Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Fernando Colombo Historie IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
107 - Come l'Ammiraglio passò alla Spagnola, e quindi in Castiglia, dove in Vagliadolid nostro Signore lo condusse alla sua santa gloria.
Ridotti adunque ad obbedienza i Cristiani, e gl'Indiani perciò avendo più cura di provvederli per il loro riscatto, passarono alcuni giorni, dopo i quali finì un anno ch'eravamo giunti a Giamaica: nel qual tempo vi giunse una nave, che Diego Mendez aveva comprata e fornita in San Domingo coi denari dell'Ammiraglio, nella quale c'imbarcammo amici e nemici: e, facendo vela ai 28 di giugno navigammo con assai travaglio, per essere i venti e le correnti del continuo molto contrarie, come abbiamo detto che sempre sono al tornare di Giamaica a San Domingo, nel qual porto e città con assai desiderio di riposo entrammo ai 13 d'agosto del 1504; dove il governatore sopraddetto fece grande accoglienza all'Ammiraglio, e gli diede la sua casa per alloggiamento; come che questa fosse la pace dello scorpione, perché d'altra parte liberò il Porras, che era stato capo della ribellione, e tentò di castigare quelli che erano intervenuti alla sua prigionia, e di voler giudicare altre cose e delitti che solo ai Re Cattolici toccavano, per aver essi mandato l'Ammiraglio per capitan generale della loro armata; le quali carezze fece egli all'Ammiraglio sempre con riso falso, e con dissimulazione alla sua presenza. E durò ciò fin tanto che fu acconcio il nostro naviglio, e fu noleggiata una nave, nella quale l'Ammiraglio e i suoi parenti e servitori s'imbarcarono, perché la maggior parte dell'altra gente rimase nella Spagnola. Facendo adunque vela ai 2 di settembre, uscimmo dal fiume per due leghe in mare, ove si sfesse l'albero del naviglio fino alla coperta e perciò l'Ammiraglio lo fece voltare indietro, e noi seguimmo con la nave il nostro cammino verso Castiglia. Nel quale, avendo avuto buontempo fin quasi al terzo del Golfo, fummo assaliti un dì da sì terribile fortuna, che la nave fu in grande pericolo. E il dì seguente, che fu il sabato ai 19 d'ottobre, essendo già bonaccia, e noi in riposo, l'albero si ruppe in 4 pezzi, ma il valore del Prefetto e l'ingegno dell'Ammiraglio, il quale non si levava dal letto per la gotta, vi trovarono rimedio, facendo un piccolo albero di un'antenna, e fortificando la metà di quella con corde e coi legnami dei castelli di poppa e di prora, le quali disfacemmo. Ci si ruppe poi in un'altra fortuna la contramezzana, e all'ultimo piacque a Dio che così navigassimo 570 leghe: nel fin delle quali giungemmo al porto di Sanlúcar di Barrameda, e quindi in Siviglia, dove l'Ammiraglio riposò alquanto dei travagli patiti. Indi il mese di maggio dell'anno 1505 partì per la Corte del Re Cattolico, perché già l'anno avanti la gloriosa Regina donna Isabella era passata a miglior vita: per cui non lieve dimostrazione di dolore fece l'Ammiraglio, essendo stata essa quella che lo sostentava, e favoriva, e avendo sempre trovato il Re alquanto secco, e contrario ai suoi negozi. Il che si vide chiaro nell'accoglienza ch'egli a lui fece, perché, ancorché in apparenza gli facesse buon volto, simulò il rimetterlo nel suo stato, e aveva volontà di totalmente privarnelo, se non glielo avesse impedito la vergogna la quale, come abbiam detto, ha gran forza negli animi nobili. Sua Altezza stessa, e la serenissima Regina lo avevano mandato, quando egli partì nel sopraddetto viaggio. Ma, dando oramai le cose delle Indie mostra di quello che avevano ad essere, e vedendo il Re Cattolico la molta parte che in quelle aveva l'Ammiraglio in virtù di ciò che era stato capitolato con lui, tentava che a sé fosse rimasto l'assoluto dominio di quelle, e di poter provvedere a suo modo e voglia di quegli uffici i quali all'Ammiraglio toccavano. Perché incominciò a proporgli nuovi patti di ricompensa: a che Dio non diede luogo: perché allora il serenissimo Re Filippo Primo venne in Ispagna a regnare; e al tempo che il Re Cattolico uscì di Vagliadolid, per riceverlo, l'Ammiraglio molto aggravato dalla sua gotta e dal dolore di vedersi caduto dal suo possesso, aggravandolo anche altri mali, rese l'anima a DIO il giorno della sua Ascensione ai 20 di maggio dell'anno 1506 nel suddetto luogo di Vagliadolid: avendo prima con molta divozione presi tutti i sacramenti della Chiesa, e dette queste ultime parole: IN MANUS TUAS, DOMINE COMMENDO SPIRITUM MEUM. Il quale per la sua alta misericordia e bontà abbiamo per certo che lo ricevette nella sua gloria: Ad quam nos [Il suo corpo fu poi condotto a Siviglia, e quivi nella Chiesa maggiore di quella città fu sepolto con funebre pompa, e per ordine del Re Cattolico fu messo a perpetua memoria dei suoi memorabili fatti, e scoprimenti delle Indie un epitaffio in lingua spagnola, il quale diceva così: Cioè al Regno di Castiglia, e al Regno di Leone il gran Cristoforo Colombo diede, e donò un nuovo Mondo.
Parole veramente degne di molta considerazione, e dono, perché non si legge che mai fra gli antichi o moderni abbia alcuno ciò fatto. E però resterà perpetua memoria nel mondo ch'egli sia stato il primo scopritore delle Indie Occidentali: come che poi nella terraferma di quelle andati, Fernando Cortés e Francesco Pizarro abbiano scoperte molte altre provincie, e regni grandissimi: perciocché il Cortés scoprì la provincia di Jucatán con la città del Messico, detta Nuova Spagna, posseduta allora dal gran Motezuma, imperatore di quelle parti, e Francesco Pizarro scoprì il regno del Perù, il quale è grandissimo, e pieno di molte ricchezze, posseduto dal gran re Atabalipa: dalle quali provincie e regni si conducono in Spagna quasi ogni anno molte navi cariche d'oro e d'argento, di verzino, di grana, di zucchero, e di molte altre cose di gran valuta, oltre le perle, e altre gemme, per le quali la Spagna e i suoi principi fioriscono oggidì di copiose ricchezze]. -
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |