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Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio
Libro, Capitolo, Capoverso 1 2, 15 | XV. Gli stati deboli sempre fiano ambigui nel
2 2, 15, 1| Discorso disse gli stati deboli, intese deboli di prudenzia,
3 2, 15, 1| gli stati deboli, intese deboli di prudenzia, benché la
4 2, 15, 1| hanno a pigliare gli stati deboli, sono communemente più pieni
5 2, 19, 1| di Vinegia sarebbono più deboli e di minore potenzia se
Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
Capitolo, Capoverso 6 def, 21 | coloro che hanno e' testimoni deboli, e molto più come ha el
Discorsi politici
Capitolo, Capoverso 7 3, 2 | e si truovano oggi molto deboli, e più di gente che di danari,
8 3, 5 | banda di gente, e tanto più deboli rimarrebbono le cose sue
9 9, 7 | campagna, gli truovano già sì deboli e confusi che sanza combattere
10 11, 2 | lo facessino, saremo più deboli, valendosi gli imperiali
Ricordi
Capitolo, Capoverso 11 se2, 47 | accompagnata co' cervelli deboli, o non gli megliora o gli
12 se2, 144 | si scaricano sopra e' più deboli, perché non si misurano
Storie fiorentine
Capitolo, Capoverso 13 5, 12 | viniziani erano freddi e deboli, e così dello stato di Milano;
14 7, 4 | aiuti de' collegati molto deboli, e sperandovisene pochi
15 7, 9 | ogni dì diventavano più deboli, benché l'armata loro avessi
16 18, 20 | governo si facevano tardi e deboli. Se lasciò andare Rinieri
17 20, 20 | compagni ed e' collegi uomini deboli e di poco intendimento,
18 23, 1 | delle volte se non uomini deboli e di poca qualità ed esperienzia
19 23, 28 | che benché paressino molto deboli e con pochi amici e sanza
20 25, 1 | sempre de' signori uomini deboli e di qualità che si lasciavano
21 26, 3 | disegni contra noi fussino deboli, e la città lo fece volentieri,
22 29, 2 | perché e' pisani erano sì deboli di gente che e' non potettono
23 29, 8 | perdemo Pisa, vedendoci deboli e sbandati, e giudicando
24 31, 10 | bene e' pisani erano più deboli che e' non solevano, el
25 31, 10 | che vi erano, erano tanto deboli pel poco mangiare che non
Storia d’Italia
Libro, Capitolo, Capoverso 26 1, 17, 2| attendessino ne' luoghi più deboli a fortificarla; ora parendogli
27 4, 4, 5| abbandonare agli inimici i più deboli, e chiudere i passi dell'
28 4, 10, 1| che per l'essere le mura deboli aveano fatto l'artiglierie,
29 5, 1, 2| alla sicurtà sua tenere deboli, quando n'avea l'occasione,
30 6, 7, 1| dal re di Francia erano deboli a offenderlo: né molti dì
31 8, 5, 1| dalla disperazione, tanto deboli e incerti erano i rimedi,
32 8, 14, 1| penuria de' danari molto deboli le provisioni di Cesare
33 9, 5, 2| sinceramente il re di Aragona, deboli in modo le forze e l'autorità
34 9, 9, 2| Nessuno certamente, avendo sì deboli fondamenti e tanti ostacoli,
35 9, 14, 3| presuppongo io i nimici sì deboli, non le cose loro in tale
36 10, 8, 6| spese, quando non sono sì deboli le forze che tu abbia da
37 10, 9, 5| lasciati i provedimenti deboli e perché dubitava che dentro
38 11, 13, 2| essi esausti di danari, deboli di soldati, specialmente
39 13, 8, 5| potenti le forze di Lorenzo e deboli quelle degli inimici, non
40 1, 4, 2| nondimeno, essendo le mura deboli e fabbricate senza fianchi
41 1, 9, 3| Francia, mentre che erano deboli le sue provisioni; perché
42 1, 9, 3| al re di Francia se non deboli movimenti e di pochissima
43 1, 9, 3| avea, perché sapeva essere deboli le cose degli inimici, e
44 3, 7, 2| fiorentini, ma con provisioni più deboli che non conveniva, massime
45 4, 8, 3| avendo fatto ripari al Borgo deboli, a giudizio di tutti, ma
46 4, 11, 1| terrore degli altri, per le deboli provisioni che si avevano
47 4, 15, 1| recuperassino i luoghi più deboli del paese, e perché aprissino
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