perché l'Ammiraglio non avrebbe avuto ardire di far cosa alcuna in loro pregiudizio, per il favore che alla Corte essi avevano, era però ragionevole che temessero che degli altri ei volesse prender vendetta, sotto colore e nome di castigo e che per ciò l'Orlando e i suoi amici nella Spagnola non si erano fidati di lui né delle sue offerte, e loro era riuscito bene, e furono tanto favoriti che lo fecero mandare in ferri in Castiglia. Il che non avevano essi minor causa o speranza di fare. E perché non facesse in loro alcuna impressione la venuta della caravella con le nuove di Diego Mendez, davano a tutti ad intendere che non era stata vera caravella, ma fantasma, e per parte di negromanzia fabbricata, perché l'Ammiraglio sapeva molto di quell'arte, né era verosimile che, essendo essa veramente una caravella, non avesse praticato più di quello che fece la gente che v'era sopra con coloro i quali erano con l'Ammiraglio, e così tosto fosse ripartita, ma men era credibile che, se pur fosse stata caravella, lo stesso Ammiraglio vi si sarebbe imbarcato con suo figlio e col fratello.

Con le quali e con altre parole, indirizzate allo stesso proposito, tornarono a confermarli nella loro ribellione e li spinsero appresso a deliberar di andare ai navigli a pigliare per forza quello che vi trovassero, e a far prigione l'Ammiraglio.

 




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