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Fernando Colombo
Historie

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  • 6 - La principale cagione che mosse l'ammiraglio a credere di poter scoprire le Indie.
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6 - La principale cagione che mosse l'ammiraglio a credere di poter scoprire le Indie.

 

Venendo adunque a dire le cagioni che mossero l'Ammiraglio allo scoprimento delle Indie, dico che furono tre: cioè fondamenti naturali, autorità di scrittori e indizi di naviganti. E, quanto al primo, che è ragion naturale, dico che egli considerò che tutta l'acqua e la terra dell'universo costituivano e formavano una sfera, che poteva essere da oriente in occidente circondata, camminando gli uomini per quella finché venissero a star piedi contro piedi gli uni con gli altri in qual si voglia parte che all'opposto si trovasse. Secondariamente presuppose, e per autorità d'approvati autori conobbe, che gran parte di questa sfera era stata già navigata e che non rimaneva oramai, per esser tutta scoperta e manifesta, se non quello spazio che v'era dal fine orientale dell'India, di cui Tolomeo e Martino [di Tiro] ebbero cognizione, finché, seguendo la via dell'oriente tornassero per il nostro occidente alle isole degli Astori [Azzorre] e di capo Verde, che era la più occidentale terra che allora era scoperta. Terzo, considerava che questo detto spazio, che era tra il fine orientale conosciuto da Marino e le dette isole di capo Verde, non poteva essere più della terza parte del cerchio maggiore della sfera, poiché già il detto Marino era arrivato verso l'oriente per quindici ore, o parti di ventiquattro, che sono nella rotondità dell'universo, e per giungere alle dette isole di capo Verde ne mancavano intorno ad otto, dato che neanche il detto Marino cominciò il suo scoprimento tanto verso ponente. Quarto, fece conto che, avendo Marino scritto in detta sua Cosmografia [che] per quindici ore, o parti della sfera verso l'oriente, non era ancora giunto al fine della terra orientale, di ragione bisognava che cotal fine fosse molto più innanzi, e per conseguenza quanto più si distendesse verso l'oriente, tanto venisse ad esser più vicino a dette isole di capo Verde per il nostro occidente, e che, se tale spazio fosse mare, facilmente si potesse in pochi navigare, e se terra, che piuttosto per il medesimo occidente si scoprirebbe perché verrebbe ad esser più vicina a dette isole. Alla qual ragione s'aggiunge quel che dice Strabone nel XV libro della sua Cosmografia, niuno esser giunto con esercito al fine orientale dell'India, il quale Ctesia scrive esser tanto grande quanto tutta l'altra parte dell'Asia, e Onesicrito afferma esser la terza parte della sfera, e Nearco esserci quattro mesi di cammino per pianura, oltre che Plinio nel 17° capitolo del VI libro racconta l'India esser la terza parte della terra. Di modo che argomentava cotal grandezza esser cagione che noi fossimo più vicini [all'India] dalla nostra Spagna per l'occidente. La quinta considerazione che faceva più credere che quello spazio fosse piccolo era l'opinione d'Alfragano e dei suoi seguaci, che mette questa rotondità della sfera assai minore che tutti gli altri autori e cosmografi, non attribuendo ad ogni grado di sfera più di 56 miglia e 2/3, per la quale opinione voleva egli inferire che essendo piccola tutta la sfera, per forza doveva esser piccolo quello spazio della terza parte che Marino lasciava per sconosciuto, e perciò sarebbe in minor tempo navigata di quel che medesimamente inferiva: che, poiché ancora non era stato scoperto il fine orientale dell'India, cotal fine quello sarebbe che giace presso di noi per l'occidente e che per tal cagione giustamente si potrebbero chiamare Indie le terre che egli scoprisse.

Per lo che si vede chiaramente quanto a torto un maestro Rodrigo, arcidiacono che fu di Reina in Siviglia, e alcuni seguaci suoi, riprendano l'Ammiraglio dicendo ch'egli non doveva chiamarle Indie perché non sono Indie, per ragione che l'Ammiraglio non le chiamò Indie perché esse fossero state vistescoperte da altri, ma perché erano la parte orientale dell'India oltre il Gange alla qual niun cosmografo assegnò termine o confine con altra terra o provincia per l'oriente, salvo con l'Oceano, e per esser queste terre l'orientale incognito dell'India e perché non hanno nome particolare, gli diede il nome del più vicin paese, chiamandole Indie occidentali, e tanto maggiormente perciocché egli sapeva essere a tutti noto quanto ricca e famosa fosse l'India, e volle invitare con quel nome i Re Cattolici, dubbiosi della sua impresa, dicendo loro che andava a scoprir le Indie per la via dell'occidente. E questo lo mosse a desiderare il partito dei re di Castiglia [e d'Aragona] piuttosto che quello di alcun altro principe.

 




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