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Fernando Colombo
Historie

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  • 24 - Come l'Ammiraglio si partì da quell'isola, e andò a vedere altre isole.
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24 - Come l'Ammiraglio si partì da quell'isola, e andò a vedere altre isole.

 

La domenica seguente, che fu ai 14 d'ottobre, l'Ammiraglio scorse con le barche per la costa di quell'isola il Nord-Ovest per vedere alcuna cosa all'intorno di essa; e da quella parte ove andò, trovò un gran ricetto, o porto, capace di quante navi son fra i Cristiani: e quei popoli, vedendolo scorrere di lungo, gli correvano dietro per la spiaggia gridando e promettendo di dargli cose da mangiare, e chiamando questo e quell'altro che corresse a veder la gente del cielo, gittati in terra, alzavano le mani al cielo, quasi rendendo grazie per la sua venuta. Molti eziandio, nuotando, o nelle canoe, come potevano, venivano alle barche a domandar per cenni se dal cielo discendevano, pregandoli a voler smontare in terra, acciò che si riposassero. Ma l'Ammiraglio, donando a tutti delle corone di vetro, o aghi col pomo, godeva incredibilmente del vedere in loro tanta semplicità; finché giunse ad una penisola, la quale con fatica in tre si avrebbe potuto circondar per acqua, abitabile, e dove si poteva fare una buona fortezza. Quivi vide sei case degli stessi Indiani con molti giardini all'intorno, sì belli come in Castiglia s'usano nel mese di maggio. Ma, poiché la gente oramai era stanca dal tanto remare, ed egli conosceva chiaramente, per quanto aveva veduto, quella non esser la terra ch'egli andava cercando, né di tanta utilità che dovesse in essa più dimorare, tolse sette Indiani di quelli, acciò che gli servissero per interpreti e, ritornato ai navigli, partì per altre isole che dalla penisola si vedevano, e parevano esse ancora piane e verdi e molto popolate, siccome i medesimi Indiani affermavano.

Ad una delle quali, discosta 7 leghe, giunse il giorno seguente, che fu il lunedì ai 15 di ottobre; e le pose nome di S. Maria della Concezione. La parte di quest'isola volta a San Salvatore si stendeva verso Nord-Sud per lunghezza 5 leghe di costa. Ma l'Ammiraglio andò per la costa di Est-Ovest, che è lunga più di 10 leghe; e poi ch'ebbe sorto verso occidente, smontò in terra per far quello che nella passata aveva fatto. Quivi la gente dell'isola concorse prestamente per vedere i Cristiani, prendendo la medesima meraviglia che gli altri.

Veduto poi l'Ammiraglio che tutto era una stessa cosa, il seguente giorno, che fu il martedì, navigò verso Ovest per 8 leghe ad un'altra isola assai maggiore, e giunse alla costa di quella, che corre per Nord-Ovest-Sud più di 28 leghe. Questa eziandio era molto piana e di belle spiaggie: ed egli le volle impor nome la Fernandina. Ma prima che arrivassero a quest'isola e all'isola della Concezione, trovarono un uomo in una piccola canoa, il quale portava un pezzo del suo pane e una zucca di acqua, e un poco di terra simile al cinabro, con cui si dipingono quelle genti i corpi, come abbiamo detto di sopra, e alcune foglie secche, che essi stimano assai per esser molto odorose, e sane; e in una cestella portava una corona di vetro verde e due bagattini; per i quali segni si giudicò costui venir da San Salvatore, ed esser passato per la Concezione, e quindi venire alla Fernandina, portando novelle dei Cristiani per quei paesi. Ma, perché la giornata era lunga ed egli era già stanco, subito se ne venne ai navigli, e fu raccolto dentro con la sua canoa, e trattato dall'Ammiraglio cortesemente; il quale aveva in animo, tosto che giungesse a terra, di mandarlo con sue ambasciate, siccome fece, dandogli appresso alcune cosette acciò che le dispensasse fra gli altri. La cui buona relazione fu causa che subito la gente di quella Fernandina venisse alle navi nelle sue canoe per commutare di quelle medesime cose che i passati avevano cambiate: perché quella gente e tutto il resto era di una medesima qualità; e quando il battello andò a terra per fornirsi d'acqua, gl'indiani con grande allegrezza insegnarono dove n'era, e portavano sulle spalle molto volentieri i barili, per empir le botti, dentro al battello. È bene il vero che parevano gente di maggiore avvertenza e giudizio che i primi, e come tali contendevano sopra la commutazione e paga di quel che portavano: e nelle loro case avevano drappi di bambagia, cioè coperte di letto, e le donne coprivano le loro parti vergognose con una brachetta piccola, tessuta di bambagia, e altre con un panno tessuto che pareva tela.

Fra le altre cose notabili che in quell'isola videro, furono alcuni alberi, che hanno rami e foglie tra loro differenti, senza che altri alberi vi siano innestati, ma naturalmente, avendo in un medesimo ceppo rami e foglie di quattro e cinque maniere differenti l'una dall'altra, come è differente la foglia della canna da quella del lentisco. Parimenti videro pesci di diverse fattezze e di fini colori: ma non videro alcuna sorte di animali terrestri se non ramarri, e qualche biscia. Per riconoscere poi meglio l'isola, partiti di qua verso Nord-Ovest sorsero alla bocca di un bellissimo porto, il quale aveva un'isoletta nell'entrata, né però vi potettero entrare per il poco fondo che aveva, né se ne curarono, per non allontanarsi da una popolazione che non troppo lontano si vedeva, quantunque la maggiore isola che fino allora avevano veduta non avesse più di dodici o quindici case, fatte a guisa di padiglione; nelle quali entrati non videro altro adornamentomobile che di quel medesimo che alle navi portavano per cambiare. Erano i loro letti come una rete appiccata, in forma di fionda, nel cui mezzo essi si coricano, e legano i capi a due pilastri delle loro case. Quivi ancor videro alcuni cani, come mastini, e bracchetti, che non latravano.

 




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