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Fernando Colombo
Historie

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  • 31 - Come venne alle navi il principale re di quell'isola, e la grandezza con che veniva.
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31 - Come venne alle navi il principale re di quell'isola, e la grandezza con che veniva.

 

Poscia il martedì ai 18 di dicembre il re che era venuto il giorno avanti ov'era la canoa della Tortuga, il quale re abitava cinque leghe discosto dal luogo ove erano i navigli, ad ora di terza giunse alla popolazione che era vicina al mare, dove medesimamente si ritrovavano alcuni della nave che l'Ammiraglio aveva mandati per vedere se portavano alcuna maggior mostra d'oro. Questi, veduto il re che veniva, andarono a farlo intendere all'Ammiraglio, dicendo che menava seco più di 200 uomini, e che non veniva a piedi, ma in una barra, portato da quattro uomini con gran venerazione, quantunque fosse molto giovane. Giunto adunque questo re poco lontano dalle navi, poi che si fu riposato un poco, si accostò alla nave con tutta la sua gente: di cui così scrive l'Ammiraglio nella sua scrittura:

«Senza dubbio sarebbe piaciuto molto alle Altezze vostre il vedere la gravità sua, e il rispetto che i suoi gli portavano, ancorché tutti vadano nudi. Il quale, tosto che entrò nella nave e seppe che io ero sotto il castello di poppa che desinavo, mi colse all'improvviso, e venne a sedere presso di me, senza darmi tempo che io gli andassi incontro, né mi levassi da mensa. E quando egli entrò sotto il castello, accennò che tutti rimanessero di fuori: e così fecero con fretta e riverenza grandissima, ponendosi a sedere tutti sotto la coperta, eccetto due uomini di matura età, ch'io giudicai che fossero suoi consiglieri, i quali sedettero ai suoi piedi. Dicevasi che questi era il cacico, e io, credendo ch'ei dovesse mangiare, ordinai che gli fosse portato da mangiare dei cibi ch'io mangiava: e così presero di ogni cosa, quasi come si prende per far la credenza: il resto mandarono ai suoi, che mangiarono tutti di ciò. Parimenti avvenne del bere, che solamente l'accostarono alla bocca e poi lo dettero agli altri. E tutti stavano con una gravità maravigliosa; e poche parole dicevano: e quelle che dicevano, secondo ch'io potei comprendere, erano molto riposate e gravi. Quei due riguardavano a questo re la bocca, e parlavano per lui, e con lui. Poscia con molta riverenza, dopo aver mangiato, un suo gentiluomo gli portò una cinta, simile a quelle di Castiglia nella fattura, salvo che di un'altra opera, la quale egli tolse in mano, e a me la donò con due pezzi d'oro lavorato molto sottili. Del quale oro io penso che qui se ne trovi poco, come che io stimi questo luogo vicino da dove nasce, e ove n'è molto. E giudicando io che gli dovesse piacere una coperta che era sopra il mio letto, gliela donai insieme con una corona d'ambra molto bella che io portava al collo, e con un paio di scarpe rosse e un vaso d'acqua di fiori di melarancie: di che rimase tanto contento che fu maraviglia. Ed egli e i suoi consiglieri mostrarono gran dolore perché non m'intendevano, né io intendeva loro, ancorché io comprendessi che mi disse che, se mi bisognasse alcuna cosa, tutta l'isola era ai miei comandi. Io allora mandai a togliere un mio porta lettere, dove per segnale ho una medaglia d'oro del peso di quattro ducati nella quale sono scolpite le immagini delle Altezze vostre, e gliela mostrai dicendo un'altra volta che le Altezze vostre erano grandissimi principi, e gli mostrai le bandiere reali e le altre della croce che da lui furono stimate molto. Laonde rivolto ai suoi consiglieri diceva che senza dubbio le Altezze vostre erano gran signori poiché da così lontane parti, com'è il cielo, mi avevano mandato fin qui senza paura. Molte altre cose appresso fra noi passarono che io non intesi, benché conoscessi che di tutto mostrava gran maraviglia. Ma, essendo oramai tardi, e volendo egli partire, lo mandai in terra con la barca molto onoratamente e feci sparare molte bombarde. E così egli messo in terra se ne andò nella sua barca con più di 200 uomini, e un suo figliuolo era portato dalle spalle da un uomo molto onorato, e a tutti i marinai e gente dei navigli che trovò in terra, fece dar da mangiare e ordinò che fosse loro fatta molta cortesia.

Poscia un marinaio che lo trovò nella strada mi disse che ciascuna delle cose ch'io gli aveva donate erano portate dinanzi a lui da un uomo molto onorato, e che per la strada il figlio non andava con lui, ma un pezzo indietro con altrettanta gente quanta seguiva lui, e quasi con altrettanta un fratello suo andava a piedi, preso da due uomini onorati sotto le braccia, al quale ancora io aveva donate alcune cosette quando egli venne alla nave dopo il fratello».

 




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