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Fernando Colombo
Historie

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  • 26 - Come l'Ammiraglio scopri l'isola di Cuba, e quali cose vi ritrovò.
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26 - Come l'Ammiraglio scopri l'isola di Cuba, e quali cose vi ritrovò.

 

Ora l'Ammiraglio, avendo già appresi i segreti di quell'isola Isabella e il traffico e la maniera di quella gente, non volle perder più tempo scorrendo per quelle isole, perché erano molte e tra loro simili, come gl'Indiani dicevano. E però, partito con buon tempo per andare ad una terra molto grande, da tutti loro grandemente stimata, e detta Cuba, la quale giaceva verso mezzodì, la domenica 28 ottobre giunse alla costa di quella dalla parte di tramontana. Quest'isola diede vista di subito d'essere di maggior bontà e qualità che le altre già nominate, così per la bellezza dei colli e dei monti come per la varietà degli alberi, e per le campagne e per la grandezza e lunghezza delle sue coste e riviere. Laonde, per aver lingua e notizia delle sue genti, andò a gettar le ancore in un grosso fiume dove gli alberi erano molto folti e molto alti, adorni di fiori e frutti, diversi dai nostri, e v'era gran quantità di uccelli con un'amenità incredibile, perché vi si vedeva l'erba alta e assai differente dalle nostre erbe, benché fra quelle v'erano delle porcellache, bletti, e altre cotali, le quali per la loro diversità non erano conosciute da loro. E andati a due case, che non molto lungi vedevansi, trovarono la gente per paura esser fuggita e aver lasciate tutte le reti e gli altri strumenti necessari al pescare, e un cane che non latrava. Ma, come piacque all'Ammiraglio, non si toccò cosa alcuna, perché a lui bastava per allora di veder la qualità delle cose che per loro nutrimento e servizio coloro usavano.

Tornati poscia ai navigli, seguirono la loro via verso occidente e giunsero ad un altro maggior fiume che l'Ammiraglio chiamò dei Mari. Questo di molto avanzava il sopradetto, perché per la sua bocca poteva entrare un naviglio, volteggiando, ed era per le ripe molto popolato: ma la gente del paese, vedendo comparire i navigli, si mise in fuga verso le montagne che si vedevano molte e alte, rotonde, e piene d'alberi e di piante amenissime, dove gl'Indiani nascosero tutto quel che poterono portar via. Perciò, non potendo l'Ammiraglio, per la paura di quelle genti, intendere della qualità dell'isola e considerando che, s'egli ritornava a smontare con molta gente, avrebbe in loro la paura accresciuta, deliberò di mandare due Cristiani con un Indiano di quelli che da San Salvatore seco menava, e con un altro pur di quei paesi che s'era arrischiato di venire in una piccola canoa ai navigli, ai quali comandò che camminassero per di dentro alla regione, e se ne informassero, accarezzando gli abitatori che trovassero per la strada. E, acciò che, mentre questi andavano, non si perdesse tempo, comandò che frattanto la nave si tirasse in terra per impalmarla. E a caso videro che tutto il fuoco per ciò fatto era di mastice, di cui si vedeva grandissima copia per tutto il paese; ed è questo un albero che nella foglia e nel frutto assomiglia al lentisco, se non che è maggior d'assai.

 




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